Confidenze e prime esperienze.


Ciao a tutte le amiche lesbiche come me.


Ho scoperto questo sito e dopo aver letto alcuni racconti ho deciso di dare il mio contributo.


Inizio col dire che questa è una storia vera e non di fantasia come credo molte qui narrate.


Il mio nome è Giulia ( solo questo e di fantasia) e chiarisco alcune cose: non contattatemi se fate richiesta di numero di cellulare, oppure di wapp o telegram tanto non lo darò mai.


Bene dopo questa precisazione vi racconto come ho scoperto di essere lesbica.


Ero in città  e terminati gli studi di scuola media inferiore, con la mia amica Betty (nome di fantasia) ci siamo date appuntamento in piscina.  Abbiamo preso posto su due sdraio ed un ombrellone.


I nostri rispettivi genitori sono amici fin dall’infanzia pertanto è da tempo che ci conosciamo. Dopo aver fatto commenti su alcuni ragazzi che si tuffavano, per lo più per farsi notare, abbiamo fatto alcune osservazioni su delle ragazze che sbavavano per i maschietti quando all’improvviso la Betty mi chiese se avevo mai pensato di toccare un’altra ragazza. Li per li restai tra il basito e lo stupore di tale domanda ma allo stesso tempo mi sollecitava la cosa.


Presi coraggio e gli chiesi: Perché mi chiedi questo? La Betty, guardandomi negli occhi mi confidò che durante la notte sognava spesso  di baciare una ragazza aggiungendo anche che si eccitava al solo pensiero di pensare che tipo di mutandine indossavano. Con questi pensieri cosi eccitanti si toccava spesso tra le cosce accarezzandosi il seno. Entrambe portiamo la coppa C. Mentre mi confidava queste cose il suo sguardo rimaneva fisso sul mio viso guardandomi nel profondo degli occhi abbozzando un leggero sorriso.


Beh, terminata la nostra giornata in piscina, essendo i nostri genitori fuori città per acquisti vari, con un cenno di intesa decidemmo di andare insieme nella sua casa, tra l’altro non molto lontano dalla piscina.


Entrammo e lei mi disse: ti faccio vedere cosa ho comprato su un sito di e-commerce. Apri il suo armadio personale e in fondo ad una scatola tirò fuori un toys per donne: era un succhio clitoride. Mi fece vedere  come funzionava azionando un piccolo interruttore. A quel punto una piccola lingua iniziò a muoversi.


La guardai con malcelata invidia. Mi disse: ti va di provarlo? Imbarazzata, prima di dirgli di si, gli confessai che anche io la notte mi stimolavo con le dita fino ad avere un ricco orgasmo tanto da farmi vibrare le cosce.


Betty disse: lo proviamo? Si gli risposi. Ci togliemmo i rispettivi top e tra due risate e carezze iniziammo ad avvinare le nostre bocche mentre le nostre lingue si toccavano dapprima lentamente ma poi sempre più velocemente. Il suo letto era a pochi passi da noi e ci adagiammo. Ad un certo punto Betty allungò la sua mano sotto la mia minigonna. Avevo una così tanta voglia che avevo la figa bagnata. Appena mi toccò sentii una vibrazione per tutto il corpo. Certo non avevo mai fatto una esperienza simile.


Lei fu dolcissima e mentre ero sdraiata si coricò vicino togliendosi anch’essa la sua minigonna ed suo slip per poi svestirmi del mio intimo. Infilò dapprima il dito medio e vedendomi eccitata iniziò a penetrarmi con più dita. Ad essere sincera non capivo più nulla, era completamente disinibita, emotivamente coinvolta abbracciandola con tutte le mie forze. I nostri seni, diventati turgidi si toccavano procurandomi ulteriore piacere; una sensazione mai provata prima.


Fu in quel momento che Betty prese il toys, lo azionò e lo poggio sulle mie labbra vaginali; un vero tripudio di piacere. Il toys era un leccatore instancabile. Le mie cosce si inturgidivano, erano in tensione, si univano per il piacere profondo che procurava quell’aggeggio. Mi disse: vedo che ti piace, gli risposi :Si!


Avuto il mio orgasmo mi disse: ti va di inginocchiarti a bordo del letto in modo che avendo io le gambe a penzoloni mi lecchi la vagina? Annuii e mentre mi accingevo a leccarla vidi il suo clito eccitato tanto da sembrare un piccolo cazzetto. Lo succhiai avidamente alternando delle slinguate.


Betty mi disse: sei fantastica, meglio del toys. Furono momenti concitati, pieni di adrenalina ma di piacere immenso mai provato prima.


Ad un certo punto sentimmo da basso la serrature della porta di ingresso aprirsi; noi eravamo in mansarda e facemmo in tempo a rivestirci. La madre chiamò la figlia che disse: Ciao mamma , sono in mansarda con la Giulia e stiamo guardando un film che ci piace: La madre disse: Bene, a dopo.


Ecco care amiche come è iniziata la mia esperienza lesbica: la consiglio.


Un bacio a tutte.


Giulia


 


 

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Categorie: Lesbo
Tag: amiche