Complimenti, il tuo racconto è stato selezionato sul nostro erotika, nel genere ANALE Iscriviti e pubblica, ti aspettiamo. Giovanna Esse.
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Non so come siano entrati in casa, sono passate quasi due ore da quando quei tre delinquenti mi sono apparsi all'improvviso in soggiorno.
Cosa volessero l'ho capito subito, mi hanno portata in camera da letto al piano di sopra, spogliata e costretta a fare sesso con ciascuno di loro.
Fra di loro non si chiamano per nome, forse per non lasciare indizi, li identifico con tre gnomignoli: il Capo, sulla cinquantina, quello che comanda, poi c'è il Rumeno, ha lo stesso accento della ragazza del bar e da ultimo l'Orco, un tipo grosso e ben piantato ma con un cazzo lungo e sottile.
Due ore in cui mi hanno fatto di tutto e mi si sono fatta nella figa, nel culo, in bocca. Ogni centimetro del mio corpo è stato toccato, accarezzato, baciato sempre con grande delicatezza e senza mai forzare: mi hanno fatta venire sia in figa che nel culo, ormai non tento più nemmeno di ribellarmi, mi sento spossata e domata.
Sento la chiave che gira nella toppa, la porta dell'ingresso al piano di sotto che si apre: è Giorgio, è mio marito che torna dallo studio.
C'è un trambusto ...
Entrano in camera, Giorgio è tenuto stretto dal Rumeno e dall'Orco.
Mi vede sul letto, sono completamente nuda, resta basito, mi guarda fisso e non riesce a dire una parola.
Il Capo prende la sedia in angolo, butta a terra i vestiti che ci sono appoggiati sopra e la mette a fianco del letto.
Ridono, il Capo spoglia Giorgio, lo mette nudo mentre gli altri continuano a tenerlo fermo e a sghignazzare, poi lo fanno sedere e lo legano, i polsi ai braccioli, le caviglie alle gambe della sedia.
Guardo mio marito, perché lo hanno spogliato, legato completamente nudo e bloccato, con le gambe larghe ?
Istintivamente gli guardo i genitali, il pene piccolo e morbido per la paura, le palle ... cosa vorranno fargli o farci ancora ?
"Che moglie figa che hai eh ?" lo apostofra il Capo con sarcasmo.
Mi si avvicinano tutti e tre, Giorgio trova la forza di opporsi "Non toccatela, lasciatela stare" non sa che mi hanno già posseduta come e quanto gli è piaciuto.
Mi prendono, mi tengono ferma, il Capo mi bacia in bocca e mi tocca le cosce, la mano scivola sulla figa, la accarezza, l'allarga poi mi penetra con le dita. Sono ancora bagnata da prima, le sue dita mi scivolano dentro facilmente, provo quasi subito piacere ... come faccio a non farmi accorgere da Giorgio ?
L'Orco mi tocca le gambe, mi prende i piedi, li bacia, li lecca, me li prende in bocca e li ciuccia.
Non riesco a trattenermi, respiro più forte, godo piano, con gli occhi chiusi, un pò per il piacere un pò per non incrociare lo sguardo di mio marito.
"Vedi, le piace" dice il Rumeno a Giorgio "Ha già goduto con tutti e tre ma ancora non le basta: la tua donna, oltre ad essere bellissima, è una troia ma è anche una femmina fantastica".
Giorgio non replica, mi guarda fisso, guarda quello che mi fanno.
Il Capo gli si avvicina, gli ride in faccia, si inginocchia davanti a mio marito: lo vedo così indifeso, nudo e legato, con il pene e i testicoli esposti e incapace di difendere se stesso e me da quei maiali.
Vedo la mano del Capo che si avvicina a Giorgio, gli palpa le palle, le tocca e le stringe leggermente. Gli altri due intanto continuano con me, il Rumeno me lo mette in bocca mentre l'Orco è passato dai piedi alla mia figa, me la lecca e me la tiene aperta con le dita, mi passa e ripassa la lingua sulla clitoride, mi fa impazzire.
Giorgio mi guarda, il suo cazzo comincia a ingrossarsi.
Non ci posso credere, si sta eccitando a vedere due uomini che si fanno sua moglie ...
Il Capo glielo prende delicatamente in mano, prende il prepuzio tra il pollice e l'indice e lo arretra piano, millimetro dopo millimetro.
Il cazzo di Giorgio reagisce a quella stimolazione: diventa duro ed eretto mentre il porco continua a scappellarlo mettendo a nudo la cappella rossa e turgida.
Giorgio respira più forte, ha gli occhi socchiusi, con un filo di voce riesce a sussurrarmi "Paola ... non guardare ... ti prego ... non guardare e perdonami, perdonami ...".
Povero amore, si preoccupa che sua moglie veda un uomo toccargli il sesso, giocare con il suo pisello indifeso, scappellarlo facendolo godere.
Il Capo si china sul sesso di mio marito, gli prende in bocca il pene, glielo succhia mentre con la mano tiene ferma l'asta dura e trattiene il prepuzio arretrato: succhia la cappella di mio marito, gli lavora la punta con la lingua.
Giorgio ha gli occhi chiusi, lo sento che gode e vedo che tende i muscoli delle cosce.
Non dovrei, lui mi ha chiesto di non guardare ma non riesco a staccare gli occhi dalla scena: non avevo mai visto dal vivo due uomini fare sesso.
Mi eccita, mi piace ... voglio guardare, vedere cosa fa a mio marito.
Sono una vigliacca, vorrei di più, che gli facessero di più.
Il Capo solleva la testa, il cazzo di Giorgio è coperto di saliva, mi guarda: "Gli piace, hai visto come gli è venuto duro ? E scommetto che piace anche a te guardare quello che gli faccio, vero ?".
Sono rossa in viso, l'imbarazzo e la voglia mi stanno letteralmente facendo impazzire.
Il maiale mi viene vicino, mi guarda negli occhi, mi si avvicina all'orecchio: "Gli faccio il culo e glielo metto in bocca ? Non gli dico che sei d'accordo, resterà il nostro piccolo segreto" mi sussurra piano.
Non sono più io, è un'altra :"Si" rispondo pianissimo.
Sono sconvolta, come ho potuto dirgli di farsi il mio uomo, davanti a me ? E come posso essere così eccitata all'idea di guardare mentre gli metteranno i cazzi in bocca, mentre lo sodomizzeranno ? Ma che razza di troia sono ?
Lo slegano, lo trascinano sul como' e lo fanno piegare a 90 gradi, a pancia in giù, gli legano di nuovo i polsi e le caviglie. Giorgio intuisce, si agita, chiede di essere slegato, di lasciarci andare, ottiene come risposta una risata sguaiata e un paio di schiaffi sul culo.
Lo guardo, ancora più oscenamente esposto di prima.
Le cosce tese, il culo che sporge, il buchino indifeso e poi, sotto, il pisello che penzola, ammosciato per il timore di nuove sevizie, i testicoli ...
Giorgio è glabro su tutto il corpo, il suo culo liscio e ben tornito potrebbe competere con quello di una ragazza o di una transessuale.
Non riesco a togliere lo sguardo da quello spettacolo terribile ed osceno: si, devo ammettere che sto aspettando che facciano a mio marito quello che il Capo mi ha sussurrato ed al quale (ancora non ci credo) ho annuito.
L'Orco prende il tubetto della crema lubrificante, se ne mette un pò sulla mano, si avvicina al culo di Giorgio e gli passa più volte la mano in mezzo alle natiche.
Sento mio marito emettere un gemito debole, penso che l'Orco stia premendo con il dito sul suo buchino.
Gli si fanno vicini anche gli altri due.
Il Capo gli si mette dietro, si inginocchia in mezzo alle gambe di Giorgio, gli afferra i coglioni con una mano ed il cazzo con l'altra.
Stringe leggermente le palle mentre delicatamente scappella un'altra volta il pene di mio marito.
Deve piacergli quella manovra, tenere in pugno il glande scoperto, gonfio e teso ma anche indifeso di un uomo probabilmente gli dà un forte senso di dominazione sessuale, infatti gli si drizza subito il cazzo.
Giorgio ha gli occhi chiusi, il pene gli è venuto duro, penso immagini già cosa stanno per fargli.
Il Rumeno chiede al Capo "Comincio io ?" e quello gli risponde di sì con un sorriso malizioso.
Il Capo si sposta di lato ma continua a palpare le palle e a segare il cazzo di mio marito, il Rumeno si posiziona dietro a Giorgio, gli palpa il culo infilando le dita in mezzo al solco, godendosi la carne soda e la pelle liscia e senza peli delle chiappe di mio marito. Poi appoggia il cazzo in mezzo ai glutei, cerca il buco del culo e ci punta il cazzo.
Giorgio ha un sussulto, sente la punta del cazzo di quell'uomo premere sullo sfintere abbondantemente lubrificato e cominciare a farsi strada.
Si ricorda di me, che sono li davanti e vedo tutto, mi guarda smarrito e ormai domato: "Ti prego, Amore ... non guardare ... voltati ... non voglio che tu veda cosa mi fanno facendo. Per favore ... non guardare ...".
Nessuno mi sta tenendo ferma, potrei voltarmi o chiudere gli occhi ma non lo faccio, non lo posso fare: ho la figa bagnata e non è per quello che mi hanno fatto prima quei tre porci, sono eccitata dalla scena che sto vedendo, da Giorgio violentato da tre uomini.
Il Rumeno lo spinge tutto dentro il culo di mio marito, comincia a scoparlo piano, delicatamente mentre il Capo non smette di segare mio marito.
Giorgio si è voltato, non ha il coraggio di guardarmi oppure sta godendo così tanto da dimenticarsi che sua moglie sta vedendo tutta la scena.
Lo sento ansimare, le cosce tese, le sue mani che stringono i bordi del comò, sta godendo forse come non mai con me.
L'Orco si mena il cazzone duro, poi si avvicina al viso di Giorgio: "Beh, a me niente ? Dopo tutto il lavoro che ho fatto a metterti il lubrificante in mezzo al culo".
Gli prende la testa e lo obbliga a voltarsi verso di lui, verso il suo pene che ora gli sta a pochi centimetri dal viso.
"Dai, bel culetto, apri la bocca e succhiamelo, sono sicuro che ne hai voglia".
Giorgio obbedisce docile, apre la bocca e l'Orco gli infila dentro il suo cazzo teso.
Mio marito glielo succhia e lecca, dall'espressione del viso e da come gli fa il pompino potrei scommettere che gli piace avere un grosso cazzo in bocca.
Non resisto, la mano mi scivola sulla figa, mi tocco e mi penetro con le dita, sono troppo infoiata, non ho più un briciolo di pudore per me o per mio marito.
Mi infilo l'altra mano in mezzo alle gambe, vado dietro, a cercare il buco del culo.
Mi sto penetrando davanti e dietro, le cosce oscenamente divaricate a far vedere a tutti quanto sono eccitata, quanto sono diventata troia a masturbarmi mentre guardo tre uomini che si fanno mio marito.
Il Rumeno ansima più forte, stringe le chiappe di Giorgio e dopo qualche colpo più deciso viene nel culo di mio marito.
Tira fuori il cazzo ancora duro e con la cappella bagnata di sborra, il resto dev'essere tutto nel culo di mio marito che, nel frattempo, si è preso in bocca anche la sborra dell'Orco.
Il Capo stringe un pò la mano che sta segando Giorgio che reagisce con un sussulto, respira più veloce, gode e poi sborra.
Giorgio è sfinito, lo slegano, lo portano sul letto, davanti a me. Alza gli occhi, mi guarda docile, ormai sottomesso: lo hanno usato come un giocattolo sessuale, gli sono venuti nel culo e in bocca e lo hanno fatto godere, il tutto davanti a me, a sua moglie, che lo guardavo e intanto mi masturbavo.
Il Capo mi fa sdraiare, mi monta sopra e mi scopa, facilitato dal fatto che sono ancora bagnata dal ditalino di prima; mi possiede davanti a mio marito che rimane steso di fianco a noi e ci guarda senza dire una parola.
Raggiungo ancora l'orgasmo, un pò prima del mio violentatore (ma posso ancora considerarlo tale ? Non mi oppongo, allargo bene le cosce per farlo entrare, lo tengo per i fianchi, rispondo ai suoi baci: non sono sicura si possa ancora dire che mi sta stuprando) che poi all'ultimo lo tira fuori e mi scarica la sborra sulle cosce.
Senza dire nulla i tre, a turno, si fanno la doccia e si rivestono poi se ne vanno.
«Grazie»
«Scritto molto bene, a me e mia "sorella" ci sarebbe piaciuto arrivare e cercare di salvarti, te e tuo marito ed invece essere costretti ad arrenderci ed essere presi anche noi da quei tre porci
Bel racconto, non una parola in più né una in meno !»