Le auto aziendali le mandiamo a riparare da un meccanico di fiducia in un paese vicino, mio amico, sposato, che abita in campagna e si è trasformato la ex stalla in una specie di officina.


Una volta mandiamo da lui anche Sabina, non ricordo se a portare o ritirare una macchina (normalmente vanno sempre in due persone con altra auto aziendale).


Qualche giorno dopo casualmente lo incontro in piazza, soliti convenevoli, e mi dice:
– “bravi! ho visto che avete una nuova in azienda, ha due tette che mi hanno fatto girare la testa”
– “ti piace?”
– “mi ha fatto un sesso! me lo ha fatto diventare durissimo, pensa che in questi giorni mi sono persino fatto una sega pensando a lei, fa un sesso della madonna … mandamela di nuovo”
e aggiunge ridendo
– “se me la mandi la prossima settimana ho la famiglia al mare e il mio meccanico in ferie, sono da solo e le salterei addosso … quando è venuta da me era così provocante
con quelle tettone!”
e poi aggiunge varie volgarità che potete immaginare su di lei e su quello che le farebbe …
Sorrido …


L’idea mi eccitava molto e la sera da Sabina (ancora non vivevamo stabilmente insieme e la nostra relazione era ancora segreta)  le chiesi che impressione avesse avuto del meccanico …
Rispose
– “beh non è male, poi non so, che lo ho visto appena 5 minuti ma era ipnotizzato dalle mie tette, non si faceva problemi a guardarle, ma lo ho trovato simpatico”
Allora le raccontai quello che lui mi aveva detto e che la situazione mi eccitava molto …
Lei stette zitta, poi disse soltanto
– “sei un maiale”
e mi saltò addosso, e facemmo sesso furiosamente e animalescamente con Sabina particolarmente infoiata …


In quel periodo giocavamo spesso quando eravamo entrambi in versione molto porca a un gioco dove entrambi dovevamo dire il primo desiderio che ci veniva in mente e l’altro doveva
realizzarlo qualunque esso fosse.
A me in quei giorni continuava a ronzare per la testa questa storia del meccanico, lui nella sua officina, tutto sporco, che brutalizzava Sabina, mi eccitava
proprio tanto l’idea e non lo nascondevo per niente a Sabina.
Un giorno, era giovedi, lo ricordo ancora, nel pomeriggio (eravamo a inizio agosto) eravamo entrambi a casa e piuttosto infoiati stavamo ingrumando quando Sabina mi dice
– “giochiamo al gioco dei desideri?”
… ok tiriamo a sorte e inizia lei:
il suo desiderio era di essere legata e bendata e violentata da me.
Bene bene, l’ho legata sul letto: le mani unite insieme sopra la testa alla spalliera, le gambe divaricate ognuna legata ai due angoli del letto, bendata, totalmente nuda …
le misi degli strizzacapezzoli e li legai con difficoltà con delle corde al lampadario, temevo mi venisse giù il lampadario, tendendole di parecchio verso l’alto le tettone …
poi con zucchine, banane e cetrioli la scopai a lungo, facendola godere e più godeva e tremava più le si tiravano tettone e capezzoli,
la banana ricordo che era tutta fradicia di lei e in parte me la mangiai e il resto gliela spalmai sulle mammelle tese e quindi gliele leccai tutte sentendo nella mia bocca, sulla mia lingua
la tensione delle tettone provocata dal tiraggio degli strizzacapezzoli …
poi le infilai il cetriolo più nodoso e grosso che avevamo in fica sino in fondo, su e giù, su e giù, avanti e indietro,
ricordo che urlava dal piacere, era incredibile, sussultava in modo osceno e inconsulto …
il tutto insultandola pesantemente e continuamente,
poi, eccitato come una bestia, le ho messo due cuscini sotto il sedere per alzarle il bacino, e le ho infilato direttamente il mio cazzone nel culo,
non proprio a secco perchè c’erano rivoli del suo piacere e dei vari frutti e della mia saliva
che le colavano dalla fregna e le bagnavano il buco del culo, e me la inculai brutalmente, senza pietà, ricordo le tettone che sballonzolavano assieme al lampadario e ad ogni mio
colpo venivano tirate dagli strizzacapezzoli, bestiale, proprio bestiale,
se non è venuto giù il lampadario quella volta eheheh …
alla fine le ho sborrato in culo una quantità notevole di sborra, non finivo più di sborrare tanto era eccitante, alla fine mi facevano male le palle da quanto intensa era stata
la mia sborrata, rivoli di sperma le colavano dal buco del culo …
Eravamo esausti … sempre bendata la bacio sulla bocca, lei sospira e sussurra
– “ora il tuo desiderio, il primo che ti viene in mente”
e il primo che mi venne in mente fu:
– “ti vesti come voglio io e vai dal meccanico a portargli una carta”
Silenzio, non disse nulla, poi, ero ancora col volto vicinissimo a lei, fa lo sforzo di alzare la testa (era ancora legata e bendata) per baciare le mie labbra.
La slego e libero e le dico con tono perentorio:
– “lavati e pulisciti completamente, depilata già lo sei, profumati, truccati insomma fatti bella come se dovessi uscire con me, intanto io scelgo i vestiti che devi metterti,
poi gli porti una carta che deve firmare, gli telefono prima per avvisarlo, e me la riporti firmata”
Lei andò a prepararsi e io, per scegliere cosa farle mettere, aprii i vari scatoloni che aveva ammucchiati in camera con i vestiti vecchi che si era portata da poco da Formia
(aveva appena terminato il trasloco completamente) … erano tutti vestiti usati e vedendo le dimensioni anche di quando era ragazza perchè alcuni erano piuttosto piccoli.
Scelsi:


– un tanga lilla, probabilmente di qualche anno prima, ed era a guardarlo almeno una taglia più piccola di quelli che usava adesso; me lo immaginavo addosso a lei,
le avrebbe proprio evidenziato il culo e la avrebbe stretta per bene
sulla fica probabilmente eccitandola, se si riusciva a farglielo entrare , avevo qualche dubbio perchè mi sembrava proprio piccolo …


– la gonna piu’ corta che trovai, una mini color rosa, tutta sdrucita


– una vecchia maglietta color carne col collo a V molto esteso, doveva essere molto scollata, ma soprattutto sia visibilmente sia leggendo la taglia, due taglie in meno di quello che
portava adesso, probabilmente la usava da adolescente prima che le crescessero le tettone … sul davanti aveva bottoni … anche questa si vedeva che era vecchia e usata.


Quando Sabina arrivò dal bagno completamente nuda, profumata, truccata, coi capelli ancora bagnati dalla doccia era uno spettacolo.
Quando vide cosa le avevo preparato sul letto ebbe un sobbalzo e disse
– “ma non è possibile!”
risposi con tono beffardo
– “un desiderio è un desiderio, poi la c’è solo lui nessun altro, gli fai solo firmare la carta e torni subito qua”
Divenne tutta rossa, respirava profondamente e iniziò a vestirsi, dovetti aiutarla che erano veramente stretti tanga e maglietta, la gonna almeno era un po’ elasticizzata.
Il tanga era piuttosto stretto, al punto che l’elastico non le arrivava in vita, attraversando la parte superiore
della natiche e del pube completamente depilato. La parte anteriore era troppo piccola persino per coprire del tutto le sue grandi labbra.
La maglietta era semplicemente scandalosa, almeno due taglie troppo piccola, inadatta, quasi impossibile, a contenere le grosse tettone di Sabina; la scollatura, gia’ ampia di per se,
veniva ulteriormente tirata dalle forme piene e prorompenti di Sabina: arrivava a coprirla fino a non piu’ di un centimetro sopra i capezzoli, che disegnavano due cerchi scuri, appena
visibili, sotto il sottile tessuto di cotone color carne ma evidenti perchè, adoravo e adoro come si eccita la mia Sabina (ha sempre avuto i capezzoli sensibili, basta sfiorarglieli
e sussulta, in questo caso il tessuto glieli strofinava strettissimo), molto turgidi … il tutto era ancora più osceno perchè, altrimenti non entrava la maglietta, avevo dovuto sbottonarle
i primi tre bottoni …
La gonna era sufficientemente lunga per coprire il pube ma solo se era in piedi …


Avevo il cazzo durissimo ero eccitato come una bestia, è indescrivibile come era vestita e mi pento che non mi venne in mente di farle delle foto (come vedrete dal prosequio non rimase
nulla di quell’abbigliamento) …
– “adesso vai, ora gli telefono, questa è la carta che deve firmare”
E’ andata! ci vogliono circa 15 minuti da casa sino all’officina, lo chiamo e gli dico:
“Ciao Renato, sta per venire li la nostra segretaria a farti firmare una carta, ci sei no?”
“Si si, sono qui, allora la aspetto che stavo per chiudere e andare a farmi una doccia e cambiarmi che sono tutto sporco e sudato, ma mi mandi quella tettona?”
“Si si, se ci metti tanto a firmare nessun problema, vedi tu”
“Ah bene bene bene che sono qui da solo in officina, sarà lungo, ihihihih”
“Ciao”
“Ciao”


Sabina tornò a casa dopo circa due ore … vestita solamente con una tuta sporca blu da meccanico … era visibilmente sfatta, struccata, spettinata …
le chiedo che è successo e lei
– “mi è caduta addosso una boccetta di olio sporco che mi ha inzozzato i vestiti e il meccanico è stato così gentile da darmi una sua tuta, poi la
macchina non so perchè non partiva e mi ha dovuto aiutare a ricaricare la batteria, per quello ho fatto tardi…”
In parallelo mi arriva sms da Renato che ancora conservo:
– “porca puttana che troione avresti dovuto vedere come era vestita, è stato bestiale ma ti racconto domani mattina riesci a venire qui che devo chiederti una cosa?”
Gli risposi di si, Sabina come sempre fu evasiva su qualsiasi mia domanda, è fantastica in questo.


Il giorno dopo mattina presto sono dal mio amico meccanico che è da un lato eccitatissimo da Sabina e dall’altro lato preoccupatissimo perchè più o meno mi dice:
– “in officina me la sono trombata alla grande ma c’è una telecamera per videosorveglianza messa da poco e non so bene come funzioni, puoi controllare che non ci siano
registrazioni e se ci sono cancellarle perchè non sia mai che lo scopre mia moglie quando torna, è lei che la aveva fatta mettere e sa come funziona”


Senza entrare in dettagli tecnici il video c’era, dovetti cancellarlo, anche se si vedeva maluccio da lontano … in pratica facendo mix dal racconto di Renato e quanto nel video ecco
cosa è successo:


lei arriva, oscena, prorompente, lui è tutto sporco in tuta da lavoro blu, proprio quella con la quale lei è poi tornata, tuta con la zip davanti, lui è nudo sotto …
lui le fa immediatamente degli apprezzamenti molto pesanti, le dice subito
– “quanto sei vacca, vieni qua”
lei non reagisce e lui le salta letteralmente addosso, lei ci sta … in poco le ha strappato i vestiti di dosso (per quello non li ho più visti, a brandelli) …
nel video si vede la focosità del tutto, si baciano entrambi ovunque in bocca sul corpo sul petto, in un attimo anche lui è col cazzone di fuori, è tutto molto frenetico
sia nel video che nel racconto di lui,
lui viene una prima volta abbastanza subito mentre lei gli fa, inginocchiata tra le sue gambe con lui in piedi, spagnola e pompino insieme, sborrandole tra le tette e sul viso,
lei, come fa sempre con me, glielo ripulisce per bene leccandolo con lentezza e lui eccitatissimo torna subito in tiro
e a questo punto essendo appena venuto ha molta più resistenza, se la scopa in tutti i modi per un bel po’
se la incula anche alla pecorina, le tortura le tettone in tutti i modi, ha sempre almeno una mano, spesso entrambe, a pastrugnargliele senza ritegno mentre se la fotte alla grande,
nel video (che non ha audio) vedo Sabina che si agita molto,
lui mi racconta che urlava, muggiva e godeva selvaggiamente e che lo incitava in continuazione a fotterla di più, più forte, di farle male, di sfondarla …
la seconda volta che ha sborrato le stava per venire in culo ma lei gli urlava
– “voglio la tua sborra porco”
e allora lui quando stava per venire glielo ha tolto dal culo e glielo ha infilato in bocca e le ha sborrato tutto in bocca,
dice che lei tossiva e aveva le lacrime e poi, anche questa volta, glielo ha ripulito per bene con la lingua leccandolo voluttuosamente sino all’ultima goccia di sperma,
poi nel video si vede lui esausto che si siede su una sedia, lei si alza
gli va davanti e lo bacia sensualmente in bocca limonandoselo un po’ (dice che lei gli ha detto: “bravo maiale, hai un gran bel cazzone, ho goduto molto”)
poi si abbassa passandogli lentamente la lingua lungo il mento, lungo il collo, lungo il petto, lungo la pancia sino ad arrivare a dargli un bacio e una leccata al cazzo moscio
e poi, senza chiedere nulla, si è alzata e ha preso da terra
la tuta sporca di lavoro di lui, se la è messa addosso e se ne è andata, senza dir nulla …


 


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