Ci facevamo sesso a turni, molte volte anche in sequenza: prima si faceva scopare da me, subito dopo da lui, o viceversa. In ogni caso, non avevamo mai fatto nulla tutti e tre insieme. Quella sera, però, ci eravamo dati una mano a vicenda.
Ero a terra, nudo, ai piedi del divano, mentre lei ci era seduta sopra, subito davanti a me. Vista la posizione in cui eravamo, le venne spontaneo poggiarmi i piedi sul cazzo. Ne approfittai subito: allargai le gambe, li afferrai e cominciai a segarmi, poi non ci fu più bisogno di tenerli in mano, perchè continuò lei a masturbarmi con grande abilità, nonostante non fosse un'esperta nelle pratiche del feticismo.
Le chiesi di passarmi il lubrificante, ma mi rispose subito che era finito e che non ce n'era dell'altro. Quella sega con i piedi, fantastica, meritava qualcosa che permettesse alle sue estremità di scorrere meglio sul mio cazzo: dopo un po' di tempo, lo sfregamento cominciò ad essere per me fastidioso.
Glielo feci presente. A quel punto, lei mi stupì: chiese al suo ex, che era nella stanza accanto, di venire lì dove mi stava segando coi piedi (non era per noi un problema vederci coinvolti negli atti sessuali con l'altro membro del triangolo), senza però chiedergli di portare con sé nulla. Pensavo, per esempio, che gli chiedesse di prendere un po' d'olio d'oliva dalla cucina, cosicchè potesse versarselo sui piedi per masturbarmi meglio. Non fu così: appena entrò l'ex, gli ordinò di segarsi e gli chiese di venire il prima possibile.
Non capii cosa stesse succedendo: non avevamo mai fatto nulla tutti e tre insieme. Il motivo, però, mi fu chiaro subito dopo. Appena l'ex gli fece presente di star per venire, lei gli porse i piedi, dalla parte delle piante, di fronte al cazzo. "Sborrami qui", gli ordinò perentoria. Egli, senza farsi domande, schizzò il suo seme proprio lì e le ricoprì le piante dei piedi col suo sperma.
Subito dopo, senza chiedere approvazione né farmi presente nulla, portò di nuovo piedi al mio cazzo e riprese a masturbarmi, mentre l'ex rimase lì a guardarci.
La nostra porca proseguì quindi a segarmi con i piedi ricoperti dal seme del suo ex, con funzione di lubrificante. Ora, le sue estremità scorrevano molto agilmente lungo il mio cazzo. La sega proseguì, causandomi un godimento estremo, con il mio cazzo che veniva manipolato e scappellato dalle sue estremità, mentre io talvolta picchiettavo la cappella sulle piante o la infilavo tra le dita.
Per la prima volta, tra me e l'altro membro del triangolo, ci fu una collaborazione. Sborrandole sui piedi, mi consentì di continuare ad essere segato come se avessi usato il lubrificante. Io apprezzai molto: anche se si trattava dello sborro di un altro uomo, rese comunque molto scivolosi i suoi piedi, cosicchè non provassi fastidio.
Quando non ce la feci più, venni anch'io sulle sue estremità. La mia sborrata fu copiosa. I suoi piedi, a quel punto, erano completamente ricoperti di sperma.
Il suo ex, senza proferir parola, giunse al mio posto, avvicinando il suo cazzo ai piedi della ragazza e chiedendo, in modo implicito, di ottenere il mio stesso trattamento.
La ragazza non perse tempo e cominciò a segare coi piedi anche lui. In questo caso, problemi di lubrificazione non ce n'erano proprio: aveva i piedi ricoperti sia dal mio, sia dal suo stesso seme. La sega durò un po' più del solito: doveva avere il tempo di recuperare il periodo refrattario, avendomi conceduto poco prima il suo seme come lubrificante. Tuttavia, il momento arrivò: una nuova sborrata, anche se meno copiosa, aggiunse sperma sui piedi della ragazza.
A quel punto, io e l'ex ci scambiammo uno sguardo d'intesa. Era un peccato sprecare tutto quel seme. Mi avvicinai nuovamente alla ragazza che, senza dir nulla, portò di nuovo i piedi sul mio cazzo. Così continuammo, a turno, a farci segare e a sborrarle sui piedi, fino a quando non ce la facemmo più.
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Aggiunto: 5 anni fa
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