Giovedi' 8 Agosto 2018
-----------------------------------------------------------IL TERZO GIORNO-----------------------------------------------------------
-C'e' in atto una rivoluzione Caaara, non solo noi donne, l'Europa attende solo di essere messa in ginoccchio e tu devi solo accettarlo...
-Non... voglio sentire!-
-... ma devi CARA! E non certo venirti a lamentare se ieri Jamil ti ha fatto una carezza al viso. Santo Cielo!
Sei cosi' bianca e razzista... dovro' fare un gran lavoro CON TE!-
Cerca di cambiare discorso: ma a questo punto ho imparato a distinguere uno dei suoi tipici sproloqui da un goffo tentativo di evasione... per la prima volta e' nervosa!
-Cose'era quella roba che avevi nel telefono ieri? Porno ipnotico? Lo tenevi per me...
-Beh... Cara, Jamil ha avuto un pessimo tempismo, ma si, sono montaggi suggestivi che servono a far uscire dal guscio tante ragazze eccessivamente inibite come te. Diciamo che lo tenevo per... oggi!
Ha un sorriso bellissimo, sensuale e perfido.
-Eh no, tu stai usando tattiche di cui non abbiamo parlato...
-Si esatto, Cara, tu hai accettato e chiedere oltre, ma se pensi di usarla come una scusa... be' ogni uomo ha il suo libero arbitrio e la sua volonta'. Se senti la tua cosi' debole allora la porta e' quella.
Perderai la scommessa e la sicurezza di quanto davvero sia forte la tua mente.
-...-
-Visto che sei sempre cosi' scettica dovresti sapere che l'ipnosi non ti farebbe fare nulla che riterresti amorale... o sbaglio...
-D'accordo che devo fare?-
-Beh Cara riprendiamo la storia della mia conversione da casalinga modello a Black-Owned-Slut....
Le sue mani tiepide riprendono a percorrermi i tendini lungo il collo. Mi abbandono sulla poltrona comoda.
... Ricordi?Mmmm si' brava, avevamo cominciato martedi' e interrotto ieri.
"Un po' sono disgustata, ma il massaggio allo scalpo e la voce di Mona che sa farsi incredibilmente suadente li' in quella penombra artificiale non riesco a non farmelai piacere."
La Scrofa chiude le persiane e lascia che la luce soffusa delle candele profumate sia per un attimo la sola fonte di luce nel suo studio.
"D'altronde se pensa che sta pagliacciata serva a qualcosa peggio per lei!
Chiudo gli occhi, ma la poltrona viene girata contro una parete che fino ad ora e' sempre stata vuota.
-No no riaprili, avanti.-
-Dovrai tenerli li' incollati a quello schermo che ho srotolato.-
Dietro di me dove c'era la scrivania Mona armeggia con un proiettore e un portatile.
Un video presentato come " White womens only club " e un asso di picche nero al centro parte accompagnato da una musica pulsante, che nonostante trovi odiosa mi si fissa subito nella mente.
Non riesco a staccare gli occhi dalle immagini.
"BASTA BUGIE."
Una bella donna dalle curve eleganti ma molto meno grassa della Scrofa tenta di masturbarsi in maniera tragipatetica.
"BASTA BUGIE!"
Le parole interrompono rapide i segmenti video per frazioni di secondo che fanno si siano appena assimilabili.
Poi a sua volta le scene di video si interrompono fra clip in cui la donna cerca invano di raggiungere l'orgasmo da sola e altre in cui si trova a cavalcioni su un enorme nero iperdotato.
"BASTA BUGIE!!"
Io sono come affascinata: dal massaggio, da quella musica che mi rimbomba nel cervello, dal cambiamento di espressione della protagonista del video che dal sessualmente frustrato (che somiglia cosi' maledettamente la mia da quando ho iniziato la scommessa con Mona) a quella della pura estasi stando fra le braccia possenti dell'energumeno di colore.
"BASTA BUGIE!!!"
-... Mona...-
"Dio! Sto sbavando..."
-Si' Cara?! Vuoi che smetta... magari e' troppo per te...
-Per quanto continua il video?-
-Ma per quanto vuoi Cara! E' un loop...-
-Allora raccontami della tua storia col Nero...
-Jamal Cara.-
-Si' va bene, basta che inizi...
"Cosi' poi... la faccio finita."
"BASTA BUGIE!!!"
- Bene, dov'eravamo rimasti? Hahaha se non conoscessi la tua testardaggine direi che sei gia' eccitata, ma mi sbaglio giusto? Siamo solo al terzo giorno d'altronde...
-Mona sta zitta e finisci sto cazzo di racconto! Voglio... voglio solo tornare a casa...
-Calmati Signorina...Dicevamo... dopo soli tre mesi dalla sua assunzione, oltre ad avermi fatto diventare sua, Jamal, stava progettando di prendersi pure la compagnia di mio marito.
Vedi Cara, quell' uomo... cosi' burbero, cosi' ingrato,cosi'.... cosi' sfacciato voleva mooolto di piu' che quello che avevo fra le cosce:
Farmi invaghire, rendermi sua complice, convincermi a coprirlo nascondendo la "sua" merce fra la nostra... Be' era solo la prima fase di un progetto, che mi aveva convinto essere realizzabilissimo.
Jamal aveva grandi piani. Per lui.
Passato il primo, nel mese seguente si era impegnato per far si che da traditrice divenissi schiava.
Aveva incominciato letteralmente ad ammaestrarmi e, come prima cosa, era importante che mi entrasse in testa un concetto fondamentale.
La nostra non era una relazione extra coniugale...
Questo era importante metterlo in chiaro sin da subito.
Io non scopavo un uomo alle spalle di un marito amorevole... forse, da principio, quella era stata la MIA idea, ma la realta' era che Jamal mi aveva conquistata e svuotata.
Fra noi non c'era reciprocita'.
Io lo servivo, sia fisicamente che economicamente perche' non potevo oppormi. Perche' non potevo evitare di fare altrimenti. Perche' al vedermi finire sotto il naso il suo pene immenso e acre, sentendomi chiamata Puttana, era un qualcosa a cui non potevo resistere.
Mentre ero stata disposta fin troppo velocemente a dimenticare di essere una moglie, l'idea di percepire quel corpo possente avvolgermi e penetrarmi mi aveva portato, seppure con casta reverenza, a insistere sopratutto all'inizio. A tentare almeno di mercanteggiare i "favori" che dovevo fargli.
Un paio di ceffoni ben piazzati o la possibilita' di servirlo oralmente quando sapevo stare al mio posto (entrambe cose che accadevano di frequente) erano bastati per farmi accettare una nuova condizione e una nuova consapevolezza.
-ALRAKIK EAHIRA. -
Una Divina-Puttana...
Cosi' Jamal e i suoi concittadini, mi aveva spiegato, chiamavano le donne bianche come me:
Per mio marito, per gli altri dpendenti sarei continuata ad essere una Dea: statuaria, imponente e irraggiungibile, la moglie del capo mentre per lui, per Jamal, una schiava, un cavallo di troia oltre che, ovviamente, una troia.
Verso la fine del secondo mese era riuscito ad imporsi sulla mia vita abbastanza da fare cambiamenti visibili anche quando non ero con lui.
E non parlo solo dell' ansia visibile data dalla consapevolezza che, se scoperto, il segreto nelle casse che lui e i suoi amici avevano riempito in magazzino avrebbe potuto rovinarci per sempre.
Jamal aveva anche deciso un cambiamento nel mio guardaroba che avrebbe dovuto accompagnarne uno ben piu' sostanziale: i completi grigio topo, i maglioni spessi, le calze in nylon austere che indossavo per andare a lavoro, potevano, anzi dovevano, rimanere, ma solo per essere indosssate con mio marito e i nostri amici, nel tempo libero... Quando venivo in ufficio, invece, avrei dovuto solo indossare vestiti aderenti, femminili, scoprenti, niente piu' scarpe col tacco o chiuse, niente giacche con spallucce troppo pronunciate o peggio ancora... baveri.
Piu' avanti, mi disse, gli sarebbe piaciuto sapermi, anche in compagnia di mio marito e gli stretti conoscenti, andare in giro coi capelli coperti, in burka.
Ma per quello andava preparata la strada piano piano, Cara, un po come fai con un cucciolo, se vuoi tenerlo all'addiaccio lo devi prima abituare a star fuori in cortile per lunghi periodi diurni... non so se mi spiego...
Comunque tutte quelle istruzioni me le diede solo una volta, dopo avermi stesa a faccia in su sulla scrivania, mentre, stando sopra, mi sbatteva il cazzo enorme in bocca e con una mano mi sollecita brutalmente l' utero!
E' buffo come, nonostante fossi in estasi a tal punto che degli occhi, Jamal poteva vedermi solo la sclera, ascoltai, assorbii, capii tutto.
Non ci fu bisogno di ripetermi nulla e ovviamente... ero pronta a fare tutto.
Dopo essere venuta, mentre ci baciavamo per la prima volta, mi misi a perfezionare il piano.
Avrei dovuto preparare mio Marito ad accettare quella nuova condizione in maniera graduale, astendendomi ad avere rapporti sessuali con lui (sai che rinuncia, se Jamal avesse continuato mi sarei ritrovata un cratere simile che anche volendo sarebbe stato impossibile farmelo riempire), evitando sempre piu' di farmi vedere nuda in generale e bandire tutti quei piccoli gesti di intimita' che fanno di una coppia quella che e', quali tenersi per mano, sorridersi... io per lui dovevo essere un blocco di cemento impenetrabile.
Inutile dirsi, Cara, che quella prospettiva futura mi eccittava selvaggiamente.
Regina per uno e schiava per l'altro.
Mi sentivo cosi' debole, viscida e vuota... e lo adoravo!
Decidemmo che, per mio marito, una volta tenuto ancor piu' allo stecchetto di quanto gia' non facessi prima, avrei potuto concedermi di dargli un casto bacio (solo sulla guancia ovviamente!) qual'ora mi compiacesse, sopratutto all' inizio, piu' che altro come "rinforzo positivo".
Sapevo che lui, se Jamal lo avesse preso di petto, avrebbe potuto sbatterlo fuori in un secondo, probabilmente se avesse avuto idea di cosa mi stava facendo avrebbe anche potuto "salvarmi"...
Ma tramite me Jamal avrebbe avuto potere anche su di lui!
Quella sfumatura da sola, bastava a eccitarmi a tal punto che sempre piu' spesso sentivo il bisogno di masturbarmi semplicemente pensandoci.
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E' orrenda... una storia cosi' orrenda... eppure, mi sento cosi' strana, tesa... quasi... quasi...
Eppure mentre guardo il montaggio di queste giovani ragazze dal corpo color panna e le gote come fragole forse... forse potrei caderci...
Non mi sono mai sentita tanto bagnata in vita mia. Sono rivolta con la poltrona verso il pannello, il proiettore e Mona sono alle mie spalle, invisibili, ma posso sentire il suo sorriso gelido sulla nuca!
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Si' da brava, lasciati andare e concentrati su quello che dico!
Un giorno, quello prima le feste, Jamal entra come al solito nel mio ufficio e, da vero signore quale e', mi dice che non faro' le vacanze con mio marito.
Tento debolmente di protestare: lui ha prenotato il soggiorno in un accogliente baita, ne parliamo da tanto, ci sono ottimi animatori per tenere nostro figlio... ne parlavamo da tanto... e...
Non posso resistergli.
Mentre mando un SMS, in cui racconto che spudoratamente un mio parente, ignoto per lui quanto importante per me, e' mancato e che non posso che recarmi al suo funerale, il liquido seminale di Jamal dalla mia bocca gocciola sui tasti.
Lui vuole che gli mandi il messaggio mentre glielo prendo in bocca.
Aspettiamo che mio marito se ne vada. Aspettiamo nel mio ufficio.
Jamal e' un grandissimo bastardo Cara.
Sa che si fermera' passando da li', chiedendosi perche' se sono dovuta partire in fretta e furia la luce e' ancora accesa.
E Jamal seduto alla scrivania gli dira' candidamente che io gli ho chiesto di tenere in ordine l'ufficio prima di andare.
Col particolare che io saro' li', nuda in ballerine, sotto la scrivania nascosta a ciucciare l'alluce di quel nero che mi ha reso nulla.
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Ancora un po' e mi sarei bagnata. Diario mi scuso, scrivere cosi' non e' da me e mi scuso con me stessa per be'... aver quasi tradito i principi morali a cui tengo.
Anzi tradito. Senza quasi.
Sono tornata su alle 17 e fin quasi le 19 stavo ancora nella doccia.
Prima ho sparato il getto tra le gambe per tentare di lenire, ma poi... ma poi... piu' che altro che per coprire i gemiti.
"BASTA BUGIE!!!"
-Cara tutto bene sei dentro da ore!-
"BASTA BUGIE!!!"
"B A S T A B U G I E !"
-Si Tesoro... mai stata meglio. -
Uscendo finalmente ho notato che sul lavandino, dove prima ho lasciato il mio telefonino c'e' un messaggio della Scrofa.
"Cara, dimenticavo, fino a Lunedi' niente sesso col maritino!"
Caro diario temo tanto che questo rischio non ci sia piu'!
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Aggiunto: 5 anni fa
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Racconti Cuckold
Tradimenti
«continua»
«bellissimo racconto erotico, segnalo a chi fosse interessato la possibilità di leggere e sopratutto scrivere dei RACCONTI EROTICI PORNO»
«Razzista!»