Ero in convalescenza e stavo recuperando abbastanza bene, infatti all'inizio dell'estate avevo ripreso la mia vita normale, l'unica cosa che mi mancavano erano le attenzioni delle infermiere. I miei genitori mi chiesero di accompagnarli a fare una visita a dei parenti in campagna, arrivammo e salutammo tutti, questi cugini avevano una proprietà terriera più l'allevamento di circa 300 mucche per il latte che vendevano alla centrale della mia città, vivevano tutti insieme compreso uno dei due figli, mentre l'altro viveva per conto suo. La moglie di quello che viveva lì con loro ha una trentina d'anni, bella mora, con una quarta di seno e un bel fisico, dopo un po' di tempo mi disse "andiamo che ti faccio vedere la nostra proprietà" la visita durò circa un oretta parlammo di tante cose, mi fece capire che vivere in mezzo ad una famiglia di persone anziane non è facile, parlammo della mia vita da vedovo, dove lei mi chiese "ma scusa ma allora tu da quanto è che, scusa la parola, non scopi" io non le dissi della storia delle infermiere così le risposi "nell'unica maniera possibile" e feci il gesto della sega, vidi attraverso la maglietta i suoi capezzoli diventare diritti, camminammo in silenzio tornando verso casa quando lei disse "perchè non vieni a passare un po' di tempo qui" io sorpreso "no dai vi sarei solo di peso non so fare niente" lei "vieni a riposarti mica a lavorare" intanto arrivammo a casa e lei senza più aspettare una mia risposta disse a mia cugina e ai miei genitori "ho invitato Beppe a venire a riposarsi qui per un certo periodo" mia cugina "bella idea" io "no dai dovreste trovarmi un posto per dormire" "non ci sono problemi abbiamo una stanza vuota e per il resto saremmo contenti" i miei risposero che se volevo non c'erano problemi, così andammo via con l'accordo che la settimana dopo sarei tornato per le ferie. Infatti i miei mi accompagnarono e se ne andarono, mi fecero vedere la mia camera, poi fatto cena andammo a dormire, rividi mio cugino è passai il dopo cena con loro. La mattina alle 5 iniziavano la loro giornata lavorativa, io quasi vergognandomi mi alzai le 8 chiedendogli scusa, ma mia cugina disse "sei qui come ospite quindi riposati" la moglie di mio cugino che si chiama Miriam disse "tranquillo che te lo trovo io da fare vieni" andammo nell'orto a raccogliere le verdure intanto mi faceva sempre un mucchio di domande, io con la cesta in mano e lei piegata per raccogliere, dopo un po' notai che la gonna che indossava faceva intravedere il perizomi che era in mezzo ad un bel culo, purtroppo mi eccitai e pur con la tuta si notava, lo notò anche lei ma non disse niente. Passò la giornata è dopo cena, essendo la serata calda, eravamo sotto il patio al fresco io dissi "vado a farmi un giro così continuo la mia fisioterapia alle gambe" iniziai a camminare e mi diresse verso una delle stalle, ora una precisione siccome le mucche erano tante avevano assunto del personale indiano per farsi aiutare, entrato camminavo al centro seguito dallo sguardo degli animali, sembravo ad una sfilata, poi sentii un mormorio di voci allora, incuriosito, cercai di capire da dove veniva, mi indirizzai verso il rumore, arrivai a vedere da dove proveniva, rimasi sconvolto dalla vista che ebbi, Miriam piegata con due indiani, uno dietro la scopava e l'altro davanti con il cazzo in bocca, lei gemeva e i due nella loro lingua dicevano qualcosa, poi li vidi cambiare di posto e quello che la scopava gli mise il cazzo in bocca e capii che godete, l'altro dopo poco lo vidi estrarre il membro e sborrargli sulla schiena, lei finito di pulire uno passò all'altro poi si tirarono su i pantaloni e se ne andarono mentre Miriam si puliva alla bene o meglio poi si rimise a posto la gonna ed uscendo si diresse verso casa sua, tornai ed andai a letto, ma prima dovetti farmi una sega prima di dormire. Mattino seguente Miriam mi disse "oggi andiamo in paese a fare un po' di spesa" io risposi "ok" ma avevo in mente la scena della sera prima, aveva una gonna sopra il ginocchio ed una maglietta blu, si vedeva senza reggiseno, io pantaloncino corto e maglietta, all'andata guidò lei ma il mio sguardo era attirato dalle sue cosce, la gonna era salito fino a far vedere il colore delle mutandine, arrivammo andammo nei negozi ma vidi che i negozianti con non curanza le sfioravano il culo o le tette, quindi finito tornammo indietro, mi disse "guida tu così non sei distratto dalle mie gambe" io non risposi ma vedevo i capezzoli diritti che volevano uscire dalla maglietta, mentre tornavamo fui di nuovo eccitato lei disse "è la seconda volta" io "in che senso" lei "che ti eccito" io non risposi, lei con la mano iniziò ad accarezzarmi la gamba ed io dissi "si però così tra un po' esplodo" lei rise poi mi disse "vedi quella stradina in mezzo al mais gira che è una scorciatoia" io eseguo e fatto qualche centinaio di metri la sua mano si sposta sul cazzo, toccandolo "però bello duro dai fermati" io "così in mezzo magari deve passare qualcuno" lei "fermati non ti preoccupare" mentre fermo la macchina lei si slaccia la cintura e si gira verso di me, una volta fermo spegne il motore, poi mi dice "dai che aspetti togliti la cintura e abbassa leggermente il sedile" io esegue intanto lei abbassa i pantaloncini poi vede i boxer dice "sei troppo coperto fa caldo questi non metterli più in cascina siamo molti liberi" li abbassa ed esce il mio cazzo duro, lei lo guarda poi accarezzandolo dice "però bel cazzo" poi si allunga e dopo averlo baciato se lo mette in bocca fino alla gola, con la mano massaggia le palle ed inizia un pompino, fantastico, infatti dura poco perchè io godo, lei ingoia poi alzando la testa dice "però eri bello carico" io imbarazzato "insomma" lei "ma da quando non ti fai una sega" io "da ieri sera" nel frattempo mi sono rivestito e sto riprendendo il ritorno e dico "da ieri sera" lei "a cosa hai pensato mentre lo facevi" io "te lo dico poi siamo arrivati" scarichiamo e la giornata passa normale, la sera vado di nuovo a fare la passeggiata e rivedo la stessa scena, Miriam a 90 e i due che se la scoprano, noto anche che i due non hanno una grande attrezzatura, finito torno a casa anche io ma incrocio Miriam che fa il mio stesso tragitto "bella passeggiata?" io "si" lei "anche il panorama ti è piaciuto" io capisco di essere stato scoperto imbarazzato allungo il passo dicendo "buonanotte a domani". Mattina non metto i boxer ma sono in imbarazzo e mi fermo in cucina e mia cugina salutandomi mi dice "hai imparato le nostre usanze" io la guardo lei indica in mezzo le gambe facendomi capire che si capisce che sono nudo sotto poi aggiunge "neanche male come vista" ormai sono rosso come un peperone, esco e trovo Miriam anche lei si complimenta per il "panorama" io mi siedo a godermi il fresco del mattino, lei entra e parlano probabilmente del pasto, poi esce e non la vedo più, cammino in giro per i campi, ora di pranzo rientro ed apparecchio la tavola, arriva Miriam e mi dice "scusami ma stamattina ho dovuto andare in banca" io "tranquilla ho fatto terapia passeggiando" lei "mica ti sarai stancato" io "no vado sempre meglio" lei "certo un po' più leggero si cammina meglio" io "me lo dicevano anche in ospedale" quindi facciamo pranzo poi fa caldo e in campagna tutti i lavori si fermano d'estate quando la temperatura è torrida, mi siedo sotto il patio e sarà il relax o l'aria fresca che passa sotto i pantaloncini mi sto è citando, non faccio in tempo a nascondermi che esce Miriam, nota il gonfiore e mi dice "vieni ti faccio vedere casa mia" io "no lascia stare facciamo più tardi fa caldo" lei "parola aria condizionata ti dice qualcosa" e mi prende per mano e mi porta a casa, entriamo e si sente una bella frescura, la casa è posta su due piani, sotto zona giorno, sopra zona notte, visto sotto le saliamo le scale lei è davanti e vedo che non ha mutande, giriamo e arriviamo a vedere la sua camera da letto e mi dice "questa è la nostra alcova qui mi trasformo" la vedo sfilarsi la maglia e due seni stupendi con due capezzoli che chiedono solo di essere leccati ed è quello che faccio, lei mi tira giù i pantaloncini e prende in mano il mio cazzo, non parliamo, lei toglie anche la gonna io la spingo sul letto e tolto la maglietta mi inginocchio e mi tuffo a leccarle la figa, bagnata ma ha subito un orgasmo ma io le lecco e le mordicchio il clitoride impazzisce "sei un porco fai cose che non mi hanno mai fatto" io le infilo il dito medio in culo e lecco la figa, lei con un urlo gode ed mi riempie la faccia di goduria, poi mi alzo e inizio a scoparla ma la mia l'eccitazione mi fa sborrare subito, restiamo sdraiati col fiatone, poi lei mi guarda e mi dice "vedo un pomeriggio interessante" ed inizia a leccarlo, torno ad essere duro, la giro e facciamo un 69, le lecco anche l'ano lei inarca la schiena e gode, poi si gira ed inizia a scoparmi ma io voglio goderle nel culo, e infatti dopo un po' la metto a pecora ed inizio a scoparla poi lei con la voce rotta dal piacere mi dice "quando lo metti in culo" non perdo tempo e lo infilo piano ma una volta entrata la cappella io lo infilo di brutto lei "ahi me lo spacchi" io "che spacco sei bella aperta sei una grande troia" lei non parla gode, poi le sborro dentro, è stato un pomeriggio dove mi ha svuotato per bene. Il tempo che sono rimasto l'ho scopata in ogni luogo della tenuta ed il culo lo allargato per bene sono tornato a casa con le palle vuote. 

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