Non è stato casuale, era tutto programmato, una passeggiata tra i boschi nella media collina della nostra regione. Io ed Annarita mia moglie,avevamo lasciato dalla sera prima Oberdan il nostro ai nonni proprio per esplorare quella zona. L’apparato respiratorio non la smetteva di ringraziarci, l’odore di quei pini sollecitati dalla modesta brina della notte dilatava gli alveoli, che delizia. Abbiamo camminato tanto, colti dalla fame ci siamo fermati in una radura, Si è sentito a poca distanza il nitrito di un cavallo. C’eravamo quasi dimenticati del nitrito, dopo aver divorato un panino abbiamo ripreso la marcia, eccoci nella radura con i cavalli, erano in quattro, ci siamo nascosti dietro una enorme quercia. Sicuramente un cavallo era maschio, aveva il cazzo enorme che oscillava sotto la sua pancia, si è avvicinato ad un altro cavallo o cavalla, ha annusato la parte posteriore, per tutta risposta ha avuto due violenti calci. Si è diretto verso un altro cavallo, o cavalla che invece ha accettato il corteggiamento. Eravamo distanti decine di metri non riuscivamo a distinguere il sesso del cavallo se non del primo che mostrava chiaramente il suo cazzone. Non sapevo che i cavalli avessero dei preliminari, hanno assunto una serie di posizioni che hanno eccitato anche noi. Ho tirato fuori il cazzo, Annarita spostato il bordo dei pantaloncini, il zac è stato facilissimo, anche per il cavallo che è montato con le zampe anteriori sulla cavalla. Il tutto è durato meno di un minuto, forse abbiamo raggiunto l’orgasmo tutti insieme, noi ed i cavalli. Il cazzo del cavallo si è riposizionato nella sua sede naturale perdendo totalmente l’erezione in pochi secondi, la cavalla invece per smaltire la sua soddisfazione ha percorso un centinaio di metri nella radura. Annarita si è pulita alla meno peggio, ci siamo rimessi in linea per la marcia. Però quella scopata ci aveva spossati, abbiamo deciso di rientrare alla base.