Sono le tre del pomeriggio di un caldo venerdì di fine luglio; Maria spegne il suo PC pensando con soddisfazione che non lo riaccenderà  prima di tre settimane.
Lo chiude nella valigetta e la va a mettere in uno scomparto corazzato sul soppalco sopra al bagno, per poi chiuderlo a chiave; si toglie i calzoncini e la canottiera e completamente nuda se ne va in bagno per darsi una rinfrescata; lo specchio del lavandino riflette la sua bella figura di 45enne mora con i capelli lunghi la sua pelle olivastra e la sua bella quinta di seno ancora soda e poco cadente; si sotto il suo addome ha qualche grinza, i fianchi rivelano un po' di maniglie dell'amore ma lei sorride soddisfatta di quello che lo specchio riflette, è proprio una classica bellezza matura mediterranea, infatti anche se vive a Roma è nata e vissuta a Salerno fino ai 38 anni; l'unica cosa che non le piace è¨ il sudore che le cola dal viso e dalle spalle, e decide di farsi una rapida doccia.
Rimane sotto il getto per dieci minuti e decide di uscire con i capelli bagnati, tanto è sicura che con il caldo che fa le si asciugheranno subito; sul letto c'è già una borsa dove lei ha messo due magliette e due pantaloncini di ricambio, oltre a due ricambi di intimo e un paio di ciabatte; vi aggiunge la borsetta con spazzolino e dentifricio e chiude il tutto. Prende le chiavi della sua macchina e si sposta prima nel bel salotto all'americana dove stava lavorando e poi in cucina.
Il suo Bruno sta ancora lavorando, anche lui al PC, ma come lei entra alza lo sguardo, le sorride e si alza: "Allora sei pronta amore?" "Si è meglio che vada ora almeno non trovo tanto traffico, ci vuole un po' lo sai, e io non corro in macchina come te" "Ma sai già dove andrete?" "Si, mamma ha affittato un cottage su un monte verso Castellabate, dove in cima c'è un monastero, ma noi staremo neanche a metà, quindi un posto molto tranquillo" "Ok amore, allora divertiti e salutami tutti" "Anche tu divertiti amore mio, e salutami tanto Anna"; i due si scambiano un lungo bacio alla francese, indugiando con le lingue nella bocca dell'altro: "Ci vediamo quest'altro sabato amore" dice lei prima di uscire.
Bruno torna in cucina e si rimette a lavorare, con l'obiettivo di staccare alle 5 prepararsi e poi andare a Rieti per passare una settimana con sua madre Anna.
Maria esce dal garage e si dirige verso il Raccordo Anulare per poi prendere la Roma Napoli; il traffico per sua fortuna è inesistente e dopo neanche venti minuti è già sull'autostrada; fino a quel momento ha tenuto i finestrini abbassati e l'aria condizionata chiusa; si passa la mano sui lunghi capelli e come si aspettava sente che si sono asciugati, così chiude i finestrini e apre l'aria condizionata; come al solito trova un po' di traffico i primi chilometri per l'outlet di Valmontone e poi ancora un po' all'altezza di Frosinone; decide di fermarsi per un caffè in un autogrill appena entrata in Campania e poi prosegue speditamente fino allo svincolo della Caserta Salerno, che raggiunge dopo quasi un'ora e tre quarti da quando è partita; le ci vogliono altri 50 minuti per arrivare al casello di Salerno, e dopo un'altra ventina di minuti parcheggia una cinquantina di metri da casa di sua madre; l'orologio della macchina segna le 18:30 quindi ci ha messo meno di tre ore ad arrivare; controlla di aver parcheggiato bene per non avere sorprese quando riprenderà la macchina il sabato successivo, prende la piccola borsa e va verso il piccolo villino dove abitano i suoi; ha tenuto le chiavi e non ha bisogno di citofonare, apre il cancelletto, percorre il breve vialetto e poi apre la porta di ingresso.
"Aaaaaaaaaaaahhhhhhhhh siiiiiiiii" la voce di sua madre le arriva subito come apre la porta e si sbriga a richiuderla per non farla sentire da fuori; posa la borsa sul mobiletto accanto all'ingresso e si dirige verso la stanza da dove continuano ad arrivare i gemiti e gli ululati di sua madre: "Mi sa che è arrivata Maria" sente dire da una voce maschile che identifica per quella di suo fratello Diego, e subito dopo si affaccia sulla soglia della stanza da letto.
Guarda ammirata lo spettacolo di sua madre Vincenza nuda e a pecorina sul lettone, con suo fratello Ciro che la sbatte standole dietro in piedi; un po' spostato e sdraiato l'altro fratello Diego si sta masturbando e quando vede la sorella sorride e si alza: "Ooooohhhh eccoti finalmente bella sorellona" e va verso di lei, la tira a se e la bacia in bocca con passione, con Maria che lo asseconda con altrettanta passione: "Ciao a tutti" dice la donna appena si è staccata dal fratello: "Ciao Maria" risponde Ciro fra un sospiro e l'altro: "Ciao amore di mammmaaaaaaaaaaaaaaaaaaahh" risponde Vincenza mentre la travolge l'ennesimo orgasmo.
"Dai sorella diamoci dentro anche noi" le dice Diego tirandole i calzoncini: "Mi volevo fare una doccia sono sudatissima" risponde lei poco convinta: "Macchè doccia lo sai che mi fai impazzire quando puzzi di sudore, dai bella su"; la donna si libera della maglietta e dell'intimo e tira a se Diego per dargli un altro bacio alla francese schiacciando le sue tettone nude sul suo petto peloso; poi si china e senza esitare afferra la mazza barzotta di lui e se la imbocca: "Oooohhhh siiii che favola di pompinara che sei Maria mia" geme lui sentendo che già gli sta diventando durissimo, mentre sul lettone Ciro continua a far strillare Vincenza senza dare sensazione di calare il ritmo.
Maria si alza e soppesa con soddisfazione la mazza durissima del fratello; poi vedendo che sua madre occupa il letto per tutta la sua larghezza, decide di mettersi a 90 gradi ai piedi del letto con le mani poggiate sul materasso: "Dai fratellino fammi sentire se sei sempre bravo" incita Diego che non si fa pregare, ed è subito dietro di lei e con un colpo secco la penetra completamente nella figona sgocciolante: "Oooooohhhh" "Aaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhh".
"Ooooohhhh siiii spingiiii" comincia subito a ululare squassata dalle mazzate del fratello, fondendo la sua goduria con quella di sua madre: "Aaaaahhhhhhhh siiiiii amore di mammaaaaaa che mazzaaaaaaaaaaaaaa" e le due troie godono senza sosta; dopo un paio di minuti Maria è travolta dal primo orgasmo e squirta abbondantemente sul lato del letto e per terra, pochi secondi dopo che Ciro prorompa in un rumoroso: "Cazzoooooo sborrooooooooooooo" inondando di sborra calda la figona materna; i due rimangono un minuto così e poi l'uomo si stacca lasciando che la donna rotoli sul lettone gemendo per l'immane piacere provato; approfittando che Maria e Diego stanno scopando in piedi Vincenza e Ciro si sdraiano accanto sul lettone godendosi lo spettacolo: "Oooooooaaaaaahhhh siiii vengooooooo" urla Maria travolta dal secondo orgasmo, mentre Diego la continua a sbattere sbuffando come un mantice; la cavalcata dura per altri dieci minuto quando alla fine la prostata dell'uomo cede e inonda la figa della sorella con tanta sborra calda, con Maria che nel frattempo ha avuro altri tre orgasmi; Diego si stacca e si siede in pizzo al lettone, lei continua a rimanere in posizione, leggermente tremante, e solo dopo un paio di minuti si stacca; si inginocchia sul lettone e si avvicina alla madre abbracciandola e baciandola in bocca con passione e poi fa lo stesso con suo fratello Ciro: "Ragazzi riposatevi, mamma va a preparare la cena" dice Vincenza alzandosi a fatica: "Non dirmi che vuoi cucinare mamma" "Non ci penso nemmeno amore; devo solo scaldare i broccoletti e poi prosciutto e formaggio".
Mentre i tre riprendono fiato sul letto, è giunto il momento di raccontare come sia possibile che una famiglia al completo si dedichi all'incesto in questo modo.
La signora Vincenza ha 65 anni; alta un metro e settanta, mora e scura come sua figlia ha una notevole settima di seno, ma al contrario di Maria ha anche una bella panciona prominente; quando aveva 18 anni si è sposata con il suo grande amore Paolo, che conosceva da 4 anni e che ne aveva 6 più di lei; dopo due anni era arrivata Maria, e quando sembrava che dovessere rimanere solo con una figlia, all'età di 30 anni e quindi dieci anni dopo, la donna aveva avuto i due gemelli Diego e Ciro chiamati così dal padre, verace tifoso partenopeo, in onore di Maradona e Ferrara; a venti anni Maria aveva conosciuto Renato di cui si era follemente innamorata; si era laureata e aveva iniziato a lavorare, e avevano stabilito di sposarsi quando lei avesse compiuto 26 anni nel 2006, ma purtroppo nel 2005 un male inesorabile aveva portato via il signor Paolo; Maria non se l'era sentita di lasciare sola la mamma con i due fratelli di 15 anni, e la cosa aveva irritato Renato; quando poi la madre l'aveva convinta a non preoccuparsi, aveva deciso di sottoporsi a un classico test per vedere se correva rischi di fare figli con handicap; il risultato era stato così sconvolgente che si era dovuta sottoporre ad altri test, fino all'amara verità che era sterile; Renato l'aveva presa malissimo e dopo averle rinfacciato di avergli fatto perdere anni l'aveva mollata.
Nel frattempo, ad insaputa di Maria, la signora Vincenza aveva deciso che era troppo giovane per rinunciare al sesso, e la presenza di due figli adolescenti con gli ormoni a mille era una tentazione troppo forte; per cui li aveva iniziati al sesso e ci chiavava regolarmente, favorita anche dal fatto che il dispiacere per il marito le aveva anticipato la menopausa di qualche anno.
Un pomeriggio, dopo qualche anno, Maria giunta ormai ai 30 anni era rientrata a casa dal lavoro in anticipo, e si era ritrovata nella stessa identica situazione di quel pomeriggio, con la madre che strillava chiavata da Diego; si era affacciata e la vista di sua madre a missionario sul lettone con Diego sopra e Ciro che si segava l'aveva scioccata ed eccitata: "Oddio Maria" aveva urlato Vincenza per l'imbarazzo vedendo la figlia, e anche i fratelli erano imbarazzati; ma lei gli aveva sorriso per poi dire: "No non vi preoccupate vaffanculo a tutto" e si era subito spogliata nuda tuffandosi sulla mazza di Ciro e prendendola tutta in bocca; aveva fatto sdraiare il fratello nel lato libero e gli si era impalata sopra, e sentendo la mazza del fratello che le squassava la figa si era sentita rivivere; dopo neanche un minuto l'aveva travolta il primo orgasmo e da quel momento Renato era diventato un lontanissimo ricordo.
Da quel giorno  era cominciato l'incesto a quattro; Diego e Ciro erano entrambi molto ricercati sulla piazza e le ragazze avrebbero fatto follie per loro, ma loro non si impegnavano mai; qualche scopata ogni tanto si, ma il pensiero di madre e sorella li teneva inchiodati a casa; poi a 38 anni Maria si era trasferita a Roma per lavoro, ma continuava a scendere regolarmente a Salerno per non perdere l'allenamento.
Le cose erano cambiate tre anni prima, quando Maria aveva incontrato Bruno, di 11 anni più grande di lei e reduce da un divorzio burrascoso, con una moglie un po' troppo esuberante che oltre a tradirlo era anche rimasta incinta dell'altro; era stato amore a prima vista, e dopo pochissimo tempo Maria approfittando della scadenza del contratto del monolocale dove viveva, si era trasferita da lui; la mamma di Bruno, Anna, che fino a quel momento viveva con il figlio, si era trasferita nella casa di Rieti per lasciarli soli.
La vita con Bruno era splendida, ma ogni tanto Maria sentiva la nostalgia dei suoi fratelli e della madre e si era decisa a confidarsi con il suo amato; e così aveva scoperto che anche lui aveva una situazione simile e avevano deciso di comune accordo che da allora in poi si sarebbero presi una settimana sabbatica, due volte l'anno, per andare ognuno a rivivere i piaceri del passato; lo avevano fatto la seconda settimana di gennaio la prima volta e questa di fine luglio inizio agosto era la seconda; poi sarebbero andati fuori due settimane, prima al mare poi in montagna, per poi riprendere a lavorare.
Abbiamo fatto appena in tempo a finire il racconto che la signora Vincenza chiama i figli a tavola; la tavola è occupata da una grossa insalatiera con broccoletti ripassati e da quattro piatti piani ancora vuoti, pronti per essere riempiti dal prosciutto crudo e dalle fette di caciotta che riempiono un vassoio; i quattro si mettono a tavola e iniziano a mangiare, mentre Maria si informa sulle modalità di dove passeranno la settimana: "E' confermato che andiamo la sotto al monastero?" "Mica tanto sotto sorellona" risponde Ciro "Sennò ci cacciano o peggio ancora chiamano la polizia ahah" "Certo era un modo di dire; mi piace quel posto è tranquillo, l'altra volta non si è vista un'anima; andremo con il tuo SUV Diego?" "Si certo, ci entra tutto e stiamo comodi" "Anche se il bagaglio è solo la roba da mangiare" interviene Vincenza: "Anche stavolta porti pasta, carne e tutto il resto mamma?" "Ma per carità Maria, con questo caldo voglia di cucinare zero; ci faremo una settimana tipo la cena di stasera, non credo ti dispiaccia" "Figurati va benone, cosa hai preso?" "Prosciutto crudo, lonzino, petto di tacchino, salame, mortadella, prosciutto cotto e bresaola e sette tipi di formaggio, oltre ovviamente a tanta verdura e frutta; i fornelli serviranno solo per scaldare il latte e cucinare la verdura per cena" sorride la donna subito imitata dai figli.
La cena procede tranquillamente e alla fine i figli aiutano la madre a mettere a posto la cucina: "Ragazzi io consiglierei di andare subito a dormire, ma so già che tu Ciro non sarai d'accordo" "Certo che no, voglio godermi anche io la sorellona" risponde guardando Maria che gli sorride: "Lo immaginavo, allora dai Diego dorme con me e voi vi sistemate nell'altra stanza conclude la donna.
"Oooohhhhh" "Aaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhh" gemono i due con Maria a pecorina sul letto a una piazza del fratello e con lui inginocchiato dietro; la cavalcata dura una ventina di minuti e Maria è travolta quattro volte dall'orgasmo prima che il fratello le farcisca la figa con una sborrata lunga e caldissima; Ciro si abbatte a pancia sotto sul lettone e dopo un paio di minuti già russa; Maria si sistema sull'altro letto tendendo l'orecchio verso la stanza da letto materna per sentire se li hanno imitati; alla fine incuriosita si alza e a piedi scalzi va li, ma solo per guardare intenerita sua madre e Diego nudi e abbracciati che russano fragorosamente; se ne torna sul letto vicino a quello di Ciro e pensa con libidine che al cottage troveranno due stanze con letto matrimoniale; si sdraia di schiena e dopo neanche un minuto unisce il suo russare a quello degli altri.

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