Aziz l'egiziano, il Padrone (seconda parte)
Appena scesi dalla sua auto Aziz ci fece spogliare completamente...-Non voglio sorprese, come con quello spray - disse Axxxxxa lo rassicurò subito - No...no Aziz ci siamo arresi...arrese se preferisci saremo le tue schiave e puttane , basta che ci proteggi da quei porci che ci volevano seviziare e stuprare , come hai fatto l'altro giorno
Lui annuii , comunque ci sospinse spingendosi con le sue grosse mani verso l'interno della palazzina, dopo un piccolo ingresso ci fece entrare in un locale molto più ampio.
Due scrivanie accatastate in un lato vicino alle ampie finestre, indicavano, oltre ad altre cose visibili, che doveva trattarsi dell'ufficio, direzione di una officina , il resto dell'ambiente era occupato da un tavolo e da un insieme piuttosto raccogliticcio e casuale di poltrone, un divano, un mobile con vetrina , modelli con stridenti accostamenti di stili, fogge e colori , cose trovate, raccolte chissà dove .
Con un paio di colpetti con le mani sui nostri culi ci sospinse oltre, lungo un corridoio, fino alla parte opposta della palazzina, dove arrivammo in una veranda esterna, al centro c'era un lavatoio, lo indicò precisandoci - In quello... laverete la mia roba, indumenti, biancherisa, tutto , le troverete nel contenitore posto nel corridoio e le laverete, da brave...schiave -
Ci fissò un secondo ed Axxxxxa rispose subito - Si Padrone, io mio nipote ubbidiremo...docilmente ci hai pagato bene ...preso, saremo le sue schiave, puttane....serve -
Lui annuì con evidente soddisfazione poi ci condusse sui nostri passi, fino ad un corridoio laterale, ci indicò una stanza, piccola, con una brandina stretta ma appena sufficiente per due - Questa è la vostra stanza, oltre quella porta c'è il vostro bagno - La aprì la porta e ci apparve un lavandino con un gabinetto alla turca .
Poi ci ricondusse nel corridoio indicandoci una porta - Quella è la cucina dove mi preparerete i pasti - dopo un paio di metri ci indicò una scala - Conduce al piano superiore dove ci sono la mia camera ed il mio bagno -
Salimmo e ci mostrò i locali , usando un tono fermò e stringendoci fortemente le braccia nude precisò - Guai a voi...schiave se userete il mio bagno, vi entrerete solo per lavarlo e pulire il cesso , la doccia, il lavandino , nella camera solo dopo che mi sarò alzato per rifare il letto e pulire la stanza, nel bagno , anche quando , se vorrò , per lavarmi da brave schiave
Ovviamente, inoltre, la notte, quando vi ci porterò per farvi il culo e farvelo prendere in bocca ho notato che siete bravi, anzi due brave puttane - Precisò con un sorriso ironico
.Si mio Signore e Padrone , non ci faccia del male faremo tutto quello che vorrà...poi...ci ha già pagato e lautamente . Rispose subito la mia bella zia, con un lieve e timido sorriso - Bene schiava ora torniamo giù e preparatemi la cena - Concluse Aziz
Ubbidimmo mentre lui si accomodava su una delle poltrone della sala, fumando e leggendo alcuni fogli , consumata la cena e dopo averci consentito di mangiare e bere anche noi, - Vi esigo in...forma...con la pelle bella, lucida - Precisò, mentre ci sospinse in cucina dove ci sorvegliò mentre lavavamo i piatti , sollecitandoci con colpi sul culo inferti con un lungo cucchiaio di legno, uno strumento che l'egiziano usò spesso sui nostri corpi .
Sistemato, pulito e riordinato per bene, ci fece salire in camera, si spogliò anche lui, gettandoci sul letto ed ordinandoci - Leccatemi dappertutto ! - Ci sdraiammo accanto a lui, sul letto matrimoniale ed ubbidimmo docilmente, non nascondendo brividi di piacere
Poi come ci aspettavamo, ci venne sopra e ci fece il culo, prima Axxxxxa con il suo poderoso cazzo, che già avevamo subito, mentre con due...tre dita penetrava il mio culo, poi estrasse il cazzo dal culo di mia zia e me lo sbattè dentro il mio, continuando con le dita a penetrare Axxxxxa .
Se possibile fu più selvaggio, violento della prima volta e credo che le nostre urla, richieste di pietà, poi gemiti di piacere si siano uditi nella campagna che circondava il luogo, chssà fino a dove
Ci aspettavamo volesse che rimanessimo nel letto, con lui, per sfogare eventuale altre sue voglie notturne e mattutine, invece ci ordinò - Ora andate giù, voglio dormire, domattina preparatemi la colazione, uscirò e voi verrete a rifare il letto, pulirmi il bagno e quello che vi ordinerò di fare , ora andate -
Ubbidimmo andando nel nostro piccolo bagno, cercando di lavarci e lenire il forte bruciore al buco del culo dove ci aveva infilato il suo...palo di carne , poi nella brandina cercammo con baci e carezze un po' di dolcezza e piacere tra noi, all'esterno si doveva essere alzato un po' di vento tra le chiome degli alberi, udimmo anche uno scroscio di pioggia, che però non ridusse il caldo di quell'Estate che continuava ed acuiva con il caldo certi...piaceri
Al mattino ci alzammo presto per preparare la colazione al Padrone, una volta consumata se ne andò per certi suoi affari, prima ci precisò e ricordò i lavori da svolgere, appena uscito riordinammo la cucina, salimmo nei suoi appartamenti, rifacemmo il letto e pulimmo il suo bagno.
Subito dopo, come ci aveva ricordato, anche con esplicite minacce, andammo nella veranda esterna , al lavatoio e provvedemmo a lavare la grossa quantità di suoi indumenti , biancheria , una vera montagna, da chissà quanto sporchi, lavare e stendere, continuammo a pulire, lavorando sempre nudi o meglio come diceva lui...nude , fino al tardo pomeriggio , appena in tempo per preparargli la cena
Ci aveva pagato molto ...anche per i ...servizi particolari, orali ed il culo, ma come sottolineò Axxxxxa . - Cazzo Aziz ce lo fa sudare...bene, cazzo ! - Infatti dopo cenato ci sorvegliò mentre lavavamo i piatti, infliggendoci colpi sui culi con il lungo cucchiaio di legno, come la sera precedente
Ci ricondusse in camera, facendoci nuovamente il culo, parlava pochissimo, solo per darci ordini secchi, precisi, i giorni seguenti furono uguali, evidentemente si stava togliendo le voglie accumulate da tempo, di romperci il culo , le occasioni in cui l'avevamo respinto, deriso, in effetti ce l'aveva detto e lo stava facendo
Non sempre in camera a volte ci faceva il culo sui divani della sala, poi soddisfatto se ne andava a letto, altre notti, ancora estive, calde, con i prati e boschi profumati, dopo cena, prendeva una bottiglia di birra o vino , e ci conduceva ...ovviamente ...nudi ....nude diceva sempre , fuori , all'esterno anche del recinto, nel bosco tra l'erba e gli alberi
Nel bosco ci faceva sdraiare nell'erba, buttava giù sorsate di alcol e poi ci inculava , diceva d'essere musulmano e che noi eravamo le ...sue prigioniere, schiave, puttane bianche e cristiane , musulmano forse, ma beveva come una spugna
Noi non ci eravamo mai considerati religiosi, credenti, ma avevamo sempre notato che quando finivamo nelle mani di immigrati islamici, si eccitavano di più considerandoci...schiave cristiane e visto che pagavano molto di più, e non ci favano del male, glielo lascevamo credere
Ci prendeva in mezzo all'erba, ma anche facendoci tenere ai tronchi degli alberi, ci inculava con vigore, forse...l'egiziano prendeva qualche cosa, qualche eccitante perché il cazzo era sempre grosso, turgido...resistente.
Probabilmente le nostre urla, gemiti di dolore e piacere, imlporazioni di pietà, dovevano essere udite nella campagna circostante e, come notò Axxxxxa, le dita delle nostre mani lasciavano solchi nel terreno e nella corteccia degli alberi, a cui ci tenevamo per resistere al suo impeto
Comunque era ...molto bravo, ci inculava e scopava molto bene, baciandoci e leccandoci le schiene nude, con le mani palpava vigorosamente le tette di Axxxxxa , e ci masturbava, la figa di mia zia ed il mio cazzo, ci faceva godere, e spesso mentre ci faceva il culo, ci baciavamo sulla bocca
Nei giorni seguenti però calò ...le sue attenzioni sui nostri corpi, ci accorgemmo che cominciò a desidrerarci e volerci meno, decisamente meno , cominciò a limitarsi nell'ordinarci di fargli i nostri famosi pompini...in coppia , a volte mentre mangiava, noi nud...nude, inginocchiati sotto la tavola
Poi nemmeno quello , fumava, beveva, mangiava, spesso notammo che appariva assorto, forse preoccupato per qualche cosa , si alzava da tavolo, si faceva servire caffè e liquori , poi se ne andava a letto, non ci sorvegliava neppure più, mentre lavavamo i piatti e sistemavamo la cucina, appena soli ne parlammo
- Forse ha trovato altri...altre schiave , più giovani - ipotizzai
-Forse , sembra preoccupato , m'è sembrato strano fin dall'inizio questa disponibilità di denaro per prenderci come puttane , questo posto ...uno che pochi giorni prima vendeva in spiaggia, elemosinava un po' di cibo, di denaro, comunque l'importante è che ci sta proteggendo - rispose Axxxxxa passandomi l'ultimo piatto da asciugare
- Certo, speriamo non voglia venderci ad altri....quei braccianti di colore nelle piantagioni di pomodori , passando per andare a fare la spesa...ci guardavano in un certo modo - Osservai
- Certo ci fa girare mezzi...anzi...mezze nude - Rispose zia accennando un lieve sorriso
- E se vorrà ? - Chiesi ancora
-Se...se ...vedremo ...abbiamo un accordo ...di schiavitù di sesso ma sempre un accordo - mi rispose, ci baciammo e ci recammo nel nostro stanzino, sdraiandoci sulla brandina, anche quella giornata era trascorsa
- Se volesse venderci a quei 4 o 5 porci in Paese ?- Le domandai tra carezze e baci
- No ...no...quelli proprio no ...cazzo ! meglio qualche negro o camionisti turchi !- Esclamò Axxxxxa, poi ci baciammo ancora e stanchissimi ci addormentammo , la mattina dopo ci attendeva una giornata di servitù...molto meno intensa sessualmente, ma sempre faticosa, non voleva più il nostro culo, ma era ugualmente esigente sui lavori da farci fare.
Poi un pomeriggio ci ordinò di preparare una cena anche per due ...amici...due soci in certi suoi affari accennò e che dovevamo essere molto gentili, anzi puntualizzò chiaramente - Dovrete soddisfarli in tutto !
- Si mio Signore - Rispose Zia, si era accorta che Aziz il nostro Padrone egiziano, gradiva che usassimo quell'antico termine di sottomissione, mentre preparavamo la tavola Axxxxxa ammise - Siamo i suoi...anzi le sue schiave ...può farlo...lo sapevamo bene, l'unica cosa importante è che non si tratti di gente del paese , che ci conoscano, che abbiano frequentato o possano frequentare il nostro Bar, che possiamo incontrare e ...che ci paghi bene e ci protegga ovviamente da altri ...da chi sappiamo bene -
-Già - convenni, baciandola sulle sue incantevoli, spalle nude , in effetti i due ospiti ci erano completamente sconosciuti, uno, italiano, forse leggermente più basso della nostra già non alta statura, ma noi eravavamo di piccola corporatura mentre lui era grosso, non grasso ma appesantito, comunque molto elegante, in giacca e cravatta
Capelli brizzolati, molto corti, occhiali con grosse lenti da vista, una mascella quadrata, aveva un modo di ridere, di mostrare una forte dentatura che ricordava , esagerando un po' ...un caimano, sembrava un politico, un dirigente di qualche cosa e forse lo era.
L'altro era alto, imponente ma con un ventre prominente, di colore, calvo con in testa un copricapo tipo papalina chiara , che contrastava con una folta e lunga barba nera, da alcuni frasi capimmo che era turco, e tra di loro, con Aziz , forse per non usare nomi veri, sorprendentemente si chiamavano proprio così ....caiman e turco ...
Si sedettero a tavola e li servimmo , in quell'occasione il Padrone non aveva voluto che fossimo nudi, - Poco vestiti ma non nudi - aveva ordinato , Axxxxxa con una maglietta canottiera con spalline sottili, che la copriva da poco sopra le tette, fino a metà coscia, sotto solo gli slip
Io anch'io una lunga canottiera e slip, - Così i miei amici si divertiranno a strapparveli di dosso, a spogliarvi ...nude - Aveva precisato Aziz aggiungendo - Dovrete sempre sorridere , mostrare di gradire le loro attenzioni, soddisfarli in tutto ...docili...sottomesse schiave .
Fu proprio così mentre servivamo cibi e bevande , in pochi minuti, con gesti rapidi ci avevano spogliato, - nude ! - commentò Aziz, mentre portavamo e poi ritiravamo ogni occasione era buona per loro sia i due ospiti che lui, per toccarci, palparci, le belle tette di Axxxxxa , i nostri culi, lisciarci le schiene nude
Mentre eravamo vicini per servire un piatto, ritirarne di sporchi ,versare bevande, infilarci di tutto , tra le tette della mia bella zia e nel buco dei nostri culi, dalle dita, ai manici rotondi delle posate, ad ortaggi, zucchine, cetrioli...carote che il Padrone ci aveva fatto portare in tavola, poi per farceli leccare, simulando dei pompini
Come ci aveva ordinato facemmo , eseguimmo tutto, sorridendo, baciando, leccando le loro mani e dita mostrando che eravamo proprio due schiasve, due puttane e che grsadivamo le loro attenzioni, ci davano piacere
Finita la cena si accomodarono sui divani, dove servimmo caffè e liquori , noi rientrammo in cucina per lavare i piatti, ma mentre lo facevamo il ...caiman.. .politico ed il turco irruppero nella stanza, Axxxxxa chiese subito con un lieve inchino - Signori desiderate qualche cosa ? -
I due risero caiman rispose solo - Si certo schiava - e senza dire altro ci afferrarono sbattendoci contro al secchiaio e facendoci il culo selvaggiamente, il turco prese la mia bella e bionda zia, palpandole vigiorosamente le tette, mentre il pollitico inculò me , poi i due si scambiarono
Il cazzo di Caiman non era molto grosso, anzi e non fu particolarmente resistente, mentre quello del Turco era grosso, duro, resistente , aveva un ...bazooka... e l'usò nei nostri culi , poi soddisfatti ci inflissero pacche sui culi e lasciarono la cucina
Dalla finestra notammo tutti e tre allontanarsi ridendo, scherzando nella notte, fumavano e si scambiavano una bottiglia di un qualche liquore , finito di sistemare la cucina, ci ritirammo nel nostro stanzino, sulla branda, spalmandoci un po' di pomata nel buco del culo -Quei due erano "ben armati" con cazzi duri, grossi e resistenti - commentai - In particolare quel...turco - Precisò Axxxxxa mentre le spalmavo un po' di pomata nel buco del suo culo
- E sono stati anche ...duri, selvaggi cazzo - Aggiunse mentre provvedeva a fare altrettanto con il mio., ci baciammo ed accarezzammo , rimanendo sdraiati nel buio - Siamo due puttane...due schiave - Disse lei sospirando .
Forse ci saremmo addormentati, ma improvvisamente, spalancando violentemente la porta, entrò Aziz, aveva in mano ancora la bottiglia, quasi vuota, visibilmente allegro, ubriaco, ci afferrò facendoci lasciare il letto, e ci portò nella sala, si spogliò e si accomodò su di una poltrona e ci ordinò - Schiave ora fatemi uno dei vostri pompini in coppia -
Ubbidimmo docilmente cominciando con il leccargli i piedi, risalendo le gambre, poi leccandogli i testicoli ed infine succhiandogli a turno il suo cazzo, ci sborrò addosso, tra le tette di Axxxxxa , sul petto, in faccia, solo una volta soddisfatto ci concesse di tornare nel nostro stanzino
Dopo quella notte non ci prese più, temevamo ci dicesse che non ci voleva e di dover tornare in situazioni esposte ai pericoli che tememevamo, invece una mattina ci consegnò un'altra forte somma, informandoci che si sarebbe assentato per qualche giorno, accennando a dover visitare qualche parente al suo Paese
Aggiunse ridendo - Potrebbe venirmi l'idea di rapirvi e farvi faree le puttane ...schiave bianche,...cristiane in qualche posto...paesino arabo...turco vicino ad una base di guerrieri mussulmani - ci guardammo angosciati
La prospettiva inizialmente ci terrorizzò, poi parlandone tra noi io osservai - Forse vuol vantarsi davanti ad amici e parenti di avere due...come dice lui...schiave bianche...cristiane come puttane - - Si lo penso anch'io e cazzo...se ci paga bene e ci promette che dopo un paio di settimane ci libera, ci riporta qui...beh potremmo anche starci - Commentò Axxxxxa mentre gli rifacevamo il letto.
Erano molti giorni che non scherzava, ritornò subito serio, ripetendoci qualche ordine prima di andarsene , approffittammo per andare al nostro paese e depositare una buona parte del denaro che ci aveva dato in banca, al sicuro
-Ne teniamo un po' per ogni evenienza, l'importante è che non sappia mai i risparmi che abbiamo , nascondiamo quello che teniamo qui in un paio di posti, in modo che se lui o altri li volessero , ci prendessero e ci torturassero per averli, dopo un po'...parleremo ma il grosso...rimarrà al sicuro - Precisò lei, come sempre la mia bella e giovane zia era prudente ed accorta
Nonostante tutto , con lei, mi sentivo...sicuro a vivere quelle avventure, con timori, paure ma anche inconfessabili piaceri, tornammo nel primo pomeriggio, come altre volte incrociammo immigrati impiegati come braccianti nei campi, e come altre erano sguardi, proposte oscene, alcuni ci mostravano cazzi in erezione, quasi sempre cerchevamo di ignorare, in alcuni casi, i più evidenti, insistenti Axxxxxa rispondeva con gestacci e commentò
-Aziz ci costringe a girare mezzo nudi , va beh che è caldissimo ma...nude si diverte a sottolineare lui ...comunque ...ci protegge -
Arrivati ci dedicammo ai lavori che ci aveva ordinato, piantando qualche piantina e curandone altre nell'orto all'entrata del recinto, aveva sempre voluto che lavorassimo praticamente ...nude...insisteva , aveva istallato delle telecamere e si eccitava poi, a visionarle , in particolare quando nel nostro stanzino facevamo all'amore
Quindi zia aveva solo un pareo che la copriva da poco sopra le tette, fino a metà delle cosce e sotto solo un tanga , io solo gli slip, molto ridottii , sotto una canottiera lunga fino alle cosce, chinandoci...scoprivamo il culo ed Aziz l'egiziano, ci avrebbe guardato,
Eravamo chini nell'orticello, quando Axxxxxa esclamò - Oh ! c'è qualcuno che ci guarda - - Cosa ...dove ? - Chiesi - Sull'albero accanto al recinto...ho visto l'ombra sul terreno - Rispose
Guardai ma non vidi nessuno, e lei aggiunse - Si adesso no...eppure prima - poi si alzò in piedi e mi propose - Dai qui basta, andiamo a vedere la situazione dei magazzini, là dentro - - Si meglio - Convenni
I magazzini erano cinque baracche in legno e lamiera, che Aziz ci aveva detto di riordinare, c'era un'entrata, poi erano comunicanti tra di loro, entrammo, una precedente buona illuminazione era stata sostituita, dopo la cessazione d'attività , da semplici lampadine appese al soffitto, andammo fino all'ultima baracca, c'era un caos di lamiere, pezzi di legno, anche scatoloni di cartone con pacchi di fogli
Raggiunta l'ultima baracca stavamo sistemando alcune cose, quando si spense la luce - E' saltata la corrente - ipotizzai - O qualcuno ha spento - Precisò lei, tornammo verso l'uscita a tentoni nel buio appoena rischiarato da qualche finestrella
Ad un tratto udimmo un rumore, forse la porta che sbatteva o qualcuno che aveva urtato qualche cosa, materiali accatastati in modo precario , Axxxxxa gridò - C'è qualcuno ? - non ottenemmo risposta e lei ripeté la domanda con la voce leggermente incrinata da timori e paure.
Nel silenzio procedemmo lentamente nel buio, - Mi sembra ci sia qualcuno, ..un respiro ...- mi disse sottovoce , poi domandò ancora - C'è qualcuno ?....non fateci del male...se volete...prendete pure quello che volete - procedemmo lentamente nell'oscurità, tenendoci per mano
Vidi un vecchio paio di cesoie , per tagliare lamiere, le presi - Per difenderci - dissi, nel buio vidi l'espressione contraria di lei , -Si ma , insomma meglio che ci arrendiamo, se non possiamo fuggire - -Si certo - risposi, la baciai sulla spalla nuda, ci baciammo e proseguimmo
Sentimmo lo strisciare di qualche metallo,...oggetti metallici tra loro , qualche cosa che veniva spostato, forse urtato sulla pavimentazione , un'imprecazione appena percettibile, soffocata , Axxxxxa disse ancora - Se c'è qualcuno....prendete quello che volete, non fateci del male, non opponiamo nessuna resistenza - Udimmo come sogghignare, trattenere una risata, noi qusi trattenevamo il respiro, sudavamo per il caldo, la tensione
Arrivammo verso l'uscita, stavamo per precipitarci verso la porta, quando questa fu chiusa violentemente, da dietro , quasi rialzandosi , noi ci passevamo abbondantemente, balzò fuori un uomo alto, dal fisico grosso, non grasso ma possente, di colore
Calvo, con indosso solo un paio di boxer chiari, scalzo , le braccia terminavano con grosse mani ed in una brandiva una lunga roncola, affilata si avvicinava , Axxxxxa mi prese subito le cesoie e gliele porse dicendogli - No non farci male, ti prego ci arrendiamo - alzammo le braccia in alto
- Prendi pure quello che vuoi - disse ancora lei ma lui scuoteva il capo, nel buio rideva mostrando una fila di denti bianchissimi, agitava quella lama - No rubare ...voi voglio - - Abbiamo un protettore - provai a dire
- Si , siamo solo dei servi, delle schiave il nostro padrone e protettore è Aziz l' Egiziano - Precisò mia zia, tremando , come altre volte, sudata, , spaventata era ancora più desiderabile e quel colosso appariva avere una gran voglia , a sentire il nome Aziz , rise e sputò per terra , ed avanzò ancora verso di noi
Infatti balzò in avanti minacciandoci con quel temibile arnese, con la mano libera, violentemente ci strappò quello che avevamo indosso spogliandoci , - Va bene, facci quello che vuoi, che ti può dare piacere , siamo delle schiave, solo delle puttane, siamo bravi con la bocca ed il cazzo nel culo ci piace a tutte e due ...divertiti ma non ferirci ...ti prego non ucciderci - Esclamò quasi piangendo Axxxxxa
Il grosso nero, ci strattonò facendoci voltare e poggiare con le mani sul bancone dietro a noi, capimmo cosa ci voleva fare ed allargammo le gambe, tenendoci per mano , Axxxxxa implorò ancora - Si facci pure il culo ma poi lasciaci andare...vivere ...non farci del male -
E lui lo fece in modo selvaggio, inculò Axxxxxa , con la mano sinistra le lisciava le spalle e le braccia nude, poi le palpava le tette, con la destra , impugnando quell'arnese affilato ci faceva scivolare la lama sulla nostra pelle
Poi con un gesto lo girò e prese a penetrare con il manico rotondo il mio buco del culo, zia se ne accorse e lo implorò - No ti prego così gli fai solo male, usa il tuo cazzo, il tuo palo di carne, fagli il culo come a me...ci fai godere cazzo - ci baciammo sulla bocca
Lei ansando tra dolore e piacere, sudando, godendo , dopo avermi baciato sulla bocca gli domandò
- Chi sei...da dove ? - Lui rispose - Perchè domanda puttana ...raccontare...denunciare ? -
-No...no ...quello no solo sapere chi ci sta sfondandio il culo ...hai un cazzo ! -
Lui si limitò a dire solamente - Da Congo -
Finalmente fu soddisfatto, noi scivolammo in ginocchio ai suoi piedi, all'esterno del recinto sentimmo vociare, parlare in modo concitato, forse in arabo, lui ci minacciò nuovamente con quella lama vicino alle nostre gole
Axxxxxa implorò - Ti prego non ucciderci, prendici vivi, se vuoi prigionieri...prigioniere, chiedi un riscatto al nostro Padrone , all'egiziano, oppure vendici come schiave, ti prego non ucciderci - , lui reagì dandoci alcuni schiaffi sulle schiene nude ed i culi, con le sue mani pesanti, poi rise sputò e ci pisciò adosso
Infine si diresse verso l'uscita del magazzino gridandoci - Puttane, schiave cristiane...torneremo - pochi minuti dopo che ci lasciò, riuscimmo ad alzarci, era ormai sera, nuda e nudo fuggimmo dentro la palazzina e corremmo a lavarci
- Ha parlato...usando il plurale...noi...torneremo ha detto - Ricordai - Forse è un'altra banda in constrasto con Aziz ed i suoi ...amici...soci ...quelli che ci hanno inculato l'altra sera - Sostenne Axxxxxa io annuii poi chiesi - E se si scontreranno noi cosa faremo ? ...- Axxxxxa mi baciò e rispose - Noi ? cosa potremo fare ? se potremo scapperemo...altrimenti come schiave saremo dei più forti ...cazzo che altro possiamo fare...ovviamente se non potremo fuggire...meglio puttane che ... -
Eseguimmo qualche altra pulizia, Aziz poteva tornare da un momento all'altro, poi ci chiudemmo bene le entrate della palazzina , ci chiudemmo nel nostro stanzino o ed andammo a letto , cercando un po' di sollievo, affetto, di dolcezza tra di noi, abbracciati, baciandoci
Due giorni dopo, alla sera Aziz, il Padrone tornò e ..........
Fine seconda parte....continua .
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