Ho già scritto nei miei racconti, che in realtà sono situazioni di vita reale, che a M piacciono i ragazzi molto giovani. Tempo fa commentavamo la notizia di una prof che era stata accusata di aver fatto sesso con un suo allievo e lei diceva: “ecco, se facessi quel mestiere sarei in galera sicuramente… solo a pensarci mi eccito… penso a una classe solo maschile, mi vestirei con la gonna per farmi guardare...la scollatura in evidenza… sarei sempre eccitata all’idea delle seghe che si fanno pensandomi… prima o poi farei una cazzata e mi beccherebbero…”
“Si, ma quanto bene avresti fatto…” le dico io.
Le piace la seduzione, flirtare, il gioco di sguardi, la provocazione. Vedere che lui arrossisce, che la mangia con gli occhi ma non ha il coraggio. L’impaccio quando sono soli, i gesti goffi quando capisce che può toccare, la spavalderia nel gruppo che poi diventa timidezza… le piace il Potere che deriva dalla sua esperienza.
Nel sesso ciò che la erotizza è il potere. Il carisma. Con i ragazzi lo esercita al massimo. Con i maschi preferisce quelli autoritari, proprio per questo. Oggetto o soggetto.
Mi piace da impazzire quando siamo in una situazione in cui incontra un gruppo di maschi. Per esempio una cosa del genere è avvenuta durante un viaggio in traghetto piuttosto lungo. C’erano sul ponte, era estate, un gruppo di ragazzi e ragazze spagnoli. Bevevano, cantavano, ballavano. Qualcuna di loro ammetto che la guardavo anche io con un certo desiderio, si muovevano ballando mettendo in mostra le gambe, le spalle nude, si intravedevano le tette… ma anche se coglievo una certa soddisfazione esibizionista quando si accorgevano del mio sguardo, in quel contesto non avevo chanche.
Per contro, lei prese a ballare nel gruppo e dopo un po’ aveva tutti gli occhi dei maschi incollati addosso. E alle femmine rodeva.
Ha fatto amicizia, si sono divisi patatine e campari, io me ne stavo in disparte, mentre lei era al centro dell’attenzione. Flirtava spudoratamente con un ragazzo alto, capelli rasati ai lati e lunghi sopra, moro, con un bel corpo. E notavo gli sguardi killer di una ragazzina nel vederlo scherzare e ridere con M.
C’era vento sul ponte e siamo entrati nel salone, dove hanno continuato a scherzare e mangiare schifezze. M era seduta accanto al ragazzo e flirtava in modo spudorato. Tutti se ne erano accorti. Anche gli altri ragazzi che infatti ogni tanto mi guardavano.
Io facevo finta di leggere. Poi dissi che andavo in cabina. M, come mi aspettavo, mi rispose che lei sarebbe rimasta ancora un po’.
Mi ha raggiunto dopo un paio d’ore e le ho chiesto: “come è andata la serata?”
“mmm benissimo… “mi ha risposto.
Io ero eccitato. Avevo resistito alla voglia di masturbarmi e il mio cazzo alzava il lenzuolo come una tenda indiana.
“ti stavo aspettando” le ho detto indicandolo…
Si è spogliata velocemente. Era senza mutandine. Quando si è avvicinata l’ho toccata fra le gambe. Era bagnata, calda, scivolosa.
Io adoro vederla prepararsi per un appuntamento e amo quando torna con la figa calda e piena di sperma.
L’ho attirata verso di me e ho affondato il viso fra le sue gambe. Lei era in piedi vicino al letto e io mi sporgevo con il viso e potevo solo allungare la punta della lingua sul suo clitoride gonfio.
Lei allora ha alzato una gamba appoggiandola sul letto per favorirmi, sporgendo il bacino verso di me in modo che potessi leccarla meglio. Riconoscevo il suo odore ma anche un altro forte, muschiato. Ho messo un dito dentro di lei e era fradicia. Ho tirato fuori il dito e l’ho guardata mentre lo leccavo. Lei a quel punto mi è salita sulla faccia e si seduta…
“si dai… puliscimela bene… con quella lingua… “
Mentre la leccavo e lei mi si strofinava sul viso, con un dito saggiai il buchetto posteriore. Era umido ma non morbido e cedevole come dopo un’inculata.
Lei si è tolta e si è seduta sul mio cazzo durissimo, cominciando il movimento di avanti e indietro che le piace tanto. Ogni tanto si abbassava col viso e ci baciavamo.
“allora, raccontami…”
“siamo andati a fumare una canna sul ponte… e ci siamo baciati… stavamo limonando ma poi lui ha detto di andare nella sua cabina… e io… gli ho detto di si… allora lui… è andato di nuovo nella sala comune a parlare con i suoi amici e non lo so… gli ha detto di non venire… e insomma siamo andati in cabina e c’erano 4 letti due a castello e tutta la roba di 4 maschi sparsa in giro… mi sono vista che entravano tutti e mi scopavano e mi sono eccitata ancora di più… lui era un po’ impacciato, mi accarezzava, mi baciava ma non si decideva…
gli ho detto: facciamo presto devo tornare da mio marito…”
“ah… mi usi per far sbrigare i tuoi amanti…”
“io ti penso sempre amore… “
“gli ho tirato giù i pantaloncini e è venuto fuori il cazzo… l’ho fatto sedere sul letto e mi sono inginocchiata e mi sono messa con il culo verso la porta… sempre pensando che entrasse qualcuno e mi scopasse senza dirmi niente e io nemmeno sapevo chi fosse… gliel’ho preso in bocca… “
“com’era il cazzo, ti piaceva?”
“normale. si. Un bel cazzo. Ma non era per niente depilato e mi trovavo tutti i peli in bocca. Lui carino mi accarezzava i capelli. Ma sai cosa mi piace di lui? La bocca. Volevo baciarlo. Quindi l’ho spinto sul letto e sono salita sopra di lui e l’ho messo dentro. Così potevo baciarlo mentre lo scopavo. Così. Come sto facendo con te adesso. Ho avuto un piccolo orgasmo ma era più per l’eccitazione e per l’idea che entrassero tutti i suoi amici e mi scopassero tutta la notte. Mi pensavo piena di cazzi intorno. Mani che impugnavano cazzi e me li spingevano verso la bocca. E io li facevo sborrare uno dietro l’altro. Così sono venuta...poco. … poi ho sentito che lui stava per venire… da gemiti … mi sono tolta e l’ho finito con la bocca…. È rimasto scioccato… mi ha chiesto scusa di essermi venuto in bocca… che tenero..”
“mi era sembrata, la tua figa, bagnata ma non eccessivamente…”
“si, se mi fosse venuto in figa te ne saresti accorto… non finiva più…”
“te lo sei bevuto tutto…”
“e certo… amore… che figura ci facciamo se no… gli ho detto… madonna ma da quanto non venivi? … e lui a scusarsi… tutto rosso… “
“Mi ha dato l’indirizzo del campeggio dove vanno…” magari se passiamo di lì… è carino… non avrei finito con lui…”
“e con i suoi amici….”
“siiii… che fissa… mi eccita…”
“allora ti organizzo la cosa… ti metto bendata e poi li faccio entrare e possono fare tutto quello che vogliono… ci stai?”
“mmmm si…. Si… magari… “
«Che meravigliosa avventura, quelle che adoro»