Ogni tanto la sera frequentavamo un privè con sauna e piscina, a mia moglie piaceva il posto e io la accompagnavo volentieri perché c’erano sempre singoli a disposizione durante i fine settimana. Era estate e dopo cena e Anna si è preparata per uscire, maglietta bianca aderente sotto la quale si vedevano bene le aureole, tanga ridottissimo, minigonna cortissima e sandali con tacco, ecco era pronta per la serata ! appena arrivati, un pò prima di mezzanotte, ci siamo accorti che c’era pochissima gente ma era luglio e forse molti erano già partiti per le vacanze; ci siamo fermati al bar e Anna si è seduta su uno sgabello tenendo le gambe ben aperte mentre sorseggiava una bevanda fresca, l’ idea era che qualche singolo si sarebbe avvicinato per continuare la serata. Quando ormai avevamo perso la speranza si presenta un tipo sulla quarantina e chiede se può offrire un drink poi si siede vicino a mia moglie e mentre parlano lui comincia ad accarezzare la coscia poco dopo siamo tutti tre in un separè, le sfila il tanga e comincia a leccarla tra le gambe, vedo Anna sempre più eccitata inarcare ritmicamente il bacino e quando si prepara a venire lui bam ! Smette di colpo tira fuori il suo arnese e gli lo mette in bocca; sembrano normalissimi preliminari ma dopo pochi secondi lui le scarica tutto il suo seme nella bocca, ha ancora addosso la camicia e i pantaloni e slip calati sulle caviglie, pazienza ho pensato ora ricominceranno ma non ostante l’ impegno di Anna nei minuti seguenti non è più riuscita a farglielo diventare duro, lui forse un pò mortificato o già appagato si è rivestito e se n’è andato. Per attirare un’ altro maschio si è spogliata completamente e ad occhi chiusi, distesa sul lettino, ha iniziato a toccarsi mentre io la accarezzavo; poco dopo si è presentato un’ altro singolo, ha chiesto se poteva entrare molto educatamente ma appena dentro con noi ha chiuso la porta alle sue spalle affinchè non entrasse nessun altro e dopo essersi spogliato completamente si è avventato su di lei in modo brusco, lei gli ha detto di aprire la porta ma lui ha fatto finta di niente anzi l’ha girata e senza attendere che si bagnasse di più ha provato a prenderla a pecorina. La situazione era diventata spiacevole e lo abbiamo pregato di allontanarsi, attimi di incertezza sul da farsi poi Anna ha deciso che per quella sera di cafoni ne aveva avuti abbastanza, ha iniziato a rivestirsi con i pochissimi indumenti che aveva ma non ha più trovato il tanga nero, pensando che se lo fosse portato via il secondo tipo ha infilato la minigonna e siamo andati via; che disdetta, non erano nemmeno le 2 ed eravamo già in macchina senza che lei avesse scopato.
Mentre tornavamo a casa abbiamo visto un chiosco aperto e ci è venuta voglia di qualcosa da mangiare e visto che sembrava vuoto abbiamo parcheggiato; il paninaro ci ha accolto e si è subito messo all’ opera per preparare due schiacciatine, le ha portate al tavolino insieme a due birrette e si è seduto con noi, due chiacchiere per passare il tempo dato che non c’ era nessuno; dall’ accento era pugliese e lui confermò di essere di Lecce, quattro parole sul suo lavoro e poi è stato lui a chiedere se tornavamo da ballare vedendo Anna con minigonna e tacchi, io ero ancora eccitato per la serata anche se era andata storta e speravo che anche a mia moglie fosse rimasta la voglia per cui risposi subito che stavamo rientrando da un Club Privé; ci fu un momento di silenzio poi lui chiese se era un locale per scambisti, risposi di sì sperando che Anna dicesse qualcosa ma lei non lo fece; il tipo sembrava interessato a conoscere i particolari e mentre noi finivamo il nostro spuntino notturno gli raccontai cosa succedeva di solito in quei locali finendo di raccontare che portavo lì mia moglie per incontrare altri maschi e che quella sera tutto era andato storto. Lui disse che se ci fosse stato lui al loro posto si sarebbe comportato in modo diverso, che come meridionale era focoso ma che si sarebbe occupato di lei in modo diverso ecc..
Colsi la palla al balzo e, senza consultarmi con mia moglie, gli chiesi se voleva scoparla o se voleva che lei gli facesse un pompino. Per la prima volta Anna disse la sua…” pompino NO ! “ disse, forse perché quella sera era andato male o forse perché aveva appena inviato l’ ultimo boccone, “ ti fai scopare da lui ?” Le chiesi e lei rispose con un’ alzata di spalle come dire ok ma come ? Non poteva farlo su un tavolino alla luce e su un corso trafficato; lui ci guidò dietro il camioncino, era penombra ma nessuno poteva vederli, la situazione ora era davvero eccitante, potevo vedere lui che la baciava in bocca mentre le sue mani frugavano sotto la gonna scoprendo che non indossava l’intimo; avrei voluto avvicinarmi di più ma cercai un posto da dove potessi vedere la scena ma anche controllare che non arrivasse nessuno.
Lui le sollevò la maglieria scoprendole i seni, li baciò poi li succhiò e infine si inginocchiò per leccarla tra le gambe e andò avanti fino a quando Anna non venne, finalmente anche lei aveva avuto la sua parte, fu lei a chiedergli di metterglielo dentro e lui prontamente tirò fuori dalla tasca il portafogli nel quale aveva un preservativo, si calò i pantaloni e lo indossò. Durante tutta l’ operazione il suo cazzo era rimasto duro, fece girare Anna verso il retro del furgone, le alzò la minigonna ed entrò dentro di lei; la prese coì in piedi e da dietro, continuava a menare colpi senza fermare facendola sussultare, io non sapevo più dove guardare, speravo non arrivasse nessuno e che nessun cliente notturno andasse ad interrompere la cavalcata nel contempo mi godevo la scena di mia moglie presa dal tipo del chiosco che era un bel ragazzone alto e bruno.
Mentre in cazzo di lui andava sù e giù nella fica le sue mani strigavano i seni e la testa di Anna era rovesciata all’ indietro con le loro lingue intrecciate; lui sembrava non finire mai di sbatterla. Andarono avanti in quella posizione per circa un quarto d’ ora e io continuavo a pregare che non arrivasse nessuno a disturbare quel momento.
Anna tolse una mano dal fianco del furgone e la infilò sotto la gonna, mentre lui continuava a chiavarla lei si masturbava ormai piegata a novanta gradi per meglio accoglierlo dentro si sé. Fu lei a venire per prima e forse le contrazioni del suo orgasmo anticiparono anche quello di lui che rallentò i colpi fino a fermarsi, ora erano appagati entrambi.
Quando lo sfilò il preservativo era bello pieno, lui lo tolse e cercò un posto dove buttarlo Anna si girò e si abbasso per leccare quello che era rimasto sulla cappella per poi ingoiare tutto il cazzo che nel frattempo era rimasto duro, raccolse ogni goccia prima di alzarsi e ricomporsi, abbassò la maglietta e sistemò la gonna mentre lui si tirava su i jeans poi tornare sotto le luci, sorridevano entrambi e io non potei che chiedere se era piaciuta la scopata, Anna confermò che lui era stato bravo e lui non smetteva di farle i complimenti ci sedemmo tutti al tavolino e lei malandrina aprì le gambe per mostrargli ancora una volta la fica depilata e gonfia.
Era stata una serata inaspettata e ricca di emozioni, anche lui disse che non avrebbe mai immaginato quanto era successo e che era il giusto riconoscimento per una serata fiacca, a quel punto chiedemmo il conto, lui disse di no ma noi lasciammo comunque dei soldi sul tavolino, dopotutto Anna era soddisfatta.
Lui si sarebbe fermato fino a Settembre e ci chiese se saremmo tornati e che non poteva di certo raccontare l’ accaduto a sua moglie a Lecce ma che lo avrebbe raccontato di sicuro a tutti gli amici perché un avventura del genere non gli era mai successa, io non potei fare a meno di pensare a quel preservativo nel portafogli ma non feci commenti, Anna gli disse che era stata una bella scopata e che magari ci poteva anche essere un seguito ma ecco che a interrompere tutto arrivarono due auto cariche di ragazzi rumorosi che iniziarono a spostare sedie e tavolini per sistemarsi. Ea ora per lui di tornare al lavoro, ci salutammo e in macchina chiesi ad Anna se lo voleva rivedere, lei alzo le spalle ma aggiunse “ va bene così “.
«Non fatevi scappare un maschio pugliese. I pugliesi sono bull per natura.....possono soddisfare le loro e le nostre mogli.»