Questo trascorso è stato un fine settimana molto particolare. Il 1 dicembre è stato il compleanno della mia compagna Ukra e come sempre mi sono molto impegnato per farle la festa nel vero senso della parola. Il compleanno infatti è per noi il giorno del sesso a volontà. Non che manchi mai il sesso nella nostra intesa sempre molto fisica, perché scopiamo ogni giorno più volte al giorno, ma il compleanno come tutte le feste comandate è di più, molto di più, ed è così che sfoghiamo i nostri desideri più caldi fino allo sfinimento generalmente suo. Il mio cazzo è sempre ritto e la mia voglia è continua, ma più viene alimentata dalla sua porcaggine e più cresce, tanto che spesso sono costretto a cercare soddisfazione in altri modi ed è per questo che Ukra mi ha sempre permesso le mie scappatelle dopo averla soddisfatta. Questo è anche il motivo per cui sua zia Toma una magnifica tettona vive a casa con noi. Già il sabato era stato molto indicativo di come sarebbe stata la festa del 1 dicembre, infatti dopo aver fatto godere Ukra tutta la mattina ero passato nell’altra stanza a soddisfare anche la magnifica zizzona di zia Toma, la quale mi aspettava nuda tra le coperte pronta a godere. Mi infilai nel letto e iniziai a baciarla mentre lei eccitata rispondeva ai miei baci con la lingua molto salivosa. Mi baciava in bocca e infilandomi letteralmente la lingua in gola aveva iniziato a carezzarmi il cazzone ritto che era carico visto che non avevo sborrato con Ukra. Toma da vera maestra lo soppesò, lo masturbò e iniziò a baciare la cappella. Io ero ipnotizzato da quelle due enormi poppone e da quei suoi capezzoli da paura che mi eccitavano da morire. La sua vagina enorme faceva gran mostra di sé e aumentava ancora di più le mie voglie. Trovammo quasi subito una posizione molto simile ad un 69 in cui io riuscivo a raggiungere la sua zona perianale e la sua figa tempestandola di baci leccate e succhiate, mentre le mie dita si infilavano nei suoi buchi e lei spompinava con vigore il mio cazzo. Avevo preso a titillarle l’ano e lei in maniera perfetta seguendo la natura dei piaceri che la stavano assalendo aprì le cosce sempre meglio permettendomi di spadroneggiare in tutte le sue zone più intime. Leccavo la figa e la sditalinavo mente lei godeva sempre più in maniera evidente. Mi piaceva il suo sapore e il suo odore. Con le dita avevo aperto bene la figa separando le sue labbra e mi godevo i piaceri dei suoi umori che fiottavano a cascata il suo miele caldo, mentre io ero già a caccia del suo clitoride che immediatamente presi d’assalto…lei gemette, mugolò e poi venne, mentre io le succhiavo il clitoride mordicchiandolo con i miei denti, cosa che la faceva letteralmente impazzire. Continuai a sditalinarla, mentre lei urlava giocando con il suo fagiolino sfregato tra il pollice l’indice ed il medio, gemendo ancora e provando tutte le posizioni possibili. Si irrigidì, inarcò la schiena si titillò ed esplose tenendo il mio viso e le mie dita dentro di lei. Continuava a aditalinarsi e a godere mentre io continuavo la mia opera fistandola con la mano sinistra in figa e con la destra entrandole in culo. Lei mi chiedeva di venire ma io ancora non ero pronto. Continuai a leccarla perché avevo bisogno di sentirla godere, mi piaceva il suo odore ed il suo sapore, quando la vidi soddisfatta iniziai a succhiare le tettone e i capezzoli, lei volle posizionarmi per una spagnolona delle sue e io la lasciai fare. La mia mazza fece il suo dovere e lei venne altre due volte prima di desistere. Mi chiese se le andava di fare la doccia con lei e io la feci, omaggiandola ancora con la mia lingua. Quando uscimmo dalla doccia si pose a 90 gradi difronte allo specchio masturbandosi i suoi enormi tettoni e a quel punto sentii l’esigenza di mungerla con forza mentre lei mi incitava a penetrarla ed io la penetrai prima in figa e dopo in culo e furono due esplosioni le mie che le diedero molta gioia, così potette andare a riposare. Io avevo sborrato ben due volte, mi rivestii in una tuta comoda e tornai nel soggiorno. La sensazione delle due sborrate una di seguito all’altra, di solito mi faceva stare tranquillo per circa un’oretta, ma questa volta non fu così perché Ukra che aveva sentito zia Toma farmi godere non potette accettare questo e così si avvicinò nuda al divano in cui ero seduto, mi baciò e mi disse: Hai scopato con zia Toma…e poi sorrise….dicendomi: ho sentito che ti ha fatto venire, allora che ne dici di riempire il mio culone di crema e farcirmelo ben bene con la tua sborra? Sorrise di nuovo e io le risposi che zia Toma aveva scopato con me e che io l’avevo sborrata due volte, cosa che eccitò ancora di più la mia Ukra che mi vedeva nuovamente grosso, turgido e soprattutto pronto per fare di nuovo sesso con lei. Iniziai a baciarla e Ukra mi disse che ne aveva proprio bisogno per cui iniziò a spompinarmi dicendomi che era una meraviglia avere il cazzo sempre cosi pronto. Salì sopra e iniziò a cavalcarmi e così feci distendendomi. La infilai senza alcuna difficoltà: il cazzone era enorme e la sua figa era grande, calda e sugosa. Le sue poppe furono subito oggetto del mio desiderio e iniziai a ciucciare i capezzoli come un avido neonato affamato. Le sue tettone erano grosse e dure, mentre continuavo a toccarla in ogni parte del suo corpo abbondantissimo. Era una magnifica bbw la mia Ukra. Le mungevo le tette, le carezzavo le spalle spesso graffiandola come piaceva a lei, e soprattutto i fianchi e il culo. Ben presto anche Ukra sentiva il desiderio di gemere, di godere ansimando e io la incitavo a lasciarsi andare a godere appieno come sapeva fare lei. Per me fu molto eccitante sentire come montavano i suoi orgasmi finché non arrivò ad avere veri e propri spasmi. Sentivo che era il momento buono e la iniziai a baciare senza tregua, mentre lei iniziò ad andare in affanno e io la slinguai infilando la mia lingua sino alla gola. Nonostante fosse mastodontica iniziò a godere un orgasmo dietro l’altro fino ad una esplosione che la fece cadere dal divano. Ebbe il tempo di posizionarsi solo un attimo a quattro zampe sul tappeto mentre io mi tuffai su di lei e iniziai a leccarle l’osceno buco anale in cui entrava tutta la mia lingua che avevo infilato come fosse una lancia. La mia vaccona aveva capito cosa la aspettava e dopo averle insalivato lo sfintere lasciai che prendesse il sopravvento mentre lei gemeva e io le mordevo la schiena e le spalle molto possenti. Fui dentro con forza e iniziammo a muoverci all’unisono in un dai e vai, entra ed esci splendido. In molti momenti in cui affondavo nel culo di Ukra sino alle palle. Tutto era confuso in me tranne il desiderio di spaccarla e di possederla inculandola con la maggiore forza possibile. L’ano si contraeva ad ogni mio assalto e si riapriva ogni volta che uscivo. Ukra sembrava impazzisse. Il suo enorme culo era fantastico come le sue cosce; avevo il cazzo sempre più duro…ogni volta che lo infilavo dentro di lei…nel suo culo, oltre il suo sfintere, in quel buco che non mi aveva offerto ma che io mi ero preso con arroganza. Lei non poteva fare nulla solo aprire le sue naticone enormi. La schiaffeggiai alle chiappe, la presi dai fianconi anch’essi enormi da vacca e lei mugolando di piacere si aprì ancora di più, tanto che le mie palle si posizionarono sul buco e la sua figa iniziava a fiottare umori come una cascata che prendevo tra le dita mentre la stitalinavo invitandola a sgrillettarsi. Lei allargava sempre più le coscione e sbrodolava il tappeto. Mi incitava quella magnifica vaccona ucraina. Le prendevo gli umori di figa e glieli portavo in bocca in modo che lei mentre prendeva il cazzo nel culo potesse leccare i suoi liquidi. La sbattevo con tutta la forza che avevo e lei cercava di non farsi travolgere, lo sforzo era grande, era sudata Ed era rossa in volto. Le urlai che volevo scoparla, volevo spaccarle il culo e dopo avrei pensato a romperle anche la figa che era oscenamente aperta per me e per i miei desideri. Era uno spettacolo vedere il cazzo nel suo culo di vacca e la sua figona aperta e piena di sugo e di brodo. Continuavo a colpirla con le mie penetrazioni e lei mi incitava ancora e ancora, mi chiedeva la panna, la crema, la sborra, parlava in Italiano ma anche in ucraino e questo dava il segno di quanto fosse eccitata. Ukra era una grande vacca. Avevamo fatto molto rumore e io mi aspettavo facesse capolino nel soggiorno zia Toma, che arrivò ed era molto sorridente e felice di vedere la sua amata nipote che scopava con il suo uomo. La feci posizionare davanti a Ukra che a pecorina continuava a prenderlo nel culo mentre l’istinto della Donna inculata era quello di leccare la figa di sua zia e e poi mungerle i capezzoli quando io mungevo i suoi. Toma si era posizionata in maniera perfetta per far sfogare Ukra che frugava nel corpo di sua zia Toma la quale godeva anche dell’energia della mia penetrazione nel culo di sua nipote. Ukra era oscenamente aperta mentre Toma si era totalmente offerta a gambe spalancate e quando con un urlo io esplosi nel culo di Ukra sborrando come un idrante impazzito fu un effetto a catena che coinvolse Ukra che esplose a sua volta in una serie di orgasmi multipli andando a squirtare su zia Toma che titillata da Ukra venne pure lei a fiume. Il pomeriggio di sabato passò così tra ditalini, fistate, squirtate e pompini, secondo i desideri che ognuno di noi tre potevamo avere e questo paradiso durò sino a quando il marito di Sveta, la cugina di Ukra non venne a prendere zia Toma per passare il fine settimana come sempre con le nipoti ucraine che vivevano a casa di Svetlana. Prima di andare via zia Toma ci fece le sue raccomandazioni: avremmo dovuto trarre tutto il piacere possibile dal compleanno di Ukra e ad Ukra le ribadì in ucraino di fare ciò che avrebbe voluto fare lei con il mio cazzo e poi disse un proverbio che fece sorridere la nipote: prendilo fino a che puoi fino a quando ne vuoi tanto la figa e il culo vogliono sempre un buon cazzo. La sera io e Ukra andammo al nostro solito ristorantino e la notte tra sabato e domenica fu ancora un rodeo di sesso anale, orale e i figa. Ukra si era addormentata mentre io no, avevo voglia ancora. Ripartii alla carica di Ukra ma lei era sfinita e quindi non rispose con la solita passione…per cui mi toccai sino all’indomani 1 dicembre. In prima mattina mi svegliai e iniziai con il leccare la figa di Ukra facendole gli auguri con la lingua a scampanellarle il clitoride e lei per tutta risposta venne subito, rimasi insoddisfatto mentre lei mi baciava e mi masturbava, comprese che l’aveva fatta grossa e allora mi fece un pompino che mi eccitò ancora di più ma non mi fece venire, mi fece entrare nella sua figa, mentre io le chiesi il culo, ma lei mi disse che glielo avevo massacrato e che le faceva molto male per cui provammo una spagnolona, con l’effetto che lei venne più volte di seguito. La fistai e lei ad un certo punto non resistette più e squirtò l’anima, poi mi disse che aveva bisogno di riposo per cui facemmo una doccia e andammo in soggiorno. Era tardi per fare colazione, ma io avevo molta voglia di fare sesso. mentre guardavamo la televisione, dopo il pranzo, Ukra ricevette innumerevoli messaggi e tante telefonate ma una una videochiamata in particolare le fece molto piacere, e a dire la verità anche io ho partecipato di questa felicità, perché Sveta ossia Svetlana, una sua cara amica, era amica anche mia. Anche lei è una donna ucraina, fisicamente assai prosperosa, specie di seno e devo dire che ogni volta che la vedevo mi suscitava una passione carnale di cui Ukra è sempre stata ben cosciente. Il seno di Sveta è sconvolgente, se dobbiamo parlare di misure è una ottava, che Sveta porta con tranquillità e orgoglio, suscitando sempre il desiderio degli uomini che la incontrano, allo stesso modo di ciò che accade per il culo prosperoso di Ukra. Queste Ucraine sono fatte così, amano il loro corpo, senza limite e non hanno mai problemi a mettere in mostra tutto quello che hanno. Hanno il piacere di essere come sono. Da quanto sentivo capii che le due donne avevano voglia di farmi una sorpresa, ma non sapevo di preciso di cosa si trattasse. Di solito le donne ucraine sono imprevedibili, del resto quando parlano fra di loro parlano in russo o in ucraino ed è difficilissimo comprenderle, perché parlano molto veloci. Ukra si era avvicinata con il telefonino a me, e così anche io ho potuto scambiare alcune parole in italiano con Sveta, diversi sorrisi, e ho comunque avuto il tempo di poter vedere che Sveta era la solita vaccona desiderosa di cazzo. Era in casa, per cui la maglietta tentava con molto sforzo di contenere tutto quel ben di dio di tettone senza bdy. Avevamo scherzato anche sul fatto che la trovavo veramente molto bene e lei mi aveva fatto come al solito i complimenti. Sapevo che Ukra parlava con le sue amiche della mia potenza sessuale e sapevo che loro mi ammiravano per la resistenza e per il fatto che il mio cazzo era sempre ritto e pronto. Le ucraine sono donne a cui il sesso piace più di ogni altra cosa, come accade per le donne dell’est in genere, ma le ucraine sono molto più spinte e porche, anche se non lo fanno vedere subito. Ukra e Sveta avevano ricominciato a parlare nella loro lingua e io avevo continuato a vedere la televisione. Sentivo di continuo le due donne ridere e sapevo che l’amicizia fra loro era molto stretta. Continuavano a chiacchierare e lo hanno fatto per una ventina di minuti. Alla fine della telefonata Ukra mi ha detto che Sveta era depressa. Le ho chiesto come mai e lei mi ha risposto che il suo compagno moldavo, più giovane di lei, era dovuto andare a lavorare fuori Roma ed ora era un bel poco di tempo che non scopava. Ukra mi aveva sorriso. Sapevo che Sveta era una gran porcona, una cazzo dipendente, e che se non prendeva il cazzo di continuo andava in depressione. Ad un certo punto tra il curioso ed il divertito mi aveva detto di averla invitata a cena da noi per festeggiare il compleanno ed io ero rimasto di sasso. A quel punto Ukra sorridente mi aveva detto: cosa vi è di male è una mia amica e poi non hai sempre detto che ti piacciono le ucraine vacche… così ti fai lei e mi fai guarire un po’ il culone che me lo hai rotto non so in quante parti, tanto che non riesco più a cacare e aveva sorriso baciandomi in bocca. Io avevo cercato di abbrancarla ma lei sorridendo mi aveva detto: “fermo li che mi hai sbattuto come uno straccio tra ieri e oggi ” . Sveta era arrivata alle 19 e ci siamo salutati calorosamente. Ukra era perennemente in cucina, mentre Sveta si divideva tra cucina e soggiorno parlando con Ukra e ridendo di gusto, e scambiando parole con me. Dopo aver cucinato, mentre Sveta portava a tavola il tutto, in perfetto stile ucraino, Ukra era andata a cambiarsi e io e Sveta siamo rimasti soli, seduti sul divano. Sveta Aveva un top nocciola che evidenziava quel suo seno devastante. Era troppo grosso, non potevo che pensare a tutte le voglie di questo mondo che quel seno mi suscitava. I pantaloni erano molto attillati e il culo era anch’esso molto prosperoso, certo non era mastodontico come quello di Ukra, ma era grosso. Mentre io facevo i complimenti a Sveta, arrivò Ukra e mi resi conto che fui messo nel mezzo tra due fantastiche donne. Entrambe con i tacchi e il trucco facevano la loro porca figura. Sveta aveva i capelli molto corti, Ukra un po’ lunghi, Ukra bionda, Sveta bruna. Ukra non mi staccò mai gli occhi di dosso e lo stesso fece con Sveta e quando ci spostammo al tavolo eravamo molto contenti e sorridenti. Io avevo versato un magnifico pecorino di Chieti, con olive e scaglie di parmigiano e avevamo fatto un ottimo aperitivo. Ukra fu per tutta la sera effervescente, mentre Sveta aveva sorriso molto ma si era dimostrata timida. Abbiamo bevuto anche nel corso della cena e tutto è servito per farci scoppiare in lunghe risate, mentre io cercavo di nascondere le mie imponenti erezioni quando Sveta si toccava il seno. La botta finale, tuttavia, l’ha data Ukra quando ha proposto di bere l’Horilka ossia la vodka ucraina fatta in casa insieme con la torta e lì fra auguri, bevute e pezzi di torta siamo finiti molto allegri per non dire quasi ubriachi sul divano. Ad un certo punto avevo visto le due ucraine complottare e parlottare sorridevano e Sveta sorrideva di più. Abbiamo fatto un altro giro di Horilka e poi Ukra mi ha messo le mani tra le gambe, mi ha aperto la lampo, ha tolto il cazzo dalle mutandine e guardando Sveta che sorrideva imbarazzata, lo aveva ingoiato subito. Ha fatto delle cose straordinarie sotto lo sguardo di Sveta e Sveta si è avvicinata eccitata. Che tette che aveva, che capezzoloni e quando Ukra ha voluto, mi sono ritrovato pompato da Sveta, la super tettona mi spompinava come un mantice. Godevo come un vero maiale e pure se tentavo di togliere il mio cazzone dal suo forno non ho potuto fare molto, Sveta era una porcona terribile. Aveva perso le inibizioni ora aveva fame. Ukra aveva ragione eccome, Sveta sapeva ciucciare il cazzo ed era una grande vaccona. Le tettone le pesavano un quintale. Ormai si preparava una di quelle notti da sballo. Ukra spogliò lentamente Sveta e la donna iniziò a mungere e baciare Ukra come se lesbicassero da sempre insieme. Ukra mi aveva disteso sul tappeto e iniziava a baciarmi, mentre incitava Sveta. Una vera latteria, fantastiche le sue montagne e Ukra si divertiva a vedermi come la leccavo, come la succhiavo, e come la mungevo, mentre lei faceva versi di eccitazione simili a miagolii. La figa di Ukra iniziava ad inumidirsi. Puntai sulla mia specialità e diedi fondo con la mia lingua, le labbra e le dita ad un intenso lavorio sulla figa di entrambe, soprattutto il clitoride. L’esito fu fatato per entrambe bagnatissime. Dalle fighe delle due donne colava nettare, ma mentre Ukra cercava il rapporto duro e forte, Sveta cercava di rallentare. Ukra era attratta dalle tettone dell’amica e si dava da fare tra le tettone di Sveta e la leccava e la succhiava, invitandola a fare lo stesso con il suo seno. La donna ora era masturbata da Ukra e aveva iniziato ad ansimare e a gemere senza tregua. Ukra mi spingeva il volto nella figa di Sveta e Sveta sentiva il piacere e iniziava a spingere dentro il mio viso. La mia lingua aveva preso d’assedio il clitoride di Sveta, che eccitata rispondeva ai baci di Ukra e la toccava avidamente. Alternativamente succhiavo la vagina di Ukra e quella di Sveta che aveva un ciuffo di peli sulla parte superiore molto eccitante. Sveta era davvero un gran puttanone. Quando rivolgevo le mie attenzioni a Sveta, Ukra si allertava e faceva di tutto per riprendermi. Le donne avevano un’intesa perfetta. Ero risalito in cattedra e avevo iniziato a possedere con la mia bocca e le mie mani il magnifico seno di Sveta. Lei era tutta da succhiare da possedere intensamente. Gli scambi di baci e di slinguate erano furenti, ciucciavo all’impazzata. Ero eccitato e lo stesso era per Ukra che sapeva anche fare da seconda. Sveta venne e venne e venne e più veniva, più concedeva spazio ad Ukra che allargava le gambe e aveva ormai il mio cazzo dentro. Avevo iniziato a pompare Ukra, mentre Sveta, come impazzita, mi offriva le sue magnifiche tettone. Ukra soddisfatta ansimava e godeva, mentre Sveta godeva del piacere che Ukra le trasmetteva. Si dimenavano dal piacere ambedue, si toccavano e si premiavano a vicenda. Stava prendendo una giusta piega il triangolo. A questo punto tutto era perfetto. Le feci stendere l’una di seguito all’altra e ricominciai a succhiare alternativamente la figa di Ukra e poi le tette di Sveta, spesso richiedendo la loro collaborazione nella realizzazione di ditalini. Ukra sgrillettava molto bene Sveta mentre io succhiavo e possedevo con un piacere immenso tutte e due. Salito su Sveta mi imposi per una fantastica spagnolona. Ukra aveva iniziato a collaborare come una favolosa gregaria. Sveta intrappolò il mio cazzone fra i suoi seni e io iniziai a possedere le poppone, mentre Ukra era dietro a me e mi slinguava l’ano, infilandomi di tanto in tanto alcune dita nel culo. Godevamo come matti, Sveta era splendida, aveva trovato una posizione per cui il mio pene passato il tunnel fra i due seni arrivava alle sue labbra e lo sbocchinava. Era incredibile, mi confezionò una spagnola accessoriata. Ukra stava invece facendo un lavoro eccelso a livello perianale e ora la sentivo leccare le mie natiche. Era tutto un gemito con Sveta che mi incitava con la voce arrochita dalla bestialità della scopata. Risoluta Sveta strinse le poppe e iniziò a contorcersi e allora ebbi l’eruzione di orgasmo, tutto sul magnifico seno. La leccai senza tregua e lo stesso fece Ukra. Prese una posizione talmente insolita e eccitante sul corpo di Sveta che non mi fu difficile entrale nell’ano e lei ben presto si sistemò alla pecorina, con me che iniziai ad assaltare il suo culo con violenza e colpi veementi. Toccò a Sveta lavorare con le dita la vagina dell’amica Ukra e lei iniziò ad orgasmare in maniera così violenta e continua che sembrava non finire più, mentre Sveta mi urlava di continuare a prendere Ukra di culo, sempre più forte. Stavo per inondarle il retto e lo dissi provocando un incremento dei ditalini in figa da parte di Sveta con Ukra che urlava. Fu lungo e interminabile clistere di sperma. Ukra sorrise dicendo che saremmo potuti andare a letto e cosi facemmo. Quasi subito mi ero ritrovato le mani di Sveta che accarezzava il mio pene, mentre io masturbavo Ukra. Fu a questo punto che Sveta scese con la bocca a ingurgitare il mio cazzone e mi succhiò e leccò senza tregua mentre le sue tettone ballavano la danza del sesso. Vedendo Sveta spompinarmi, Ukra ebbe un carico di eccitazione e riprese l’iniziativa mordicchiando e succhiando i capezzoloni di Sveta. L’attrazione animale era feroce e con quattro sapienti ancheggiamenti, io ero in preda al desiderio più folle, mentre Ukra sorrideva. Il pene era duro e lei era morbida carnale con il suo solito culo abbondante, i fianchi pieni, possenti e le poppe straripanti. Le cosce erano poderose. Il culo della donna mi faceva impazzire. Non volevo ne potevo distogliere lo sguardo, con lei che mi incitava. Era dolce sicura, tenera ma prepotente. Sapeva cosa fare, come sempre. Le ho preso d’assalto il seno, ho succhiato i capezzoli e ho iniziato a leccarla intensamente. Sono sceso all'altezza dell'ombelico, della pancia e poi più giù...sempre più giù. L'eccitazione che provavo era incontenibile. Tutto era un gioco. L’ho messa a pecorina. Quei baci quelle carezze, in ogni parte del suo corpo, l’area perianale e l'ano, il buco, il suo odore, le mie dita dentro. Ukra ostentava la sua femminilità aggressiva e io non volevo che si fermasse. La mazza era sempre più dura, mentre Sveta e Ukra oramai si slinguavano e poi Ukra aveva preso prepotentemente possesso anche dei grossi seni di Sveta, che si faceva succhiare e leccare parlando nella loro lingua. Io ero allibito e subito avevo fatto partire il video. Ukra lavorava Sveta e lei era diventata liquida. Si era rivolta a me e mi aveva invitato ad intervenire accompagnandomi verso il corpo di Sveta e io ho iniziato a titillarle il clitoride. Sveta ansimava, ansimava e gemeva in maniera continua. Se me lo avessero raccontato, se non lo avessi visto con i miei occhi e se non vi fosse la telecamera non potevo credere che quelle due porcone si desiderassero così tanto. A questo punto entrambe si erano rivolte a me, con abili manipolazioni e con giochi di lingua si preparavano ad un bocchino a due, prima Ukra e poi Sveta a ritmo frenetico. Le lingue guizzavano sopra il mio pene in maniera splendida non volevano farmi venire ma farmelo ingrossare e godere di me e di loro stesse. Io intanto avevo notato che Ukra continuava a titillare il clitoride di Sveta e la donna aveva stretto le cosce per non far finire questo delicato perverso godimento. Ukra si era tuffata con la faccia e Sveta orgasmava ai giochi di lingua dell’amica. La mano di Ukra era zuppa, ma le dita lavoravano la figa di Sveta con piacere di entrambe. Sveta era eccitata all’inverosimile, mi toccava e sentiva il mio pene turgidissimo. Ukra mi guardò e fece un cenno e immediatamente mi trovai quella vaccona di Sveta sul mio cazzo che galoppava in maniera scatenata, mentre io mungevo e spremevo le sue tettone con Ukra che si mostrava evidentemente compiaciuta e che incitava in ucraino Sveta. Le cosce di Sveta si chiudevano e si aprivano come un mantice e io iniziai a godere da impazzire sotto gli occhi di Ukra. Con molto sforzo l’ho ribaltata e alzandole le cosce in alto mi sono infilato nel tunnel più interno, mentre Ukra si è messa a pecorina permettendo di invaderla con le mie dita avide. Fottevo nel culo Sveta mentre con le dita infilavo il buco nero insaziabile di Ukra. Il mio cazzo andava a meraviglia. Gli occhi di Sveta erano socchiusi e prendevano tutta l’intensità dell’inculata mentre Ukra scalpitava vogliosa. Non le bastavano le dita in culo. Stavo raggiungendo il momento fondamentale dell’inculata e mi ero concentrato sul culo di Sveta, mentre Ukra le sditalinava il clitoride. Sveta inarcava la schiena e il bacino rendendo tutto più facile e facendomi entrare in profondità. Tra un gemito e un mugolio si stava prendendo tutto. La donna in preda all'eccitazione godeva anche della ansia di Ukra che oramai si sditalinava e mungeva le sue tette a labbra strette e serrate tra i denti. Non sono riuscito più a resistere e ho inondato il culo di Sveta che aveva urlato fino alla fine. Ukra si era subito avvicinata e Sveta, accogliendola con uno sguardo sereno. L’odore di Ukra mi faceva impazzire, tutto era oramai un cocktail di odori: saliva, umori vaginali, orgasmo mio e tanto tanto sudore, tutto in abbondanza. Ukra aveva messo in campo tutte le sue straordinarie qualità di gran porca, così aveva aizzato in poco tempo i miei istinti sessuali più osceni nell’incularla a e io ho incominciato a sbatterla come un indemoniato, nel culonazzo suo maestoso, mentre mi incitava a gran voce. Lavoravo con le dita presidiando la vagina che titillavo con vigore. Mi stimolava questo gioco con due donne finalmente entrambe forti e resistenti. Andavo sempre più forte nel culo di Ukra e lei mi accoglieva con sempre maggiore coinvolgimento… Finalmente ero andato a segno anche nel culo di Ukra, mentre Sveta era ancora surriscaldata come una cagna ed era venuta a cercare il cazzo da mettere tra i seni. L’intesa fra Le donne funzionava sempre più. Erano eccitantissime. Una orgia di toccate, di succhiamenti, di carezze con Ukra che saliva...mi montava e poi lasciava spazio a Sveta che a sua volta faceva lo stesso e mi donava i suoi seni troppo grandi per non essere goduti in comune con Ukra. È stato un passaggio da una figa al seno, al culo, di entrambe, finché non sono venuto ancora. L’ultima sgroppata prima dell’uscita del seme era stata per Ukra, mentre Sveta ha preso gli ultimi schizzi nelle tettone. Ricominciammo con i giochi erotici, le toccate i pompini finché il mio cazzo non riprese forma e a ciò contribuì senz’altro un fantastico 69 tutto al femminile, con Ukra che faceva impazzire Sveta dimostrando le sue fantasie oscene. Le aveva fatto di tutto utilizzando un dildo e un butt plug in modo tale che Sveta desse tutta la sua anima porca….era una vera cagnona. Ukra sapeva che queste erano le cose che mi facevano impazzire. Ricominciai la mia cavallina entrando nel culo dell’una e poi in quello dell’altra a turno a pecorina e Ukra era era la più ingorda, ma l’orgasmo questa volta finì in una spagnolona fantastica tutto sulle tettone di Sveta. Alla fine mi sentii consumato soprattutto per le emozioni. Riposammo diverse ore, poi fu un altro gioco a desiderarci e questo mi è piaciuto molto. L’indomani abbiamo fatto una magnifica doccia e andammo in accappatoio in soggiorno e mentre le due donne chiacchieravano e ridevano, andai in cucina a preparare una degna colazione. Non sentendo più voci, mi affacciai per sbirciare nel soggiorno e vidi Ukra che strattonava i capelli di Sveta. Lasciai fare, aspettai diversi minuti, mentre mi destava interesse quello che accadeva sul divano. Ukra, con disinvoltura aveva messo le mani sul seno di Sveta, e carezzando lentamente quelle tettone enormi si stava impadronendo della bocca della donna con un bacio voluttuoso e le aveva messo le sue mani sulle cosce. Ukra era una vera porca. Infilò come se nulla fosse la mano sulla figa di Sveta, senza parlare e soprattutto senza farla parlare, tenendo sempre la lingua in bocca e la limonò. Ero eccitato a vedere lo spettacolo e senza fare rumore particolare andai a prendere la telecamera. Sveta ormai rispondeva alle avanches di Ukra da perfetta pornostar, gemette, ansimò, e esibiva la sua vagina di fronte a me, mentre Ukra le divorava il seno con una foga maschile. Era la faccia del desiderio, agiva senza pudore. A quel punto mi fece segno di intervenire, e mi fece posizionare dietro di lei e mentre Sveta godeva come una maialona, io entrai nella figa bagnatissima di Ukra. La ucraina sentiva tutti i colpi dentro l’utero, mentre Sveta mungeva da sola quelle sue fantastiche poppone. Non riuscivo a sborrare. Sveta era giunta in soccorso succhiandomi i testicoli, massaggiandomi in piena corsa e facendo sì che riuscissi a sfogarmi, ma non ci riuscivo, mentre Ukra era cotta. Sveta guaiva laida ma posizionatomi sulle tettone, bisbigliò con Ukra un attimo; si sorrisero e Sveta iniziò a muovere le sue tettone con il mio cazzo dentro in un modo tale che mi sembrava di essere in un frullatore e mentre io gemevo eccitato lei accelerò e io ebbi la sensazione della centrifuga, dopodiché esplosi tutto l’orgasmo che avevo dentro e anche quello che non avevo mentre vedevo Sveta bere tutto insieme ad Ukra e il mio cazzo fu pulito e asciutto. Ovviamente facemmo una nuova doccia. Abbiamo mangiato insieme e poi Ukra ha accompagnato Sveta a casa sua. Mi rimane il bacio in bocca che Sveta mi ha dato, l’odore delle sue tettone sudate piene del mio orgasmo, il culo rotto di Ukra e i fantastici video che sto rivedendo in questo momento insieme a zia Toma che vuole incontrare Sveta per vedere chi è più forte di tette. Tutto è stato meraviglioso e ancora una volta il compleanno di Ukra mi ha donato un piacere infinito. Non finirò mai di ringraziare Ukra per i suoi continui regali.
1 dicembre: il compleanno di Ukra piacere infinito
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