LA SIGNORA DEL WEB
Stavo navigando in rete su un sito porno. Ovviamente nel vedere certe scene, il cazzo mi si indurisce...e la voglia di godere mi viene spontanea. Allora mi spoglio nudo. E inizia a masturbarmi, con anche un vibratore nel culo. Continuando a girare sul sito. Mi imbatto su una signora che si mostrava in video. Sui 50 anni, bionda e con due seni della quarta, la donna era completamente nuda, e ciò non fa che aumentare la mia eccitazione. allora accendo la webcam e mi mostro. Lei mi chiama.
- Quanti anni hai?-
- Venticinque- rispondo.
- Fatti vedere bene...sai cosa intende- prosegue.
La accontento, ho il cazzo teso e duro in primo piano.
- Mmm...niente male, sei ben dotato...mi vuoi conoscere?-
- Magari- rispondo, continuando a masturbarmi.
- Lasciami il tuo numero di cellulare...ti chiamo io...- termina lei.
Ero al settimo cielo, accelero la mia mano sul cazzo, avevo infilato un preservativo per non schizzare lo sperma sulla moquette. Vengo, vengo con copiosi schizzi...
Il giorno dopo, verso sera, la donna della chat mi telefona.
- Sai chi sono?-chiede.
- Si...penso di si...io sono Marco...-
- Io sono Rita...se vuoi puoi venire a casa mia, sei libero?-.
- Si, quando?-chiedo tutto eccitato.
- Bhe! Anche subito...se non hai altri impegni.-. Risponde.
Vado subito da lei, abitava in un condomio di pregio,all' ultimo piano. Suono il campannello, lei mi apre e mi fa entrare.
Rimango basito, Rita indossa una vestaglia che non lascia nulla alla immaginazione. Molto molto poco vestita, con calze a rete nere, reggicalze, mutandine di pizzo nero e il reggiseno dotato di un’apertura per i capezzoli ma adorno di una lunga collana di perle che si avvolgeva due volte attorno al collo circondato da bellissimi capelli biondi.
Mi bacia, ci baciamo con le nostre lingue in bocca, sento il cazzo che si sta indurendo. Mi accompagna nel soggiorno, Rita mi chiede:
- Vuoi bere qualcosa?-.
- Un caffè, se non ti dispiace...-.
Rientra dopo pochi minuti, ci sorbiamo il caffé seduti sul grande divano l' uno accanto all' altra.
- Perché non ti metti in libertà, anzi...ti aiuto io- dice Rita con malizioso sorriso.
Sono in piedi avanti a lei, mi sfilo la camicia e mentre sto per slacciarmi i pantaloni lei interviene.
- Lascia...faccio io... caro...-.
Rimango con addosso solo gli slip, che a malapena coprono il mio cazzo ormai in tiro. Lei me lo accarezza attraverso la stoffa, poi me li abbassa. Il membro turgido svetta davanti alle sue labbra. Rita me lo prende in bocca, lo lecca, lo succhia mentre con una mano mi palpeggia i testicoli.
- Ti piace?- chiede.
- Molto...ma non farmi godere ora...-. Sussurro.
- Tranquillo...so quando fermarmi...- è la sua risposta.
Rita mi lascia e si toglie quel poco di biancheria intima che aveva adosso.
Siamo tutti e due finalmente nudi. Mi prende per mano e sussurra:
- Vieni, andiamo in camera, sul mio lettone saremo più comodi-.
La prima cosa che noto è una tv molto grande, sotto vi è un lettore dvd e, su una mensola, degli oggetti per masturbarsi, compreso uno strap-on. Rita piazza, su un treppiede, una telecamera, dicendo:
- Non ti dispiace se...ci riprendiamo mentre facciamo i giochini?-.
- Per nulla cara...anzi, è più eccitante.-. Replico.
Lei si distende sul letto a gambe larghe, la raggiungo, mi inginocchio e inizio a leccarle la fica, e a palparle i seni.
Lecco, succhio, la sento inumidirsi. Rita sospira, la lecco a lungo fino a che lei inizia ad agitarsi. Le infilo la lingua nella vagina, Rita solleva il bacino mormorando:
- Continua...continua...sto per godere...fammi godere...-.
- Si...si tesoro...si...godi...godi...- le sussurro.
Alla fine lei gode senza ritegno.
- Godo...godooo...ahhh....mmmm...godo, Marco godooo-. Grida.
Non contenta mi ordina di mettermi disteso sulla schiena. Mi monta a cavalcioni, capisco la sua intenzione e mi tengo il cazzo ritto...in modo che lei possa impalarsi. Quando lo ho tutto nella sua vagina, inizia ad alzarsi e abbassarsi, con movimenti lenti.
- Ti piace così?-. Chiede.
- Si...si...molto-. sussurro.
Mi cavalca a lungo, con le mani prendo i suoi seni e li palpeggio. Rita mi sorride compiaciuta.
Alla fine devo arrendermi all' orgasmo, lei lo intuisce e si appoggia su si me distesa. L' abbraccio nel momento che eiaculo abbondanti getti di sperma caldo. Non mi trattengo e grido:
- Godooo...Rita godooo...godooo...-.
Rimaniamo ansanti sudati e soddisfatti per un po'...
Poi, dopo esserci lavati, ritorniamo sulle lenzuola a chiaccherare.
- Tu Marco, a quanti anni hai avuto...la prima chiavata?- chiede.
- Bhè...a sedici anni...circa-rispondo.
- E...con chi?-
- È una cosa un po'...delicata-.
- Dai! No essere timido...racconta..-.
- Un giorno mi stavo masturbando, nudo sul mio letto con in mano una rivista porno, che avevo scoperto nella camera di mia madre. E...e lei mi ha scoperto. Anziché sgridarmi, la sua mano ha spostato la mia e...ha continuato a masturbarmi. Io non sapevo cosa dire, ero emozionato...poi si scosta e si spoglia nuda. Era la prima volta che vedevo una donna nuda dal vero.
- Mamma!-esclamo-cosa fai...-.
- Tesoro-è stata la sua risposta-tu non sei mio figlio...ti abbiamo adottato...quando avevi due anni-.
- Allora?....-.
- Allora...quello che facciamo...non è peccaminoso, tesoro-.
Rassicurato dalla sua risposta la lasciai fare. Si distende accanto a me, mi prende e mi trovo sopra di lei. Mi prende il cazzo, duro, se lo appoggia alla fica e dice:
-Dai...chiavami...chiavami...-.
Inizio il piacevole movimento...ma ero talmente eccitato che bastarono pochi colpi...per venirle dentro.
- Questa, cara Rita, è stata la mia prima volta. E la tua quando è stata?-.
- Io avevo 15 anni, ma ne dimostravo qualcuno di più. Un giorno, d' estate, io e mio cugino di diciannove anni, decidiamo di fare un giro nel bosco che c' era vicino alla casa di mia nonna...dove passavamo l' estate. Siamo che passeggiamo ed ad un tratto lui mi prende e mi bacia. Così facendo mi solleva la gonna. Mi appoggia la mano sulla fica, accarezzandomela attraverso la stoffa degli slip. Finiamo distesi, misfila gli slippini a mezza gamba e mi viene sopra. Vedo il suo cazzo ben turgido, capisco le sue intenzioni e cerco di divincolarmi. Ma lui è più forte, me lo punta sulla fica, spinge. Emetto un grido, ma lui non si ferma, inizia a chiavarmi. Comicio a sentire un certo piacere, lui continua fino a che non sente che sta per godere. Allora si sfila il cazzo e mi schizza sul ventre e sul vestito, appagato.
- Ma eri vergine?- chiedo.
- Si...e no...-risponde.
- Come si e no...o lo eri o non lo eri...- chiedo.
- Vedi...un giorno mi masturbavo con una candela e...e ho spinto troppo...fino ad autosverginarmi...-conclude Rita.
- Siamo due maialoni...- replico.
- Puoi bendirlo caro Marco-.
Tutti e due avevamo nuovamente voglia. Vedo Rita che indossa lo strap-on.
- Cosa vuoi fare-chiedo.
- Tesoro...voglio incularti con questo...vuoi?- mi sussurra.
- Bhe! Non saprei...anche se io, quando mi masturbo, mi in infilo un vibratore nel culo...per aumentare il piacere...-replico.
Mi dispongo alla pecorina, lei dietro di me punta l' attrezzo al mio ano. Lo sento entrare lentamente, fino in fondo. Rita inizia a muoversi avanti e indietro, con una mano, mi circonda il cazzo duro iniziando a masturbarlo. Il gioco dura un bel po', fino a quando io vengo...
- Vengo Rita...vengo...godooo...godooo....che piacere! Godooo-. Grido.
Poi lei si sfila lentamente, mi bacia, mi palpeggia i testicoli dicendo:
- Ti è piaciuto?-.
- Molto...mi sembra di averlo dimostrato...no?-e continuo- adesso calmiamoci, per un po'...poi...poi...ti voglio inculare...
- Nessun problema caro Marco...non sei certo il primo...-risponde Rita.
Mi ci vuole un bel po' prima che mi senta pronto. Perciò Rita prende il suo portatile e navighiamo fra vari siti non proprio per...educande.
- Sono pronto cara lo vuoi?-chiedo a lei.
- Si, prendo la crema e te la spalmo sul cazzo...- mi dice sorridendo.
Rita si dispone alla pecorina, le lubrifico l' ano, mi pongo dietro e punto il gglande sull' orifizio. La tengo saldamente ai fianchi, spingo lentamente, fino in fondo. Inizio i dolci movimenti, lei si tittilla il clitoride. La inculo a lungo, immergendo e sfilando più volte il cazzo nei suoi visceri. Quando mi sento pronto ad eiaculare, accelero il movimento e...finalmente godo nuovamente in lei.
Ormai si era fatto tardi, e dopo un po' il sonno ci coglie.