Dopo parecchio tempo, almeno tre ore secondo me, è tornata Roberta che mi ha ridato i pantaloni e poi portato in un altro piano del palazzo dove ha gli uffici il notaio.
Mi fa accomodare in una molto grande sala riunioni dove ci sono già alcune persone che non mi badano per niente.
– “Si sieda qua e aspetti”
mi dice prima di andarsene.
Di fronte a me due uomini in piedi che stanno parlando di qualcosa di fronte a loro. Mi sporgo leggermente di lato per guardare e c’è una sedia
dove al centro della seduta emerge un grande fallo inclinato di circa 60 gradi verso di noi. Il fallo per quanto molto grande sembra riprodurre un fallo vero con anche tutte le venature.
Uno dei due uomini dice all’altro:
– “Con questo telecomando lo manovri; ha 4 movimenti diversi con ciascuno di questi 4 tasti: il classico vibratore, leggermente destra-sinistra, da 60 a 80 gradi, e ruota completamente su
se stesso -dicono che questo faccia letteralmente andare fuori di testa le donne- . Puoi usarli anche tutti e 4 contemporaneamente e con velocità diverse a seconda di quanto ruoti ciascun
pulsante. Ah il fallo è riscaldato, circa 37 gradi. Infine quest’ultimo tasto: il cazzo eiacula come uno vero; vedi li sotto la sedia? C’è un contenitore che puoi riempire del liquido che
vuoi, se vuoi riscaldato anch’esso a 37 gradi, e ogni volta che premi qui il cazzone sborra un po’di quel liquido…puoi metterne sino a un litro…e sai cosa ci abbiamo messo adesso? E’ da questa mattina
che abbiamo incaricato Radovan e i suoi di raccogliere sperma…non so quanti delinquenti abbiano fatto masturbare ma ci hanno portato poco fa quasi mezzo litro di sperma…che abbiamo già messo
la sotto allungandolo con un po di olio particolare per mantenere il tutto abbastanza liquido…eh eh la vacca sarà riempita a dovere,
magari rimane anche in cinta non si sa di chi ih ih ih”
Nel mentre iniziano ad arrivare varie persone che si accomodano intorno al tavolone della sala riunioni; nessuno mi bada.
Infine arriva un gruppo di persone tra le quali riconosco Roberta, Paolo il commercialista e Cozza. Roberta e Cozza si siedono vicino a me.
Le sedie intorno al tavolo sono tutte occupate, staccata da esso in un angolo della stanza rimane, isolata, la sedia con il grande fallo; il telecomando di cui parlavano prima
i due uomini, ora anch’essi seduti intorno al tavolo, lo vedo di fronte a Paolo il commercialista.
Si alza in piedi l’uomo in giacca e cravatta seduto a capotavola e inizia a parlare, mentre Roberta mi sussurra all’orecchio: “E’ il notaio”
– “Siamo qui riuniti per la cessione delle quote societarie del qui presente Antonio Rossi al qui presente Federico Vaccaro. Al termine dell’atto di cessione dovrebbe essere restituita
ad Antonio Rossi la sua moglie, che tutti qui ci siamo già scopata più volte, ma poichè la vacca in questione con due tettone da paura questa mattina ha disobbedito pisciando e godendo come
una cagna in calore, sarà punita dandola in uso a Radovan e ai suoi per una settimana, dopodichè le sarà permesso di tornare a casa da Antonio Rossi, e lei Antonio Rossi non osi
aprire bocca altrimenti sarà anche peggio.”
Molti dei presenti mi guardano sogghignando.
– “Dato che Radovan e i suoi sono notoriamente molto violenti, depravati e bestiali, Cozza starà con loro per in qualche modo garantire il rientro della vacca da monta. Ora, dato che a noi non dispiace
certo far eccitare per bene quelle bestie di Radovan, li facciamo entrare qui così assistono alla stesura dell’atto ah ah ah ah ah, prima di portarsi via la tettona in calore già ben infoiati…avanti…”
Si apre una porta ed entrano una decina di veramente brutti ceffi, sporchi e puzzolenti, qualcuno con cicatrici sul volto, brutti quasi osceni che si piazzano in piedi in due gruppetti ai lati della sedia
col cazzone.
Sono pervaso dal terrore all’idea della mia Sabina in quelle mani, sudori freddi addosso e brividi …
– “Adesso per cominciare manca solo la troia”
e continua guardandomi dritto negli occhi
– “La tua mogliettina, pezzo di merda, aveva e ha proprio bisogno di cazzo e noi la abbiamo fatta godere come non aveva mai goduto…è una vera e propria vacca da monta
la tua mogliettina…ihihihihih…e il mio cazzo si è già ben servito di lei…”
Si apre un’altra porta ed ecco la mia Sabina, trascinata a forza dentro la stanza da due energumeni che la tengono per le braccia. La vedo terrorizzata negli occhi, ha solamente una camicia
bianca addosso totalmente sbottonata e le sue tettone prorompono volgarmente sballonzolando mentre viene trascinata nella stanza, al collo ha un collare in cuoio pieno di anelli di metallo,
cosiccome ad entrambi i polsi…è tutta sudata, sporca di sperma ovunque, puzza di
sesso oscenamente, persino i suoi capelli sono tutti impiastricciati di sborra…ma nonostante tutto questo le sue carni, i suoi occhi, lei, fa un sesso, emana un sesso, che fa
emergere un brusio nella sala e arrapa in modo evidente molti maschi presenti, basta sentire i commenti che vengono pronunciati…sento le lacrime che scendono lungo il mio viso mentre viene
fatta inginocchiare di fronte alla sedia del fallo.
Il notaio le dice:
– “Vacca, tra poco sarai penetrata da quel cazzone enorme, ti consiglio per la tua salute di insalivarlo per bene prima, dai vaccona facci vedere come lo ciucci e lo bagni così poi
scivola meglio…”
La vedo con difficoltà per le dimensioni infilarselo in bocca e iniziare a ciucciarselo su e giù su e giù…viene incitata oscenamente dai presenti
in particolare quelli di Radovan che le sono li intorno.
Ogni tanto rifiata, lasciando il cazzone libero e leccando solo la cappella come se fosse un cazzo vero, e mi accorgo che il cazzone è sempre più
bagnato della saliva della mia Sabina..
Lo sta ancora ciucciando su e giù quando sento il notaio dire a Paolo il commercialista:
– “Beh Paolo, dalle una piccola mano a inumidirlo…piccola piccola eh che non sprechiamo quel ben di dio che può ingravidare la vacca…”
e vedo Paolo premere un pulsante sul telecomando, quello dello sborramento…vedo Sabina sussultare e strabuzzare gli occhi…e liquido biancastro colarle dalla bocca lungo
il cazzone…
I due energumeni che erano rimasti al suo fianco la tirano su per le ascelle mentre uno dei due le dice:
– “vieni su che adesso ti impaliamo”
la sollevano di peso, la girano verso di noi, e la posizionano a gambe spalancate sulla punta del cazzone…sento Sabina urlare
– “nooo fermiiii è troppo grandeeee….non entraaaa…ahhhhhh”
ma loro, incuranti delle sue urla, la spingono piano piano sempre più giù…
Sabina continua a urlare e cercare di divincolarsi ma questi suoi movimenti non fanno altro che favorire la penetrazione…tra l’altro essendo il cazzone non a 90 gradi ma a circa 60,
Sabina
deve curvare il proprio corpo mettendo ancora più in prorompenza le proprie eccitanti tettone…
Il notaio si alza e le va di fronte e, guardandola dritta negli occhi, appoggia le proprie mani sulle sue spalle e con forza spinge giù, facendola penetrare completamente dall’enorme cazzone…
Vedo Sabina spalancare la bocca ma non riesce ad emettere alcun suono perchè il notaio la afferra per la nuca e tirandola a se inizia a limonarla selvaggiamente…
vedo Sabina tremare e vibrare mentre viene baciata profondamente dal notaio anche perchè noto con la coda dell’occhio che Paolo il commercialista ha iniziato ad armeggiare coi pulsanti
che fanno muovere il cazzone..
I due energumeni, sempre mentre il notaio continua a limonarla senza sosta, le tirano su le braccia e li vedo agganciare gli anelli
dei polsi agli anelli dietro al collo bloccandole in questo modo le braccia dietro alla testa
e esponendo quindi ancor di più le tettone.
Li vedo tirar fuori delle corde da sotto la sedia, le legano le caviglie alle gambe della sedia e poi, mentre lei continua a vibrare con tutto il corpo,
sento il commercialista sogghignare mentre varia velocità e movimenti del cazzone,
vedo che iniziano a stringerle le basi delle tettone con due corde…la sento sospirare e mugolare nonostante la sua bocca sia sempre preda della bocca del notaio che ormai con tutte e
due le mani la stringe a se per la nuca…le tettone si gonfiano a dismisura e diventano violacee strette dalle due corde…sembrano scoppiare…lacrime solcano il volto di Sabina
mentre il commercialista
continua a giocare con velcità e movimenti…finalmente i due energumeni cessano di aumentare all’inverosimile la stretta, bloccano le corde così come sono e
iniziano a schiaffeggiare violentemente
i mammelloni violacei della mia Sabina…è selvaggio…si sentono i tentativi di urla di Sabina,
attutiti dalla bocca del notaio che continua a respirarla baciandola se possibile con ancora più voracità…
i due energumeni continuano senza sosta a schiaffeggiare brutalmente le tettone…quando due di Radovan infilano le loro mani tra quelle carni e iniziano a strizzarle
e torcerle i capezzoli…
non capisco perchè ma il risultato osceno è che i capezzoli diventano turgidi come mai li avevo visti in vita mia…è una scena terribile, terribile e eccitante oltre ogni limite…
sento, respiro, l’eccitazione
scomposta dei maschi presenti…sento Cozza al mio fianco gridare
– “avanti con la mungitrice adesso”
Il notaio si stacca dalla bocca di Sabina, che continua a essere scopata dal cazzone, schiaffeggiata sui mammelloni violacei e tirata e torta sui capezzoli…Sabina mugola cercando
di respirare
riprendendo aria…vedo da destra arrivare due trascinando un macchinario…non faccio in tempo a capire che già le stanno attaccando due tubi,
due specie di ventose sulle aureole…hanno acceso
la macchina, che inizia a tremare e rumoreggiare…vedo le tettone aspirate…i capezzoli che se possibile crescono e si inturgidiscon ancor di più…
Sabina che inizia urlare, ma subito le sue urla di dolore si tramutano in muggiti e mugolii tra il dolore e il piacere perchè vedo che il commercialista ha aumentato tutte le velocità
e ha azionato anche la rotazione su se stesso del cazzone…Sabina si contorce, è squassata da orgasmi interminabili…urla oscene e scomposte di tutti i maschi presenti…e…il notaio
rientrato al suo posto mentre continua ad avvenire questo, inizia a leggere l’atto di vendita…vedo il commercialista che come un forsennato inizia a premere istericamente sul pulsante
dello sborramento…mentre viene letto l’atto di vendita…


 


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