“1000 euro a te e 2000 a Valeria ogni mese? Ma perché questa richiesta? E’ una bella cifra!”, protestò Fabio.
“Si, ma ci impegneremo davvero tanto e ti svuoteremo ben bene le palline due volte alla settimana”, rispose Valeria prendendolo in braccio e iniziando a leccargli e sbaciucchiargli il pisellino. 
“E poi, dai Fabietto, che sono per te 3000 euro?”, intervenne Sara accarezzandogli la fronte. “Ma”, obiettò balbettando Fabio, “tu hai già un accordo con mia madre e prendi già una cifra astronomica da lei. Quante sono le studentesse di terza media che prendono 4000 euro mensili?”. “Che palle che sei, Fabietto! Si, tua madre mi paga bene, ma per qualcosa, te lo voglio ricordare, che, considerata la mia età, è fortemente illegale. Il fatto, però, è che rischio di prenderlo come un lavoretto e potrei essere frettolosa (e mi sarebbe facile vista la scarsa resistenza del tuo pisellino), invece, se mi dai un bonus, sarò molto più carina. Valeria poi merita almeno un fisso di 2000 euro, ormai non è più una special guest. Comunque”, concluse con tono spazientito, “se non ti sta bene, diccelo, così Valeria va via, le dico di aspettare sotto il portone ed io in 10 minuti ti rifilo di seguito 3 seghini veloci e asettici giusto per tenere in salute il tuo piccolo apparato e ciao”.


Dopo aver sentito queste parole Valeria, che lo aveva nel frattempo iniziato a spompinare meravigliosamente, staccò all’improvviso con uno schiocco le sue labbra dal pistolino di Fabio che, restando eretto come una banderuola, avvertì subito la mancanza di quel calore e quella rosea morbidezza e percepì, invece, con violenza tutto il freddo della stanza e del mondo.
“No, no, va bene, vi darò quello che volete”, singhiozzò il povero trentenne.
“Bravo il nostro ometto!” risposero in coro le tre...enni.
“Uh Sara”, esclamò Valeria entusiasta guardando l’amica, “l’abbiamo detto assieme!” 


“Giochiamo a flic floc?”, propose Sara.
“Non mi lasciate così adesso, ho detto che vi pago!”, piagnucolò Fabio col pistolino durissimo. “Si, dai, solo un attimo, Fabietto, che noia!”, fece spazientita Valeria. Tenendo il suo piccolo corpo ancora premuto a sé con un solo braccio Valeria incrociò il mignolo della mano sinistra con quello di Sara, contarono sino a tre e pronunciarono flic all’unisono ridendo.  
Valeria riposizionò allora l’altro braccio e sollevò di nuovo in alto il minuto trentenne riprendendo a ciucciare dolcemente il suo pene, mentre Sara gli dava bacini e gli stuzzicava il petto con le dita. Vittorio esplose letteralmente nella bocca di Valeria e Sara intensificò il suo piacere baciandolo con la lingua lentissimamente. 


“Ma hai visto come tremava? Sembrava la centrifuga di una piccola lavatrice malandata”, disse Valeria ridendo con la bocca piena di sperma. Fabio, ancora in braccio a lei, pensò che 3000 euro non fossero niente per un trattamento simile ricevuto da due tre...enni così strafighe! Nessun uomo al mondo godeva più di lui.  
 “E’ un peccato non poter fare dei tiktok. Prenderemmo un sacco di visualizzazioni”, rispose l’ amica.