Avevo deciso di passare una settimana di ferie a luglio a Pieve di Cadore in riva al lago, cercavo un po' riposo e di relax, solo senza persone vicine fuori dalla confusione e così fù. I giorni passavano sulla terrazza dell'hotel fra un libro un giornale e una birra. Era il terzo giorno che alloggiavo nell'albergo erano le 20 e stavo prendendo un aperitivo nella terrazza quando sul tavolino vicino a me erano seduti due uomini, che sembravano dall'accento persone del posto, e uno stava raccontando all'altro che aveva sentito da un amico che a una decina di chilometri nel curvone dove c'è il cartello che indica il paese, e nominava il paese, c'è un sentiero che bisogna fare a piedi che porta in una ansa del fiume Piave dove c'è una spiaggetta dove le persone prendono il sole nudi e continuava dicendo che era frequentata in particolare da uomini. Ero stato molto attento anche ai particolari perchè la cosa mi stava incuriosendo.
La mattina dopo mentre stavo facendo colazione ripensavo a quel posto, ero curioso e ero deciso a trovarlo; dopo essere salito in camera e aver preso una borsa con un paio di asciugamani lasciai l'albergo in auto, inserito il nome del paese su google maps mi sono avviato.
Arrivando al paese in questione ho rallentato per vedere se si notava il sentiero ed effettivamente c'era un sentiero che scendeva, allora proseguii arrivando fino al primo parcheggio dove lasciai l'auto e presa la borsa mi incamminai verso il posto; arrivasto al curvone imboccai il sentiero, camminai un bel po', pensavo di non aver capito bene la posizione ero quasi demoralizzato quando sentii lo scorrere dell'acqua e fra la vegetazione vidi il fiume camminai ancora un po' e arrivai in quella spiaggetta, il posto era molto bello, e non c'era gente o meglio  c'erano due uomini uno abbastanza lontano e uno a una trentina di metri da dov'ero, erano entrambi stesi al sole e completamenti nudi. Stesi i due teli che mi ero portato rimanendo vicino alla vegetazione per avere un po' di ombra, mi spogliai anch'io e mi stesi; mi piaceva essere nudo  mi sentivo libero. Passarono circa 15/20 minuti e quell'uomo che era steso a circa una trentina di metri da me si alzò e venne verso di me e mi chiese se avevo da accendere, solo allora mi accorsi del tipo, un bell'uomo sui quarantanni veramente piacevole fisicamente con un gran bel cazzo anche se a riposo completamente depilato solo un filetto di pelo sopra il cazzo, lo squadrai attentamente e lui se ne accorse, presi l'asccendino e gli accesi la sigaretta. Mi chiese se poteva fermarsi un pò visto che avevo l'ombra della vegetazione, era educato e gentile e acconsentii. Dialogammo su cose futili anche se venni a sapere che lui abita a una cinquantina di chilometri e ogni 10/15 giorni viene in quel posto. Osservavo sempre quel cazzo e lui se ne accorgeva, avevo voglia di toccarlo, non resistetti e gli dissi<sei bello ti posso accarezzare?> <Certo> disse lui. Cominciai ad accarezzarlo sulle gambe e sul torace quando lui con molta delicatezza mi ha preso la mano e me l'ha portata sul cazzo; era bello avere nella mano quel meraviglioso cazzo, cominciai ad andare su e giù con la mano, lo sentivo crescere ma soprattutto si era ingrossata la cappella, era stupendamente bello e esageratamente grande. Ancora con molta delicatezza mi tirò a se portandomi con il viso vicino al cazzo, voleva la mia bocca e io finalmente non desideravo altro. Leccai quell'asta in tutta la sua  lunghezza leccai la base della cappella, sentivo che gli piaceva ma quel palo di carne lo volevo in bocca, non fu semplice era un cazzo notevole ma la mia bocca è larga e quindi riuscii a prenderlo in bocca e con non poca fatica riuscii ad andare su e giù, ero eccitato avevo voglia che mi scaricasse tutta la sborra che aveva lo sentivo ansimare <si mi piace stò per venire  si ecco> e due fiotti di sborra mi entrarono in bocca, aveva un buon sapore giocai con la sborra in bocca attorno a quel cazzo che rimaneva sempre duro, lui non mi staccò dal cazzo segno che gli piaceva che rimanessi li, era stato tutto abbastanza veloce e io volevo dargli ancora piacere anzi di più e volevo goderne anch'io; ero sul suo fianco e sempre con il cazzo in bocca gli ho aperto le gambe e sono passato davanti a lui in mezzo alle sue gambe, così riuscivo a muovermi meglio, avevo in bocca la sua grossa cappella inspirai a lungo per il naso e lentamente scivolai fino alla base del cazzo, era pazzesco ero riuscito ad averlo completamente in bocca e con le labbbra gli sfioravo i coglioni, la cappella mi entrava nella gola mi sembrava di soffocare ma sentivo che a lui piaceva, e allora cominciai un lento movimento di su e giù arrivando ogni volta alla base del cazzo e con la lingua gli leccavo i coglioni, ogni volta inspiravo a fondo e poi mi riempivo di quel cazzo<cosa mi stai facendo...cazzo non capisco più niente> avevo capito che gli piaceva lo vedevo girare convulsamente la testa, sbattere forte i palmi delle mani sui teli e io continuavo in quella lenta ma estenuante pompa; ormai non sentivo più le mandibole le avevo indolenzite ma non volevo smettere ad un tratto arrivato fino alla base del cazzo mi ha schiacciato la testa tenendomela con forza credevo di soffocare, ma non smettevo, mi liberai della sua mano sulla testa e continuai in quel su e giù roteando la lingua attorno al cazzo <oddio cazzooo cosa mi stai facendo....siii....ancora ... dai porcoddio che sborroooo>in quel momento un fiotto
mi entrò in bocca e subito dopo un secondo violentissimo mi arrivò direttamente in gola e poi un terzo e un quarto, quanta sborra non riuscii a deglutirla tutta parte usci perchè da quanta era non riuscii a trattenerla in bocca. Mi confessò che nessuno era mai riuscito a fargli una pompa in questo modo. Quando sono tornato in albergo mi sono segato in un modo esagerato da quanto ero eccitato per quel che era successo. Nei giorni successivi sono andato ancora e di pompini ne ho fatti ancora.    

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