Nel dormiveglia Maria sente qualcosa che le preme sulle labbra, e sulle prime non capisce di che si tratta, poi quando sente una cosa spingerle sui denti capisce che si tratta di sua madre; e allora scosta i denti per lasciarla entrare e sguazzare nel suo palato, e comincia a muovere la sua per fare lo stesso percorso nella bocca materna; il bacio appassionato alla francese dura quasi un minuto, e quando le due si staccano Maria è completamente sveglia; Vincenza la sta fissando con lo sguardo dolce anche se un po' risentito: "Sei sveglia da tanto mamma?" "Si da quasi due ore, ho fatto in tempo a ripulire il troiaio che hai fatto stanotte in corridoio", oltre che a dare una pulita in salone, mentre tu e quegli altri due bei tomi russavate beati" "Ma di che parli, quale troiaio?" "Il troiaio che stava per terra, e che ti sei persa venendo a dormire qui evidentemente, un misto di sperma e di umori vaginali" "Cazzo scusami mamma, ero distrutta non ci ho proprio pensato; ma che ore sono?" "Le otto" "Oddio sono venuta a letto alle due e mezza, che cazzo mi hai fatta dormire solo cinque ore e mezza" "Ah ti incazzi pure? Bella di mamma studiamo un sistema più pratico, a me non sta bene che voi fate le ore piccole e io poi devo aspettare i comodi vostri; che cosa avete combinato per arrivare a quell'ora?"; Maria con voce un po' vergognosa racconta alla madre quanto successo: "E allora dovrai frenare i tuoi bollori notturni, da oggi quando mi addormento ti accontenti di farti una scopata a turno con uno dei tuoi fratelli, una sera uno e una sera l'altro; a mezzanotte tutti a dormire, sennò non va bene, chiaro?" "Si mamma scusami hai ragione, mi sono lasciata andare" "Non ce l'ho solo con te, anche i tuoi fratelli non sono più ragazzini; se un giorno che io non potrò più vorrete vedervi voi tre farete come cazzo vi pare, ma finchè ci sto io voi pensate anche a me; e non voglio ripetermi Maria sia chiaro; adesso andiamo a preparare la colazione forza" "Pensavo la avessi già fatta" "Invece no, sono talmente fessa che vi ho aspettato, solo che se ti lasciavo dormire ancora ti svegliavi a mezzogiorno" "Dieguito e Ciruzzo li hai già svegliati?" "No, prepariamo la colazione e poi li butto giù dal letto a calci; forza andiamo"; Maria fa per alzarsi ma il suo sguardo cade sullo smartphone dove vede che c'è un nuovo messaggio Whatsapp: "Arrivo subito mamma, fammi vedere che mi ha scritto Bruno" "Hai rotto le palle con Bruno, prenditi lo smart e leggitelo mentre scendiamo".
Maria si rassegna a fare come dice la madre, e legge il messaggio uscendo, per irrigidirsi subito dopo: "E ora che cazzo vuol dire questo" "Che hai detto?" "Niente mamma non preoccuparti" "Come niente c'è qualche problema?" "No mamma nessun problema devo solo chiarire una cosa con Bruno; adesso prendo il latte, se serve lo scaldo, e poi gli scrivo mentre vai a svegliare loro"; le due scendono, e mentre Vincenza apre il frigo e tira fuori quattro ricotte, Maria mette le ciabatte ed esce fuori per prendere il latte, che il padrone del cottage gli mette tutte le mattine in uno scomparto del muro che si apre sia da fuori che da dentro; portare dentro il secchio pieno è una fatica che fa molto volentieri, e una volta entrata lo posa sul tavolo della cucina e toglie il coperchio: "Mmmmmmmm senti che profumo lo devono aver munto questa mattina" dice alla madre che prende un mestolo e ce lo immerge per poi portarselo alla bocca: "Si è proprio appena munto, tieni" passa il mestolo alla figlia che la imita: "Madonna quant'è buono è una vita che non lo bevo così, non c'è neanche bisogno di scaldarlo; Vincenza spalma le due ricotte su una ventina di fette di pane e mette il tutto in un vassoio: "Vado a tirare giù dal letto quei due" "Sbrigati però sennò mi divoro tutto" "Non ci provare sono cinque fette per uno" risponde Vincenza ridendo; Maria approfitta per mandare cinque messaggi a Bruno non potendo nascondere il risentimento che le ha dato leggere il suo ultimo messaggio, soprattutto che Bruno glielo avesse mandato alle quattro del mattino; dopo cinque minuti i due più assonnati che mai scendono le scale quasi spinti dalla madre che li ha già presi a brutte parole per buttarli giù dal letto.
I quattro si mettono a tavola divorando il pane con la ricotta e bevendo almeno tre tazze ciascuno di latte: "Ragazzi dobbiamo finirlo domani ce lo riporta e gli dobbiamo far trovare il secchio vuoto; Maria la prende in parola e si riempie un'altra tazza, imitata dai fratelli; Vincenza da un'occhiata a quanto ne è rimasta ed incitata dai figli prende il secchio e ci si attacca svuotandolo; poi fa ai figli lo stesso discorso che ha già fatto a Maria, dicendo che da quel giorno a mezzanotte il casino chiude e si dorme tutti, e l'indomani alle sette tutti in piedi; come la sorella prima i due promettono alla madre che rispetteranno l'orario; vorrebbero stabilire da subito l'ordine di chi potrà scopare con Maria ma la sorella li ferma: "Voi non stabilite niente, lo decido io con chi voglio scopare; a giorni alterni, ma se mi gira anche due o tre giorni di seguito; tanto alla fine ognuno avrà la stessa razione di scopate ok?"; Vincenza guarda la figlia con fierezza, per come riesce a mettere a posto i suoi fratelli, nonostante siano fisicamente imponenti rispetto a lei; del resto lei è l'unica laureata della famiglia ed ha un lavoro di responsabilità con una decina di persone sotto, per cui ha anche l'abitudine di comandare e prendere decisioni.
Diego sale per andare al bagno degli uomini e Ciro chiede di poter usare il bagno dal salone, cosa che gli viene concessa; le due donne cominciano a ripulire la tavola e Vincenza strizza l'occhio alla figlia: "Ehi Maria, ti sei resa conto di quello che hai fatto?" "Di che parli mamma?" "Ahah parlo del fatto che sei uscita a prendere il latte completamente nuda" "Oh mio Dio hai ragione, non me ne sono proprio resa conto, mi sono proprio compenetrata al nostro ambiente, dici che ho rischiato di farmi vedere?" "Ho visto che ci sono case anche più su, ma non so neanche se sono abitate; e poi sai che ti dico, se pure ci vedono chissenefrega, tanto il monastero sta dall'altro lato e quindi i frati non ci possono vedere ahah; e poi diciamocelo chiaramente, se qualcuno ti ha vista massimo si sarà fatto una sega" "Ma che dici mamma dai" "Maria, sei una bella donna goditi la tua bellezza e la tua fortuna di aver trovato finalmente uno che ti ama; e no cazzo non devo parlare di lui dobbiamo scopare qui; dai fra mezz'ora si comincia, vai tu in bagno intanto, io voglio vedere che c'è dietro a quella porta in cucina che non abbiamo mai aperto" "Dai vengo anche io sono curiosa"; Vincenza gira la chiave la chiave e apre la porta che come pensava da sul retro della casa, e rimane subito a bocca aperta: "Ma guarda te che c'è qui" si rivolge alla figlia che si affaccia anche lei: "Cazzo ma è una piscina, e pure bella grossa"; in effetti sul retro della casa c'è una piscina di quelle fuori terra, di forma rettangolare, lunga almeno cinque metri e larga tre, e alta almeno un metro e venti: "Cavolo mamma è anche piena e c'è pure il filtro in funzione" "Ahahah ma pensa te stiamo qui da ieri ma ci siamo infilati tutti qui dentro e non siamo usciti per niente, se non mi veniva la voglia di aprire questa porta non ce ne saremmo mai accorti; strano però che il padrone non ce lo abbia detto, dai vai al bagno Maria, io intanto lo chiamo"; Maria si prende la borsetta con il necessaire per il bagno e va su; il latte appena munto le ha smosso l'intestino ed innanzitutto si libera il ventre, poi si fa una lunga doccia e si passa la lavanda sulla figa e la crema ammorbidente sul buco del culo e così improfumata esce dal bagno, incrociando Vincenza: "Allora, la piscina è a nostra disposizione, ci sono anche 4 sdraie e un ombrellone nella cassa vicino, il padrone si è scusato per non avermelo detto; ha detto anche che da quel lato possiamo fare come ci pare perchè non ci vede e non ci sente nessuno" "Ma che gli hai detto che veniamo a fare qui?" "Assolutamente no, ma non è uno stupido e penso lo abbia capito; altrimenti intendeva dire  che possiamo anche prendere il sole nudi" "Infatti è quello che voglio fare io, nei momenti di riposo" "Lo faremo insieme amore di mamma; adesso vado in bagno poi ci organizziamo, ho già detto a Diego e Ciro di mettere sdraio ed ombrellone dal lato dietro".
Maria gongola, con quella piscina si aprono altri orizzonti per godersi al meglio quei giorni di scopata; si toglie l'accappatoio e rimanendo nuda come sta dal giorno prima scende, va in cucina e apre la porta posteriore, quasi scontrandosi con Diego che sta portando una sdraia sotto al muro a favore del sole: "Ragazzi avete visto che spettacolo?" "Tu sei sempre uno spettacolo sorellona" risponde Ciro sorridendo: "Spiritoso, parlavo della piscina; le sdraio come sono?" "Sono belle comode e anche robuste, le ho provate io" Diego si avvicina alla sorella e le palpa le tettone: "Mmmmm maiale dammi un bacio" e lo tira a se per baciarlo alla francese: "Ehi e io chi sono?" si risente Ciro per ritrovarsi subito anche lui la lingua della sorella in bocca.
Dopo un quarto d'ora Vincenza li raggiunge e li convoca sotto l'ombrellone: "Allora figlioli, abbiamo appena mangiato e quindi non è il caso di metterci a mollo; faremo così, io e Maria ci mettiamo sulle sdraie e voi ci chiavate a missionario, poi vi scambiate così ci godiamo entrambi; e poi ci mettiamo a mollo fino all'ora di pranzo" e senza dire altro prende la figlia per mano e la porta verso le due sdraio sotto il muro, che sono inondate dal sole mattutino; le due donne sistemano le spalliere inclinate, in modo da tenere busto e testa leggermente sollevati e poi incitano i due uomini a raggiungerle: "Dai mettetevi di lato così io e mamma prendiamo bene il sole", e subito dopo afferra la mazza di Ciro accanto a lei e se la imbocca, mentre la madre fa lo stesso con Diego: "Aaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhh .... "Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhh" gemono entrambe cinque minuti dopo quando i due si chinano su di loro e le impalano a missionario; è la prima volta che lo fanno all'aria aperta, anche se riparati, e la cosa è talmente particolare che moltiplica la goduria per tutti e quattro, con le donne che vengono in continuazione e gli uomini che sborrano dopo neanche dieci minuti
"Per fortuna sono a rete queste sdraio sarà più facile pulirle" Maria sorride alla madre vedendo la sborra e gli umori che colano sotto la sua figona; le due fanno riposare gli uomini per mezz'ora e poi li richiamano a se, per replicare pompino e scopata, ovviamente Ciro con Vincenza e Diego con Maria; questa volta i due durano per più di venti minuti ed alla fine le donne si massaggiano soddisfatte le passere e le grosse mammelle; Maria prende un'asciugamano e lo mette a terra: "Mamma, ci diamo una pulita prima di entrare in piscina?" e si sdraia sull'asciugamano: "Figlia mia, confermo che sei diventata una troia da primato" e si alza per mettersi sopra la figlia in posizione da 69; le due donne si leccano delicatamente per una decina di minuti, ammirate dagli altri due, e ripuliscono accuratamente una la figa dell'altra: "Dai mettiamoci a mollo" Maria va verso la scaletta della piscina riuscendo ad anticipare i due fratelli; rispetto alla temperatura esterna quella dell'acqua è di qualche grado più bassa ma questo non impedisce alla donna di immergersi completamente nuotando a rana con le sole gambe fino al lato opposto; quando si volta vede che anche gli altri sono tutti a mollo; Ciro si immerge e raggiunge la sorella con tre bracciate a stile libero: "Sorellona, ma come fai a nuotare così veloce con queste poppone libere, non ti fanno ostacolo?" le dice passando un dito in mezzo: "Ahahah pare di no, eppure le sentivo che mi tiravano in basso; ehi mamma dai facci vedere come nuoti veloce, eri tanto brava" "Ero dici?" Vincenza si immerge e nuotando a rana con le sole gambe come aveva fatto la figlia arriva in fondo mettendoci pochissimo tempo di più: "Hai visto spiritosa, con tutte le mammellone e la pancia? Provaci tu fra vent'anni e poi mi dici" e le due donne si abbracciano per poi baciarsi con passione; ridendo e scherzando i quattro rimangono a mollo per più di due ore, fregandosene della pelle delle dita raggrinzita, finchè Vincenza non li richiama: "Ehi belli, non so voi ma io tengo una fame della madonna, su tutti fuori e asciughiamoci" "Mangiamo sotto l'ompbrellone mamma?" chiede Diego mentre si asciugano "Mi piacerebbe ma non c'è un tavolo fuori, a poi anche sotto l'ombrellone fa troppo caldo; dai mangiamo dentro ci riposiamo un po' e poi guando fa meno caldo torniamo fuori, va bene?" "Benissimo" "Ciro, scendi tu in cantina prendi un pacco di lonzino e un pezzo di pecorino del Cilento; soddisfatta?" chiede rivolgendosi a Maria: "Non lo conosco strano, ma sicuramente è buono" "Si in effetti l'ho scoperto da poco, mi hanno parlato di una rivendita sulla strada per tornare, me ne voglio comprare un bel pezzo per casa" "Se è buono me lo compro anche io" "Ok, ci pensi tu a preparare i piatti?" "Cavolo ti fidi di me per fare le porzioni?"; Vincenza si limita a guardare la figlia sorridendo e poi si dedica a preparare l'insalata; Maria si fa dare i due pacchi da Ciro e apre quello del formaggio, si china per annusarlo sentendo che ha un buonissimo odore e poi lo prende per tagliarlo, scoprendo con non poca sorpresa che non è un pezzo unico ma sono quattro fette di uguale misura separate da un foglio di carta trasparente: "Cazzo mamma hai proprio organizzato alla grande" "E certo perchè mi devo impiccare a tagliare le porzioni quando posso farlo fare a loro" "Anche l'affettato ha già le porzioni pronte?" "Certo, solo che devi stare attenta, quelle del formaggio sono uguali per tutti, l'affettato ce ne sono due da un etto per noi e due da un etto e mezzo per i tuoi fratelli; devono mangiare di più, sono giovani e si muovono decisamente più di noi due; quelle di formaggio invece sono da un etto e mezzo per tutti, o preferivi il contrario?"; Maria sorride alla madre: "Spiritosa, sai bene che non è così, anzi per me se non portavi l'affettato era ancora meglio, ti somiglio troppo anche in questo".
I quattro si mettono a tavola e come sempre in mezz'ora scarsa svuotano piatti e insalatiera: "E' veramente buono questo pecorino, confermo che me ne comprerò un pezzo anche io" dice Maria a Vincenza mentre mettono i piatti nella lavastoviglie; la donna si mette poi sul divano e invita la figlia a sedersi accanto a lei, mentre i due si mettono come al solito sulle poltrone; Maria sta per sedersi quando le cade l'occhio sullo smartphone che non ha più toccato da quando appena sveglia ha risposto risentita a Bruno, e vedendo che c'è una risposta lo prende e va verso l'uscita posteriore: "Datemi cinque minuti e vengo" "Ahhhh l'amore" dice Vincenza facendo scoppiare a ridere i due figli"; appena fuori la donna sposta una sedia sotto l'ombrellone e apre la chat, rimanendo subito perplessa per la risposta del compagno; in sintesi Bruno ha risposto che non capisce il risentimento di lei, che a volte le settimane sabbatiche possono portare sorprese e soprattutto che prima di incavolarsi avrebbe fatto meglio a rileggere i suoi messaggi della sera prima; è soprattutto questa ultima frase a turbarla, e scorre la chat in su e spalanca gli occhi: "Mio Dio ma che cazzo mi è venuto in mente a scrivere quelle cose; ma che bisogno c'era maledizione, altro che risentirmi io, è un miracolo che non mi abbia mandata affanculo e non mi abbia detto di rimanermene qui; cazzo devo rimediare subito" non si rende conto di stare a parlare a voce alta per quanto è sconvolta, e che dentro potrebbero averla sentita; si mette subito a scrivere; <<Amore mio, non so cosa mi era preso, forse il caldo, l'eccitazione, ma non mi sono proprio resa conto di scriverti quelle cose; ti prego perdonami, ho anche avuto la faccia di incazzarmi io; senti, se sei d'accordo direi di fare così; da adesso in poi ci diamo solo il buongiorno e la buonanotte e ci godiamo il resto; poi se sarà necessario, prego di no, ci chiariremo al nostro ritorno. Divertiti nella tua nuova situazione. Ti amo da morire>>; invia il messaggio e aspetta solo un minuto per vedere se Bruno lo legge subito; vedendo le virgolette che continuano a rimanere grigie tira un sospiro di mezza delusione e se ne torna dentro, sorridendo per la scena che vede; i tre stanno russando tutti con la testa piegata all'indietro e la bocca aperta: "Ma si mi riposo un po' anche io, sono ancora un po' scossa", e si siede sul divano sul lato opposto a quello della madre, non prima di aver messo il timer del cellulare per suonare a un'ora e mezza da quel momento.
Il divano è decisamente comodo, e dopo due minuti anche lei russa a bocca aperta come gli altri.
Il timer fa il suo dovere e sveglia i quattro un'ora e mezza dopo vengono svegliati dal suono penetrante; la prima a reagire è Maria che si avvicina alla madre, la stringe e la bacia in bocca con passione: "Uuuuhhh che bel risveglio amore di mamma tua" "Dai mamma diamoci da fare, io Diego e tu Ciro" risponde lei, e va davanti alla poltrona dove Diego sta ancora sbadigliando per inginocchiarsi e portarsi in bocca la mazza floscia: "Cazzooooooo" geme l'uomo preso di sorpresa, e dopo pochi secondi Ciro fa la stessa imprecazione, sentendo la lingua materna che gli lappa la cappella.
"Aaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhh" "Uuuuuuuuuoooooooooooohhhhh" ululano quando entrambe vengono penetrate a pecorina con le ginocchia sui braccioli; la cavalcata dura una ventina di minuti quando i due fratelli sborrano quasi in contemporanea; i quattro si spostano fuori e si godono qualche ora di sole e di piscina, finchè non arriva l'ora di cenare; i quattro cenano con bresaola e provola affumicata e poi si sistemano al salone per coccolarsi un po'; Maria decide che questa sera starà con Ciro, e Vincenza tira subito a se Diego per amoreggiarci; i quattro tubano per quasi un'ora quando Vincenza decide che è ora di andarsene a letto e si avvia tenendo Diego per mano; come i due scompaiono dalla vista Maria prende in mano la mazza del fratello e comincia a segarlo lentamente, mentre la sua lingua sguazza dentro la bocca di lui: "Cazzo sorellona" squittisce lui non appena lei si stacca, per poi infilargli di nuovo la lingua in gola; il movimento sapiente della mano di Maria risveglia subito il cazzo di Ciro che diventa sempre più duro, finchè dopo qualche minuto si sente la voce di Vincenza da su: "Aaaaaaaaahhhhhhhhhhhhh siii" e questo infoia ancora di più i due; la donna si inginocchia e prende in bocca il cazzo già duro: "Cazzo Maria mi fai sborrare se continui" sibila Ciro mentre da su continuano ad arrivare gli strilli di Vincenza: "Sei matto, mi devi trapanare per bene prima di sborrare fratellino; aspetta" Maria va verso il bagnetto di servizio ed esce con due accappatoi: "Vieni andiamo fuori" "Ma sei matta, che vuoi fare?" "Voglio che mi chiavi mentre siamo a mollo in piscina" "Ma ci prenderà un colpo" "Ma figurati, abbiamo mangiato più di due ora fa, fidati della tua sorellona Ciruzzo, dai vieni, o vuoi scopare sentendo quei due?" e neanche a farlo apposta da sopra arriva un "Ooooooaaaaaahhhhh godooooo vengooo" che rompe gli indugi dell'uomo.
Maria si lega i capelli in una coda di cavallo, sale le scalette e si immerge in piscina fino alle spalle, con il fratello che la segue immediatamente; arrivata al bordo si gira e bacia in bocca Ciro con passione, poi facendo leva con le braccia sul bordo solleva le gambe davanti al fratello: "Dai Ciruzzo chiavati la tua sorellonaaaaaaaaaaahhhhhhhh" l'uomo non perde tempo la afferra per le cosce e la impala con un colpo secco; la sbatte per dieci minuti in quella posizione e poi Maria si gira dandogli le spalle e facendosi impalare nel culo; dopo altri dieci minuti viene travolta dal quinto orgasmo e sente che Ciro rallenta il ritmo: "Aaaaahhhhh stai per venire?" "Siiiii Maria non resisto più" "Aspetta allora, esci" Ciro le obbedisce e Maria si gira e si accosta a lui: "Ce la fai a tenermi in braccio?" "Certo sorellona" e lei favorita dalla spinta dell'acqua mette le braccia sulle spalle del fratello e si spinge in su, per poi calarsi sul cazzo durissimo: "Cazzoooooo che belloooooooo" strilla mentre lui le mette le mani sotto il culo e la solleva per poi farla scendere di nuovo; Maria è talmente infoiata che viene travolta dal sesto orgasmo proprio nel momento in cui Ciro si svuota dentro di lei con una notevole flebo di sborra.
"Ciruzzo mio è stato bellissimo" dice la donna ansimando e baciandolo in bocca: "Siamo venuti insieme Maria è stato fantastico" "Si è stato fantastico, adesso piega le gambe così ti tolgo il mio peso" "Ma quale peso starei così le ore" "Mmmmm che tesoro che sei, ma non so te io comincio a sentire un po' il freddo"; Ciro concorda e i due si staccano e guadagnano l'uscita della piscina, si avvolgono negli accappatoi e si asciugano accuratamente, poi rientrano, rimettono gli asciugamani a posto e salgono lentamente le scale, per poi rilassarsi quando giunge loro il rumore del fragoroso russare di Vincenza e Diego.
Prima di mettersi a letto la donna da un'occhiata allo smartphone dove ha il piacere di leggere il messaggio scritto mezz'ora prima: <<Ti amo anch'io da morire tontolona; buonanotte amore mio>> a cui risponde con un: <<Grazie amore mio ti amo tantissimo, buonanotte>>.
"Vieni qua abbracciami forte, voglio dormire così" Maria fa accostare a lei il fratello e lo bacia nuovamente sulla bocca: "Hai visto, è mezzanotte precisa, mamma non potrà dirci niente" risponde Ciro facendola ridere; poi i due si rilassano e quasi all'unisono crollano entrambi in un sonno profondo e ristoratore.
Anche la domenica è passata e comincia la terza giornata.

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