Per il secondo anno consegutivo all'inizio dell'estate, mi recai nella casa al mare di proprietà dei genitori del mio ragazzo, dove tutti insieme trascorrevamo almeno un paio di settimane. La casa era molto bella, grande e soprattutto vicinissama alla spiaggia dove io trascorrevo gran parte della giornata a cuocermi al sole come una lucertola. Al mio ragazzo però non piaceva molto stare in riva al mare e spesso, anzi quasi sempre, poco prima dell'ora di pranzo tornava a casa, dove poi trascorreva il resto del tempo con la sua play. La settimana seguente venne  a trovarci lo zio del mio ragazzo che ormai da diversi anni viveva in Germania e che prima di allora non avevo mai conosciuto. Era un bell'uomo sulla quarantina con modi di fare molto dolci, ma denotava un carattere forte da uomo di mondo. Fortunatamente anche a lui piaceva crogiolarsi per molte ore  al sole, forse perchè il resto dell'anno lo trascorreva al freddo o forse perchè si era invaghido del mio sedere "perennemente in perizoma" da cui non scostava mai lo sguardo, ma gradivo molto la sua compagnia. In più di qualche occasione, esordiva con delle battutine o barzellette erotiche, mantenedosi però sempre entro un certo limite senza passare al volgare. Era simpatico, e soprattutto trascorreva molto piu tempo con me rispetto al suo nipotino. Una mattina però mentre ci trovavamo tutti quanti in spiaggia, la mia ex suocera ebbe un'improvviso malore, nulla di grave, ma comunque il mio ragazzo e suo padre decisero di accompgnarla al pronto soccorso per un controllo. Rimasi sola con lo zio per circa un'ora poi visto l'orario, decisi di tornare a casa per preparare qualcosa da mangiare in attesa del loro rientro. Lui mi disse di voler rimanere ancora un po li e che mi avrebbe raggiunta più tardi. Appena arrivai a casa, andai subito nella doccia all'aperto collocata  nell'angolo del giardino per liberarmi della sabbia che avevo indosso prima di entrare in casa, e sapendo che in quel momento ero completamente sola, mi tolsi tranquillamente il costume per lavarmi meglio. Mentre mi stavo sciacquando i capelli, nel riaprire gli occhi mi accorsi che proprio li davanti a me c'era lo zio del mio ragazzo che mi stava guardando con espressione compiaciuta. Feci un sobbalzo per la sorpresa, ma non mi scomposi più di tanto perchè avevo capito che era attratto da me. Si avvicinò, mi mise una mano dietro la nuca e mi baciò appassionatamente, poi mise l'altra mano tra le mie coscie ed iniziò a masturbarmi sapientemente la passera. Era davvero bravo e mi eccitai dai morire quindi molto spontaneamente mi inginocchiai davanti a lui e gli abbassai il costume. Non riuscivo a credere ai miei occhi, aveva un'uccello davvero davvero enorme.  Pensai che certe cose fossero una prerogativa di certi rari attori porno di colore. Lo presi in mano ed era molto pesante pur ancora non essendo ancora completamente eretto. Iniziai a leccarlo voracemente e poco a poco si estese in tutta la sua magnifica grandezza tanto che non riuscivo a farlo entrare nella mia bocca. Pensai che una cosa del genere non sarebbe mai riuscita a penetrare la mia vagina, quindi continuai a leccarlo e smanettarlo con l'intento di farlo venire. Evidentemente però lui aveva altri progetti,  mi fece rialzare e con la sua calda voce mi sossurrò: VIENI TESORO MIO, ORA TI FACCIO PROVARE UN VERO CAZZO, NON COME QUEL PISTOLINO DI MIO NIPOTE A CUI SEI ABITUATA A CUI PIACE PIU' LA PLAY CHE LA TUA STUPENDA FICHETTA! Mi preoccupai davvero un po pensando a quelle eccessive dimensioni, ma ero anche icuriosita e super eccitata. Mi appoggiai con il petto al tavolino di marmo del giardino e mentre mi trovavo con il fondo schiena esposto verso di lui, avvertii chiaramente quella bestia enorme appoggiarsi sulla mia passera. Inizio a massaggiarla con la sua cappellona e a poco a ponco inizio ad introdurlo dentro di me. Inizialmente avevo la sensazione che mi stesse spaccando in due, ma mentre quel coso continuava a farsi strada nella mia bagnatissima fica mi resi conto che era molto più larga ed elastica di quanto credessi. Ero davvero incredula quando mi resi conto che era entrato completamente dentro evvertendo le sue palle sbattere tra le mie gambe. Iniziò dapprima con il  pomparmi lentamente ma con colpi decisi e ben assestati, poi continuò a sbattermi sempre più fortes. Sentivo quel bazuca entrare ed uscire da me come fosse un treno in corsa e provavo delle sensazioni mai avute prima. Mi stava sfondando ed io godevo a ripetizione tanto che persi il conto dei miei orgasmi, fino a quando avvertii chiaramente che stava per venire anche lui, quindi sentii il forte istinto di leccarlo ancora ed assaporare il suo nettare. Mi distaziai un po per sfilarlo dalla mia passera, mi voltai e spalancai la bocca più che potevo davanti a quella enorme e rossa cappella, fino a quando quel vulcano eruttò un fiume di sperma calda e densa. Aveva un sapore forte come piace a me, e la ingoiai quasi tutta voracemente. Mai prima di allora avevo goduto così tanto in vita mia e, già pensavo aquando sarebbe stata la prossima volta. Poi lui mi abbracciò, limonò appassionatamente di nuovo la mia bocca,  gustandosi anche tutto il sapore del suo stesso sperma che in parte colava lungo il mio collo, poi avvicinò la sua bocca al mio orecchio e mi disse: SEI DAVVERO STUPENDA E BRAVA, LA TUA FICA E' MOLTO CALDA ED ACCOGLIENTE MA IL MIO OBIETTIVO FINALE E' IL TUO CULO CHE HA SCOLVOLTO I MIEI SENSI DAL PRIMO GIORNO CHE L'HO VISTO, QUINDI PICCOLA, PREPARATI PSCICOLOGICAMENTE, PERCHE LA PROSSIMA VOLTA TE LO SPACCO IN DUE! In quel momento ebbi un brivido lungo la schiena pensando a quelle parole ed ad dolore che avrei provato, ma nei giorni successivi non smettevo di desiderarlo. Purtroppo però non ci furono più occasioni poichè lui dovette ripartire anticipatamente per problemi di lavoro ed io persi i suoi contatti visto che nell'inverno seguente mi lasciai con il mio ragazzo. Fu un'esperienza davvero unica ed indimenticabile. Mi convinsi che per la prima volta in vita mia ero innamorata di un cazzo!

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