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Monica è una cliente della mia fidanzata. È una modella di 25 anni o meglio la sua ambizione era quella di fare la modella, ma non è mai riuscita a sfondare veramente, ma solo a fare qualche lavoro qua e là, quel tanto che le bastava per fare la bella vita a Milano, a permettersi vestiti e accessori che da ragazza proveniente dalla provincia italiana non avrebbe mai potuto permettersi. Negli ultimi tempi, però neanche concedendo in modo industriale i suoi favori riusciva a lavorare; infatti, era costantemente superata dalle nuove arrivate di 18-19 anni. Monica era ormai disperata, tornare nel suo paesello di origine ammettendo di avere fallito sarebbe stata un’umiliazione tremenda e doveva fare qualsiasi cosa per di impedirlo.
Decise per l’ultima volta di andare a incontrare Franco, il suo manager e gli chiese “Franco, te lo chiedo l’ultima volta in ginocchio, hai qualche possibilità per me di poter lavorare?”
Franco risponde “No, Monica per te non ho nulla, ormai a 25 anni sei troppo vecchia per tutti”
Monica rispose “Quindi l’unica soluzione è ritornare al mio paesello, ammettendo di essere una fallita?”
Franco Ribatté “in realtà una soluzione ci sarebbe che potrebbe consentirti ancora di mantenere il tuo alto tenore di vita”.
Monica ribatte “e quale sarebbe?”
Franco le disse “devi andare a fare la escort a Dubai.”
Monica gli rispose “va bene, non ho scelta tornare dai miei sarebbe una scelta troppo umiliante”.
Franco gli disse “Bene, partirai la prossima settimana, avrai una copertura da influencer con centinaia di migliaia di follower su Instagram e tiktok, quindi, non ti devi preoccupare del fatto che amici e familiari scoprano la tua vera attività. La prima cosa che farai quando arriverai a Dubai sarà partecipare a una selezione, da parte di una nota agenzia di escort che deciderà poi a che tipo di clientela sarai assegnata.”
La settimana dopo Monica partì per Dubai nella speranza che la sua vita almeno da un punto di vista economico potesse svoltare, certo i primi anni da modella a Milano dove si sentiva strafiga e invincibile erano ormai lontani. L’aereo su cui era salita era pieno di ragazze più o meno della sua età e chi più e chi meno tutte erano dirette a Dubai per lo stesso motivo per cui lo era lei. Erano diventate troppo vecchie per fare le modelle, ormai soppiantate dalle nuove leve ed erano destinate a fare le escort, se volevano mantenere il loro alto tenore di vita. La cosa però che la spaventò di più fu la discussione con una ragazza che aveva un amica che era già a Dubai da un pezzo.
Le disse “La selezione che faremo una volta arrivate a Dubai, non sarà una selezione banale, esistono due circuiti di escort a Dubai quello principale per ricchi turisti, dove tutto sommato si fa una bella vita senza tanti problemi, e poi c’è il circuito secondario dove le ragazze vengono mandate in yacht o ville private dove può avvenire qualsiasi genere di abominio e perversione dal bdsm estremo, al controllo del respiro, si dice pure che qualche ragazza ci abbia lasciato le penne, ma non si sa se sia vero.”
“Ho capito” rispose Monica.
Arrivate a Dubai vennero portate in un grande albergo dove nel pomeriggio sarebbe avvenuta la selezione. La cosa fu molto umiliante a ogni ragazza veniva dato un voto, un po’ come si fa col bestiame al mercato delle vacche. Le migliori classificate sarebbero finite nel circuito di escort principale, le altre in quello secondario che era molto temuto.Monica fu preoccupata fin da subito: la selezione avveniva facendo spogliare le ragazze i parametri che venivano utilizzati per giudicarle erano piuttosto selettivi con una certa preferenza per le ragazze più giovani. Quando fu il suo turno le vennero palpate le tette per vedere se fossero naturali o avesse fatto interventi di chirurgia estetica, poi le palparono il culo per vederne la gravità e infine misero due dita prima nel culo e poi nella figa per vedere quanto fosse aperto. Alla fine, ricevette il voto abbastanza basso di sette, cosa che la demoralizzò molto, ormai a 25 anni non andava bene neanche per il circuito principale delle escort.
Nonostante tutto sperò comunque non di non essere stata selezionata per il circuito secondario delle escort di Dubai, ma capì subito che non era così due giorni dopo venne convocata dall’agenzia e le venne spiegato che doveva partecipare alla festa di compleanno di un ricco russo e che avrebbe dovuto accettare tutto quello che le ordinavano di fare, l’ingaggio era molto buono e inoltre per un giorno avrebbe avuto accesso illimitato alle carte di credito dell’uomo per fare shopping.
Le venne fatto firmare un accordo di riservatezza e arrivò un bodyguard alle dipendenze del cliente russo che le fece da autista nel giro dello shopping tra i negozi di Dubai che Monica avrebbe fatto con le carte di credito del ricco russo. Per Monica fu una giornata fantastica dopo mesi di ristrettezze tra : ristoranti, saloni per massaggi, negozi giganti e centri commerciali fu come essere in un sogno. Aveva acquistato una borsa Channel originale e sandali Hermès, aveva comprato profumi, vestiti, accessori di Yves Saint Laurent, snack Prada, Louis Vuitton, Balenciaga e molti altri marchi d’élite.
Dopo le dieci però tutto cambiò venne riaccompagnata in albergo. Fu costretta a spegnere il cellulare e a lasciarlo in albergo in quanto il cliente non voleva essere né localizzato né correre il rischio che facesse delle fotografie di nascosto per ricattarlo. Monica venne fatta salire su uno yacht e accompagnata in una villa su un’isola dove sarebbe avvenuta la festa.
Nella villa erano presenti un’altra decina di ragazze e un gruppo numeroso di amici del ricco russo. Ebbe modo di notare nella stanza ogni tipo di oggetto sessuale: vibratori, ai dildo, alla fruste, a fruste di legno e si rese conto subito del guaio in cui si era cacciata, per lo più in un isola sconosciuta e senza essere in grado di contattare nessuno in quanto il cellulare le era stato sequestrato.
Inizialmente le ragazze furono costrette a pulire le scarpe degli ospiti che erano tutte impolverate dalla sabbia della spiaggia, cosa che le fece tossire tutte. Mentre facevano questo gli uomini bevevano alcol e champagne a fiumi cosa che ovviamente aumentava lo stimolo della pipì cosa che fece dire al festeggiato che avrebbero dovuto accogliere il loro piscio nella loro bocche da troie.
Una delle ragazze tentò di ribellarsi e disse “Voi avete i soldi, potete tutto, ma questa cosa non lo farò mai!”
Arrivò un inserviente che la prese, la lego mani e piedi e disse “Mio padrone è pronta per la punizione che merita”.
Il russo padrone di casa prese un cane la frusta di legno e cominciò a colpire la malcapitata che dopo circa una decina di colpi molto forti non poté far altro che capitolare e obbedire a quanto voleva l’uomo.Le ragazze allora si inginocchiarono e presero in bocca i cazzi degli ospiti che iniziarono a pisciare nelle loro bocche. Molte comprese Monica era la prima volta che si dedicavano a questa pratica e non poterono fare a meno di vomitare per terra. Il padrone di casa con crudeltà incredibile ordinò a loro di leccare il loro vomito, ma molte non riuscivano a farlo quindi il padrone di casa decise di punirle.
L’uomo con una crudeltà incredibile disse “ricordatevi che siamo in un paese arabo se non fate quello che vi diciamo possiamo sempre buttarvi nel golfo persico e nessuno verrà a cercarvi”.
Le ragazze che non riuscirono a leccare il proprio vomito furono comprese Monica sottoposte alla pratica del breath control ossia l’asfissia erotica. Si tratta di una pratica in cui basta un minimo errore per causare una catastrofe. Vennero messi dei fili al collo delle ragazze e stretti fino a far mancare loro il respiro. Paradossalmente la loro eccitazione fu tanta, infatti, Limitando l’afflusso di ossigeno al cervello si ottiene l’accumulo di anidride carbonica, il quale può indurre sensazioni di euforia, confusione e vertigini, che contribuiscono a intensificare l’orgasmo, ma la paura fu tanta e capirono che dovevano obbedire quello che a quello che veniva loro ordinato senza osare ribellarsi mai più.Fu la volta della tortura delle tette le ragazze vennero messe in fila indiana con le tette al vento e furono agganciati sulle tette e sui capezzoli dei morsetti e dei pesi sempre più pesanti. Fregandosene completamente di quello che poteva accadere nessuno chiese loro se avessero subito degli interventi di chirurgia plastica alle tette, cosa che rendeva queste pratiche rischiose e sfortuna ha voluto la presenza di Marion una ragazza che aveva subito un intervento di mastoplastica non fatto a regola d’arte.
Le protesi di Marion scoppiarono, perse un sacco di sangue, fu subito portata via, ma la cosa che più colpi Monica fu che uno di quei sadici che assistevano alla scena sborrò nell’assistere al dolore e alla perdita di sangue di questa povera disgraziata.
Le ragazze erano sempre più terrorizzate questa gente non aveva nessuna considerazione per loro, né tantomeno per la loro vita,le consideravano solo degli oggetti di pezza buone solo per farli godere. Questi sguardi di disprezzo non erano piaciuti per nulla al padrone di casa che le sottopose tutte a una pratica estrema di asfissia erotica la simulazione di annegamento: le misero in una tavola in posizione supina, legate e le versarono dell’acqua in faccia si sentirono mancare il respiro fu un’esperienza tremenda.
Il padrone di casa poi indossò un dildo di proporzioni enormi lungo circa una quarantina centimetri e iniziò a inculare senza nessuna lubrificazione tutte le ragazze provocando un dolore inenarrabile. Fatto questo venne ordinato a ciascuna di loro di scopare ciascuno degli ospiti e pensarono che il peggio sarebbe passato, anche se si trattava di scopare con dei sadici depravati capaci di tutto invece doveva ancora arrivare. Dopo di ciò andarono a cena ovviamente, le ragazze non avevano la possibilità di mangiare insieme agli ospiti. Venne detto che avrebbero dovuto stare sotto la tavola a raccogliere li avanzi che loro avessero voluto gettare loro proprio come si usa fare ai cani.
Dopo cena avvenne la seconda parte dell’orgia e si resero subito conto che il peggio non era ancora passato. Avrebbero dovuto fare da water al padrone di casa e ai suoi ospiti e fare lo . Si tratta di una pratica in cui il dominante si siede sopra la faccia della persona sottomessa e le caga addosso.In questo caso la pratica venne attuata in modo molto più estremo: gli uomini si sedettero sopra la faccia delle ragazze e cominciarono a cagare, ma non si accontentarono di riempire la loro faccia con la cacca, ma le obbligarono anche a mangiarla. Molte delle ragazze lì presenti non avevano mai fatto questa pratica e vomitarono in modo copioso la merda che stavano mangiando. Per infierire ulteriormente fu ordinato loro di mangiare quel vomito e quella volta nessuna osò protestare e rimangiò tutta la merda che avevano vomitato.
Vennero poi lavate con un getto di acqua fredda, ma il loro supplizio doveva ancora finire, anzi forse il peggio doveva ancora arrivare. Vennero messe infila indiana per far scegliere al cane del padrone di casa un grosso alano una da fargli scopare. Le ragazze erano tutte terrorizzate, il cane era eccitatissimo, iniziò ad annusare tutte le ragazze in mezzo alle gambe. In particolare si fermò davanti a una che contrariamente a quella che avrebbe voluto essere la sua volontà, iniziò a bagnarsi copiosamente.
La malcapitata iniziò a gridare “ no, no, no a me, perché proprio a me”. Non ci fu nessuna pietà per lei e dovette aprire le gambe ancora di più. Il cane iniziò a leccarla intensamente. La ragazza si mise a piangere, era disperata, ma questo non provocò nessuna compassione nel pubblico, anche perché la sua figa era sempre più bagnata e i suoi umori più copiosi, poi il cane sempre più eccitato tentò di montarla sulla figa, ma non ci riuscì fino a quando non si stufò e andò da Monica. Lei non se l’aspettava minimamente, fu bruttissimo in quanto il cane era molto eccitato, ci andò pesante e iniziò a montarla sulla figa, fino a sborrarle dentro. Il cane pulì la sua sborra presente nella figa di Monica come è nella sua natura(i cani leccano sempre il loro seme quando scopano le cagne, perché favorisce l’ovulazione).
La cosa peggiore capitò però alla ragazza che a iniziò serata tentò di ribellarsi: le fu lanciato contro un pitbull che le leccò la figa come un ossesso, per poi montarla sulla figa. Dopo di che si mise ad abbaiarle contro: la povera ragazza era terrorizzata. Intervenne il padrone di casa e le disse” fai un pompino al cane vedi che non lo stai facendo contento?” la donna nel terrore di far arrabbiare ulteriormente il cane iniziò a spompinare rendendo duro il cazzo dell’animale. Quando il cane fu di nuovo in posizione le fu ordinato di mettersi a novanta e di farsi inculare. La cosa avvenne a secco la povera ragazza ebbe un dolore tremendo in quanto l’animale non ebbe nessuna pietà. Le ragazze che non erano state scopate dai cani pensarono di essersi salvate, ma non fu così vennero portate nelle stalle. Dovettero a turno fare un pompino ai cavalli e poi farsi inculare. Erano tutti animali con un cazzo enorme a parte uno che c’è l’aveva spropositato. Gli uomini facevano battute e scommesse se le ragazze avessero retto, fregandosene se non erano in grado di farlo, alcune ressero bene, altre avevano invece un problema di profondità dell’ano e sanguinavano copiosamente. A quella più giovane l’animale spingeva sempre più forte, l’animale spingeva sempre più in fondo facendole sempre più male senza essere fermata.
La mattina dopo Monica venne riportata a casa e rifletté su quanto era caduta in basso: scopare con i cani e mangiare merda non era sicuramente la vita che aveva sognato.


 


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