10) - 1993


“Cazzo..cazzo..cazzo..figacazzo.figacazzo.” Continuano a risuonarmi nel cervello come un mantra, ne ho voglia, ho voglia di godere.. Abito da quasi un’anno ormai a Firenze per motivi di studio nella casa che era dei miei nonni. I miei l’hanno tenuta disabitata proprio nell’evenienza che volessi frequentare l’università e così è stato. Sono sul tram che mi sta riportando a casa ed ho una voglia addosso che guardo qualsiasi maschio mi capiti a tiro come fosse nudo, qualsiasi donna come se avesse la figa aperta e pronta per la mia lingua.  Sfrego lentamente le cosce tra di loro, sento le mutandine bagnate, ho quasi paura di godere così, in mezzo alla gente. In questo momento vorrei che qualche passeggero mi si appoggiasse, mi facesse sentire il suo cazzo appoggiandolo al mio culo, vorrei godere cosìcon un cazzo appoggiato e che mostra la sua voglia di scoparmi. Devo essere proprio fuori di testa! Appena arrivo a casa prendo il telefono e chiamo Mario. Mi piace scopare con lui, abita abbastanza vicino, anche lui frequenta l’università e abita con alcuni amici in affitto.


“Ciao amore mio” mi risponde.


“Ciao, che fai adesso?” gli dico senza prender fiato.


“Niente di che, sto finendo di mangiare con un amico poi, se vuoi, ci si può vedere, tra un’oretta va bene?”.


“Ok, ti aspetto” e riattacco senza neppure sentire la risposta.


Siamo amici o, come si dice adesso, scopamici e credo che lui abbia già capito il motivo della mia telefonata. Voglio scopare, voglio sentire il suo cazzo dentro la mia figa fino a che non la riempie di sborra bollente! Ci piace godere insieme, probabilmente non scopiamo ma facciamo l’amore, la nostra non è solo una ricerca del piacere personale ma anche il desiderio di dare piacere all’altro. Mario è speciale, chissà,  forse un giorno potrei anche innamorarmene!


Dopo poco risuona il telefono.


“Ciao dolce principessa, se vengo con la mia amica Bea ti dispiace? Sappi che Bea è una sorpresa pazzesca! Sono sicuro che ti piacerà!!!”


“Bea? E chi è stà Bea? La conosco?”


“No, non la conosci,  è una mia amica conosciuta all’università, fa il mio stesso corso e.è una ragazza speciale e vedrai che ti farà piacere conoscerla, te l’assicuro, non rimarrai delusa”.


“Ok, vieni con Bea”.


Ho la grossa impressione che tutti i miei progetti di sesso e godimento con cazzo grondante di sborra in fondo alla mia figa stiano andando all’aria, chi cazzo è questa Bea?


Dopo una buona mezz’ora arrivano, sento suonare al citofono, apro senza neppure rispondere.


Apro la porta di casa  e finisco di sistemare un cucina.


“Ci sei?” Mi dice Mario entrando in casa.


“No, sono uscita” gli rispondo ridendo.


Mi affaccio dalla cucina e me li trovo di fronte; Mario sempre bellissimo ed eccitante e con un sorriso che mi rende felice ogni volta che lo vedo e Bea davvero una bella ragazza, alta quasi come me ma con un seno più importante, due labbra che vien voglia di baciarle ed una pelle che sembra di porcellana. “Ciao, io sono Grazia” e le porgo la mano. Ha un sorriso bellissimo, sincero: “Io Beatrice, Bea, Mario mi ha parlato di te emi ha invitato a conoscerti”.


“Chissà cosa ti ha raccontato di noi questo stronzo”


“Niente di che, mi ha detto che vi piacete


e non ti ha detto che facciamo sesso ogni volta che ci vediamo?”


Bea ride timida: “Beh, si, qualcosa mi ha accennato”.


Sembra proprio che il ghiaccio sia rotto, loro si siedono sul divano ed io sulla poltrona. “Prendo qualcosa da bere” mi alzo e metto sul tavolino una bottiglia di whisky ed una di gin e tre bicchieri.


Si beve e si parla un pò del più e del meno, l’università, gli esami, i professori e il tram, il tempo sia in senso metereologico che del tempo che passa e chissà cosa faremo da vecchi. Mario ogni tanto mi lancia sguardi maliziosi che ben conosco, sembra quasi nascondermi qualcosa di davvero speciale, io di mio ogni tanto mi estraneo dai discorsi che si fanno e guardo Bea spiandone ogni movimento, ogni suo più piccolo particolare mi piace, addirittura fantastico su di lei e mi eccito al solo pensiero di poterla accarezzare. Indossa una gonna abbastanza corta, guardo con attenzione come si muovono le sue cosce, cerco di spiare fino a vederle di sfuggita le mutandine di pizzo nere. Proprio mentre stò pensando queste cose Bea mi guarda fissa negli occhi e con un sorriso davvero speciale mi dice: “Scusa Grazia, se ti dicessi che adesso ho voglia di baciarti cosa mi risponderesti?”. Rimango allibita, una domanda del genere così, senza un minimo accenno a nulla di sensuale o erotico. “E’ da quando sono entrata che ho voglia di baciarti, sei bellissima e ho davvero voglia di farlo. Mario me l’aveva detto che sarebbe successo ma davvero non ci potevo credere”. Non sapevo cosa fare, anche se mi ero eccitata all’idea che veniva Mario il fatto che venisse con una certa Bea non era certo una buona prospettiva per sfogare la mia eccitazione o, meglio, così credevo.


Rimango stupita, lei si alza e si siede sulle mie ginocchia, mi accarezza dolcemente il viso, le sue dita sfiorano le mie labbra, leggere come farfalle. Le apro appena, ora le sue labbra si appoggiano alle mie e la sua lingua entra nella mia bocca alla ricerca della mia: è di una dolcezza incredibile, l’adoro, mi piace, l’abbraccio.


Ci dimentichiamo quasi di Mario, le mie mani prima sfiorano le sue cosce per poi cercare il suo seno sotto la camicetta, sento i suoi capezzoli tra le mie dita, li accarezzo e poi li stringo, le nostre lingue sembrano non voler smettere di cercarsi. Si alza e comincia a spogliarsi, ha un fisico bellissimo, “Ho una sorpresa per te” mi dice sorridendo maliziosamente. Mi spoglio anch’io continuando a guardarla: è davvero bellissima. Mi spoglio completamente, sono completamente nuda di fronte a lei, il suo bacio mi ha amplificato l’eccitazione. Bea rimane con le mutandine e noto chesono abbastanza gonfie, sembra avere un monte di venere davvero importante. Le abbassa lentamente e un bellissimo cazzo esce tra le sue mani. Bello, lungo e sottile, con una cappella appena disegnata. Rimango stupita, non mi era mai successo di vedere niente di simile, sono eccitatissima. “Forse è meglio se ci spostiamo di là”, dico mentre la prendo per mano e l’accompagno in camera da letto. Mario sorridente ci segue. Per la prima volta in vita mia tocco un cazzo tra le gambe di una donna. Bea è una bellissima donna, non è un travestito o un uomo truccato, è una donna con uno splendido cazzo tra le gambe. Ci stendiamo sul letto  e  l’abbraccio. Il mio piccolo seno contro il suo, le nostre bocche che si cercano ancora e le nostre mani che vanno alla scoperta dei nostri corpi. Sento il suo cazzo tra le mie cosce, vorrei aprirle e dirle di scoparmi subito ma lo prendo in mano, piano piano sta diventando duro, faccio scivolare la sua cappella tra le mie dita. Mi abbasso, ho voglia di prenderlo in bocca, di baciarlo. Mario è li che ci guarda e sorride, gli mando un bacio: “Dai, spogliati e vieni qui, credo che Bea sia d’accordo”.


Ci sediamo tutti e tre sul bordo del letto: alla mia sinistra c’è Bea ed alla mia destra Mario che appena spogliato ha già sfoderato in tutta la sua bellezza il suo cazzo nero e lucido. Bea mi accarezza i capelli e mi attira a sé, mi bacia ancora, la sua lingua che gioca con la mia mi eccita da morire. Le accarezzo il viso e poi scendo giù, sul suo esile collo e poi sui suoi seni davvero splendidi. Mario dietro me ne approfitta per carezzarmi le tette, i miei capezzoli si drizzano sotto i suoi tocchi. Mi abbasso, il cazzo di Bea mi attira come fosse un dono, lo stringo nella mano e lo sego piano piano, è lungo e sottile, la pelle copre completamente il prepuzio. Mi abbasso ancora e la mia bocca ormai gli è vicina, la mia lingua sfiora la cappella e la mia mano l’accompagna. Sento il calore della sua cappella quando mi entra in bocca, è bollente! Mario continua ad accarezzarmi, le sue dita ormai sono dentro la mia figa e sanno bene come muoversi. Stò facendo un pompino a Bea, una splendida donna mentre un cazzuto incredibile mi sta masturbando la figa! “Mettimelo dentro” riesco solo a dire a Mario. “Vieni sopra tu” mi dice lui stendendosi sul letto. Lascio Bea per impalarmi sul cazzo di Mario, come al solito quando entra mi lascia senza respiro, occupa completamente la mia figa, tutta, fino in fondo! Non faccio in tempo ad abituarmi al cazzo di Mario che sento Bea che mi fa stendere e fa scivolare il suo cazzo sul mio culo avanti ed indietro. Dio mio, aspetto solo che lo faccia, non voglio dirle niente o invitarla a fare nulla ma aspetto che mi prenda anche lei. Sento che muove il suo cazzo verso la mia figa per poi tornare verso l’ano, sembra quasi piano piano lubrificarlo e renderlo pronto. Appoggia piano la cappella e piano e dolcemente spinge: il mio culo si apre e lei entra dolcemente, con poche mosse lo sento fino in fondo nel mio culo. Ora sia lei che Mario cominciano a muoversi, piano, con calma i loro cazzi entrano ed escono, Bea si aggrappa alle mie tette e mi bacia il collo mentre sento il suo cazzo sempre più a fondo nel mio culo, Mario è quasi fermo: “voglio sentirti godere” mi dice mentre mi bacia e mi infila la lingua in bocca. Mi sento in estasi, presa davanti e dietro come mai m’era successo, presa dietro da una donna che sà baciare come nessuno al mondo e con due tette bellissime, molto meglio delle mie, ed un cazzo che sembra fatto apposta per il sesso anale. Non ricordo quanto siamo stai così, non so quante volte ho goduto prima che Bea svuotasse tutta la sua sborra nel mio culo: ho sentito il suo cazzo scorrere nel mio culo come una sensuale carezza, la sua cappella solleticava il canale anale come mai avevo sentito. Poi l’ho sentita venire, “ Stò godendo Grazia, vengo dentro di te” ed ho sentito il suo cazzo fermarsi dentro, in fondo, l’ho sentito pulsare e la sua sborra bollente riempirmi. Mario invece sembrava volesse rimanermi dentro in eterno, avevo il suo cazzo duro piantato nella mia figa e si muoveva piano, quasi al rallentatore, poi si fermava e rimaneva ad aspettare un mio movimento, allora si muoveva ancora per poi di nuovo fermarsi sempre dentro di me. Ad un certo punto ho cominciato a sentire la lingua di Bea tra la mia figa e l’ano, immaginavo stesse leccando anche la sua sborra che usciva dal mio culo. “Adesso ti riempio” disse Mario e comincio a muoversi dentro e fuori come un ariete, mi sentivo piena e vuota ad intermittenza, una sensazione incredibile. “Dai, dai, sborrami dentro” lo incitavo mentre sentivo un’altro orgasmo che arrivava. Si piantò dentro di me fino in fondo, avevo la sensazione che quel cazzo mi arrivasse in gola e sentii le pulsazioni del suo cazzo e gli schizzi di sborra allagarmi la figa678..10 schizzi di sborra densa e bollente dentro. Mario aveva la capacità di riversarmi in figa fiumi di sborra ed a me piaceva da morire sentirla dentro di me. Quando usciva la raccoglievo con la mia mano e me la spalmavo sul corpo per poi succhiarmi le dita ed assaporarne il gusto e la consistenza. Anche Bea sembrava seguire il mio esempio, mi leccava la figa appena liberata dal cazzo di Mario e anche lei si accarezzava il corpo cospargendosi della sua sborra. Quasi mi appisolo sotto le carezze di Mario e quelle di Bea, muovo appena le mani e mi ritrovo quasi schiacciata dai loro corpi. Sento il cazzo di Bea che mi sfiora i fianchi, lo accarezzo piano con la mano. Mi abbasso e lo voglio in bocca, voglio sentirla godere nella mia bocca, voglio la sua sborra in bocca, sentire il suo piacere ed il suo sapore. Mi abbasso e la mia lingua lo accarezza, il suo cazzo sussulta. Me lo infilo in bocca, lo succhio piano, lo lascio uscire piano dalle mie labbra e poi lo riprendo e lo ingoio fino in fondo. Piano piano si sta rinvigorendo e tornando duro. Bea si stacca un attimo e si mette sopra di me in un bellissimo 69. Sento la sua lingua tra le labbra della mia figa, sento le carezze delle sue dita sul mio clitoride. Il suo cazzo cresce, ora lo sento duro, lungo e duro. Succhio piano la sua cappella, la sento fremere mentre la sua lingua sembra volermi ripulire di tutto quanto successo prima. Alzo lo sguardo e vedo Mario, seduto al nostro fianco che si masturba lentamente il suo grosso cazzo. Allungo la mano e glielo tocco, avrei ancora voglia di averlo dentro. Bea sembra aver capito il mio desiderio, si sposta appena a chiama Mario, alza le mie gambe sopra le sue spalle e prende il suo cazzo in mano e piano me lo infila, sento le sue dita allargarmi la figa per fare spazio al cazzo di Mario, una sensazione mai provata. Sento la sua cappella entrare dentro e insieme sento la lingua di Bea che gioca con il mio clitoride. Bea si sposta, mi accarezza tutto il corpo, mi succhia i  capezzoli e poi arriva con la sua bocca alla mia, la sua lingua entra nella mia bocca e stò già godendo, le sue mani mi accarezzano tutto il corpo, il cazzo di Mario entra ed esce senza  sosta, lo sento quasi ingrossarsi ad ogni movimento. “Vengo.godo.sto godendo” riesco a mormorare. Bea non abbandona la mia bocca, le sue mani sembrano voler scoprire tutto il mio corpo. “Dammi il tuo cazzolo voglio in bocca” riesco a dirle. Lei si alza ed ora ho il suo cazzo nuovamente in bocca. Lo succhio, le accarezzo le palle e il buco del culo e lo faccio scivolare fuori e dentro la mia bocca. Sento il suo culo che sembra volersi aprire e lo stimolo con un ditopoi due ed entro.Sento che le piace. Si muove piano come a volermi scopare la bocca, voglio sentirla godere ed assaporare tutto il suo piacere. Le mie dita nel suo culo sembrano amplificare il suo piacere mentre Mario è pronto a riempirmi nuovamente. “Vengo.adesso ti riempio la pancia”.riesce a dire. Sento nella figa i sussulti del suo cazzo e nuovamente un’infinita serie di schizzi di sperma bollente. Proprio in quel momento anche Bea si irrigidisce e mi scarica in bocca tutto il suo piacere. Non ne lascio cadere una goccia. Restiamo fermi così. Come in una fotografia ho il cazzo di Bea in bocca che sembra proprio non volerne sapere di uscire ed il cazzo di Mario in figa che è sempre lì, presente e che dà piccoli segni di vita muovendosi lentamente. “Siete stati fantastici, vi amo” sussurra Bea. “Voglio godere di voi tutti i giorni”. Bea sfila il suo cazzo dalla mia bocca e viene a baciarmi, la sua lingua gioca con la mia e, malgrado lo credessi impossibile, mi eccita ancora, mi fa ancora venire la voglia di lei. “Mario m’aveva detto che sei fantastica, io non ci credevo, ti adoro, sei davvero speciale” mi dice Bea mentre ricomincia ad accarezzarmi. “Ho voglia di scoparti” mi sussurra mentre sento il suo cazzo che si irrigidisce ancora tra le mie cosce. E’ davvero una giornata speciale, di quelle da ricordare. Ancora qualche bacio, qualche carezza ed il suo cazzo trova dritta la strada per entrare nella mia figa superbagnata e già piena dello sperma di Mario. “Bea, scopami piano, voglio sentire ogni millimetro del tuo cazzo che entra ed esce dalla mia figa, voglio ascoltare ogni secondo le sensazioni delle carezza della tua cappella sulle pareti della mia figa, voglio goderti!” Riesco a dirle prima di rilassarmi completamente in balia delle sue carezze e delle sue spinte. Mi sembra di perdere i sensi, sento solo il suo affilato cazzo scoparmi piano come le ho chiesto e tutto il mio corpo reagire come una corda di violino pronta a sciogliersi. Ho gli occhi chiusi, la bocca di Bea che mi riempie di baci, le sue mani sulle mie minuscole tette ed il suo cazzo che entra ed esce senza tregua dalla mia figa. “Voglio godere Bea, voglio sborrare” riesco a dirle. Mario ci sta guardando e si masturba anche lui lentamente seduto al nostro fianco. Ad un tratto Bea lo guarda: “Vieni, dai”. Mario si mette dietro a Bea, penso voglia metterglielo nel culo macosì grosso A quanto pare è troppo grosso per me ma non per Bea, glielo infila senza nessun problema e lo sento pompare. “Ti sborro, stò sborrando” riesce a dirmi Bea mentre sento il suo cazzo irrigidirsi dentro di me. Pochi e bollenti getti di sborra, sento ancora Mario che la monta ed aspetto che venga anche lui. Io e Bea continuiamo a baciarci fino a sentire il grugnito di Mario che si svuota dentro il culo di Bea.


“Ma come hai fatto a prendere in culo il cazzo di Mario?” chiedo a Bea appena riusciamo a sembrare persone normali.


“Wow, ne ho presi anche di più grossi, te l’assicuro”


“Io non ce la farei mai, parto già con la paura che mi rompa il culo”


“Bahnon è necessario, una lo fa se le piace”, sorride, mi guarda negli occhi e mi bacia.


Rimaniamo stesi sul letto, abbracciati e quasi appiccicati l’un all’altro, ci appisoliamo. Nel dormiveglia sento il corpo di Bea aderire al mio, le sue mani sul mio seno, la sua bocca sul mio collo. Mario è steso dietro Bea, sento solo la sua mano sulla mia coscia.


Siamo rimasti così forse un ora, forse di più. Ci risveglia il suono del telefono. Mi alzo divincolandomi e raggiungo il telefono: “Pronto”.


“Ciao Grazia, come va? Domani sono a Firenze, ci si vede?”.


“Ma certo amore mio, domattina sono a lezione ma a mezzogiorno sono a casa. Vieni che si mangia qualcosa insieme”.


“Sicuro amore mio, un bacio”.


Lucia mi annuncia il suo arrivo per domani, sò già che sarà una bellissima giornata.


“ E voi, ci sarete domani?” Chiedo a Mario e Bea.

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Categorie: Sesso di gruppo