Era una mattina come tante, la sera prima io e mio marito eravamo stati ad una festa. Avevamo bevuto parecchio spumante ed eravamo tornati tardi, così quando al risveglio fui assalita dai un fastidioso mal di testa non mi meravigliai affatto della cosa.
Era estate, un caldo infernale in città, io dormivo sempre solo con gli slip indosso senza il reggiseno. Mi piace sentire le mie tette al vento, lo faccio anche in estate al mare, mi da un senso di libertà che adoro. Certo mio marito soffre un po’ perché si dà il caso che sono un gran pezzo di fica e quando espongo le mie tette le fantasie dei maschietti presenti si accendono, ma sa che di me si può fidare perché lo amo e non voglio nessun altro.
Ma torniamo a quella mattina. Subito dopo aver avvertito il mal di testa mi accorsi di non indossare neanche gli slip, cosa alquanto strana perché io e mio marito la sera prima non avevamo fatto l’amore. Fu solo la prima di una serie di sorprese che avrei avuto di lì a breve.
Mi girai verso Alessio, mio marito e lo trovai a sua volta nudo, anche se lui ancora dormiva. Accesi la luce e mi guardai intorno: quello che fino a poco prima era un presentimento si fece dura realtà quando vidi tutti i cassetti tirati fuori, vestiti dappertutto e la camera completamente sottosopra. Stavo per svegliare mio marito quando mi accorsi che sul letto c’era un biglietto con scritto:”guarda nel telefono”
Mi voltai verso il comodino e presi in mano il telefono. Istintivamente andai su whatsapp ma non vidi niente di strano, quindi andai ad aprire la cartella delle foto e rimasi senza parole.
C’erano decine di foto e video con me, mio marito ed altri uomini che già dall’anteprima lasciavano presagire il peggio.
Mi feci coraggio e iniziai a guardarli in senso cronologico.
il primo video ritraeva me e mio marito sdraiati sul letto e privi di sensi, con questi uomini a volto coperto e completamente nudi, che a turno si mettevano vicino a mio marito esibendo dei cazzi enormi a corredo di fisici statuari. Il contrasto con mio marito era assolutamente impari e benché mi fosse chiaro che stessi assistendo al video di una violenza sessuale la cosa mi fece eccitare un sacco. Nei video seguenti io ero la protagonista assoluta: i loro cazzi erano sulla mia faccia, sulle mie tette e poi nella fica, nella bocca e nel culo.
A un certo punto mi avevano anche penetrata doppiamente.
l’ultimo video mostrava scariche di sborra, per lo più sulle tette e in faccia e almeno due anche dentro la fica.
Ero sconvolta, eccitata e preoccupata. Preoccupata perché non prendo la pillola. Sconvolta perché ero stata violentata. Eccitata perché tutto questo anche se è brutto da ammettere mi eccitava da morire.
Mio marito ancora dormiva, decisi di non dirgli niente dello stupro per non farlo soffrire.
Mi alzai e andai in bagno; mi soffermai di fronte al grande specchio e guardai bene il mio corpo. Scrutavo il seno in cerca di tracce del nettare bianco che due cazzi duri e grossi mi avevano sborrato addosso nel video. Portai un capezzolo vicino alla bocca, riuscii a sentire l’odore di cazzo e di sborra. allungai la lingua e iniziai a leccare. Riaccesi il telefono e con il piede appoggiato sulla vasca mi infilai due dita nella fica e iniziai a toccarmi riguardando quei video. Che cazzi, che fisici meravigliosi, mi sentivo una troia, anzi lo ero, ma la cosa non mi dava alcun senso di colpa, in fondo la vittima ero io.
A volte mentre mi scopavano si vedeva chiaramente che anche se non ero cosciente godevo.
Mi sditalinavo come un’ossessa e ogni tanto tiravo fuori la mano e la annusavo per sentire se c’erano tracce di sborra, quando mi sembrava di sentirle la leccavo oscenamente.
Dopo che ebbi goduto tornai in me, svegliai mio marito e gli mostrai che c’erano stati i ladri.
Non avevano rubato granché dopotutto e questo mi fece ancora più pensare che forse la cosa che volevano rubare ero io.
Molte donne non lo ammetterebbero mai, lo so, ma vogliamo dirlo? A me l’idea che un branco di uomini alfa venga qui a scoparmi vicino a mio marito e senza neanche chiedermelo fa letteralmente colare la fica solo a pensarci.
-Rumeni bastardi.- disse Alessio
-Come?-
- Ma sì dai, di sicuro sono quei bastardi rumeni che stanno facendo i lavori a casa dei vicini. Ieri ho discusso con uno perché aveva fatto cadere la vernice sul nostro lastrico e da bravo zingaro subito mi ha minacciato.
-Amore mi dispiace. Ma credi davvero che possano essere dei ladri? Se lavorano…
- Tesoro, guarda non hanno preso granché, a me sembra più una bravata, ci hanno addormentato avrebbero potuto farci del male.
Questa conversazione con mio marito aveva stimolato e non poco le mie fantasie. Mentre ero a lavoro ero stata costretta più volte a correre in bagno per toccarmi. Sebbene cercassi di scacciare questo pensiero e mi sentissi fortemente in colpa per essere così eccitata non riuscivo a pensare ad altro che scene di violenza. Mio marito trattato male e umiliato con loro che mi scopano a ripetizione davanti a lui e io che assecondo ogni loro desiderio.
Verso l’ora di pranzo mi chiamò mio marito, dicendo che il pomeriggio sarebbe andato a parlare col capo degli operai per chiedergli di indagare su cosa avessero fatto la sera prima, soprattutto il tipo con cui aveva litigato.
-Dice che chiariremo tutto, l’ho invitato a bere qualcosa dopo che avranno finito di lavorare.
-Sì, ma non fare il solito accomodante. Se sono stati loro la devono pagare e chiamiamo la polizia
-Ma certo cara, voglio solo un confronto civile, magari non c’entrano niente
-Stamattina sembravi tanto sicuro…
-Sì è vero, penso ancora che c’entri quel tipo ma il capo mi è sembrato molto sorpreso io penso che potrebbe aver agito da solo.
-Non era uno solo credimi. Col casino che hanno fatto a casa saranno stati 7 o 8
Arrivai a casa. Mio marito mi accolse con un bacio, ma io mi mostrai seccata e gli ricordai che volevo fosse arrabbiato con loro.
Andai in bagno presi la biancheria più provocante che avevo e la indossai sotto un vestitino di quelli da stronza, che fanno venire duro il cazzo ai maschi, ma che non sembrano essere indossati con quella finalità. Questo perché i maschi non capiscono mai un cazzo ovviamente.
Arrivarono, erano in due: c'era il capo e con lui il tipo con cui aveva litigato.
Arrivai anche io e li salutai molto freddamente.
- Porta da bere cara
disse mio marito
- Non si disturbi signora le abbiamo portato noi una cosa da bere lo interruppe il capo.
E mentre lo diceva aveva dato a mio marito una bottiglia di liquore tipo crema al wiskhy irlandese con la doppia imboccatura che da una parte fa scendere il liquore scuro e dall’altra la crema bianchissima.
Portai i bicchieri e mentre il più stronzo dei due me lo versava guardandomi negli occhi notai che la bottiglia era già aperta e non potei fare a meno di immaginare che la parte con la crema contenesse della sborra. Ero eccitata come una troia da monta ma cercavo di mascherarlo con un atteggiamento duro e arrabbiato.
Lui però aveva capito, ne ero sicura. Bevvi cercando il sapore della sborra, ma non lo sentivo, ero quasi delusa.
Accettai anche il secondo bicchiere e poi il terzo, ogni volta cercando con cura di sentire il sapore della crema senza quello del liquore, ma niente. L’unico effetto che ottenni fu che mi girava la testa per via dell’alcool
Intanto parlavano e mio marito come al solito era molto accomodante, al ché un po’ per l’alcool e un po’ per la voglia di vederlo sottomesso iniziai a ironizzare:
-Ma non lo vedi che ti prendono in giro? Ma fatti valere, dagli due schiaffi a questi due stronzi
- Mio marito sentendosi punto nel vivo divenne più insistente con le sue accuse finché loro cominciarono a diventare dominanti e a trattarlo male.
Avevo la fica completamente fradicia e una voglia di scopare con quei due davanti a lui che non riuscivo più a trattenere.
-Vuoi sapere cosa c’era nel liquore puttana?
- Ma come ti permetti?- protestò mio marito
-Come non ti ha detto niente? hahahah che cagna che sei?
- Detto cosa ? Alessandra
- Mi hanno violentata nel sonno ecco cosa hanno lasciato delle foto nel telefono.
A quel punto gli mostrai le foto ma avevo voglia di scopare non ce la facevo più. Iniziai quasi involontariamente a passarmi la mano sulla fica mentre lo stronzo rideva.
-Perché non me lo hai detto dobbiamo denunciarli subito questi devono finire in galera.
-Macché galera cornuto! Non lo vedi che la tua troia vuole il cazzo?
-Non ti ha detto niente perché come puoi vedere dalle foto non puoi competere e lei vuole essere scopata da noi. Non hai capito perché si ingozzava di liquore, perché pensava fosse sborra, questa troia succhiacazzi!
Io in tutto ciò mantenevo un colpevole silenzio che confermava tutto e mio marito mi guardava sperando in una reazione, ma niente. Il bastardo riprese il discorso.
-Anche se tua moglie sperava ci fosse della sborra e non c’era abbiamo comunque una sorpresa: la bottiglia conteneva una sostanza proibita che fa eccitare la donna, benché in questo caso non ce ne fosse troppo bisogno, comunque il motivo per cui si struffa la fica pensando che non ce ne accorgiamo è questo. La tua vacca è in calore amico mio e non credo desideri il tuo cazzetto per togliersi la voglia. Servono maschi veri capisci? Più di uno, vero puttanona?
Guardai mio marito e l’unica cosa che riuscii a dire fu:
-ti prego scusami è solo per una volta, non accadrà più
Tirarono fuori i cazzi e me li diedero da succhiare. Mi avventai su uno e lo strinsi con la mano, ci passai la lingua e me lo misi avidamente in bocca mentre con la mano stringevo le sue grosse palle. Col cazzo ancora in bocca mi ricordai di mio marito e mi girai verso di lui.
Tolsi la bocca dal cazzo e lo sorpresi con un bacio profondo con la lingua al quale inizialmente provò a resistere ma poi lasciandosi andare cedette.
Gli dissi che lo amavo, che tutto questo non avrebbe cambiato niente, che volevo mi stesse vicino in quel momento. Allora lui come sempre si fece guidare da me e iniziò a recitare il suo ruolo.
Succhiavo i cazzi avidamente e lui era lì a pochi centimetri.
-Hai visto che cazzi grossi amore? Questi mi spaccano la fica
Lui non diceva niente era un po’ spaventato e un po’ provava ammirazione per quei cazzi che svettavano a pochi centimetri dalla sua faccia.
Era eccitato, gli piaceva vedere sua moglie arrapata in quel modo.
Gli presi la mano e la misi sopra a uno dei due cazzi e gli dissi:
-mettimelo in bocca-
A questo punto lui cambiò totalmente atteggiamento era eccitatissimo. Teneva questo cazzone con una mano e con l’altra mi spingeva la testa mentre incitava i due stalloni a scoparmi forte.
-Questa troia me la dovete sfondare. Voglio vederla godere come una vacca. Dovete chiamare i vostri amici.
-Fammela scopare- Gli disse uno dei due. Mi prese la mano e mi portò in camera
mio marito e l’altro ci seguirono. Mi sentii buttare sul letto e allargai le gambe pronta a ricevere il cazzo. Prima ancora di essere scopata mi arrivò l’uccello dell’amico davanti alla faccia e lo accolsi in bocca. Poi mi sentii penetrare in un momento che sembrò non finire mai.
Il cazzo entrava e usciva e veniva struffato sulla mia fica. Guardai in basso e mi resi conto che a muoverlo era ancora mio marito che evidentemente ci aveva preso gusto a tenerlo in mano.Me lo sbatteva sul clitoride e poi lo metteva dentro.
-Levati cornuto, facci scopare- gli disse il mio amante e cominciò a fottermi forte.
Lo sentivo pompare e godevo segavo e spompinavo l’altro mentre mio marito anche lui a pochi centimetri dalla mia faccia si segava.
Lo guardavo e mi eccitavo.
Il mio stallone disse che stava per venire e io gli dissi di uscire perché non prendevo la pillola per tutta risposta mi riempì la fica cercando di penetrare il più possibile.
Poi uscì e venne a farsi pulire il cazzo con la bocca mentre l’amico si apprestava a fare la sua bella scopata.
In quel momento mi venne l’istinto di fermarlo. Mi girai verso mio marito, che comprese il mio desiderio senza bisogno che lo dicessi. Mi guardava come a dire - Vuoi davvero che lo faccia? E’ così importante per te?-
Si vedeva che era schifato ed eccitato allo stesso tempo. Schifato perché stava per affondare la lingua in mezzo alla mia fica grondante di sborra ed eccitato perché stava per farmi godere come non avevo mai goduto.
Gli indicai la fica e lui venne a leccarla. Iniziai a gemere forte mentre l’altro mi dava il cazzo in bocca. Lo sentivo scavare con la lingua avidamente e ogni tanto usciva per farmi vedere la lingua bianca.
-Ti piace la sborra amore?- lo provocavo
-Si troia-
Poi mi feci scopare dall’altro mentre mio marito guardava e non si toccava per non venire.
-Sto per sborrare- disse il mio toro
-Aspetta tiralo fuori voglio che mi vieni in bocca, ma deve segarti mio marito-
Lui continuò a stantuffare fino a che quando stava per esplodere tirò fuori il cazzo e lo avvicinò alla mia bocca.
Mio marito prontamente lo prese in mano e iniziò a segarlo forte fino a farlo schizzare.
Lo ingogliai in parte e il resto lo trattenni in bocca. Mio marito capì le mie intenzioni e con espressione rassegnata mi baciò con la lingua.
La pomiciata durò finché la sborra non fu completamente sparita nelle nostre bocche e mentre continuavamo a baciarci sentimmo in lontananza la porta che sbatteva: se n’erano andati.
Restammo in silenzio, poi iniziò lui:
-E adesso?-
-Amore mi ami?-
- Sì, ma come facciamo adesso?-
Sapevo che non era ancora venuto, così lo iniziai a toccare e gli dissi.
-Mi fa impazzire leccare il cazzo di un uomo mentre tu lo tieni in mano.
-Sei una grandissima troia- rispose lui mentre godeva
- Oh sì che troia che sono! Mi dispiace solo non averli scopati insieme, ma tanto lo sai che torneranno vero?-
Non riuscii a finire la frase che mi riempì la mano di sborra.
Me la spalmai tutta sulla fica e poi gli misi le dita in bocca.
Lui mi guardava con un misto di paura ed eccitazione.
-Amore- dissi - lo so che non sei un gay, che gli uomini non ti piacciono…-
-Esatto è così-
-Però ti piace fare quello che a me fa eccitare. E a me vederti tenere in mano il cazzo di un altro e infilarmelo nella fica manda fuori di testa-
Il cazzo gli era tornato duro
-Lo vedi? Piace anche a te. -
Ripresi a segarlo con la mano e mi facevo leccare la fica tenendogli la testa.
-Voglio scoparli ancora dissi ansimando- lui mi inondò immediatamente la mano di sperma tradendo la sua eccitazione.
Ci abbracciammo, lui si addormentò e io andai a preparare la cena come se non fosse successo niente.
Non li vedemmo più, non ne parlammo più. Fu come se tutto questo non fosse mai avvenuto.
Eppure quando sono sola non resisto e vado nella cartella nascosta nel mio telefono coi video della sera dello stupro e mi tocco furiosamente.
«Se penso che a ottobre inizieranno i lavori della nostra nuova casetta proprio di una squadra di 5 operai, siamo coppia io 33.anni, lei 24 ed a maggio prossimo ci sposiamo, lei timida ma molto calda, io porco e amo esibirà...
Se qualcuno ne vuol parlare con me, se mi lascia la sua email»
«Molto eccitante»