Pranzo, sto seduto a tavola mentre mi servi, spaghetti con astice, non devo fare niente mentre tu nuda giri intorno a me, ogni tanto ti blocco e ti accarezzo, il viso le mani, I capezzoli o I tuoi glutei .
Caffè, poi ti chiedo di andare di nuovo a letto.
“Sdraiati e allarga le mani e le braccia”
Ubbidisci.
Ti fascio gli occhi con una benda nera. Puoi sentire le mie mani sul tuo corpo. Le mie labbra ti accarezzano. Sorridi.
.
Mi stacco e senti che sto aprendo il cassetto. Prendo le corde ma tu non puoi saperlo. Te ne rendi conto quando senti che sto legando I tuoi polsi. Li senti stretti da giri di corda poi li fermo in alto alla spalliera del letto. Passo alle caviglie, la corda le avvolge in più giri, quasi una carezza che segna, poi anche le caviglie sono legate al letto. Sei immobile con le gambe divaricate ora.
Immobile, nuda, gioco con I tuoi capezzoli fino a fare inarcare il tuo busto, sfioro le labbra con le mie dita, gioco con la tua bocca, un dito sfiora le tue parti intime, diventa lucido di te.
Mi allontano ora senti il mio respiro lontano da te.
“Hai sempre voluto che ti raccontassi una storia vera, una storia che sia realmente capitata a me. Oggi la ascolterai dalla diretta interessata, ascolterai la storia di Sabina, sentirai la storia del suo piacere, e di me con lei.”
Rimani ferma e cerchi di respirare il meno possibile, vuoi ma no vuoi, ti senti umiliata, gelosa, arrabbiata ma nello stesso tempo eccitata nel sapere che tra poco sentirà una storia tra me e un 'altra donna.
Senti il click dello stereo, la voce di Sabina.
Eccolo li',davanti a me, il cavalletto. Lo guardo affascinata e impaurita. La tua voce mi fa quasi sobbalzare....girati, e spogliati lentamente, guardandomi negli occhi...le orecchie mi si fanno di colpo rosse e bollenti....ma i miei occhi rimangono incatenati ai tuoi,che mi fissano,mi accarezzano, mi
toccano, mentre lentamente mi spoglio rimango nuda, e tu continui a guardarmi,tranquillo, seduto in poltrona, senza dire nulla. sto cominciando ad arrossire dall'imbarazzo quando ti alzi, mi baci con dolcezza e poi mi fai girare. ed eccolo di nuovo li, lo vedo, il cavalletto. Il mio respiro è già affannoso mentre mi ci fai sistemare sopra. Le corde mi immobilizzano su quell giocattolo. Subito dopo la benda e il mondo non esiste più....solo il mio corpo mi parla di quello che c’e intorno, vulnerabile,esposto e aperto, e l'attesa di te.
....ed eccole, le tue mani, ..stanno giocando con i miei seni, avvolgendoli, accarezzandoli, stringendoli piano, i miei capezzoli durissimi, sono strizzati, tirati, per un tempo infinito, oddio ma perché con te il tempo si ferma????
Sono quasi sull'orlo dell'orgasmo quando ti fermi, poco dopo sento qualcosa di freddo e metallico mordermi dolorosamente i capezzoli. reprimo un grido. Clamps....e i pesi...ecco, mi stai mettendo anche quelli...e stavolta il grido mi sfugge...i capezzoli cosi' stretti e tirati mandano lampi di dolore acuto, ma allo stesso tempo mi sento come attraversata da scariche elettriche tra le gambe. Il cavalletto preme, cerco di non appoggiarmi ma invano le gambe cedono e il clitoride si appoggia sul cavalletto…. .
Sento due dita che mi scivolano dentro ti attardi dentro di me, rigirando le dita.
Fermo lo stereo
Sei legata immobile, bendata o mentre la voce di sabina parla, mi senti vicino a te che gioco con i tuoi
capezzoli mentre vedi lei parla dei suoi.
“Senti come e’ ispirata sabina? Pensi di riuscire ad essere come lei? Rispondi pensi di riuscirci? Lo senti come mi desidera come desidera le mia mani su di lei? “
una lacrima scende da sotto la benda, la vedo,
“cosa fai piangi ora? Piangi perché c'è chi sa godere forse meglio di te?”
metto la mano tre le tue gambe
“sei fradicia”
’
metto due dita dentro e poi te le faccio leccare, lo fai voluttuosamente. Sabina continua a parlare mentre le mie dita si muovono dentro di te, prima due profondamente, poi tre e ogni tanto sfiorano il clitoride, ti muovi respiri forte mentre nella tua testa senti Sabina.
Click
la voce di Sabina risuona
“ Con pochi colpi cominci a farmi venire, mentre con l'altra mano fai dondolare i pesi...mi sento frenetica.....il mio corpo vorrebbe muoversi, per accompagnare piacere e dolore con i suoi movimenti, cerco di strofinarmi sul cavalletto ne ricavo dolore e piacere .....e allora urlo....e urlo.… e urlo fino a che le dita non escono da dentro di me, lasciandomi ansimante.
La tua voce mi alita nell'orecchio.....sei una brava troietta, sempre bagnata e pronta....adesso puliscimi le dita come una brava cagnetta....io ti lecco le dita, succhiandotele coscienziosamente, fin quando non te le asciughi tra i miei capelli..….
Adesso sei dietro di me, le tue mani mi accarezzano I glutei, li divarichi e sento le tue dita che cominciano delicatamente a massaggiarmi sono bagnate, le tue dita giacano con la mia parte più intima e stretta, lentamente dolcemente ma senza pietà e ancora una volta il tempo si ferma....mi sento pronta e aperta,ma il tuo dito implacabile affondato dentro di me non si ferma,continua a muoversi, a girare ad aprirmi fin quando non comincio a tremare e I muscoli mi si irrigidiscono.....mi dai una sculacciata, due tre, forti.
Non provarti a irrigidirti...mi dici...ti voglio rilassata,voglio giocare ancora un po cosi' ..due dita, forse tre, poi vedrò.....queste parole mi strappano un gemito, ed esclamo no,ti prego, basta!!!! ti fermi, e quasi con stupore mi dici....hai detto...BASTA??
no, no padrone, io intendevo basta cosi', ti prego, ti imploro di prendermi ora questo intendevo.....sento il tuo dito uscire.…
Spengo lo stereo
Tu respiri sempre più forte mentre il quarto dito entra dentro di te, allarghi ancora di più le gambe per farmi entrare meglio,
“ Lo vedi come stai godendo nell’ascoltare Sabina, non ti vergogni di godere delle parole di un’altra
donna ?”
“no” rispondi,
e continui a muovere il bacino. Tento di togliere le dita le tiro fuori lasciando solo la punta dentro, aspetti un attimo per vedere cosa faccio poi, quando vedi che rimangono ferme cerchi di inseguirle con
il bacino per risucchiarle dentro.
“ecco vedi come sei schiava? Piangi ti disperi ma vuoi godere. Non ti vergogni per niente a pensare che stai qui legata a sentire le mie avventure narrate da chi le ha vissute con me che sospira per me e tu stai godendo come una cagna, e cerchi le dita che ti sfondino.
Piangi, da sotto la benda piangi ma non riesci a fare a meno di muovere il bacino e di godere. Ti senti umiliata distrutta ma l’unica cosa che senti sono le mie dita dentro e arrivi al tuo primo orgasmo con la voce di sabina nelle orecchie.
Click
“ Subito dopo il primo colpo di cinghia scende forte sui miei glutei ...e sento la tua voce gelida....che dice ”tu....VUOI???”
No padrone, no, perdonami, non voglio niente..…, ho in mente le tue parole che dicono “risposta sbagliata, troia”...mentre mi colpisci ancora con la cinghia.
Lo so lentamente dopo altri colpi capisco che vuoi sentire la risposta giusta per fermarti, senti I colpi sulle cosce sui glutei. Sento il dolore il calore ma sento anche che con l'altra mano mi stai toccando il clitoride...non riesco quasi a pensare, arrivano altri colpi.
Ti sento pero quando mi chiedi se io, ...possa mai VOLERE qualcosa.
Rispondo che no padrone, no, non posso volere niente..… la cinghia pero continua non si ferma e mi devo appoggiare al cavalletto, fa male un po… .
Lo so ho sbagliato ancora devo pensarci meglio ....ma ormai sono quasi in lacrime, sento solo la cinghia sulla pelle rossa, i capezzoli chiusi in una morsa, il piacere della tua mano che gioca con il imo clitoride, annebbiandomi il cervello.
Lo capisci, capisci che sto entrando in un tunnel e mi dai una mano chiedendomi se c'è qualcosa che io potrei anzi dovrei volere ...mentre a cinghia inizia a colpirmi le labbra…. E mi fa rabbrividire. Un
lampo mi attraversa il cervello, e ansimando ti dico si padrone,si, devo volere quello che vuoi tu.…
sento che mi dici che sono una brava troietta, ...mentre il terzo colpo sulle labbra mi fa ansimare.
Mi chiedi cosa tu possa volere ora, non sono lucida, non piu, rispondo come mi viene, rispondo che tu … che tu vuoi giocare con il mio culo.
No, lo so non e’ la risposta giusta e lo capisco subito quando continui a colpire con la cinghie le mie labbra il mio clitoride, e mi dici che in ora vuoi soltanto quello che stai facendo, che devo chiedere perdono per quello che ho detto, mentre I colpi lenti mi scuotono.
Tu stai sul letto legata sempre più eccitata mentre senti che la cera inizia a disegnare il tuo corpo, I capezzoli stretti nella morsa della cerca che si solidifica, gocce calde sulla tua pancia e sui seni, gocce di certa sulle cosce, le senti dentro che ti avvolgono mentre senti nella testa la voce di Sabina
“Cerco di abbassarmi sul cavalletto ma e’ peggio, sento calore, la pelle mi brucia, mi piace, e inizio a chiederti perdono, perdono padrone ti prego perdonami, ma non riesco a finirà la frase. Un orgasmo mi scuote e chiedo perdono mentre sto godendo. Perdono anche di essere venuta padrone… perdono, godo e chiedo perdono insieme non esco dal tunnel.
Ti slego proprio quando e’ finito il cd, ti giro senza dirti una parola ti allargo le gambe ed entro dentro di te. Appena entro tu cominci subito ad avere un orgasmo non smetti piu mi muovo dentro di te e piu vieni fino a che non mi alzo e ti lascio esausta.
“Padrone per favore vienimi in bocca, padrone ti vorrei bere” chiedi,
“cosa? Tu vuoi? Anche tu vuoi qualcosa? Ora? “
“No no scusa padrone no...non volevo”’ mi dici ricordandoti di Sabina e cominciando a tremare.
“alzati” ti dico con voce calma.
Ti alzi davanti a me con lo sguardo rivolto a terra, “mettiti a 4 zampe” ti chini, mani a ginocchia a terra.
Ti tolgo la benda e ti metto una corda attaccata al collare, tiro, a te non rimane che seguirmi come una cagna docile, andiamo in bagno. Mi segui al guinzaglio fino alla doccia, ti faccio entrare e poi lego la corda alla maniglia della doccia.
“fai pipi cagna”
Non capisci mi guardi ma non osi parlare, poi piano piano ci arrivi, sei a 4 zampe alzi un po le braccia, sei rossa ti vergogni moltissimo, allarghi le gambe, mente io ti guardo fumando una sigaretta.
Chiudi gli occhi fino a che non esce il tuo getto dorato e fai pipi come una cagna.
Appena hai finito vengo a riprenderti, slego il guinzaglio e ti conduco in cucina,
“cuccia” ti dico.
Prendo la tua testa e ti scopo in bocca fino a che non vengo