"Avanti fratellini, provo a drizzarlo a tutti e due non mi deludete" Maria si inginocchia davanti ai fratelli, prende nelle mani le due mazze flosce e comincia a leccare e succhiare a turno; i due comincino a mugolare e gemere, e le due mazze cominciano lentamente a svegliarsi, ma dopo dieci minuti sono ancora lontane dall'erezione completa: "No ragazzi non va, lo tiro su a uno e poi all'altro, vieni Ciruzzo" "Perchè proprio lui?" chiede risentito Diego, e Maria si alza e lo guarda con durezza: "Perchè lui in culo ce l'ho già avuto e adesso ci voglio te, adesso ti è chiaro?" "No non capisco" "Uffa, lo tiro su a lui e poi mentre lo cavalco lo tiro su anche a te adesso hai capito?" "Si adesso si" "Meno male, mi hai fatto perdere già abbastanza tempo" e si china sul cazzo di Ciro che nel frattempo non aveva smesso di masturbarsi; la differenza si nota subito, e il cazzo di Ciro si trasforma in un palo durissimo in neanche tre minuti; Maria lo bacia in bocca e gli dice di sdraiarsi di traverso sul lettone e poi va verso la porta: "Ehi sorellona dove vai, mi lasci così?" "Voglio essere sicura che mamma non ci senta" ed esce, ma le bastano pochi passi per sentire il sonoro russare che viene dall'altra stanza; si affaccia e vede Vincenza sdraiata nuda di schiena, con le gambe leggermente larghe e la bocca un po' aperta.
"Via libera dai" e si inginocchia accanto al fratello, lo scavalca con una gamba e prende la mazza in mano calandosi lentamente per poi abbattersi quando sente la cappella entrare: "Aaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhh" geme fortissimo mentre il fratello le afferra le tettone e comincia a strizzarle: "Ooooohhh vieni Dieguito dai" incita il fratello ad avvicinarsi e gli imbocca la mazza senza smettere di mugolare per il piacere che le danno le mazzate di Ciro nella figa: "Ooooooaaaaaahhhhh che mazzaaaaaaa" urla ogni tanto staccando la bocca dal cazzo di Diego che divente più duro ogni secondo che passa; dopo un minuto, sempre gemendo ammira la cappella gocciolante del fratello sopra la mazza durissima: "Dai Dieguito rompi il culo alla tua sorellona" gli dice sapendo che lui ha il cazzo più corto di Ciro ma più largo; Ciro misura 23 cm per 14 di circonferenza, Diego 21 per 16 di circonferenza, mentre Bruno è una via di mezzo 23x15; Diego dice al fratello di fermarsi un attimo e di farlo entrare: "Ooooohhhh aaaaaaaaaaahhhhhhh uuuuooooooo" geme Maria sentendo la mazza che le draga lo sfintere e gli entra sempre più dentro: "Ok Ciro comincio a uscire spingi tu" e dopo una decina di prove i due trovano il ritmo giusto e cominciano a sbattere la sorella in entrambi i buchi facendola urlare e sbavare dal piacere; Ciro da sotto le strizza le tettone in continuazione, mentre Diego la sbatte nel culo tenendola per i fianchi; Maria è travolta da due orgasmi consecutivi e si abbatte su Ciro per baciarlo in bocca alla francese: "Aaaaaaahhhhhh oooddiiiiiiooooooooo" la donna è in preda alla libidine più sfrenata: "Diego lasciami i fianchi e spingimi sulla pancia" e lui esegue subito dandole una serie di bordate che la fanno urlare travolta da altri due orgasmi consecutivi.
Maria ha già perso il conto degli orgasmi che ha avuto, e si contorce impazzita sotto le bordate finchè non sente Ciro che le sborra nella figa; lei rimane sopra di lui godendo sia del calore della sborra sia delle mazzate che Diego continua a darle nel culo, finchè dopo cinque minuti non sborra anche lui; rimane dentro la sorella finchè non sente di essersi svuotato e poi lo tira fuori abbattendosi pesantemente su un angolo del letto; Maria si solleva lentamente facendo uscire la mazza ormai moscia di Ciro e bagnando il lenzuolo con una spruzzata di sborra e umori dalla figa; fa spostare il fratello sul lato del letto e si abbatte pesantemente accanto a Diego: "Ciruzzo fai il bravo vatti a riposare da mamma" "Uffa ma perchè" "Perchè stanotte ci ha dormito Diego ed è giusto che facciamo un po' per uno; io non riesco a muovere neanche un muscolo, mi avete distrutta, dai fai il bravo fai come ti dice la tua sorellona.
Ciro si rassegna, si alza con fatica ed esce dalla stanza; Maria si volta verso Diego e gli cinge la schiena con un braccio: "Sei contento di avermi qui fratellino" "Cazzo Maria sono felicissimo, vorrei tanto che ti trasferissi di nuovo qui, che tutto tornasse come prima" "Fratellino nella vita non c'è solo il sesso; io con Bruno ho ritrovato la felicità che credevo di aver trovato con quello stronzo di Renato; lo amavo da morire e solo dopo ho capito che lui mi amava solo come madre dei suoi figli" "Poi ci è riuscito ad averli lo sai?" "Me lo ha detto mamma ma non me ne frega niente; dai basta con questi discorsi, sono qui e mi voglio godere ogni secondo che passa con voi tre; ora però ho bisogno di riposare, dai abbracciami forte voglio dormire così" e Diego la tira a se finchè le loro bocche non si accostano e le lingue entrano in azione: "Ti voglio bene fratellino" gli dice mentre gli occhi le si chiudono: "Anche io ti voglio bene sorellina" biascica lui travolto dalla stanchezza, e dopo un minuto i due russano abbracciati quasi bocca a bocca.
Maria riapre gli occhi e guarda subito lo smartphone; alla gioia di vedere un messaggio di Bruno fa eco il disappunto di vedere che sono quasi le sette di sera: "Cazzo ho dormito quasi tre ore non va bene, non sto qui per dormire", poi guarda il messaggio di Bruno: <<Amore tutto bene? Non ci siamo sentiti per niente, mi sa che ti stai divertendo parecchio>> e sorridendo gli risponde: <<Ciao amore mio, hai ragione non ci siamo sentiti, ma ti ho già detto che quando sto qui divento un'altra, torno indietro di qualche anno; ma ti giuro che non ho mai smesso di pensare a te nei momenti di riposo, ti amo da impazzire, non ti dico che non vedo l'ora che questa settimana passi perchè me la voglio godere per bene, ma quando ci rivedremo sarò la donna più felice del mondo; buon proseguimento un bacio anche ad Anna>>.
Accanto a lei Diego continua a russare e decide di lasciarlo dormire; si alza e va nell'altra stanza, dove trova Vincenza che accarezza con dolcezza Ciro ancora addormentato: "Ciao mamma, sei sveglia da tanto?" "Solo un quarto d'ora" le risponde Vincenza che poi prosegue: "Dobbiamo riprendere il ritmo, impossibile che bastino un paio di scopate per farci crollare così" "Hai ragione mammina, dobbiamo riprenderlo e anche subito, non voglio sprecare un momento; ma sono già le sette non so se è il caso, senza contare che anche Diego di la russa come se non ci fosse un domani" "Si lasciamoli dormire saranno più carichi dopo cena; dai scendiamo in salone ci mettiamo sul divano ho voglia di stare un po' sola con te" "A chi lo dici mamma" sorride Maria tendendo la mano alla madre per aiutarla ad alzarsi; sempre tenendosi per mano le due donne scendono in salone e si sistemano vicine sul divano; Vincenza si volta verso la figlia baciandola delicatamente sulle labbra: "Mi manchi tanto Maria lo sai?" "Anche voi mancate a me mamma, ma credimi sono felice come non lo sono mai stata in vita mia" "Ne sono sicura, Bruno è un brav'uomo, oltre ad essere molto attraente" "Ehi non ci provare, lui non lo divido con nessuna ahah" "Neanche con la madre? L'ho vista una sola volta e mi pare una donna molto possessiva; e poi francamente non credo ti converrebbe metterti contro di lei grossa com'è" "Ahahah non ci penso nemmeno mamma, con Anna andiamo molto d'accordo, e lo stesso con Alessandra e Lorenzo, i due figli gemelli di Bruno; mi hanno accettata subito a differenza del nuovo marito della madre, senza parlare del fratellastro" "Però sono un po' esagerati lasciamelo dire; cosa c'entra quella creatura, che colpa ne ha di avere una madre stronza come la loro" "E' quello che Bruno gli dice sempre ad entrambi, ed è stato solo dopo che lui gli ha parlato che hanno accettato di incontrare la madre e il fratellastro all'aeroporto di Milano, prima di tornare alle loro sedi; ma non hanno cambiato idea sulla loro madre" "Va bene abbiamo parlato abbastanza di loro; abbracciami forte Maria ho proprio bisogno di stringerti e di sentire che mi stringi" "Cazzo mamma quanto ti voglio bene" risponde singhiozzando Maria prima di stringersi forte a Vincenza; le due sono rimaste completamente nude, ed emanano entrambe un forte odore di sperma e umori vaginali, ciononostante rimangono abbracciate in un gesto di amore materno e filiale; quando si staccano Maria è visibilmente commossa, e la madre la tira a se baciandola sulla bocca: "Amore di mamma dai non sei qui per commuoverti" "Ahahah hai ragione come sempre mammina"; le due rimangono sedute vicino parlando del lavoro di Maria e di altro, finchè quando sono quasi le otto di sera prima Ciro e poi Diego compaiono in cima alle scale.
"Ma complimenti, voi state qui per farci godere e impazzire e invece passate il pomeriggio a dormire per quattro ore" il tono di vincenza è sarcastico ma si coglie un filo di risentimento; forza Diego prepara la tavola, e tu Ciro scendi in cantina e prendi un pacco di prosciutto crudo"; i due scattano subito e Maria guarda la madre perplessa: "Solo il prosciutto perchè?" "Dai amore di mamma, ti tolgo subito il pensiero della prima cena con le mozzarelle di bufala" "Uffa lo temevo, che palle, avevo voglia di una bella fetta di formaggio stagionato" "Dai abbi pazienza, domani ti rifarai te lo prometto, stasera fai un piccolo sforzo" "E va bene mamma" "Dai dammi un bel bacio e aiutami a preparare la verdura cotta, ci facciamo gli spinaci aglio e olio ripassati in padella" "Mmmmmmm buoni" sorride Maria.
Alle otto e mezza i quattro sono a tavola e in venti minuti fanno sparire tutto, e anche Maria cedendo alla fame si mangia una grossa mozzarella di bufala: "Allora faceva tanto schifo?" le chiede Vincenza mentre mettono i piatti in lavastoviglie: "Ma no mamma, a me il sapore del latte piace tantissimo, ma è che mordere una cosa moscia non mi da nessuna soddisfazione, tutto li" "Senti parliamo di altro; hai qualche idea per iniziare la serata?" "No mammina, stavolta faccio scegliere a te" "Sai che raccogliere la sborra con il bicchiere è stata un'idea fantastica? Ma come ti è venuta?" "E' stato Bruno; mi ha detto che è uno dei pochi bei ricordi che gli ha lasciato la sua ex moglie" "Ah ma allora qualche lato positivo ce l'aveva; senti, a me piacerebbe che ci mettessimo a pecora sul divano, fianco a fianco e che loro ci trapanassero alternativamente figa e culo scambiandosi di posto magari ogni due minuti" "Wow mamma ma è bellissimo dai facciamolo".
Le due donne mettono al corrente i due uomini su come vogliono farlo, dando loro la libertà di decidere al momento se prenderle di figa o di culo; Ciro programma il timer del suo smartphone in modo che faccia un beep ogni due minuti dando il segnale del cambio; poi Vincenza chiama a se Diego e rimanendo seduta comincia a spompinarlo e Maria fa lo stesso con Ciro; il lungo riposo pomeridiano e la cena sostanziosa hanno rimesso in sesto i due, e dopo pochi minuti i due cazzi svettano durissimi, con le due che si mettono immediatamente a pecorina fianco a fianco, poggiando le tettone sulla spalliera del divano: "Oooooohhhh ..... oooooohhhh" "Aaaaaahhhhhhhhh ...... Uooooooooohhhhhhh" e comincia la doppia cavalcata condita dallo sbuffare dei due uomini e dai gemiti e gli ululati di goduria delle due donne, che vengono quasi subito travolte dall'orgasmo; il beep segnala il primo cambio e sia Ciro che Diego piantano i cazzi nei culi rispettivamente di Vincenza e Maria.
Vincenza ha avuto la brillante idea di coprire il divano con un'incerata, un'idea opportuna visto quanto squirtano sia lei che la figlia; la doppia cavalcata dura per un quarto d'ora, quando a neanche un minuto di distanza Ciro sborra copiosamente nel culo della sorella e Diego nella figona materna; i due si mettono sulle poltrone per riprendere fiato, mentre le due donne rimangono qualche minuto in posizione per smaltire l'immensa goduria che hanno provato; infine si baciano sulle labbra e si girano per sedersi una di fianco all'altra: "Figli miei che scopata" squittisce Vincenza visibilmente soddisfatta, e si rilassa sul divano respirando profondamente; passa una mezz'ora e la donna si rivolge alla figlia: "Amore di mamma, dimmi una cosa; mentre dormivo ti hanno scopata insieme?" "Si mamma è stato bellissimo" "Lo so bene, dai dammi una mano a ritirarli su, me la voglio godere io una bella doppia; i due fratelli sono di nuovo davanti alle donne sedute, e rispettando l'alternanza Maria si occupa di Diego e Vincenza di Ciro; nonostante la sborrata precedente ci vogliono poco più di cinque minuti alle due donne per fare i due abili e arruolati: "Dai ragazzi andiamo su, adesso pensate tutti e due a mamma; Maria tu non vieni?" "Vi raggiungo fra un po' mamma, ho voglia di chattare un po' con Bruno" "Va bene ma non esagerare tesoro, ricordati che sei qui per noi" "Tranquilla mamma vengo subito".
Maria prende il telefono e inizia a scrivere; con suo grande piacere Bruno le risponde subito e lei comincia a raccontare come sta andando; la chiacchierata va avanti una decina di minuti, quando lui la saluta dicendo che la madre lo sta chiamando; la donna rimane un po' sorpresa, ma le urla e i gemiti di Vincenza che arrivano da sopra la scuotono e rapidamente sale al piano superiore; lo spettacolo è notevole, Vincenza sta nella stessa posizione sua del pomeriggio, solo che i due uomini hanno invertito i ruoli, e mentre Diego la sbatte da sotto in figa, Ciro le trapana il culo da dietro: "Cazzooooooooo siiiiiii come godooooooooo ooooddioooooooooo vengoooooooo" urla la donna travolta dall'ennesimo orgasmo; le grosse tette della madre che gli strusciano sul petto, il suo alito bollente sul viso e lo sguardo stravolto dal piacere fanno cedere di schianto Diego che dopo una ventina di minuti sborra copiosamente nella figa materna; la donna si china su di lui baciandolo con passione, mentre Ciro continua a sbatterla nel culo facendola sobbalzare a ogni bordata, finchè anche lui non si svuota ululando come un lupo; Ciro si abbatte sulla madre e per qualche minuto i tre formano una specie di sandwich, con Vincenza che fa la parte del ripieno, con le mammellone che debordano in fuori; poi Ciro si stacca e la donna rotola gemendo sull'altro lato del letto respirando a bocca aperta: "Ragazzi mi avete fatta impazzire e mamma vi ringrazia tanto; ora però voglio dormire, quindi andate di la e pensate a vostra sorella"; i due si alzano e lo stesso fa Maria: "Andate di la, scrivo una cosa a Bruno e vi raggiungo subito" "Uffa che palle con questo telefono sorellona" dice spazientito Ciro: "Solo un minuto andate di la dai; lo lascio qui a caricare il telefono".
Come promesso dopo un minuto scarso Maria è in stanza con i fratelli: "Ragazzi un'altra doppia no; pensavo a qualcosa tipo quello che abbiamo fatto sul divano, certo non ogni due minuti, magari ogni dieci; lo tiro su a uno di voi e mentre lui mi chiava lo tiro su all'altro; quando uno di voi sborra l'altro lo sostituisce intanto che lo ritiro su, in quel caso i dieci minuti non contano; però voglio che mi prendiate due volte entrambi, ve la sentite?" e Diego risponde per tuttie due: "Maria penso che per te potremmo sborrare anche quindici volte di seguito" "Ahahahah siete due tesori ma non pretendo tanto; dai tirate a sorte per chi comincia"; la sorte premia Diego e la donna senza perdere tempo lo fa sedere sul letto e gli si inginocchia davanti partendo con il pompino, constatando con piacere che nonostante la doppia sborrata il cazzo risponde abbastanza prontamente, e dopo neanche dieci minuti è già duro: Maria va a controllare che la madre si sia già addormentata, torna e si mette sul letto in ginocchio e mette le mani sul bordo lungo: "Dai Dieguito una bella pecorina classica, fammi sentire che maschio sei; e tu Ciruzzo vieni qui davanti a me" e senza aspettare che Diego la penetri comincia subito a succhiare la mazza floscia dell'altro, finchè dopo pochi secondi le arriva la botta forte in figa: "Aaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhh" strilla per poi riprendere il pompino; in dieci minuti la troia viene due volte strillando ogni tanto e quando parte il cicalino del timer Ciro è già bello pronto; i due si danno il cambio e fanno letteralmente impazzire di piacere la sorella, dandole orgasmi a ripetizione; dopo quasi mezz'ora Ciro è il primo a cedere sborrando copiosamente dentro il culo di Maria; il timer viene bloccato e Diego si mette dietro la sorella, che lecca la sborra dalla cappella dell'altro prima di ricominciare il pompino; e qui Maria tira fuori la sorpresa, si umetta abbondantemente l'indice destro e passa la mano dietro il culo del fratello infilando lentamente il dito dentro al buco: "Ooooohhh che fai sei matta?" dice lui spaventato ma impossibilitato ad arretrare, ma l'imbarazzo gli dura solo pochi secondi "Ueee cazzo ma è bellissimo" squittisce sentendo che la mazza gli si risveglia rapidamente; dopo altri dieci minuti è di nuovo pronto, e giusto in tempo perchè proprio in quel momento Diego inonda la figa della sorella con una notevole sborrata; Ciro si rimette dietro la sorella che riserva Diego lo stesso trattamento con il dito nel culo, staccandosi ogni tanto per urlare tutto il suo piacere: "Siiiii cazzooooo come godoooooo .... che mazzaaaaaaa vengooooooooo".
Sono le due e dieci quando Ciro cede e riempie di nuovo Maria questa volta nella figa; i tre si fermano e Maria guarda Ciro con sguardo interrogativo: "Come stai messo?" "Perdonami Maria ma non ce la faccio proprio a farne un'altra" "Tranquillo Ciruzzo nessun problema, vieni qui dammi un bel bacio" e i due si scambiano un po' di saliva: "Ok ragazzi vi lascio continuare e me ne vado da mamma" "No Ciruzzo, aspetta, voglio dormirci io con lei" "E dove mi metto a dormire, occupi tutto il letto" "No sdraiati da quel lato io non ce la faccio più a stare a pecorina, ho le ginocchia anchilosate".
Maria si sdraia di schiena e invita Diego a montarla a missionario; l'uomo anche lui chiaramente in debito di ossigeno obbedisce e la cavalca per altri dieci minuti, fino a riempirle di nuovo la figona, e facendola venire altre due volte, mentre accanto a loro Ciro russa fragorosamente incurante del rumore che fanno i due; la donna bacia il fratello e si alza con fatica dal letto, dirigendosi nell'altra stanza senza rendersi conto che sta lasciando una scia di umori e sborra sul pavimento; è talmente distrutta quando arriva che quasi non sente Vincenza che russa come un caterpillar, ma ha la forza di prendere lo smartphone; vede che Bruno non le ha più risposto e si sforza di scrivergli altre due righe augurandogli la buona notte, poi posa il telefono e si abbatte pesantemente di schiena accanto alla madre; non passa neanche un minuto che già il suo russare si fonde con quello materno; la prima giornata è passata.

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