Maria inghiotte il pezzo di prosciutto cotto che ha in bocca e fissa il solitario pezzetto di provolone piccante che è rimasto sul suo piatto; è la sera di venerdì, di una settimana bellissima fatta di scopate continue, di tenerezza e di tante altre cose, e la donna ha come l'impressione che mangiare quell'ultimo pezzo metterebbe la parola fine a tutto questo: "Amore di mamma, se non ti va più dillo" la voce di Vincenza la richiama alla realtà, Maria sorride e scuote rapidamente il capo, per poi inforcare il pezzo di formaggio e portarselo alla bocca.
Il mercoledì e il giovedì sono passati nello stesso modo dei giorni che li hanno preceduti; i quattro dopo colazione si sono messi a prendere il sole, con annessa doppia scopata, e dopo il pranzo si sono riposati per poi scopare nuovamente due volte prima di cena; dopo la cena altra scopata in quattro e alla fine le coppie si dividevano e mentre Vincenza si portava il partner sul lettone per un'ultima cavalcata, Maria portava il suo in piscina per la stessa cosa; e come le notti precedenti a mezzanotte era tutto finito e i quattro russavano per ritemprarsi e prepararsi alle fatiche del giorno dopo.
"A che pensi amore di mamma?" chiede Vincenza alla figlia mentre mettono piatti e bicchieri in lavastoviglie: "A tutto e a niente mamma; è stato meraviglioso stare con voi, e un po' mi dispiace che ...." "E no bella mia abbiamo ancora stasera per divertirci, hai tempo domani per farti venire la malinconia; e poi malinconia un cazzo, sono sicura che come riparti da Salerno pensi al tuo Bruno e la malinconia ti passa subito" "Ahahah si mamma probabilmente sarà così" "Tesoro sono passati 20 anni ormai, ma il ricordo dell'amore che provavo per tuo padre ce l'ho ancora tutto dentro; e lo vedo benissimo che tu per Bruno provi la stessa cosa, ed è bellissimo lo so; ti dico una cosa che deve rimanere fra noi due; io sono felicissima di avere i tuoi fratelli tutti per me, ma ti giuro che se un giorno mi dicessero che si sono trovati l'amore della loro vita sarei la prima a gioirne; sai non mi dispiacerebbe coccolarmi qualche nipotino e ...." la donna si blocca vedendo l'espressione cambiata della figlia: "Scusami amore di mamma, ho detto una sciocchezza" e la tira a se per abbracciarla: "No mamma, hai detto una cosa bella" risponde Maria con la voce rotta "Credimi ho desiderato tantissimo darteli io i nipotini, purtroppo è andata così"; Vincenza asciuga la lacrima sulla guancia della figlia: "Tesoro, credimi, me li avresti dati ma con l'uomo sbagliato e lo sai anche tu" "Si mamma certo; sai che ancora quando deve arrivarmi il ciclo ho una flebile speranza che mi salti? Un figlio con Bruno per me sarebbe il massimo, anche se non ho più l'età" "Ma che dici, ormai diventano madri pure a 50 anni figurati".
"Allora ragazzi, stasera si sta insieme" dice la donna una volta che sono tutti al salone "Per cui mettetevi sull'attenti e state pronti a farci godere come troie" e detto questo le due donne si inginocchiano e partono a spompinare i due uomini; dopo neanche dieci minuti i due cazzi svettano dritti e durissimi, con le cappelle gocciolanti della salive delle due; Vincenza bacia Ciro sulla bocca e Maria fa lo stesso con Diego, poi le due si mettono a pecorina sul divano, fianco a fianco con le tettone schiacciate sulla spalliera: "Aaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhh" "Ooooaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhh" strillano quando quasi in contemporanea i due dietro le impalano entrambe nella figa: "Aaaaaahhhhhhhhhhhhh vengoooooo" strilla Vincenza dopo neanche un minuto ed è subito seguita a ruota da Maria: "Uoooooaaaaaahhhhhh sbrodooooooo ..... che mazzaaaaaaaa"; dopo una ventina di minuti, i due da bravi gemelli sborrano quasi all'unisono riempiendo le figone delle due donne, che sono venute entrambe altre tre volte; le due si siedono sul divano incuranti delle fighe che sbrodano e si imboccano le due mazze prima che scendano; i due si accorgono subito che i cazzi rimangono duri e si guardano sorpresi: "Mmmmmm mamma hai la lingua che pizzica tanto" dice Diego e subito Ciro conferma: "Mmmmm siiii anche tu Maria cazzo quant'è bello.
"Aaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhh .... Oooooooaaaaaaaaaahhhhhhh" urlano le due troie raggomitolate sulle poltrone e con le gambe piegate sulle spalle, mentre vengono stantuffate sia in figa che in culo; questa volta la trapanata dura quasi mezz'ora e alla fine, su preciso ordine delle due, i due uomini tirano fuori le mazze e sborrano copiosamente sulle tettone delle due, che appena i loro partner si staccano vanno a sdraiarsi sul divano e si fanno una specie di 69 leccandosi reciprocamente le tettone piene di sperma.
"Andiamocene su dai, voglio concludere questa splendida settimana come la abbiamo cominciata; Maria prendi due bicchieri di carta" e i quattro salgono e vanno nella stanza da letto di Vincenza; come il sabato precedente le due donne si sdraiano di fianco e partono con il 69 e quasi subito cominciano a mugolare fortissimo: "MMMMMMMMMMMMMMMMMMMMM" "MMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMM" con i due che li fissano segandosi furiosamente le loro mazze: "Senti come godono" dice Ciro al fratello "Mi sa che le lingue pizzicanti gli fanno effetto anche sulle fighe" "Ahah fra un po' non ci penseranno più, io sono quasi pronto" "Mmmmm anche io, facciamo il contrario dell'altra volta, io con Mamma e te con Maria"; i due si sdraiano dietro alle donne e contano fino a tre per poi impalarle in contemporanea, tirando indietro le loro teste: "Aaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhh" urla Vincenza fondendo il suo urlo con il "Uuuuuooooooooaaaaahhhhh" della figlia; le due donne vengono sbattute nell'ano per quasi tre quarti d'ora, finchè Diego sborra nel culo della sorella e Ciro fa lo stesso in quello della madre un minuto dopo.
Le due donne fanno passare un paio di minuti e poi si alzano un po' a fatica; Vincenza bacia entrambi i figli sulla bocca e lo stesso fa la figlia: "Ragazzi, grazie per tutto, adesso andatevene a dormire, lasciate a mamma questo ultimo momento di intimità con Maria": "Grazie fratellini vi voglio un bene dell'anima siete fantastici" fa eco la figlia, e i due sorridono e lasciano la stanza: "Dai amore di mamma rilassa le chiappe e svuotati" e come il sabato precedente le sue si poggiano con una mano sul comò, piegandosi leggermente e mettendo i bicchieri di carta sotto le chiappe; dopo cinque minuti Maria sente di essersi completamente svuotata, anche di parecchia aria, mentre Vincenza rimane in posizione ancora per un paio di minuti; poi la donna mischia il contenuto dei due bicchieri e lo agita per quasi un minuto, per poi versarne la metà nel bicchiere vuoto: "Alla nostra amore di mamma" "E a quella dei nostri due stalloni" le fa eco Maria, e le due scolano di un fiato il contenuto dei bicchieri: "Ha un sapore forte stasera, non trovi mamma?" "E certo, con la dieta, chiamiamola così, che abbiamo fatto è normale; vieni qui amore di mamma, abbracciami forte" e le sue si uniscono in un abbraccio talmente forte che sembra quasi vogliano fondersi in un corpo solo; poi si baciano alla francese ripulendo ognuna i residui di sperma in bocca all'altra; quando scocca la mezzanotte del sabato sono abbracciate sul letto a russarsi fragorosamente sulla faccia, con le bocche che quasi si toccano.
"Oooooohhhh siiiiii che bellooooo" geme Diego strappato dal sonno dalla sensazione bellissima di essere spompinato; apre gli occhi e solleva leggermente la testa per vedere i lunghi capelli neri che coprono il viso di chi gli sta facendo quel bel servizio, ma il peso che sente sulle coscie gli fa capire che si tratta di sua madre: "Uè mammà ma che ti prende? .... Oooooohhhhhh cazzoooooo che bellooooo"; la donna non risponde e continua con il lavoro di labbra, booca e lingua, finchè non sente il cazzo dell'uomo molto duro, poi si stacca, si toglie i capelli dal viso rivelando a Diego che aveva visto giusto, e gli fa un accenno di spagnola: "Mamma se insisti mi fai sborrare" e la donna si ferma, si alza e si china sul figlio baciandolo in bocca: "Dai Dieguito, vai a svegliare tua sorella" gli dice sorridendo, e l'uomo non se lo fa ripetere; Vincenza si abbatte sulla poltroncina respirando profondamente per riprendere fiato, e dopo un paio di minuti le arriva dall'altra stanza il: "Aaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhh" di Maria; si gode per un paio di minuti i gemiti e gli ansimi della figlia e poi si alza per fare lo stesso servizio a Ciro: "Oooohhhh cazzoooo che bellooo" geme l'uomo quando è completamente sveglio, mentre dall'altra stanza arrivano gli strilli di Maria: "Siiii come godoooo vengoooo sbrodoooooo"; quando se lo sente duro in bocca, come ha fatto per l'altro la donna fa un accenno di spagnola anche a Ciro, proprio quando dall'altra stanza arriva la voce di Diego: "Cazzoo siiii sborroooooo".
"Vai Ciruzzo tocca a te" gli sorride la donna, e l'uomo non se lo fa ripetere; dopo pochi secondi Diego rientra nella stanza e subito arriva il nuovo urlo di Maria "Aaaaahhhh siiii oooooaaaaahhhhhh"; l'uomo si distende sul letto per riprendere fiato e Vincenza gli si sdraia di fianco, e comincia a coccolarlo baciandolo sulle labbra e passando la mano lungo il suo corpo: "Mammà il tempo di riprendere fiato e sono pronto anche per te"; la donna gli sorride e scuote il capo: "No tesoro di mamma, stamattina gode solo vostra sorella, noi abbiamo tutto il tempo nel pomeriggio dopo che se ne sarà andata" e neanche a farlo apposta arriva il "Siiiiiii vengooooooo cazzooooo quanto sbrodoooooooo" di Maria dall'altra stanza; quando finalmente si sente anche l'urlo di Ciro mentre sta sborrando, Vincenza si alza e tende la mano al figlio per aiutarlo ad alzarsi a sua volta: "Dai bello di mamma, oggi mi aiuti tu a preparare la colazione"; passando davanti all'altra stanza si ferma un attimo: "Ehi voi due, tempo un quarto d'ora ed è pronto, vedete di non farvi aspettare" "Tranquilla" risponde Ciro sdraiato di schiena a riprendere fiato: "Ti adoro mamma, grazie" risponde invece Maria con un gran sorriso.
"Oggi i guardoni rimarranno delusi, vacci tu a prendere il latte" dice la donna al figlio; dopo mezz'ora i quattro si alzano dal tavolo dopo aver ripulito le ultime fette di pane e le ultime ricottine; il frigo è vuoto e lo stesso si può dire per la cantina; mentre la madre va a lavarsi, Maria si ricorda che ancora non ha visto la cantina e scende un attimo per vedere com'è: "Cazzo, è vuota ma è proprio bella e comoda; se non fosse che abitiamo all'attico a me e Bruno ci farebbe parecchio comodo"; poi la donna si fa una doccia accurata, prende il ricambio di intimo, i pantaloncini e la maglietta leggermente scollata e per la prima volta dopo sette giorni si mette qualcosa a coprire le sue nudità.
"Signore e signori è stato un piacere avervi come ospiti, la casa è perfetta come sabato scorso; spero di rivedervi presto" il proprietario del cottage li saluta dopo aver verificato lo stato della casa: "E' stato un piacere anche per noi ve lo assicuro, può contare che a gennaio, sempre se Dio vuole, saremo di nuovo qui" Vincenza sorride all'uomo, gli stringe le mano e sale sulla macchina dove già la attendono gli altri tre; Diego porta la macchina fuori dal cancello e prende la stradina, e quando sono sicuri di essere fuori vista i quattro scoppiano a ridere, e ridono per quasi due minuti quando Ciro fa un'osservazione: "A me è venuto il sospetto che quel tizio è un guardone e si ammazza di seghe spiandoci con le cam nascoste" e di nuovo attaccano tutti a ridere; la macchina scende dal monte e riprende la strada statale, e Vincenza fa fermare il figlio a un fattoria dove si vende il pecorino del Cilento, che sia lei che Maria vogliono comprare; Vincenza compra tre pezzi sotto vuoto da 750g e Maria ne prende uno, chiedendo inoltre un pezzo da 300g diviso in due fette sempre da mettere sottovuoto; al momento del conto, Vincenza dice di mettere tutto sul suo e a quel punto nasce la discussione: "No Mamma non esiste, perchè vuoi pagare anche il mio"; Vincenza si avvicina alla figlia e le parla sottovoce: "Senti, almeno un pensierino per Bruno me lo fai prendere? Gli ho tolto la compagna per una settimana, almeno questo glielo devo dai"; la motivazione coglie nel segno, Maria sorride e fa un cenno di assenso alla commessa.
Diego parcheggia il SUV davanti casa a mezzogiorno e mezzo; Maria controlla da lontano che la sua auto sia ancora intera e i quattro entrano in casa: "Ok ragazzi mettete a posto le vostre cose, tu Maria riposati un po' se vuoi, io preparo un po' di pasta, dopo una settimana ci vuole proprio; Maria si rifiuta e aiuta la madre a cucinare, e così a l'una i quattro sono riuniti a tavola; oltre a un bel piatto di pasta con sugo di pomodoro Vincenza mette in tavola pomodori a pezzetti con il tonno, che vengono rapidamente divorati; Maria insiste per aiutare la mamma anche a pulire la cucina, e alle due e mezza le donne raggiungono gli altri due in salotto; dopo un po' di chiacchiere Maria dice che per lei è ora di partire, e il commiato fra i quattro dura per più di cinque minuti, con abbracci e baci sulla bocca; Maria non prova neanche a trattenere le lacrime mentre abbraccia madre e fratelli, ed ha ancora gli occhi lucidi quando esce di casa e va a prendere l'auto che per sua fortuna è all'ombra.
Il viaggio di ritorno è un po' il facsimile di quello di andata, ci mette un po' ad uscire da Salerno e ad arrivare alla barriera, poi il viaggio fino al bivio per l'A1 è abbastanza agevole; come all'andata si ferma a un autogrill appena entrata nel Lazio per concedersi un caffè e una rapida incursione in bagno, poi riparte; quando parcheggia la macchina nel garage di casa sono le sette di sera, prende l'ascensore e arriva all'attico dove c'è soltanto il loro appartamento; infila la chiave ed ha subito un moto di delusione sentendola fare tutto un giro, evidentemente Bruno non è ancora tornato; il salone buio e le serrande abbassate confermano alla donna di essere arrivata prima; vorrebbe chiamarlo, ma sa bene che la macchina di lui, pur essendo infinitamente più comoda della sua, non ha il bluetooth; per cui decide di mandargli un semplice messaggio whatsapp: <<ciao amore mio, io sto a casa, tu come stai messo?>> aggiungendo l'icona del bacio; rimane in attesa per un paio di minuti, poi vedendo che Bruno non legge si spoglia nuda e se ne va in bagno; specchiarsi per la prima volta dopo una settimana è quasi uno shock; la sua pelle è molto più abbronzata, ma le grinze che vedeva sulla sua pancia il giorno che era partita si sono trasformate in piccoli rotolini, stessa cosa per i suoi fianchi; accende la luce e si avvicina allo specchio, e vede che anche il suo viso è un po' più pieno del solito e con terrore cerca tracce di doppio mento che per fortuna non trova; il seno le sembra un po' più alto del solito, e mettendosi di profilo vede che è lo stomaco leggermente cresciuto a tenerglielo più alto; si fa forza e si mette sulla bilancia: "ODDIO" squittisce vedendo che segna tre chili in più di prima che partisse; si infila in doccia e si sciacqua del sudore accumulato durante il viaggio, si infila in accappatoio e torna in salone, dove vede lo smartphone illuminarsi: <<Amore sono stato fermo quasi due ore per un incidente vicino a Nerola; dovrei essere a casa per le otto e mezza>> seguito dall'icona del bacio; la donna si sente sollevata e decide di far trovare al compagno la cena pronta; è ancora preoccupata che Bruno non abbia digerito la discussione del sabato prima e vuole cercare di metterlo più a suo agio possibile; sono le otto, quindi non ha tempo di cuocere le verdure, per cui prepara una bella insalatona di lattuga, carote e pomodori e alle otto e venti mette sui piatti le due fette di pecorino del cilento comprate la mattina, e subito sente la chiave entrare nella serratura; decide di giocare di anticipo, e come Bruno chiude la porta gli da appena il tempo di voltarsi per poi aprirgli le labbra con la lingua e cominciare a spazzolargli la bocca, stringendolo fortissimo a se: "Bentornato amore mio" gli dice sorridendogli dolcemente: "Bentrovata amore mio" gli risponde lui con un sorriso altrettanto dolce: "Senti, è già pronto in tavola, ma se vuoi farti la doccia non c'è problema, è tutta roba fredda: "Grazie tesoro, ne ho proprio un gran bisogno, dammi un quarto d'ora".
E dopo una ventina di minuti i due sono seduti a tavola a gustarsi la cena: "Quando chiami tua madre passamela che la voglio ringraziare, questo pecorino è davvero buonissimo" "Si amore, sarà felice di saperlo ne sono certa"; Maria manda giù l'ultimo boccone e posa la forchetta un po' troppo sul bordo del tavolo facendola cadere: "No amore ci penso io" ferma Bruno e si china sparendo sotto al tavolo: "Che fai amore? Uuuuuhhhhh" geme l'uomo sentendo la mano di lei sulla mazza e subito dopo la bocca che gli bacia la cappella; dopo dieci minuti la donna sbuca da sotto il tavolo e bacia l'uomo in bocca con passione, poi sgombra un lato della tavola e ci si siede sopra, slacciandosi l'accappatoio e mostrando la figa spalancata: "Dai amore mio, fammi tua come fai sempre" e l'uomo non se lo fa ripetere, si alza in piedi e si apre l'accappatoio a sua volta, mostrando la mazza dura e dritta; si avvicina a lei e le solleva le cosce: "Oooooohhhhhh" "Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhh" e comincia a sbattere avanti e indietro nella figona fradicia di lei.
"Aaaaaahhhhhhhhhh siiiii che mazzaaaaaaaaaaaaaaa ...... non ti fermare ti pregoooooo è bellissimoooooo .... cazzooooo
siiiii ..... vengooooo sbrodoooooo ..... ti amooooooooooo" urla la frase che per tutta la settimana non aveva mai neanche pensato di pronunciare; Maria ha il suo Bruno in corpo ora, e non pensa più a nient'altro se non all'immane piacere che le da sentirlo dentro di lei: "Daiii siiiii ooooddiioooooo come godoooooo aaahhhhh vengoooo squirtooo" urla schizzando i suoi umori sulle cosce di lui che si china per baciarla sulla bocca, con le lingue che si incrociano.
Le urla e i gemiti di lei coinvolgono alla fine anche Bruno che farcisce la figona di Maria con una flebo di sborra dopo un quarto d'ora; l'uomo rimane dentro la sua amata e le carezza prima il viso, poi il seno e poi l'addome: "Ohi amore, ci hai dato dentro anche con le mascelle a quanto sento" "Si ma anche tu a quanto pare" sorride lei mentre lo carezza a sua volta sulla pancia per poi proseguire: "Si amore mio, mi sono pesata e ho preso più di tre chili" "Ah sono andato meglio io ne ho presi due" "Bravo, è che in una settimana ho mangiato un chilo e mezzo di affettato e più di due chili di formaggio" Maria ha la voce un po' vergognosa: "Formaggio ne ho mangiato tanto anche io, sai che mia madre non teme rivali su questo; affettato non l'ho proprio neanche assaggiato" "Senti pensavo a una cosa; che ne dici se facciamo un fioretto e per questa settimana al mare mangiamo il pesce ed evitiamo totalmente i formaggi?" "Si Maria, penso proprio che sia una buona idea la tua; anche perchè non li potremo certo evitare la settimana dopo in montagna" "Ahah no decisamente no, mangeremo quasi sempre in malga; amore è bellissimo averti dentro, ma forse è il caso che ci stacchiamo non pensi?"; l'uomo si limita ad annuire ed estrae l'uccello dalla figa sbrodolante di lei.
I due mettono tutto in lavastoviglie e si mettono sul divano a guardare un po' di televisione; dopo un'ora le fatiche della giornata cominciano a sentirsi e i due decidono di andarsene a letto, per farsi una bella dormita ed essere ben svegli l'indomani per prepararsi alle due settimane di vacanza insieme che li attendono: "Andiamo a dormire chiaro?" dice Maria seria: "Assolutamente amore, muoio di sonno"; i due se ne vanno nella stanza da letto e dopo qualche minuto si vede la luce che si spegne e dopo altri cinque minuti: "Oooooohhhhh" "Aaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhh".
Bruno e Maria - La settimana sabbatica di Maria - Fine
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