Mia moglie si chiama Elisa, è una donna straordinaria sia con me che con nostra figlia. Naturalmente abbiamo avuto i nostri alti e bassi, ma non ho mai dubitato della scelta che ho fatto ormai 15 anni fa quando ci siamo sposati. Non molto alta ma con un fisico perfetto, mia moglie è sempre stata bellissima e io sono stato sempre geloso delle attenzioni che gli uomini le hanno rivolto in tutti questi anni. 


Fu uno dei periodi in cui stavamo meglio, quando mai me lo sarei aspettato  che scoprii per caso il suo tradimento.


La famiglia di lei ha una casa in campagna dove spesso ci troviamo tutti insieme anche con sua sorella e il marito a circa una mezz’ora da casa nostra. La casa è sempre disabitata e a turno andiamo ad annaffiare il prato. Quella mattina in ufficio si era rotta la connessione ed essendo un social media manager non avevo molto da fare, così ne approfittai per prendere un paio d’ore di permesso e tornare a casa.


Provai a mandare un messaggio ad Elisa, ma non lo ricevette perché il telefono era spento. La cosa non mi insospettì perché sapevo che a metà mattinata andava in palestra, così decisi di sfruttare quel tempo per togliermi dalle scatole l’incombenza di annaffiare le piante.


Una volta giunto alla casa di campagna vidi la macchina del cognato di mia moglie e all’inizio pensai che mi avesse preceduto avendo avuto magari la stessa idea. Stavo per girare ed andarmene quando gli occhi mi caddero su un dettaglio inquietante: sul sedile della macchina c’era la borsa di mia moglie.


La gelosia mi prese immediatamente.


Portai la macchina più lontano e tornai a piedi facendo attenzione a non fare rumore.


Mi avvicinai alla casa e cercai di sentire delle voci o altri indizi. Girai intorno alla costruzione finché mi fu chiaro che mia moglie e il cognato si trovavano in quella che un tempo era la cameretta di lei e di sua sorella.


Stavano inequivocabilmente scopando, lei ansimava e lui respirava forte. A un certo punto la sentii dire qualcosa tipo:


-dillo che sei il mio toro, che vuoi solo me e mia sorella ti fa schifo


Lui ovviamente la assecondava dicendo di avere sposato la sorella sbagliata ma che avrebbe rimediato scopandola ogni giorno.


-Sì, voglio il tuo cazzo tutti i giorni. Voglio che mi metti incinta.


La sentivo godere tantissimo come mai prima di allora. 


Ero arrabbiato con lei, con lui, col mondo. Tornai a casa e piansi. Dopo un po’ il dolore lasciò il posto ai ragionamenti: cosa dovevo fare? Pensai al casino che sarebbe successo tirando fuori tutto, non solo con mia moglie, ma anche con i miei suoceri, mia cognata e tutto il vicinato…già mi vedevo come il cornuto del paese e la prospettiva non era delle migliori. Mi sentivo un vigliacco ma decisi di aspettare, ripromettendomi magari di provare a scoparmi mia cognata come vendetta.


Mia moglie rientrò tutta allegra con le buste della spesa e la sacca della palestra. L’odore di bagnoschiuma per la doccia appena fatta e un vestitino svolazzante molto sexy, che evidentemente era servito a far eccitare mio cognato. Mi baciò e si mise a cucinare. La guardavo e pensavo a come fosse brava a recitare la parte della mogliettina. 


<chissà da quanto tempo mi tradisce> pensavo


<da parecchio ormai scopiamo poco e niente, forse è per questo>


-Amore- mi chiamò


-Dimmi-


- Mi aiuti a sbucciare le patate?-


-Certo-


<sicuramente è così. Non la scopo più e lei ha cercato altrove…>


La guardai e all’improvviso il cazzo era diventato durissimo. Pensavo a lei che poco prima si stava facendo scopare da un altro e ora era qui vicino a me come se niente fosse.


All’improvviso la appoggiai sul tavolo.


-Che fai?- disse molto sorpresa


-Mi scopo mia moglie, risposi in modo violento-


Il suo sguardo divenne languido ed eccitato. Sfilai le mutandine e la trovai bagnata, pronta per essere montata. La scopai e la sentii gridare come la mattina aveva fatto con mio cognato. Era una cagna in calore.



Dopo il sesso mangiammo e tutto sembrò essere normale.


-Amore- le dissi- Da oggi in poi ho deciso che scoperemo tutti i giorni, non voglio farti mai mancare il cazzo-


Lo dissi anche come provocazione, ma lei in modo del tutto naturale rispose entusiasta:


-Che bello!-.



Il giorno seguente mi procurai delle telecamere e le nascosi nella casa di campagna. Volevo vederla scopare con il cognato e soprattutto volevo ascoltare i loro discorsi.



Trovai il modo di liberarmi dal lavoro appena arrivò la notifica del sensore di movimento e mi misi comodo in bagno a guardare lo spettacolo con tanto di carta igienica per la sborrata.



Parlarono un po’, lui fumò una sigaretta.


-Ti vedo parecchio su di giri… non è che il cornutello ti ha scopata vero?-


-Ma no, che dici quello basta che si guarda la partita e sta a posto… tranquillo-


E dopo aver detto così prese a baciarlo dolcemente finché lui si eccitò e tirò fuori il cazzo.


Lei lo prese in mano, iniziò a segarlo mentre ancora lo baciava e poi sempre molto dolcemente si abbassò e iniziò un pompino degno di una diva del porno.


Poi si fece scopare prima salendo sopra a lui e poi da dietro a pecorina.


Avevo varie telecamere per godermi la scena e fu bellissima. Alla fine lui disse che stava per venire e lui si girò di scatto per poter prendere la sborrata in bocca.


-Mmm che sborra buona che hai-



La sera tornai a casa e trovai mia moglie in abiti da casa molto sexy. Dopo un po’ di convenevoli le andai addosso e iniziai a sbatterla trovandola come la sera prima molto eccitata.



Questa cosa divenne una routine: la mattina si vedeva con l’amante e scopavano e poi la sera io tornavo a casa e la scopavo. Lei era sempre più bella, sempre più sexy, sempre più affettuosa e simpatica. Mentiva a me come mentiva al suo amante e lo faceva con grande naturalezza. 


Il senso di fallimento e dolore misto a rabbia che provavo all’inizio si era trasformato in eccitazione e amore profondo. Cos’è l’amore se non il desiderare che la propria donna viva la pienezza della vita? Mia moglie stava facendo qualcosa di moralmente orribile ma questa cosa la rendeva meravigliosa e felice.


Decisi che a me poteva stare bene così e poi ero abbastanza sicuro che con la nostra intesa ritrovata prima o poi avrebbe anche smesso questa tresca col cognato. Compresi ben presto di essere molto ingenuo.



Dopo un paio di settimane della nostra nuova vita assistetti via webcam ad una litigata furiosa.


Il cognatino accusava la mia signora di essere sparita il pomeriggio precedente:


-Stavi scopando col cornuto dì la verità-


-No amore, basta con questa gelosia su vieni qui-


-Basta un cazzo! Sei sparita tutto il pomeriggio, dove eri?-


-Ero in palestra te l’ho detto-


Questa risposta mi lasciò perplesso perché benché effettivamente il giorno prima non avessimo scopato, ero certo che non fosse neanche andata in palestra in quanto, dopo pranzo, l’avevo vista uscire con un vestitino sexy e mi aveva detto che sarebbe andata a fare la spesa. Perché mai inventare la scusa della palestra? E come mai non era raggiungibile?



Per una donna tranquilla come mia moglie un marito e un amante erano anche troppo, quindi esclusi che potesse avere qualcun altro, tuttavia un po’ per curiosità e un po’ per l’eccitazione che mi provocava il pensarla sempre più porca, decisi di mettere nella sua borsa una penna fake di quelle che nascondono un microfono per ascoltare le sue giornate. Per giorni non accadde nulla di rilevante, poi un giovedì pomeriggio, esattamente come la volta precedente si vestì sexy e disse che sarebbe andata a fare la spesa.


Iniziai ad ascoltare il microfono e in effetti sentii i tipici suoni del supermercato, tra bip delle casse, musica in diffusione voci etc.


Distinsi chiaramente il momento della cassa e poi l’uscita. 


-Ciao bella signora, hai bisogno di aiuto con la spesa?-


La voce era quella del ragazzo di colore che vediamo sempre fuori dal supermercato. Anche qui niente di strano:


-Sì caro mi dovresti aiutare con le buste perché pesano.-


Il tono della risposta era ironico e questo mi fece drizzare le antenne e non solo…


-Signora porcellina, vuoi ancora vedere quello che ti ho mostrato la settimana scorsa?-


-Si mi farebbe piacere grazie-


-Ma non è che poi fai come l’altra volta che mi hai lasciato a metà…-


-Cerca di capire sono una donna sposata a un certo punto non me la sono sentita, però ci ho pensato e ho deciso che se a te va ancora io vorrei provarlo-


-Va bene signora però ti voglio riempire per bene-


-D’accordo, tanto prendo la pillola- concluse mia moglie ridendo.


Salirono in macchina, sentii il rumore delle portiere.


-Fammelo sentire. mamma mia quanto è grosso…. toccami tra le gambe mentre guido-


- Fermati siamo arrivati- 


Rumore di passi sulle scale, poi di una porta che si apre. Poi un gemito, forse lui l'ha scaraventata forte sul letto.


-E’ bellissimo dammelo qua-


Rumore della bocca che succhia il cazzo e lecca l’asta per bene.


-Oggi troietta bianca non ti puoi fermare, intesi? l’altra volta mi hai quasi fatto scoppiare i coglioni-


-Scusa, anch'io sono stata male. Mettimelo dentro ti prego.-


A questo punto mi sono goduto l’audio di una lunga scopata con mia moglie che godeva e verosimilmente squirtava a raffica.


-Riempimi la fica.- poi, dopo un po’:  - Ma quanto ne hai?-


Poi il rumore del portone e lei che torna in macchina da sola, senza aver fatto la doccia evidentemente.



Mentre tornava ero eccitatissimo, così decisi di rendere la situazione più pericolosa per lei. Appena sentii la chiave che apriva la porta le andai incontro e la baciai appassionatamente iniziando a toccarla dappertutto.



Come di consueto era eccitatissima ma temeva che non essendosi potuta lavare sarebbe potuta essere stata scoperta, così provò a respingermi dicendo che doveva andare in bagno ma non le diedi modo di muoversi, alzai il vestito e sfilai le mutandine che erano impregnate della sborra del suo nuovo amante.


Lei era eccitatissima. 



-tu sei veramente una bella fica- le dissi


-sì- rispose


-ti piace il cazzo vero?-


-sì, tanto dammelo-


-sei già tutta bagnata-


sì amore ti voglio-


< che gran vacca bugiarda>


-vuoi che ti lecco la fica?-


-no, mettilo subito dentro sono un lago-


<per forza, hai paura che mi accorgo che sei piena di sborra, troia>


Iniziai a scoparla e mentre la scopavo la baciavo.Non mi importava che avesse preso in bocca il cazzone del ragazzo di colore ero eccitatissimo. 


-sborrami dentro- disse furbamente


continuai a fare il finto tonto e dopo averla riempita infilai la mano sfilando una quantità di sborra doppia. Le misi le dita in bocca:


-senti quanto è buona, ti ho proprio riempita-


- E sì amore ho goduto tanto-



Compresi allora che mia moglie era entrata in un tunnel dal quale non sarebbe uscita facilmente. Abitualmente iniziò a scopare la mattina con mio cognato, il pomeriggio col ragazzo di colore e la sera con me. 


Era ancora più bella, ancora più gentile e amorevole: il sesso la rendeva stupenda e io l’amavo più che mai fuori dalle convenzioni e dai pregiudizi.



Da allora iniziai a propiziare situazioni in cui lei potesse flirtare con altri uomini con la speranza inconfessata che potessero aggiungersi alla collezione di amanti e di tanto in tanto questo avveniva e ancora avviene ogni tanto, ma tuttora lei mi crede ignaro di tutto, oppure magari sono io che non so che lei sa, ma va bene così.


 

Visualizzazioni: 14 060 Aggiunto: 4 mesi fa Utente: