Le vacanze sono finite, anche la nostra piacevole appendice calabrese e così io Ukra, zia Toma e mia suocera siamo ritornati a Roma. La vita è ripresa con i nostri piaceri e anche con il lavoro. Ciò che è bello è che in questo periodo di vacanze calabresi siamo stati molto bene e il nostro rapporto è diventato veramente erotico. Mia suocera e zia Toma sono sempre più vogliose, esigenti e desiderose del mio cazzo…con il benvolere di Ukra. Io continuo a non sborrare quasi mai, ma sento le tre donne soddisfatte e questo mi fa stare bene. In qualche modo si fa…specie quando si mettono tutte e tre insieme…La sborrata è sicura ed è abbondante per tutte, come una festa a sorpresa. Io in particolare poi, dalla frequentazione di zia Toma e di mia suocera, ho scoperto tutte le gioie del sesso che solo le donne mature possono dare, parlo delle ultracinquantenni-sessantenni e mi sono detto che non voglio mai più perdere quella che è la loro assoluta porcaggine oramai priva di qualsiasi inibizione. Zia Toma con le sue tettone enormi ha imparato a farmi cose fantastiche e a non avere alcun pudore, proprio come sognavo che avvenisse quando l’avevo vista appena sbarcata a Roma dall’Ucraina. La guardo mentre mi sorride e mi rendo conto che è diventata una magnifica vacca che gode di sé stessa senza più complessi, mentre si munge le tette e si sditalina a favore di camera, sapendo che questo video che stiamo facendo alimenterà la nostra prossima scopata. Lo stesso vale per mia suocera Olena e per il suo culo enorme di cui prima si vergognava tantissimo e ora sa che è la sua parte più erotica e adorabile. Anche lei ride venendo a masturbare il mio cazzone che è già ritto solo al pensiero. Ukra, Olena e zia Toma, ormai da tempo girano per casa nude e questo fa la felicità dei nostri vicini di casa maschi che sono sempre alla finestra sebbene dà molto fastidio alle donne che vedono i loro uomini sempre intenti a guardare quelle “zozzone ucraine porche” ma a me piace così. Ormai nel quartiere sono invidiato dalla grande maggioranza degli uomini e ammirato da una piccola parte…senza contare le donne, alcune delle quali mi hanno conosciuto e sanno perché sono così fortunato. Ukra come zia Toma e mia suocera sebbene mature sono diventate il mio paradiso. Hanno sempre voglia di scopare e quando io non lo posso fare per impegni o per lavoro, lo fanno tra di loro e mi fanno avere eccitanti video sul telefonino o sul computer che mi arrapano contribuendo a farmi passare la giornata erotizzato. Sanno che al mio ritorno è sempre festa e si preparano per festeggiare. Lo stesso accade se una delle tre o tutte e tre sono fuori mentre io rimango a casa. Se sono a lavoro si eccitano di più…e spesso si fanno dei ditalini fantastici da farmi vedere o si succhiano i capezzoli vicendevolmente. Ormai abbiamo il gusto di trasmetterci tutti i desideri che ci passano in mente. Dire che sono complici è davvero poco. Sono tre vaccone porche felici di esserlo. Loro ridono e quando sono a casa, sempre più spesso, a dire il vero, mi svuotano letteralmente i coglioni. Questa notte appena trascorsa, ad esempio, ho avuto una piacevole maratona tutto sesso solo con Ukra. Devo dire che alla fine la mia donna ha gettato la spugna dopo aver squirtato l’anima, mentre io non ho sborrato, ma sono stato molto soddisfatto della prestazione e soprattutto della resistenza ad ogni posizione e ad ogni tentativo fatto da lei. In realtà speravo che mia suocera e Zia Toma si facessero avanti a dare aiuto alla figliastra nipote, ma ciò non è avvenuto. Così questa mattina Ukra, dopo aver fatto una doccia lunghissima ha trovato una colazione pronta molto consistente, preparata da sua zia Toma e dalla matrigna ed è andata a lavoro sorridendomi e dicendo: ti lascio alle due vaccone ucraine che sono certa sapranno farti sborrare l’anima, visto quello che abbiamo fatto noi questa notte… e che loro hanno sentito. Io un po’ perplesso le avevo chiesto se secondo lei avessero sentito tutto e lei sorridendo mi aveva detto: guardale come sorridono e guarda quanta fame di cazzo c’è nei loro occhi; una è la mia matrigna e l’altra era la sorella di mia madre…. vacca illimitata. Ste due hanno fatto rizzare i cazzi di mezza ucraina, facendo sborrare tutta l’Ucraina fino a Kiv. Questa sera mi dirai, ma sono certo che hanno una voglia che ti faranno il cazzo livido. Mi aveva così dato un bacio in bocca di fronte alle due, e poi con la stessa ironia e con lo stesso erotismo aveva munto le tette a zia Toma e aveva dato una pacca energica sul culo della sua matrigna. Sorrideva ancora e dopo averle baciate aveva detto in ucraino: vi lascio il mio uomo che oggi non va a lavoro, mi raccomando fategli tutto quello che si deve fare per farlo sborrare….Mi ha scopato tutta la notte e non ha ancora sborrato… la sborra è tutta per voi se riuscite a farlo sborrare, è importante soddisfare il nostro uomo! mi raccomando. Le due donne avevano sorriso complici, dimostrando subito di aver capito…erano seminude come al solito e parlavano in ucraino, ridendo anche quando Ukra era uscita. Parlavano così veloce che io non riuscivo a capire. Zia Toma continuava a guardarmi masturbandosi le tettone e facendosi crescere i capezzoli titillandoli tra le dita. Era nuda e io avevo il cazzo grosso e duro, tanto che lei rideva, e rise tanto che era venuta in soggiorno anche mia suocera, così risero insieme. I seni di zia Toma erano pazzeschi, lei toccava i capezzoli e loro crescevano. Erano diventati dei deliziosi chiodi enormi e duri, mentre lei rideva e mia suocera li succhiava. Si toccavano le due maialone, volevano farmi impazzire lì, mentre io seduto sul divano le guardavo come si guarda un film porno. Le donne mature sapevano come farmi perdere la testa, erano vere cagne da monta desiderose del cazzo… vogliose e soprattutto spontanee, mentre si toccavano, si baciavano, si leccavano. Mi sorridevano e la voce di zia Toma mi faceva capire l’intensità di un desiderio che aveva covato tutta la notte…aveva ragione Ukra: loro tutta la notte avevano ascoltato e desiderato di essere scopate e forse si erano prese e si erano possedute come sembrava stessero facendo adesso di fronte a me. Avevano sentito tutto e ora ripetevano i gemiti di Ukra e i miei urli di impeto e ridevano. È stata mia suocera, la porcona più audace e sicura a prendermi per mano e ad accompagnarmi nella loro stanza. Io la ho solo fermata dicendo che avevo bisogno di un attimo per fare una doccia…spiegando tra italiano e ucraino che avevo ancora sul mio cazzo e sul mio corpo l’odore ed il sapore dello squirt di Ukra e della saliva della sua figliastra… zia Toma sembrava non aver capito, ma mia suocera si, mi sorrise, mi adagiò sul letto e mi disse in ucraino: meglio così, sarai ancora più buono; a me e a zia Toma piace molto il succo della nostra Ukra, non sai quante volte l’abbiamo assaporata e sorrisero insieme. Capivo che le donne avevano fatto molto sesso insieme ad Ukra in ucraina. Tuttavia, i miei pensieri furono bloccati dal magnifico pompino che mia suocera aveva iniziato a farmi a piena bocca. Il mio cazzo enorme era scomparso nella sua cavità orale, mentre zia Toma era a cavalcioni sul mio petto e danzava con le sue tettone enormi che sbattevano come campane a festa. Ciondolavano in maniera fantastica e io avevo bisogno di tenerle tra le mie mani, strizzarle, mungerle, sperando uscisse l’anima. Non volevo fermarle, volevo solo metterle in bocca, addentarle come mozzarelle stagionate e succhiare quei capezzoli, continuando a infilarmi nella bocca quello che mi entrava di quelle magnifiche bocce enormi. Lei mi chiedeva in ucraino se le sue tettone mi piacevano e io non parlavo perché desideravo succhiare e mungere tutto quel ben di dio, poi quando Toma si toccava le tette e le mungeva da sola ero io che le urlavo che era una porcona, una vacca e che desideravo fotterla in tutti i modi e lei rideva e ripeteva ossessivamente fote me fote me, fote me…perché io volevo fottere la sua anima. Lei diceva Tak, Tak, Tak, Da, Da, Da e rideva, rideva. Mia suocera molto concretamente la sentivo che a mantice pompava il mio cazzone come una maiala in calore, senza fermarsi un attimo. Stringeva bene le palle e leccava senza tregua. Zia Toma aveva iniziato a baciarmi in bocca e in viso come una cagna e la sua lingua guizzava nella mia bocca con una voracità unica. Erano piene di voglia…affamate. Io rispondevo come potevo a questo assalto di tutte e due le donne. Lo facevano insieme da complici ed in perfetta sintonia sembrava che fosse tutto organizzato, invece no era tutto spontaneo e vero. Mia suocera aveva lasciato il cazzo e ora adorava i coglioni grossi e pieni e gemeva con parole di desiderio ucraine, tutte eccitanti intercalando frasi in inglese, in italiano che avevano lo stesso valore: “lo volio, ti volio desiderio mio”. Era un ansimare continuo mentre io infilavo le mie dita nel buco del culo di Toma e lei sentendosi infilata nel culo si sentiva trafitta, la voce di tutte e due le mie amanti era piena di desiderio, roca, piena di voglia. Avevo due donne che finalmente mi sapevano prendere ed erano piene di passione e desiderio, mentre zia Toma e mia suocera si abbattevano su di me cercando ogni tipo di piacere. Loro avevano trovato un ritmo perfetto. Succhiavano in due il cazzone, in modo alternato, poi i testicoli, poi una si dedicava ai testicoli, una al cazzo, e poi viceversa sempre così…e io sentivo il cambio delle bocche e il diverso ritmo delle due. Sapevano come eccitarsi toccandosi e leccandosi e sapevano come eccitare me e io sentivo di impazzire. Decisi di prendere io l’iniziativa su Toma per cui la distesi supina iniziando su di lei un vero supplizio. Sapevo che questo martirio le avrebbe sfiancato ogni sua resistenza: avevo iniziato a conoscere bene anche lei. Leccavo i capezzoloni e succhiavo le tettone, insalivando le sue enormi aureole mammarie e lei dopo qualche minuto iniziò a gemere sempre più forte. I suoi capezzoli erano ritti e desideravano la saliva, mentre impazzivano quando la mia lingua li titillava, quando le mie dita ci giocavano, quando la titillavo sulla cima del capezzolo. Furono morsetti e succhiate continui, infiniti, che la snervarono e lei cercava di resistere come poteva mentre mi pregava di metterglielo in figa. Il suo desiderio di cazzo che prima erano solo gemiti e mugolii era diventato una vera e propria cantilena, mentre io sentivo che mia suocera oltre ad incitarmi mi leccava le spalle, mi toccava il culo, mi leccava il buco del culo e soprattutto mi aveva infilato due dita nel buco anale con tutto il suo desiderio. Era complice incuneandosi per fare a Toma quei ditalini che le piacevano tanto. Sapeva che poi sarebbe toccato a lei e si toccava e si esibiva, ottenendo da me baci carezze, leccate che io non risparmiavo. Sentivo voglia, desiderio e mi donavo senza risparmiare nulla. Avevo raggiunto le cosce di zia Toma e lei aveva allargato le gambe. Mia suocera era salita su e massaggiava magnificamente il seno di zia Toma slinguandosi con lei, mentre io avevo infilato lingua e dita nella vagina della zia di Ukra. Zia Toma era eccitatissima bagnata e piena del suo dolce miele, tutta per me e io leccavo e succhiavo il nettare. La mia lingua mulinava veloce e penetrava e le mie dita si erano infilate nella vagina e titillavano a tutta forza. Volevo farle perdere il controllo, volevo farla impazzire, per questo giocavo sul clitoride. Il clitoride era enorme e io lo massaggiavo, mungevo con le dita e succhiavo mordicchiandolo continuamente fino a quando sentivo che la donna rimaneva senza fiato tanto erano numerosi i suoi orgasmi. Zia Toma aveva i suoi amplessi a scarica continua, mentre tra l’ucraino e l’italiano mi chiedeva di scoparla…di prenderla perché stava venendo in continuazione, e come al solito non reggeva i miei giochi di lingua e soprattutto quelli di dita. Io con la mano la fistavo molto pesantemente, sapevo che voleva e doveva squirtare, per cui la posizionai a novanta gradi nel modo migliore sopra il letto e allertai mia suocera che sapeva bene cosa fare. Lavorammo insieme la figa di Toma io più internamente, mentre mia suocera al livello delle labbra e del clitoride e quando sentimmo che era pronta per l’esplosione incalzammo i giochi di mano e Toma con un urlo animalesco scaricò inondando tutto il pavimento tutto quello che aveva. Mia suocera si fermò ma io sentivo che c’era ancora molto e quindi continuai a fistarla ancora più energicamente sino a quando arrivò una seconda e una terza scarica con Toma che urlava come una porca sgozzata cadendo pesantemente sul letto. Mia suocera rimase colpita da questa mia azione e mi chiese di fare lo stesso a lei e io mi misi di impegno mentre lei ora stava sopra Toma che era svaccata sul letto senza forze. Tra le mani, il cazzo, poi di nuovo le mani e lei che si sditalinava. Ero riuscito a farla arrivare al limite…Le tolsi il cazzo e le fistai la figa lungamente con la mano interamente dentro la figa e l’altra mano che a cuneo avevo infilato nel culo, facendo una energica doppia penetrazione. Mia suocera perse il controllo e iniziò a squirtare a fontana come mai avevo visto fare. Per cui mi ero esaltato e più lei squirtava più io continuavo a fistare con forza figa e culo, sempre più velocemente, come un invasato sino a quando lei non si accartocciò sulle proprie gambe senza forze, cadendo sopra zia Toma, urlando, mentre io continuavo fino all’ultima goccia. Baciai le due donne o quello che rimaneva di loro…si vedeva che erano soddisfatte per cui mi distesi anche io iniziandomi a masturbare. Passarono pochi attimi, il mio cazzo era sempre più ritto e duro, ma soprattutto pieno e io dovevo aspettare per vedere chi delle due si sarebbe ripresa prima ma avevo fatto talmente bene la mia opera che entrambe le due donne erano nel mondo dei sogni. Sorrisi fra me e me… Baciai in bocca zia Toma, baciai sul viso mia suocera, lasciandole dormire come angeli del sesso. Passò solo qualche istante e le due donne nel sonno si abbracciarono… vista la situazione uscii dalla camera, mi feci una lunga doccia masturbandomi nella doccia. Sorrido fra me e me...penso a quello che dirò a Ukra questa sera: Ho distrutto le due vaccone ucraine...Ho pure il video di quello che è accaduto... così lo possiamo rivedere insieme