La mattina dopo mentre stiamo tentando, con difficoltà, di mettere quella specie di abito … è talmente piccolo che la sottilissima stoffa le si infila in mezzo alle grandi labbra
e le fa male, deve addirittura tenere il capo un po’ inclinato in avanti per cercare di alleggerire la pressione sulla fica … è completamente nuda, soltanto con queste striscioline gialle
che non fanno altro che evidenziare ancor di più le sue curve prorompenti … i capezzoli sono turgidissimi e non ho problemi a impinzarli sul tessuto con gli strizzacapezzoli, che strappano
un “ahiaaa” a Sabina per ciascuna mammella … è oscena, è arrapante, è … indescrivibilmente vacca …
– “Amore basta non possiamo continuare così, guarda come sei ridotta a dover andare in giro, sei violentata in continuazione, basta! Andiamo alla polizia e denunciamo tutto”
– “Questo è nulla Antonio, io sono stata una settimana con quelli di Radovan, questo è nulla e non voglio tornarci da Radovan … questi sono capaci di tutto …”
– “Ma lo diciamo alla polizia e ci proteggeranno”
– “Non mi fido, non mi fido, dai dammi un soprabito che non posso andare in giro così e andiamo al lavoro, non facciamo arrabbiare Cozza che se si arrabbia è pericoloso”


Entriamo nel palazzo, appena entrati Sabina si toglie il soprabito e … è oscenamente esposta, oscenamente provocante … din din din le fanno gli strizzacapezzoli mentre oscillano i
mammelloni mentre lei cammina verso l’ascensore … sento gli insulti più volgari che le vengono rivolti dagli impiegati che si trovano a passare … vengo preso per un braccio
– “Ma cosa si imbambola a guardare quel puttanone della sua donna, venga qua che le facciamo vedere come deve lavorare. Vede questi sono tutti i monitor, se ci clicchi sopra col dito in
quel display c’è ingrandimento di quello che ha cliccato. In queste cuffie sente l’audio ambientale della telecamera di cui sta vedendo l’ingrandimento. Se arriva una telefonata automaticamente
l’audio ambientale viene sostituito dall’audio del centralino e quando finisce la telefonata ritorna automaticamente l’audio ambientale. Questo è il microfono per parlare.”
E poi tutte le istruzioni su come passare le chiamate …
Rimango li in reception, dopo un 10 minuti in cui arrivano vari impiegati, tutti maschi e tutti vestiti allo stesso modo, completo scuro, camicia bianca e cravatta, non arriva più nessuno.
Sono solo. In una delle telecamere vedo Sabina, oscenamente esposta seduta alla sua scrivania che lavora al computer; gli altri tre impiegati dell’ufficio la guardano
dalle loro scrivanie … ci clicco sopra, sull’altro display mi compare immagine ingrandita e nelle cuffie sento l’audio
– “hey vacca, ti è piaciuto ieri eh? Sai che ti ho sfondato il culo per bene”
– “vedo che se già eccitata tettona, che capezzoloni che hai”
– “mmmmmhhhh ti chiaverei sul posto ma bisogna prima aspettare che arrivino i boss, sei fortunata altrimenti ti faremmo già passare un brutto quarto d’ora, puttana!”
e così via, commenti molto volgari cui Sabina non risponde.
La scrivania del capo è vuota.
Nel mentre vedo arrivare da fuori due persone che si avvicinano, entrano nella reception, le riconosco entrambe,
uno è il capo di Sabina vestito sempre allo stesso modo come ieri con la polo sporca puzzolente
e sudaticcia, mi chiedo se non si cambia e lava mai, e l’altro è Cozza in jeans e camicia bianca quasi completamente sbottonata, è abbottonata solo dall’ombelico in giù,
con pancione e petto villoso ben in evidenza. Il capo di Sabina porta con se una borsa molto voluminosa … Cozza incrocia il mio sguardo e con un ghigno beffardo viene al mio bancone
– “Oh ecco qua il testa di minchia, Rastello lo hai messo alla reception?”
– “Eh si, così può vedere quanto è vacca la sua signora, come ce la impaliamo e come la facciamo godere a quella troia”
– “Ottima idea, bravo Rastello. A proposito di questo, caro il mio testa di minchia sai che sono sorpreso che la tettona stia ancora con te? Ormai dopo tutti i cazzi veri che ha assaggiato
che se ne fa di un testa di minchia come te? Mah. Comunque caro il mio testa di minchia, dammi un consiglio. Ho deciso di marchiare la tua signora, si come con i capi di bestiame veri e
la marchieremo proprio come si fa con il bestiame; ho già deciso il marchio che è -vacca da monta- ma sono ancora indeciso dove, se su una tettona, sulla spalla o sul culo o sulla schiena,
tu, testa di minchia, dove suggerisci?”
Balbetto
– “Ma, ma, no, non, ma, non si può, ma”
– “Non ti preoccupare testa di minchia, che la vacca è vacca veramente, vedrai come godrà… Ora vado a salutarla che mi è mancata molto, sai penso di essermi innamorato di lei, testa
di minchia, ciao, anzi no, chiamala e falla venire qui ad accogliermi così poi ci accompagna lei su e me la ammiro con quei campanacci su quelle tettone da sborra che si ritrova, è
proprio una vera mucca da latte, dai chiamala subito”
Vorrei scomparire, vorrei picchiarlo, penso di chiamare appena posso la polizia …
– “Sa, Sabina ci sono qui delle persone per te, puoi scendere?”
Nel display la vedo che si alza, è oscena, mentre va alla porta i suoi colleghi sono in piedi, la apostrofano volgarmente e le danno sonore pacche sulle chiappe completamente esposte,
completamente nude, sento chiaramente in cuffia il din din din degli strizzacapezzoli
– “tettona, dove vai? Stai andando a farti chiavare?”
– “mmmmhhhh vacca resta qua, dai, dove vai?, fammmi toccare quelle belle tettone che hai”
– “torna eh, torna, che anche noi abbiamo cazzo e sborra per te, ma guarda che gnocca che sei …”
La vedo sui monitor entrare in corridoio, anche li apostrofata da chi passa, entrare in ascensore.
Eccola davanti a me che appare all’apertura delle porte, è uno schianto, sesso allo stato puro, mi fa male da quanto ce l’ho duro.
– “Ma guarda quanto è bella”
esclama Cozza, andando verso di lei … sento il din din din degli strizzacapezzoli mentre anche lei va verso di lui
guardandolo dritto negli occhi … lui le mette le mani sui fianchi, dolcemente la tira a se, le tettone di lei
schiacciate sul suo petto, e iniziano a baciarsi, lentamente all’inizio, come due innamorati, sempre più
appassionatamente … a lungo, continuano a limonarsi come due innamorati che da tanto tempo non si vedono …
vampate di gelosia mi scuotono … intanto le mani di Cozza la cingono per la schiena, abbracciandola a se sempre
più stretta … poi scendono giù e accarezzano prima, poi palpano, poi afferrano quelle meravigliose natiche di Sabina …
sempre continuando a baciarsi in bocca voluttuosamente, ormai oscenamente …
– “Ehm Ehm, Cozza non vorrai mica fotterti la scrofa qui in reception”
dice il capoufficio di Sabina, al che Cozza, finalmente staccando le labbra un attimo dalla bocca lussuriosa della mia donna, dice
– “Sai Rastello, la mia carne è innamorata della carne di questa vacca da monta, ogni cellula della mia pelle, delle mie viscere, del
mio cervello è totalmente infoiata da questa vacca in calore, e la voglio, la voglio adesso … “
– “Beh ti capisco, qui ce la siamo fottuta alla grande in questi giorni e non è mai abbastanza … guarda quei
divanetti nell’angolo, li puoi chiavarti la tettona con comodità”
– “Si ottima idea, vieni anche tu che ce la fottiamo insieme, questa è così tanta che un cazzo solo è troppo poco per lei ihihihih, vero vaccona? Vero?
Diccelo di cosa hai voglia, diccelo, guarda come ti sei oscenamente vestita per provocarci, diccelo!”
– “Tu mi ecciti, baciami ti prego, leccami, sfondami, sono tutta bagnata, Cozza prendimi fammi quello che vuoi
sono la tua vacca da monta baciami ti prego”
– “Vieni qua troia”
con dolcezza Cozza la prende per i fianchi e la porta su uno dei divanetti, mentre il capoufficio si sta togliendo i pantaloni, non indossa mutande
ed il suo cazzone zozzo è già svettante.
Sabina è distesa sul divanetto a schiena in giù, respira affanosamente, la conosco la vedo eccitata …
Cozza si posiziona con la testa tra le sue gambe
– “Ora ti assaggio, quanto mi sei mancata, fatti mangiare questa fica succulenta, mmmmhhhhhh quanto sbrodola”
e inizia a leccarla e baciarla, lentamente e passionalmente, facendo sussultare Sabina ad ogni profonda leccata …
intanto Rastello si è posizionato col culo a cavallo del volto di Sabina e sta puntando la sua nerchia tra le tettone …
inizio a sentire din din din al ritmo col quale Rastello inizia a fottersi i mammelloni di Sabina tenendogliele ben strette
con le sue manone e strusciando nell’andare avanti e indietro le proprie palle e il proprio culo sul viso della mia donna …
din din din … din din din … din din din …
e in mezzo i mugolii di piacere dell’uomo e i sospiri di Sabina leccata sempre più avidamente da Cozza
– “mmmmhhhh dai tira fuori per bene quella lingua di vacca, leccami le palle e il culo, lecca lecca puliscimelo, vacca mmmmhhhhh che tette che hai mmmmhhhhhh”
Cozza si alza col cazzone enorme, tutto eccitato
– “Dai lasciami a me queste tettone da latte”
Rastello si fa leggermente indietro e continua a strusciarsi palle e culo sul viso di Sabina mentre Cozza si siede sulla pancia di lei e inizia a scoparla tra le tettone
mentre con una mano dietro di lui la penetra in fica
– “mmmmhhhh quanto mi fa godere questa vacca”
– “ridammi le tette da fottere dai”
Cozza scende più giù e infila il proprio cazzone in fica a Sabina con un colpo secco e profondo, poi lo tira fuori e lo reinfila tutto dentro di nuovo con un colpo secco e profondo
poi lo ritira fuori, struscia la capella sul clitoride e poi lo rimette tutto dentro, lo ritira fuori e ristruscia sul clitoride, va avanti così per un po’ sino a che lo rimette tutto dentro
e inizia pompare selvaggiamente la mia Sabina mentre intanto Rastello se la sta rifottendo tra le tette tenendole strette con le sue manone come dovesse mungerle …
Cozza continua fotterla con posenza, intanto Rastello si è disteso al fianco di lei e le ha infilato il cazzo in bocca e se lo fa ciucciare, con difficoltà perchè Sabina è squassata dalle
spinte della chiavata di Cozza …
– “Dai ora fammela fottere a me questa vacca che le hai allargato per bene la fica”
Cozza si stacca finalmente e si siede, Sabina si gira mettendosi con le tettone sulla coscia di Cozza e inizia a ciucciarli l’enorme uccello …
Rastello ora si trova non più la bocca di Sabina ma la sua
fica dalle parti della sua nerchia e non ci pensa un attimo che inizia a fotterla selvaggiamente …
Sabina ha difficoltà a tenere in bocca il cazzone di Cozza a causa delle violenti spinte di Rastello, le sue
tettone sballonzolano paurosamente sbattendo sulla coscia di Cozza sino a che Rastello ne afferra una con le mani palpandola senza ritegno mentre continua a … fotterla
– “mmmmhhhhh è troppo eccitante sta troia, ora rifammela fottere a me, dai mollala Rastello, fammela fottere”
Rastello si alza, fa alzare Sabina prendendola su per le ascelle e la piazza sul cazzone di Cozza … Sabina si impala li sopra e inizia ad andare su e giù, su e giù, forsennatamente
– “minchia quanto è fradicia sta vacca, stai godendo eh vacca”
Intanto Rastello in piedi davanti a lei le ha afferrato entrambe le tettone pastrugnandole mentre le ha infilato il cazzo in bocca …
Sabina si scopa Cozza mentre con una mano anche masturba Rastello mentre lo ciuccia, anche Cozza le afferra le tettone,
4 mani che le sconvolgono gli enormi seni … Sabina è infoiatissima … Rastello le stacca il cazzone dalla bocca e glielo infila tra le tettone, che vanno su e giù
per il movimento di Sabina che si sta fottendo impalata il cazzone di Cozza, sino a che Rastello non resiste più e ululando il proprio orgasmo le inizia a sborrare tra le tettone …
è così eccitante la scena che sto per sborrare anche io … Sabina urla di piacere è squassata da un orgasmo bestiale mentre continua a fottersi Cozza che sconvolto da tale orgasmo non
resiste più e le sborra in fica anche l’anima … aggrappato alle sue tettone ricoperte dello sperma di Rastello … mi sono sborrato nei pantaloni …


 


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