Non è stato semplice, ma dopo un lungo girovagare,sono riuscito a realizzare quanto desideravo. Oggi, sono una bellissima "ragazza" di 30 anni ed il merito è di Antonio.
Antonio, 55 anni, l'ho conosciuto 1 anno fa, tramite la classica risposta ad un annuncio su un sito di incontri. Avevo già avuto qualche esperienza bisex, non sempre positive. Quando lo conobbi, mi recai alle 19 nel suo ufficio. Bell'uomo, affascinante, nonostante l'età ed un po' di pancetta, ma la cosa che mi colpì subito fu il suo tono deciso, pacato ma autoritario allo stesso tempo.
Quel primo incontro iniziò a cambiare la mia visione delle cose. Fu cortese, educato, gentile e mi colpì il fatto che non fu la solita fuga di sesso. Mi parlò, parlammo di tante cose, per un'ora circa, tra un caffè e una sigaretta. Io fremevo perché avevo una forte eccitazione, ma dopo quell'ora di chiacchiere, lui si alzò e proprio mentre pensavo che ora avrebbe cominciato, si avvicinò al mio orecchio e disse "ora devo andare, ma sono certo che non potrai non venire domani sera qui, alle 20, perché sai che ho quel che voglio".
Rimasi senza parole e passai il giorno successivo con un'ansia assurda perché non sapevo cosa fare. Quell'uomo mi aveva colpito profondamente e mi turbava. Alle 19 decisi, doccia, shampoo e via. Alle 19 55 ero lì.
Antonio mi accolse con un sorriso, mi accompagnò nel suo ufficio e mi disse: "Sapevo che saresti venuta, ora spogliati ed indossa tutto quello che vedi li" quel suo parlarmi al femminile mi aveva lasciata senza fiato e nemmeno mi accorsi che era uscito, lasciandomi sola in ufficio. Titubante ed eccitata, feci esattamente quello che Antonio mi aveva chiesto. Mi spogliai completamente e con molta difficoltà indossai tutto quello che era lì. Un perizoma, calze, reggiseno imbottito con del silicone che simulava un seno di almeno una quarta misura, un vestitino nero, delle décolleté e una parrucca nera. Non c'erano specchi, non potevo capire come stavo e facevo una tremenda fatica a stare in piedi su quei trampoli. Aprii la porta ed uscì.
"Sei esattamente come immaginavo" mi venne incontro, mi prese la testa tra le mani e mi baciò delicatamente e con passione. "Sei perfetta Bianca" mi aveva affibbiato anche il nome.
Mi portò con sé sul divano ed iniziò ad accarezzarmi le gambe, baciandomi. Fu breve il passo che mi fece ritrovare inginocchiata a succhiargli avidamente il cazzo e dopo un bel lavoretto mi alzò di peso, mettendomi carponi sul divano. Mi leccò il culetto per un tempo che non saprei quantificare, poi mi prese con una calma e una decisione che mai avevo riscontrato prima. Mi trattava da donna, facendomi cambiare varie posizioni, fin quando mi prese con le gambe in alto e mettendomi sempre con la stessa intensa cadenza, mi riversò in pancia un litro di sperma.
Gli incontri successivi, furono sempre così, mi ardeva, mi truccava, ero la sua donna in quel paio d'ore in cui ci vedevamo.
Era riuscito a tirare fuori la donna che era in me, ed io ero contenta di potermi dedicare in quel modo ad un uomo così. Erano sempre di più gli abiti, l'intimo e le scarpe che mi faceva indossare, poi iniziò con il trucco, con gli accessori, le borse, le cerette. Insomma mi dedicava attenzioni che mai potevo immaginare ed il sesso era fantastico.
Un venerdì sera, lo raggiunsi come al solito, mi preparai per bene e lo raggiunsi con il solito clichet, ma lui mi sorprese.
"Stasera usciamo"
"Cosa? Sei pazzo? Non esiste"
Mi guardò
"Stasera usciamo Bianca!"
Il suo tono era perentorio, quasi da farmi paura, mi trascinò giù in auto. Tremavo dal terrore che qualcuno potesse riconoscermi. Arrivammo fuori città mi fece scendere. Ero assolutamente molto donna, ma se avessi parlato si sarebbe capito tutto. Mi fece accomodare in un bar e il cameriere dopo aver preso la sua ordinazione si girò verso me e mi chiese "per lei signorina?"
Assurdo, mi aveva preso per donna. Antonio ordinò per me.
Facemmo aperitivo con tranquillità e la mia paura scompariva man mano che il tempo passava. Ritornammo in auto ero su di giri.
"Bianca, domani andiamo a cena"
"Va bene amore" mi uscì così spontaneo che quasi non mi resi conto.
Lui mi guardò, mi sorrise "andiamo a casa, ho voglia di fare l'amore "
Per la prima volta entrai in casa sua e fu la notte più bella della mia vita.
Da allora, vivo da donna, con Antonio. Ho fatto ormoni per alleviare la voce e mi sta crescendo il seno. Ed ogni giorno mi sveglio bevendo il suo seme e mi addormento con la sua sborra dentro me
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Categorie: Gay e Bisex