"Così impari a non farti i cazzi tuoi...", è la frase che come un mantra mi ripete ogni volta che mi rivolge lo sguardo, uno sguardo a tratti da incazzata a tratti emozionata. "Va che non sei obbligata, digli che era uno scherzo, o che hai cambiato idea..." mentre dico queste parole un po' spero che mi dia retta, un po' penso invece che è un occasione troppo intrigante... dopo i messaggi con il suo ex, o "Roby" come continua a chiamarlo lei, con quel tono emozionato e ansioso tipico di chi ha ospiti imprevisti, avevamo nuovamente fatto l'amore, cercando di saziare quella voglia vorace di sesso: di nuovo, dopo avermi detto che l'idea di farsi venire dentro da lui le faceva battere il cuore, mi sbatteva la figa in faccia, facendosi leccare a lungo mentre dovevo penetrarla con la sua fedele spazzola, intanto che mi riprendevo dalla precedente fatica, riuscendo poi a eccitarmi di nuovo e passare all'azione, mettendola a pecora stringendo il sou bel culo fra le mani e cercando di affondare con la massima potenza dentro di lei. Ad un certo punto cominciava di nuovo a infilare la spazzola dentro di lei insieme al mio cazzo, per poter sentire più volume, cominciando a gemere e colare sulle cosce... ad un tratto mi ordinava di sculacciarla e metterle un dito nell'ano "come quel bastardo di Roby, stronzo che non ti fai i cazzi tuoi", quando però stavo per venire (ero deciso a venirle dentro, data la rinnovata volontà di fare un secondogenito) si sfila e mi guarda irata "cazzo fai? Dentro no, sei scemo? Da come sto sono fertile come una cagna in calore! Non crederai che davvero mi faccio ingravidare di nuovo, non è il momento, e poi da te stasera manco morta, stronzo! Impara a farti i fatti tuoi!"
La mia reazione era un misto di delusione e confusione. Da lì in poi tutto è stato strano, e la mia lei ha iniziato a muoversi come una pazza, nell'ordine:
1.mi guarda fisso e mi dice "ora gli scrivo che quel coglione di mio marito lo stava perculando, così viene e ti spacca la faccia magari! Figurati se mi faccio toccare da quel bastardo arrogante!"
2.ha cambiato le lenzuola e gli asciugamani, mettendo le lenzuola di seta del corredo buono (quelle che, in 13 anni, non si dovevano usare mai perché costose e incasinate di lavare)
3.di nuovo mi fissa, dopo averla aiutata senza dire una parola a sistemare il letto, e mi dice "tu te ne dormi sul divano, che rifletti a non farti I cazzi tuoi" mi dice... è tira le lenzuola perché siano perfette "io dormo nel letto di Nico, tanto è dai nonni, così non sgualcusco le lenzuoline del corredo..."
4. "Col cazzo che lo vedo, ora gli scrivo... ora gli dico che non è possibile...", mi guarda, si fa incazzata: "mai che ti fai i cazzi tuoi! Vai in farmacia, ora e subito, e prendi i profilattici xxl, cazzo, almeno renditi conto della situazione! Muoviti!"
5. Mentre sono in farmacia, praticamente in stato di trance, mi scrive che ovviamente era per vedere comecreagivo, mica davvero lo fa venire a casa nostra... io ormai li avevo comprati, ma va bene non importa vieni a casa...
6. A casa la trovo in bagno, nuda, che si depila completamente come di solito non farebbe mai: rimango sbalordito nel vederla loscia come una pesca noce dalle sopracciglia in giù, una visione, la sua figa è ancora più invitante! Per un istante mi illudo sia per me, lei mi fulmina con lo sguardo e mi dice serafica "lui ha sempre odiato i peli, mi ha sempre preteso liscia e perfetta... passami la crema emolliente"
7. "No ora lo chiamo e gli dico che non voglio..." ripete ogni 5 minuti, mentre mi prepara una piccola valigia "non ho bisogno di lui" mentre mette il vino in fresco della qualità che lui voleva... mordendosi il labbro mentre vedevo, da sotto il maglioncino, i suoi capezzoli farsi duri... "non hai il reggiseno..." gli dico, trovandola splendida "no infatti, è una cosa che gli piace..." e, continuando a scuotere la testa, mi accompagna alla porta.
"Non sei obbligata, ci parlo io se vuoi" gli dico, tornando lucido dopo diverse ore in cui ho visto un'altra donna comparire al posto di mia moglie, una donna che emanava una voglia selvaggia... lei mi guarda, e mi dice solo "son sempre stata una brava ragazza, prima e dopo di Roby... lui mi fa un effetto strano, mi cambia... lo voglio!" e, guardandomi dritto negli occhi "sento già il suo profumo, il suo sapore e il suo calore dentro di me..." lo diceva emozionandosi. Io mi sono limitato a dire "a proposito del calore dentro te, quello evitalo però, ci sono i preservativi e..." lei a quel punto, con un sorriso tra il malizioso e l'incazzato, ha chiuso la porta sul mio muso, senza dire una parola. Non mi restava che andare all'holiday inn....
"Che testa di cazzo" ho esclamato, restando sola in casa, profumata e messa in tiro come anni fa facevo, con la stessa emozione all'idea di stare con lui, il Roby, così altezza, stronzo e arrogante, eppure così irresistibile. Prima di conoscerlo avevo dato giusto un bacio in bocca ad un mio cugino di 2 grado durante un capodanno, poi nulla: io volevo conservarmi per il vero amore. Ero una ragazza per bene, casa scuola e chiesa. Poi pochi giorni prima del mio 18 compleanno mi presentano lui, il Roby, bello e spavaldo, sulla sua moto ducati monster.
Mi attraeva ma pensavo "uno così non fa per me, si vede... poi figurati se mi vuole... comunque io uno così non lo voglio figurati!" Tre ore dopo, nella scala che porta in cantina dei miei, nella casa dove ero cresciuta e dove potevano passare per qualunque motivo i miei zii o i miei nonni, ero con lui... mi aveva corteggiato un po', detto che ero carina, guardato con quegli occhi... ad un tratto mi ha baciata, a lungo, e mi ha accarezzato le gambe (non mettevo mai la gonna, ma proprio quella sera...) poi mi ha detto "vieni che facciamo un giro e ti riporto a casa" (erano le 22:00 ed era quasi tardi per me...).
Dopo qualche sorpasso e qualche giro a tutta velocità arriviamo a casa mia, scendo e lui mi prende per un braccio, posa il casco, mi stringe il sedere (nessuno, mai nessuno lo aveva mai fatto prima) e mi bacia... poi mi dice "ti va di farlo?". Io resto sbigottita, e gli dico solo un "si ma..." subito mi ha baciata senza farmi finire di parlare, si è infilato nel portone e poi giù per la scala cantine: mano sotto gonna, lingua in bocca, il suo profumo che mi fava impazzire... come un automa lo imito, allungo la mano e gli spaccio i pantaloni, o almeno ci provo, lui allora mi aiuta, ridendo beffardo, mi porta una mano sul suo cazzo (dalle foto non credevo fossero così grandi i cazzi degli uomini... ho scoperto molto più avanti, non senza rimpianto, che il suo era una splendida e vigorosa eccezione, un profumo di uomo e un sapore di maschio che no, non sono comuni purtroppo...) e mi dice: "quelli con cui hai scopato non portavano i pantaloni? Lo hai mai sentito un cazzo così?" Io subito mi scostai, lo guardai imbarazzata, e quasi con paura gli dico "veramente è la prima volta..." lui cambia espressione, mi bacia accarezzando le mie mutandine, e serio mi dice "allora sarà fantastico, vedrai... la prima volta puoi farti venire dentro senza pericolo!" Stavo per ribattere che no, non è vero, lo avevo studiato a scuola che è una leggenda, ma lui aveva ora i pantaloni calati e il cazzo scoperto e libero, uno splendido glande mi attirava come una calamita e li, nella penombra della cantina, in ginocchio su una scala, già senza mutandine (le aveva fatte scorrere un attimo prima, manco me ne ero accorta...) gli prendevo in bocca quella mazza e lo assaporavo senza pensare ad altro che a darmi a lui, a quel tizio appena conosciuto, palesemente arrogante e ignorante, sfrontato, delizioso, dal profumo forte e autentico, dalle spalle e dai pettorali magnifici (mentre lo succhiavo lo guardavo, estasiata, mentre si sbottonava la camicia)... lo succhiavo disposta a farmi venire subito in bocca, ma quello splendido porco aveva altri progetti per la sua preda... prendendomi delicatamente la testa, dopo avermi fatto assaporare a fondo le sue palle perfette e odorose (era piena estate, caldo afoso, il suo sudore insaporiva grandiosamente ogni parte di lui) mi tirava su, rapido bacio, laccata sui suoi pettorali sudati, e poi mi prendeva in braccio, facendomi divaricare bene e sollevandomi come una bambolina, puntando il suo bazooka sulla mia figa e iniziando, lentamente, a impalarmi su di lui. Cosa ho provato? Sia paura per il male che poteva farmi, sia VOGLIA, bestiale e implacabile, e intanto entrava dentro di me, riempiva tutta me stessa, rompeva quello che c'era da rompere, lentamente, poi piano piano fino in fondo... sentivo una crescente fitta, un bruciore che si diffondeva seguito però anche dal piacere, e le due sensazioni, dolore e piacere, piacere e dolore si alternavano senza sosta, sempre di più, sempre più piacere e meno dolore... dopo forse 10 minuti che continuava la deliziosa tortura, una voce proveniente direttamente dalla mia pancia,cquasi roca per il battito accelerato, ha sussurrato al suo orecchio "ti prego vieni, ti prego resta dentro!" E la sua risposta, che non dimenticherò mai mentre aumentava il ritmo sbattendomi sempre più forte, appoggiata al muro sempre in braccio a lui: "certo che ti riempio, xazzo cresi?" Una bestia, una splendida fortuna bestia fottitrice, che mi stava trattando come una puttanata la prima volta che facevo l'amore "vieni amore mio!" Ancora quella voce, quasi mi odio mentre godo, forte, mi scappa un mezzo grido, sento tutto bagnato tra le nostre cosce, un mix di sangue (fortuna poco) e umori (una quantità enorme...) e poco dopo una vampata di calore dentro di me, un liquido che caldissimo scivola dentro di me e mi riempe, mi sazia da sotto.... senA dire una parola, dopo aver goduto visibilmente, mi poggia a terra... ho male alle gambe e mi brucia dentro, mi chino sulle gambe e mi accovaccio per prendere fiato, lui fraintende e me li mette in bocca, io pulisco bene, assaporo il mix di umori che per anni mi farà sempre impazzire assaporare prima, durante e dopo fare l'amore con il mio Roby... "brava ragazza, pulisci bene... certo che ne butti di umori eh? Molto bene mi piace.... domani sera ci rivediamo stessa ora" lo guardo, sorrido, e gli dico "ma devo studiare domani...." sono sudata, bagnata, piena e gocciolante di lui e di noi, la gonne sollevata, i seni al vento, il reggiseno volato giù per la scala... puzzo di uomo e sesso. Lui mi guarda e mi dice solo "studi mentre ti depili... sei troppo pelosa non mi piace. Domani sera stessa ora, se vuoi direttamente qui per svuotare le palle". Lo guardo, mi sento avvampare e finalmente gli dico "non sono una puttana". Lui allora fa "allora facciamo così: domani ti prepari, ti depili come si deve, ti fai carina, lasci sto cazzo di reggi seno a casa che non ti serve (hai un bel paio di tette), andiamo a cena fuori e poi andiamo da qualche parte a stare tranquilli. Se fai la brava e ti compiti bene ci mettiamo insieme quando mi dimostri di non essere una rompi palle. E comunque sei mia, non farti avvicinare da altri".
E di nuovo, come tante altre volte, anziché un "ma vaffa..." gli ho detto " ok... amore...". Con una risata beffarda Roby il magnifico si allontanava, lasciandomi sola a cercare il dannato reggi seno.
Tutto questo ricordare mi faceva quasi dimenticare che il mio Roby, quello stronzo, sta per arrivare....
Continua