Tra le moltissime mail mi aveva incuriosito quella del proprietario di un ristorante che ci invitava a cena e relativo “dopocena”, ne parlai con Anna e lei disse che le andava bene, chiese se c’erano altre coppie ( in passato avevamo fatto esperienze del genere con altre coppie e singoli dopo cena in un ristorante ) ma le dissi di no, che il proprietario aveva invitato solo noi. Ci scambiammo alcune mail per organizzare e lui mi chiamò un paio di giorni prima. Oltre a lui ci sarebbe stato anche un suo dipendente Indiano ma questo non lo dissi ad Anna per farle la sorpresa.
Il giorno prima Anna non sapeva come vestirsi per la serata e dato che pioveva io ho proposto completamente nuda sotto l’impermeabile ma lei obbiettò che se fossimo arrivati troppo presto
non avrebbe potuto di certo toglierlo davanti a tutti, il giorno dopo non pioveva, era fine settembre e la sera cominciava a fare fresco, lei optò per un vestito nero sobrio appena sopra il ginocchio e sotto accettò di essere nuda ad esclusione delle calze autoreggenti e tacchi, sopra indossò l’ impermeabile.
Verso le 23 arrivammo davanti al ristorante, senza esitazioni Anna entrò e ci guardammo intorno, pochi tavoli occupati e due cameriere in sala; poco dopo una delle due ragazze venne verso di noi con un sorriso un pò imbarazzato e ci chiese se dovevamo cenare, io dissi di no che eravamo lì solo per vedere Massimo, lei si allontanò e poco dopo dalla cucina arrivò lo Chef, si presentò e ci accompagnò verso dei tavoli un pò in disparte, salutò Anna con due baci sulle guance come vecchi amici e ci chiese se gradivamo qualcosa nell’ attesa che si liberasse. “Caffè” disse Anna che sembrava soddisfatta del tipo con fare gentile e anche un bell’ uomo, lui si congedò e disse qualcosa all’ altra ragazza. Poco dopo arrivarono i caffè con qualche pasticcino e ci accomodammo ad uno dei tavoli. Per fortuna Anna aveva il vestito sotto il soprabito leggero perché ci volle quasi un’ ora prima che tutti i clienti se ne andassero e che anche le due cameriere finite le operazioni con la cassa si preparassero per uscire. Dalla cucina poco dopo comparve un’ altro dipendente e dopo avere salutato tutti si avviarono alla porta chiudendo le serranda e lasciando le luci accese; mi chiesi se sapessero cosa sarebbe successo da lì a poco oppure se era una cosa che accadeva spesso ma decisi di non approfondire.
Massimo entrò in sala e ci chiese di attenderlo qualche minuto per darsi una rinfrescata, del ragazzo indiano nessuna traccia e io cominciai a pensare che non lo avremmo visto; dopo un pò il boss tornò con una bottiglia di bollicine e 4 bicchieri, si era fatto una doccia e aveva ancora i capelli bagnati pettinati all’ indietro e indossava pantaloni della tuta e una maglietta.
Versò da bere in tre bicchieri ed iniziammo a chiacchierare fino a quando chiese a mia moglie di poterla ammirare, lei si alzò e io, molto eccitato dalla situazione, le sollevai la gonna facendole fare un 360 ° in modo che lui potesse ammirare anche il lato B.
Immediatamente iniziarono, prima dei baci con la lingua poi le sue mani che frugavano sotto il vestito ed infine Anna in ginocchio slacciò il nodo alla tuta e fece uscire il cazzo di Massimo; nelle foto che lui mi aveva mandato sembrava ben messo ma dal vero lo era ancora di più, lei lo fece subito entrare nella sua bocca alzando ancora di più il livello di eccitazione.
Lui le sfilò il vestito poi la sollevò e la distese con la schiena sul tavolo per poi tuffarsi tra le sue gambe, lei stava già godendo mentre lui la leccava quando da un corridoio vidi arrivare il ragazzo indiano, anche lui in tuta, avrà avuto una trentina d’ anni carnagione ambrata ma non scurissima con capelli radi e cortissimi, si avvicinò a noi ed io gli lasciai il mio posto, Anna aveva gli occhi chiuse e le mani di Ravi ( così disse poi di chiamarsi ) presero ad accarezzare i piccoli seni di mia moglie; anche lei si accarezzava e con una mano tra i capelli ancora bagnati di Max lo spingeva verso il suo sesso.
Ci mise un pò a capire che i giocatori eran diventati due ma era così affamata di sesso che tirò fuori il cazzo di Ravi e cominciò a succhiarlo e notai che era ancora più grosso di quello di Max.
I preliminari durarono parecchio e Anna era già venuta una volta ora era il loro turno, il padrone di casa portò il cazzo all’ ingresso della fica bagnata di Anna strusciando la cappella sulle labbra e sul clitoride fino a quando lei non gli disse di scoparla, non si fece pregare e non chiese se doveva indossare il preservativo, iniziò ad andare su è giù dentro di lei che ormai si dedicava a Ravi, nella sua bocca si alternavano il suo cazzo e la sua lingua perché lui era molto attento a non venire subito, lo stesso fece Massimo che uscì da dentro di lei.
Max buttò sul pavimento alcune tovaglie e invertirono le posizioni, ora era Ravi a leccarle la fica mentre Massimo la baciava e accarezzava, non ci volle molto che Anna venisse la seconda volta.
Io ero l’ unico vestito mentre loro ormai nudi si dedicavano a lei toccando e accarezzando gli centimetro della sua pelle bianca; entrambi sapevano che a mia moglie piaceva il sesso anale questa volta fu il ragazzo indiano a portare il suo attrezzo all’ ingresso posteriore, con una mano raccolse tanta saliva, lo bagnò ed entrò; Anna emise un suono che era a metà tra un urlo e un gemito poi cominciò a masturbarsi con foga il clitoride, il cazzo di Ravi era veramente notevole e lo infilava quasi tutto nel culo di mia moglie, lei lo implorava di scoparla e di riempirla, voleva sentirlo venire dentro di lei ma lui pareva non avere fretta.
Era già più di un’ ora che andavano avanti e nessuno dei due era ancora venuto; il primo fu proprio Ravi che sfilò il cazzo dal culo di Anna per sborrare abbondantemente sulla fica aperta, lei raccolse con le dita che poi le infilò dentro, quando le tolse le portò alla bocca e leccò avidamente quanto era rimasto; la scena doveva avere eccitato molto anche Max che fece mentre Anna a pecorina e cominciò a scoparla da dietro; mentre Ravi si rilassava e recuperava le forze Massimo si godeva entrambi i buchi sfondati di mia moglie passando dalla fica al buco del culo e viceversa, lei alternava rantoli e gemiti a implorazioni affinché le venisse dentro, cosa che lui fece un pò dopo quando dopo una serie di colpi si fermò e rimase immobile mentre il suo cazzo pulsava e gli schizzi riempivano la fica.
Erano le 2 e 30 di notte e una pausa ci voleva, finimmo il contenuto della bottiglia e io pensai che era ora di andare, in fondo era stata una bella serata ed entrambi loro erano venuti, Anna addirittura due volte, ma nessuno accennava a rivestirsi, lei era coricata sulle tovaglie sul pavimento, loro le facevano i complimenti, mai volgari e anziché apostrofarla “troia” come altri singoli avevano fatto la chiamavano porcellina e rimanevano coricati vicino a lei uno da un lato e l’ altro dall’ altro masturbandosi per tornare in erezione, fu così che iniziarono di nuovo,
Anna salì su Ravi e cominciò a cavalcarlo mentre Max si alzò e le mise il cazzo in bocca, lei continuava a masturbarsi con una mano mentre l’ atra impugnava l’ uccello di Massimo e con la bocca andava su e giù, fu proprio lui a venire per primo, le venne in bocca ma lei non smise di pomparlo fino quando lui non fu svuotato del tutto; lo sperma di Max colava dalla bocca di Anna e grosse gocce cadevano sui piccoli seni e poi sul ventre di Ravi, gocce bianche e dense sulla sua pelle scura; Aveva ancora il cazzo in bocca quando senza preavviso l’ indiano eiaculò dentro di lei, questa volta era Anna che dopo avere cavalcato quell’asta scura si fermò di colpo per trattenete dentro di lei il seme di Ravi.
Tutto sembrò fermarsi fino a quando fu lei a chiedere.. “soddisfatti” ? Ridevano tutti mentre uscivano da dentro di lei, lo sperma dei due era ancora sulle labbra e nella fica di Anna quando lei si distese e senza dire nulla e con gli occhi chiusi si sgrillettò fino a venire per la terza volta sotto i loro occhi, erano già passate da un bel pò le 3 e la serata era terminata.
Massimo nel raccogliere i vestiti le chiese se voleva farsi una doccia ma Anna disse che no, si pulì con dei fazzoletti e infilò l’ impermeabile direttamente sulla pelle nuda e appiccicosa, in una mano il vestito e nell’ altra le scarpe, non si preoccupò nemmeno di chiuderlo l’ impermeabile anche se si vedeva tutto ma a quel’ ora di sicuro nessuno l’ avrebbe notata dirigersi verso la nostra auto parcheggiata lì vicino.
Sulla porta li baciò entrambi alzandosi sulle punte dei piedi e poi uscimmo dal locale, in macchina mi chiese se mi era piaciuto assistere e io le chiese com’era stato prendere un cazzo Indiano, lei ci pensò un attimo e disse “ uno in più per la mia collezione” !…. l’ orologio dell’ auto segnava le 4 quando siamo arrivati sotto casa.
Le ore di sonno sarebbero state poche e lei si coricò senza nemmeno farsi la doccia…”la farò prima di andare in ufficio ….fra 3 ore” ! Si addormentò subito io invece rimasi sveglio ancora un pò, pesavo a come l’ avevo vista poche ore prima….la mia porcellina.