Prima di sposarci andammo a conoscere le cugine di mia moglie, una era ancora da sposare e quindi la conobbi quando conobbi i suoi zii. Le altre due sposate, erano due belle donne per cui non capivo avevano sposato due uomini qualunque, insomma tutte e due avevano delle loro aziende di lavori edili, che le potevano permettere un tenore di vita agiato. La più anziana, si fa per dire, aveva sui 40 anni, viveva col marito in una villetta famigliare, in collina, l'aveva costruita lui, classico muratore, mani grosse maniere grossolano, lei alta 1,70, un bel fisico che portava con fierezza una quarta di seno che restava su anche senza reggiseno, due labbra non acentuate ma che veniva voglia di farle gustare un bel gelato, un culo non grosso ma che faceva la sua figura sul suo corpo. Vidi da subito che mi fece molti complimenti e mi guardava dalla testa ai piedi, finita la visita di cortesia mentre tornavamo a casa la mia fidanzata mi chiese "che ne dici?" io "bella coppia e bella casa" lei "guarda che ho visto i suoi sguardi secondo me vorrebbe conoscerti meglio" io ridendo dissi "smettila", l'altra cugina stessa storia. Le rividi il giorno del matrimonio, erano veramente due belle donne e dissero a mia moglie "ricordati delle cugine" lei "certo vedere ma non toccare" io sentii e capi molto, le rivedemmo quando le facemmo vedere le foto del matrimonio, anche in quella occasione la più anziana disse a mia moglie "quando ti stufi dimmelo che io lo prendo" mia moglie rispose "ti piacerebbe". Sapevo che si sentivano per telefono ed erano sempre lunghe le conversazioni, ma io avevo da fare ad insegnare a mia moglie ad essere brava a letto. Passarono gli anni e mia moglie si ammalò di tumore e in poco tempo mi trovai vedovo e con due ragazzi da crescere, non andò male dovevamo solo organizzarci, passarono circa 6 mesi e mi telefona Sonia, la cugina più "anziana" solite domande e risposte di prassi poi mi invita a pranzo, con i miei figli per una Domenica, io non rispondo subito di sì ma le dico che ci saremmo risentiti dopo averne parlato con i ragazzi accettai. Arrivò la Domenica e ci presentammo, i miei figli e le loro figlie fecero subito amicizia, così ci trovammo a conversare dopo mangiato con un ottimo digestivo, il marito fu chiamato per un problema legato al suo lavoro e dovette uscire, restai solo con Sonia. Era seduta davanti a me con una gonna larga sopra il ginocchio, quando restammo soli mi accorsi che accavallava spesso le gambe facendomi vedere le sue mutandine poi mi chiese "come va dimmelo sinceramente" io "la mancanza è pesante ma devo reagire" mentre parlavo si alzò e si venne a sedere vicino a me, mi guardava ma il mio sguardo era attirato dallo scorcio della sua camicetta dove si intravedeva il suo seno, se ne accorse e così, mentre io bevevo, si slacciò un altro bottone, ora vedevo chiaramente il suo capezzolo dritto, quindi mi disse "ti piace il panorama" io diventando rosso non risposi, lei "durante la settimana sono sempre sola, lui lavora e le bimbe a scuola" io "mi dispiace" lei guardandomi mi disse "se vuoi venirmi a trovare possiamo farci compagnia" a quelle parole il mio cazzo diventò duro, io risposi "sai non sono sicuro di essere di compagnia" lei "tranquillo non sei obbligato a parlare" io "se decido ti telefono" lei "invece vieni dopo le 8 senza telefonare" nel frattempo arrivò il marito ed io e i miei figli tornammo a casa. La sera ripensavo alle sue parole ed il mio cazzo era duro, mi feci una sega per calmarmi, ma il mattino ero di nuovo eccitato e durante la doccia mi feci un'altra sega, così feci anche al Martedì, al Mercoledì mi préparai ed andai a trovarla, durante il percorso mi ripetevo che ero un pazzo e se c'era ancora il marito che dicevo, arrivato davanti a casa attesi per vedere eventuali movimenti, poi suonai il campanello, mi apri il portoncino e lei mi aspettava davanti all'ingresso, con indosso una vestaglia blu che arrivava a metà coscia, sorridendomi mi fece entrare e mi disse "finalmente sei venuto" e poi mi baciò sulla bocca, sentii i suoi seni toccare il mio petto, mi fece accomodare in salotto offrendomi un caffè, io rifiutai, allora lei si sedette vicino a me dicendomi "Mariangela (mia moglie) mi ha parlato molto di te e dei tuoi insegnamenti" io la guardai stupito dicendo "quali insegnamenti" non mi rispose avvicinò il suo viso al mio ed iniziò a baciarmi, io dapprima fui sorpreso poi mi lasciai andare a limonarla, ovviamente lei mi stringeva ed io iniziai ad accarezzarle la coscia, mentre limonavamo si aprì la vestaglia ed i suoi seni furono liberi di farsi vedere, aveva i capezzoli diritti ed io iniziai a leccarli, lei intanto con la mano iniziò a toccarmi il cazzo da sopra i pantaloni, sentita la mia eccitazione si staccò dalla mia bocca e sussurro "saliamo su in camera" io la seguii e sulla scala vidi il suo culo messo in evidenza dalla mutandina che si era infilata in mezzo ai glutei, molto timidamente con una mano andai a toccarlo e schiacciarlo, arrivammo in camera. Lei entrò e si tolse la vestaglia ed andò a sedersi sul letto, io feci per slacciarmi i pantaloni ma lei disse "eh no voglio scoprirlo io" quindi iniziò a sbottonarmi, mentre io restavo a torso nudo, tolse tutto e vedendo il mio cazzo diritto disse "aveva ragione un bel cazzo duro e grosso" poi mentre mi massaggiava le palle iniziò a leccarmelo, grande pompinara le piaceva la cappella, io intanto le massaggiavo il seno, poi le dissi "sei così brava che mi sto trattenendo per non godere" lei lasciò per un attimo la sucata e rispose "io aspetto solo quello" allora le presi la nuca e le spinsi la testa fino a prenderlo in gola, poi diedi il ritmo e quando fu ora la tenni ferma e mi svuotai. Ora toccava a me mi misi in ginocchio, le tirai giù le mutandine, ed allargandole le coscie iniziai a baciarle l'interno, vedevo la sua figa bagnata e lucida, mi avvicinai con la punta della lingua e la leccai tutta, lei ebbe un brivido e si sdraiò, poi vidi il suo clitoride duro e sempre con la punta andai a toccarlo, secondo brivido ma poi seguì il suo piacere, iniziai ad leccare ed infilare un dito in figa, gemeva e mugolava dal piacere dicendo "si si fantastico" io continuai fino al terzo l'orgasmo poi lei disse "sali su e stenditi" capii cosa voleva fare ed infatti appena sdraiato si stese su di me facemmo un fantastico 69. Mentre leccavo la figa lambivo il culo, poi le iniziai ad infilare un dito, per farmi capire che le piaceva, smettendo di pompare disse "continua che oggi sarò la tua troia" andammo avanti per un po' dove aveva avuto molti orgasmi, ed alzandosi disse "l'ultimo lo voglio col cazzo dentro" ed una vota giratasi se lo infilò a smorzacandela, godette ancora e poi si lasciò andare sul mio petto con il fiatone, una volta ripresasi si sdraiò a fianco a me e ci assopimmo. Venni svegliato da una cosa umida che mi bagnava il cazzo, apersi gli occhi e vidi lei che se lo leccava per bene, le misi una mano sulla schiena accarezzandole lei mi guardò e disse "ti ho svegliato?" io "bello svegliarsi con la tua bocca al lavoro" intanto dalla schiena la mano scivolò fino ai glutei e allargandoli le accarezzai il buchino, lei "se stai bravo avrai anche quello" io "secondo me è già mio" lei "aveva ragione che hai un bel cazzo ma anche una lingua fantastica" io mi spostai ed alzando una gamba mi infilai in mezzo avendo in primo piano la sua figa, ed iniziai a leccala, lei prima di rimettersi a leccarlo mi disse "per adesso lo pulito da tutto quello che si era asciugato ora lo preparo" io intanto dopo la figa ed averla fatta godere preparai bene l'ano, leccandolo ed infilando prima uno, poi due ed addirittura tre, la signora non era il primo che prendeva, poi le dissi ora preparati alla monta" lei "in che senso" io "una vacca come te deve stare a 4 zampe" lei "ah ora ho capito" una volta in posizione le misi piano il cazzo in figa, ma era così bagnata che scivolò senza problemi dentro, mentre la scopavo le avevo preso con le mani i seni, la sentivo godere poi decisi che era ora di riempirle il culo, lo tirai fuori e lo puntai sul buchino, come pensavo ad una piccola pressione entrai, poi iniziai ad infilarlo mentre lei diceva "piano che è grosso" arrivato in fondo lo lasciai dentro poi le dissi "non dirmi che è il più grosso che hai preso" lei "forse si mi ricordo solo quello di un camionista di dimensioni abbondanti" io "ma allora ti fai sbattere proprio da tutti" lei "devono avere delle dimensioni valide" io, mentre iniziavo a pomparla dentro e fuori, dissi "che ne sapevi delle lie dimensioni" lei "Mariangela mi aveva detto che te lo aveva misurato e che era stato duro prenderlo nel culo" non dissi più niente mi impegnai a sfondarla, quando lei aveva già goduto allora lei venni dentro, poi si girò e lo ripulì per bene, dopo una sosta scendemmo a magiare qualcosa, lei si mise la vestaglia, io nudo. Mangiammo ma la sua mano lo teneva sempre in mano, guardai l'ora è le dissi "sono le 3 a che ora arrivano le bimbe" lei "per le 5 abbiamo tempo a farne un'altra" io misi in piedi e dissi "allora lecca e fallo tornare duro" fece un bel lavoro in poco tempo ero pronto, lei si alzò per andare in camera, io le dissi "no qui sul tavolo sdraiati" la feci mettere a 90 gradi e tirata su la vestaglia prima lo misi in figa e poi in culo, lei ebbe di nuovo almeno 3 orgasmi, poi la feci inginocchiare e mettendolo in bocca lo svuotai, finito e ripulito dissi "dai andiamo a fare una doccia si sente odore di sborra sul tuo corpo" ripuliti e lavati la salutai e tornai a casa con le palle vuote.