Sabato sera, periodo di fine anno scolastico. Abbiamo organizzato una festa, una delle tante direi.
Siamo in tanti, beviamo come non esistesse un domani. Ballo tanto, mi piace lasciarmi andare, impazzisco all’idea di essere guardata. Ci sono molti dei miei ex, con tanti di questi ci sono stati approcci più o meno andati a buon fine. Anche con molte ragazze, ho avuto situazioni intriganti. Molti sono i baci e i saluti. Perfino con Sonia la rossa timida e bravissima a scuola. Avevo avuto problemi di trigonometria e lei carinamente si era offerta di spiegarmela, salvo poi che sul divano ci eravamo masturbate reciprocamente. Pelle bianchissima e molto sensibile al tocco delle mie mani
Avevo notato il ragazzo venuto questo anno, seduto su un divano con aria da sfigato. Vestito di bianco, e sguardo perso nel vuoto. Parliamo del più e del meno, e lo provoco continuamente. Metto spesso il lucida labbra e alzo ad arte il mio vestitino corto, da puttanella alla festa della scuola.
Sembra non recepire i miei espliciti messaggi erotici. Mi bevo praticamente tutto il bar e rifiuto molti passaggi per riportarmi a casa. Alla fine, lui, rimasto vicino a me come un angelo custode, mi porta a casa dopo il mio ennesimo miscuglio alcolico.
Mi confessa di aver preso la patente da una settimana, e che la macchina è del padre…
- Cosa mi importa… vai piano e fammi arrivare viva…
Prende sul serio la cosa e praticamente avrei fatto prima a piedi. Arrivati davanti a casa mia, carinamente sta per scendere per aprire la porta.
- Aspetta un attimo, fammi fumare una sigaretta. Che caldo… ma come fai a non sudare. Sono fradicia. Senti…
- No no ci credo…
- Ma ti vergogni? Senti.
Poggia la mano sul ginocchio…
- Sì effettivamente…
- Sul ginocchio… a quest’ora mi avrebbero già messo le mani ovunque…
Prendo la mano, e la faccio passare sotto il mio vestitino e poi gli faccio toccare il paradiso…
- Ecco ora senti come sono bagnata…
- Mmm sì…
Allargo le gambe dopo aver alzato il vestitino, e la mia farfalla è già aperta e gronda umori.
- Ma ti piaccio o sei gay…?
- No no sei bellissima…
- Mmm sarà… pagherebbero in tanti per essere al tuo posto ora…
Ho già preso l’iniziativa e ripeto con il mondo intero ora dovrei difendermi dalle mani… Mi avvicino e struscio la bocca sul suo collo, sembra morto.
Sbottono i suoi pantaloni e sembra quasi che lo stia molestando. Porta degli slip bianchi antichi. Li abbasso e faccio fatica a vedere il suo membro. Sembra una piccola lumaca. Appoggio la bocca e metto la sua mano dietro di me appoggiata sul sedere. Lecco l’uccellino, cresce nella mia bocca. Non arriva eretto a 10 cm. Morbido, liscio sembra un ragazzino. È ancora vergine e non si scappella. Impresa disperata. Non ha nulla di eccitante, pisellino minuscolo e vergine. Riesco a muovere la lingua tenendo in bocca sia l’asta che le palle, è più grosso il mio clitoride, che mi sto toccando.
È duro ma insignificante. Povero… è eccitato cerca di scoparmi la bocca, ma non va oltre il palato. Lo sento lamentare e una serie di schizzi, finalmente raggiungono la mia gola.
Con la bocca piena e un paio di rivoli che scendono lungo il mento ho bisogno di venire. Allargo le gambe e faccio da sola.
Insoddisfatta o, meglio, soddisfatta da sola, lo saluto e vado a casa. Bevo dalla bottiglia dell’acqua, scende anche l’ultima goccia di sperma che avevo ingoiato.
Vado nella mia camera, che divido con mia sorella. È distesa sul letto, con il cuscino tra le gambe e si strofina…
- Cavolo… ma ti masturbi sempre…
- Periodo particolare ho sempre voglia.
- Sì, praticamente la consumi.
- Dai vieni qui…
- No dai sono ubriaca e ho sonno.
Mi spoglio, alzo le lenzuola e mi infilo dentro. Sento mia sorella godere e poi cado in un sonno profondo.
Passano i giorni, frequento il ragazzo dal pene piccolo. Non è intrigante, ma provo tenerezza vederlo nudo con l’affarino tra le gambe. Spesso vado a casa sua, i genitori sono molto simpatici. Il padre uomo di poco sono i quaranta, capello moro e un pochino lungo. Mi scruta, ma lo trovo estremamente intelligente, la madre ha più o meno la stessa età mora anche lei e un bel fisico.
Spesso guardiamo dopo cena la televisione e ci sdraiamo nel suo letto. Mia sorella non mi riconosce più e pensa che mi sono rincoglionita.
Non prende l’iniziativa e mi tocca pochissimo. Generalmente dopo un pochino, la mia mano scivola dentro i suoi slip, lo sego e lui viene. Mi soddisfo da sola, ma trovo questa forma di penitenza formativa.
Ama le mie seghe, mentre muovo la mano, osservo il piccolo pene. È vergine, chiuso come un ragazzino, diventa adulto solo quando schizza, gli spruzzi sono forti. Poi il pisellino ritorno piccolissimo.
Mi diverte poi l’idea di tenerlo in bocca, riesco a tenere nella bocca anche le palle, lui è immobile fino all’eiaculazione.
Una sera i suoi mi invitano a passare nella loro casa al mare. Avrò la mia stanza, così i miei genitori possono stare tranquilli. Figuriamoci, i miei non si preoccupano mai e sono decisamente liberali.
Arriviamo al mare e mi sistemo nella stanza, appena esco per andare in spiaggia, comprendo che qui tutti si sentono più sereni. Il padre con i calzoncini, la madre spesso in slip e maglietta e il mio amico con il costume.
Ho problemi a girare a casa, poiché io non porto se non nei giorni particolari la biancheria. Quindi opto per costume e maglietta.
Comincio a sentirmi più osservata, molte ore insieme regalano più intimità e attenzione ai dettagli.
Durante i film, mi accorgo di come mi guarda il padre e come spesso abbia necessità di sistemarsi i calzoncini. Poi in spiaggia mi guarda il corpo e spesso incrocio anche gli sguardi della donna che inizio a pensare si sia pentita di avermi invitata. Prendo il sole e mi slaccio il reggiseno, mi guardano le tette, per poi scendere sulle gambe.
Faccio il bagno, e mi porto dietro il ragazzo. Potrebbe essere divertente fare l’amore in acqua. Mi abbasso il costume, lui mi abbraccia da dietro e cerca di penetrarmi. Scivola sempre fuori e non riesce a montarmi. Gli afferro il pisellino, lo meno e lo sperma nuota nell’acqua. Sembra prendere vita, i filamenti prendono mille forme. La sera nel suo letto lo masturbo ancora, ma stavolta mi tolgo i calzoncini e gli monto sopra. È in erezione, anche se minuscolo. Lo infilo nella mia farfalla e scendo lentamente fino in fondo e inizio a muovermi. Il suo viso impallidisce, timidamente mi afferra i glutei e spinge l’affarino dentro. Sento poco, ma stavolta l’ho sverginato, ci sono piccole macchie di sangue e riesce a scappellarsi completamente. Riesco a masturbarmi per godere e il suo calore mi riempie.
Prendo confidenza piena con la famiglia, preparano sempre la colazione e sono gentili. Osservano tutto quello che faccio e prevedono le mie necessità.
Passano i giorni e una mattina il mio ragazzo dorme, mio ragazzo è un parolone, e la madre è andata al mercato. Il padre mi porge il caffè e per la prima volta sento la sua mano sfiorarmi le gambe. Mi sposto sorridendo pensando ad un gesto casuale, ma lui si mette seduto vicino a me e torna ad accarezzarmi le gambe.
- Forse non è il caso….
- Dici…?
- Beh, potrei essere sua figlia, e suo figlio è il mio ragazzo.
- Sei bellissima da far perdere la testa e mio figlio non credo sia in grado di….
- Soddisfarmi abbastanza…?
- In un certo senso… gambe bellissime e lisce… non ti spostare fammele toccare…
- Viene sua moglie… e si sveglia
- No, lei ne ha almeno per 40 minuti e lui dorme pesantemente, lo avrai sfinito… belle gambe.
- Di maschio ne soddisfo uno…
- Sei furba… e ne avrai avuti di…
- Uccelli…?
- Non mi permetto, ma il senso si era questo.
- Pensa di palparmi le gambe ancora per molto?
- No… potrei prenderti le tette. In spiaggia non faccio altro che guardartele.
- Me ne sono accorta… e credo che sua moglie anche abbia sospetti.
- No no… lei è innocente e non immagina, l’altro giorno stavo per toccartele… Fammele sentire…
- No…
- Mmm dai un attimo, porti una terza piena… eccitante.
Sposto le sue mani, ma a differenza del figlio devo difendermi dalla sua morbosa attenzione.
- È un porco…
- Mmm si… e non sai quanto. Ti farei certe cose…
- La smetta di palparmi…
- Ma se il capezzolo è gonfio… dimmi una cosa… che fai con mio figlio… lo hai sverginato vero…
- Non credo sia di suo interesse…
- Mi eccita se racconti, quello che fate.
- Ci manca che la faccio eccitare ancora di più… tolga le mani dal seno.
- Mmm bella e provocante… fate anche rapporti anali….? Sono eccitato
- Me ne sono accorta, ma poi guarderebbe suo figlio in faccia…?
- E che problema c’è… con lui fai le stesse cose e con me….ne fai altre. Mi tocca le gambe e porta la mia mano sul suo pacco, la ritraggo immediatamente.
- Hai sentito come sono duro… di marmo. Toccalo ancora…
- Non credo sia una buona idea…
- Mmm la bocca dici sia meglio…?
- No…
- Sei eccitante… non sai quanto…. Guarda.
Si abbassa i calzoncini, ha il pisello in piena erezione. Membro enorme, niente a che vedere con il figlio. Faccia da porco e scendendo leggermente dalla sedia, mi mostra la sua grandezza…
- Forse sta esagerando…
- No no… hai visto come è grosso. Tutto per te. Toccalo
Rimette la mia mano sul membro, cerco di toglierla, ma con la forza me la tiene sopra.
- Senti hai una mano fantastica, e slaccia il reggiseno.
- Mi faccia togliere la mano…urlo.
- Tranquilla… smetto ma dimmi se ti piace…
- No…
Muove la sua mano forzando la mia a segarlo. In effetti è durissimo, ma è il padre del pisellino… Mi tocca continuamente e prova a infilare l’altra mano nel mio costume. Mi tira verso di lui e mi spinge verso il basso. Ho il membro di fronte al viso. Mi schiaffeggia con il bastone, inizialmente mi scanso poi struscia la cappella sulle labbra. Mi tiene la testa e la spinge sulla mazza.
- Dai tesorino apri la bocca… papino ti fa mangiare il gelato.
- È un porco… e se ci vedono…
- Non ci vede nessuno… poi con te vengo in un attimo.
- Che maiale pervertito…
- Che puttanella…
Mi alzo e mi allungo per prendere il cellulare, mi afferra il sedere e mi abbassa gli slip del costume.
- Che culo…. E sei depilata… mia moglie ha un cespuglio… che voglia….
- Mi lasci…
- Aspetta…
Mi appoggia sul tavolo e alzandosi si mette dietro di me. Sento il bastone che mi sfiora la farfalla.
Rimango immobile, mi tocca ovunque, mi bagno, in realtà mi ero già bagnata.
Rimango senza slip, mi toglie il reggiseno e rimango con i gomiti appoggiati sul tavolo. Mi afferra il sedere, lo stringe come una morsa, e mi infila la verga nella farfalla….
- Mmmm sei bagnata… come scivola….
Mi scopa a pecorina, e il pisello lo sento perfettamente dentro. Apro la bocca e mi infila le dita, mentre continua a spingere.
- Che porco…. Ti scopi la ragazza di tuo figlio….
- Mmmm si…. Sei una cavalla da monta….ti sfondo…. Sto per venire…. Mmmmmm godo…..
Anche io godo, e sento il calore dello sperma che entra nella pancia…..
Si tira su i boxer soddisfatto della scopata, mi tocca la farfalla e se ne va. Faccio appena in tempo a rivestirmi che la donna entra a casa.
- Ciao Stefania, cercavo proprio te, fortunatamente sei a casa, volevo che mi consigliassi su questi due costumi. Accidenti sei bianca, stai bene… e dove è mio marito?
- Ciao, no no sto bene, suo marito credo stia andando al mare, suo figlio dorme e credo ancora per parecchio.
Mi trova bianca… ho appena scopato il marito e mi sta colando la sua crema dalla figa… devo andare in bagno.
- Va bene la consiglierò, vado prima in bagno, poi se vuole mi raggiunge.
- Ok grazie.
Mi lavo la farfalla e faccio scolare lo sperma, non male il sapore del pervertito. Comunque, il figlio come fa ad avere un pisellino piccolo.
Sono di fronte al lavandino, mi pettino e come al solito sono in slip. Bussano…
- Sono io Stefy, posso entrare…?
- Si certo.
- Oh, scusami… sei spogliata.
- No, stia tranquilla, non mi vergogno.
- Accidenti complimenti, bel fisico. Fortunato mio figlio.
- Grazie
- Vorrei che mi aiutassi a scegliere, provo il primo.
Slaccia la camicetta e sfila la gonna, devo dire che ha un bel fisico. Slaccia il reggiseno e toglie lo slip. Accidenti, confermo ha proprio un bel fisico. Bellissimo viso, seno grosso almeno una quinta, ancora bello su. Capezzoli grandi. Le gambe lunghe e magre. La patata pelosissima e nera
- Che dici ti piace questo… oppure il pezzo intero?
Preferisco il due pezzi, ha un bel fisico da mettere in evidenza. Magari deve sfoltire la farfalla.
- Dici? Te normalmente ti depili?
- In genere si, devo tornare dall’estetista ma comunque mi depilo. Vede…?
Tolgo tutto e mi mostro, la donna si sorprende ma dopo…
- Ahhh si vedo, forse anche io devo farlo.
- Se preferisce, a me dipende dai periodi. Talvolta come faccio ora preferisco essere liscia, altre lascio solo una piccola striscia, oppure voglio essere pelosissima tra le gambe. L’importante è non avere peli altrove. Spesso capita di vedere donne con i peli sotto il buchino.
- Non credo tu abbia questo problema.
- No per fortuna.
Mi appoggio al lavandino, e allargo le natiche…
- Vede… non ne ho…
- Io non credo, mio marito non ha mai detto nulla. Puoi vedere te ?
Si appoggia alla vasca e allarga. Non ha peli sul sedere, mi stupisco che si mostra con tranquillità. Il sedere è bello tondo, non grasso ma opulento. Non ha smagliature, il buchino mi fa pensare che normalmente non ha difficoltà ad avere rapporti anali.
Rimane a lungo in questa posizione, vorrei andare al mare. Il mio pseudo ragazzo dorme come un , e al mare troverei il padre. Non che abbia paura o imbarazzo figuriamoci. Se ho scopato è perché mi andava, ma lui che si scopa la ragazza del figlio… Che bastardo, il ragazzino cornuto per il padre. Temo anche che fino a quando non torneremo a casa continuerà nel suo atteggiamento da porco.
- Non ha peli sui glutei e neanche nel mezzo.
- Per fortuna, ma te vorrai andare al mare.
- Sì, ma non si preoccupi, le occorre qualcosa?
- Se non ti dispiace mi piacerebbe depilarmi la patata.
- Sarebbe meglio l’estetista, qui non so cosa può usare…
- Magari ci accontentiamo di una lamenta e della schiuma da barba….
- Da barbari signora…
- Hai ragione, ma sono curiosa di vedere l’effetto glabro.
- Come vuole, se a lei va bene.
Recuperiamo una lametta e la schiuma. Mi avvicino a lei, mi fissa. Senza volere, il mio seno struscia sul suo. Tocco morbido e i capezzoli si sfiorano. Vedo il suo viso con perle di sudore. La faccio sedere sulla vasca a gambe aperte e la ricopro di schiuma, poi mi inginocchio e inizio a depilarla. Dopo un primo silenzio imbarazzato lei mi chiede…
- Come va con mio figlio?
- Bene, anche se confesso che non stiamo insieme nel senso classico.
- Ma fate l’amore?
- Sesso sì…
- Sei stata la prima? Se sono indiscreta dimmelo.
- Non si preoccupi sono molto libera, sì la prima. Era felice…
- E te?
- Beh, certo..
- Non mi sembri convinta… problemi?
- No.. è che forse…
- Forse…?
- Sono sincera… è poco dotato…
- Si lo sapevo… da piccolo pensavo crescesse. Sono contenta però che ha fatto sesso con te.
- Perché mi considera esperta?
- Perdonami non volevo offenderti. Sei sciolta senza problemi.
- Vero. Ho una sessualità libera senza pregiudizi, le confesso di essere bisessuale. E ho avuto esperienze da giovanissima, ho perso la verginità con una donna.
- Cosa prediligi?
- Difficile dirlo, le donne credo. Con le donne posso fare tantissime cose ed essere penetrata in modi infiniti e godere per una notte intera. Gli uomini sono limitati e spesso egoisti. L’unica cosa è il loro succo con tantissimi sapori.
- Mi dai lezione… io ho avuto solo un uomo, mio marito. Anzi due… anche se..
- Anche se?
- Sì, insomma, ero già sposata ed ero incinta. E lui, intendo l’altro un vero maiale… se mi prometti di non dire nulla…
- Certo
- È mio cognato, il fratello di mio marito. Un porco schifoso. Eravamo proprio qui al mare, ero tornata per preparare la cena e poco dopo arriva lui. Fa la doccia e viene in cucina. Inizia a farmi tanti complimenti. Poi improvvisamente mi tocca il seno, si scusa ma continua a toccare, lo trovava enorme.
Distolgo lo sguardo dalla sua farfalla che sto depilando, alzo gli occhi e fisso il seno. È sudata, con gli occhi spalancati, i capezzoli grossi, se li tocca come a volerli mostrare. Riprendo a depilarla…
- E come è finita?
- Che sono rimasta basita, lui toccava e rimanevo in silenzio. Poggia il suo membro sulla pancia ed io sempre zitta. Me lo fa segare ed io imbambolata eseguivo. Faccia da porco e mi insultava…zoccola…troia… Non reagivo, anzi mi sentivo eccitata. Mi ha fatto girare ed io sempre in silenzio, poi mi dice…vacca apri il sedere. Ed io ho fatto anche questo. Mi sono fatta penetrare e lui mi montava con forza. Mi sentivo sporca, ma godevo. Poi si sfila e con violenza me lo mette dietro. Dolore atroce, neanche a mio marito lo facevo fare. Mi bagnavo e godevo. Fino a quando mi ha afferrato il sedere e mi sono rimasti i segni per giorni ed è venuto dentro. Poi si è rivestito ed è andato al bar…
- Beh, l’importante che le è piaciuto, non deve sentirsi in colpa…
Ho praticamente finito, la sciacquo e la vedo senza peli. Labbra enormi, aperte sembra una enorme farfalla con le ali spiegate. Ripiegate su loro stesse verso l’esterno. Lo spacco lungo, la mia è strettissima in confronto alla sua. Malgrado la schiuma passata e l’acqua il suo odore mi confonde. Clitoride grosso, penso con ironia che è quasi più grosso del pisellino del figlio.
Ora è quasi imbarazzante la situazione, ho la sua patata a pochi millimetri, tolgo anche i piccoli peli rimasti, ma ho finito. Inconsciamente cerco di fare dei ritocchi solo per restare davanti alla sua farfalla aperta. Lei è in silenzio e mi osserva. Solo ora mi accorgo che le sue mani sono sulle mie spalle. Cerco di non toccarla, ma ho il suo clitoride di fronte a me. Rigido e voluminoso, assomiglia ad un piccolo pisello. Respira affannosamente e…
- Stefania scusa la mia curiosità ma posso chiederti una cosa?
- Si certo…
- Beh, sì insomma.. con le donne te…
- Si mi dica..
- Ecco… sì, insomma, preferisci leccare o essere leccata.
- Non saprei dipende dai momenti… per esempio..
- Per esempio?
Mi avvicino e con le labbra afferro il suo clitoride, con la lingua assaporo i suoi umori. La donna mi spinge la testa verso di lei. Lecco e poi affondo il viso tra le gambe, quasi sprofondo nella farfalla bagnata. Poi torno sul clitoride, e inizio un piccolo pompino. La donna mi afferra i seni e…
- Accidenti… faccio la lesbica con una ragazzina, ma mi piace quello che mi fai…mmm… praticamente mi stai facendo un pompino… mmm oddio già godo… e pensare che con mio marito capita raramente. Fammi toccare la tua piccola farfalla ti prego.
- Certo…quello che vuole…
Mi tocca la patata la esplora, le faccio inserire un dito e mi fruga. Ci alziamo in piedi e strusciamo i seni, le mani toccano i corpi. Ci baciamo, la mia lingua è nella sua gola. Neanche lei si pone il problema del figlio, ma questo è nel pensiero comune delle persone. Tra donne non è adulterio. Pagherebbero per vederci.
La faccio sedere sulla tavoletta del water, le monto sopra come il più classico degli smorzacandela, il suo clitoride mi solletica e le sue mani mi accarezzano il sedere. Ci baciamo come le più perverse delle amanti…
- Signora le sembro troppo… troietta? Visto che mi ha confessato che le piacciono le paroline volgari…?
- Mmm si… mi piace…sei proprio una piccola zoccola. Potresti essere mia figlia…
- Mmm si ha ragione signora…lo trovo eccitante farmi fare tante cosette da mamma… Tutti si eccitano con gli incesti…tra adulti. E poi mi tocca in modo amorevole… lo sente come sono bagnata…?
- Mmm si… vorrei sentire il sapore di mia figlia…
- Si mamma… puoi farmi ciò che desideri…sono tua ora… fammi godere. Voglio mostrarti quanto sono puttana…
- Una piccola puttana…hai un corpo fantastico.
- Anche il tuo mamma… il tuo clitoride quasi mi penetra. Mamma baciami…
- Mmmm sì…
Mi avvicino al suo orecchio, e con un lamento sottolineo il mio orgasmo, lei trema e mi stringe, i seni sudati disegnano orbite perverse. Riprendo fiato e le sussurro…
- Mamma andiamo nel tuo letto, ho voglia di fare l’amore. Voglio che possieda tua figlia.
- Si piccola mia…
La prendo per mano, dopo aver preso degli oggetti dalla mensola. Mi sdraio sul letto e apro le gambe, poi le faccio un cenno…
- Dai mamma fammi sentire la tua lingua.
Lei si sdraia e mi lecca con foga, la lingua ben dentro il mio corpo, mi agito e godo, mi giro, mi faccio leccare il sedere.
- Mamma metti un dito nella patata e un altro nel sedere
Che bello, mi penetra. Si mette sopra di me capovolta, un 69 fantastico ci lecchiamo e penetriamo. Osservo il mio dito che le penetra il sedere. La sento godere. Metto la faccia tra le sue gambe e lecco, la masturbo una due tre dita, spariscono dentro di lei…
Non si contiene, viene in continuazione e non si fa scrupolo di gridare…
- Mammina…. Tuo figlio ci potrebbe sentire…
- Mmm non mi frega nulla e poi dorme come un angelo… te sei un demone al quale consegno tutto anima e corpo… godo come non mai. Sfondami puttanella…
- Mamma diventi volgare… non è da te…
- Si sì… sono volgare e troia… e mi faccio scopare da una ragazzina…insultami ti prego fammi sentire una schifosa…
- Non è da me…io preferisco le azioni…
- Ti prego insultami…
- Troia apri bene le gambe…
- Mmm sì…
Ho quattro dita nella sua farfalla e si dimena godendo, ho la mano piena dei suoi umori. Io non sono da meno, sono infoiata da morire. Mi muovo, lei cerca di toccarmi, ma non riesce.
- Mamma ora ti faccio una cosa che ti spaventerà…ma potresti godere come…una vera zoccola…
- Mmm si si, fai quello che vuoi.
Infilo le dita, mi struscio sulla farfalla e la masturbo, piego le dita e lentamente inserisco le dita compreso il pollice. La penetro, lei spinge verso di me…urla…
- Piccola puttana mi sfondi la figa…mi piace da morire…
Scivola dentro la mano che scompare dentro di lei. Urla e si muove come una pazza. La mano è dentro, la scopo, la tiro fuori e infilo nuovamente. Entra anche un pezzo dell’avanbraccio. Lei è fuori di testa, non si accorge che con l’altra mano ho tre dita nel suo sedere.
La possiedo in tutto, sottile piacere sadico. Ho una serie di orgasmi senza toccarmi. Ha una voragine.
- Mamma girati e mettiti carponi…
Fa tutto quello che voglio, con una mano la spingo sulla schiena per sorreggermi e l’altra è nella figa. La scopo con forza.
Continua a gridare, altro orgasmo e si adagia sul letto…
- Sono stremata… mi fa male tutto ma sono felice… tesoro mio.
- Sei poco resistente mammina….
La prendo per i capelli e le metto il viso sulla mia patata…
- Leccami…
- Mmm sì…
Mi siedo sopra di lei, non respira ma lecca. Mi fotte il sedere con due dita, vengo ancora. Mi metto carponi e la faccio venire dietro di me…
- Dai mamma prendi le due spazzole e penetra i miei buchi.
Mi infila le spazzole e simula una doppia penetrazione leccandomi. Mi giro, alzo le gambe e lei con forza mi masturba patata e sederino con forza. La sua bocca lecca quello che tiro fuori quando godo…
- Mmmm mamma godo godo…eccolo mmmm eccolo….siiiiiiiiiii mmmmm siiiiiiiiiiiii.
Non mi capita spessissimo, sento arrivare un orgasmo fortissimo, non ho mai capito cosa accade. Orgasmo lunghissimo, non riesco a trattenermi, sembra come se facessi la pipì… arriva forte. Urlo e faccio uscire una serie di schizzi trasparenti e copiosi. Le bagno il viso e lei cerca di leccare.
- Mmmm mi sei venuta in faccia…. Che buon sapore….
- Ti prego continua a masturbarmi…
Mi fotte ancora, arriva stavolta uno scoscio. Bagno pesantemente il letto.
Stavolta crollo, lei si mette dietro di me e mi abbraccia.
- Sei incredibile tesoro… dormi che ti coccolo.
Non so quanto tempo passa, mi rendo conto di essere sdraiata nel loro letto.
- Ehi Stefy, mia madre ha detto che ti sei sentita male e ti ha sdraiato qui.
- Mmm si credo di sì…
- Come ti senti…?
- Bene…anzi benissimo..
La madre mi ha infilato un paio dei suoi slip…
- Sono contento…posso Stefy…? Sei bellissima….
- Cosa puoi…?
- Beh… sì insomma…
- Si sì… puoi farlo.
Mi abbassa gli slip, si mette sopra di me e a fatica scivola nella mia intimità… Cavolo non sento nulla… poi sono ancora apertissima…. Nulla…
- Dai maschietto… diventa adulto… infilalo dietro…
- Ma ma… dici…
- CAZZO…. COME DEVO DIRTELO….INCULAMIIII.
Sono sdraiata e lui mi sodomizza…devo stringere le natiche per sentirlo..non riesco a godere. Per carità…sono prosciugata…questa storia con lui deve terminare.
- Ahhhha vengo tesoro….
- Si si vieni bravo…
Solo nella quantità di crema è simile al padre…
Passano i giorni e devo fare attenzione a tutto. Quando non vedono gli altri, uno di loro allunga una mano e mi tocca. A tavola il marito mi accarezza le gambe, lei mi nutre come se fossi una morta di fame. La sera se vado in cucina, il marito mi fa gli agguati… da vecchio porco. Spesso me la cavo con un lavoretto di bocca. Una sera, piomba in cucina, mi tocca e mi fa abbassare. Lo spompino, mi prende la mano e mi fa infilare un dito nel suo sedere…
- Dai così…. Succhiami e masturbami il sedere… succhia papà…
Cavolo… simili con un figlio…demente .
Sono quindici giorni che mi scopo tutta la famiglia… o che mi scopa tutta la famiglia… dipende dai punti di vista.
Arriva l’ultima sera, sono in bagno a fare pipì.. bussano..
- È occupato…
- Si scusami Stefy sono io… mamma…
- Entra
Mi asciugo con la carta e mi lavo…
- Piccola non posso pensare che sia l’ultima sera…
- Stai tranquilla…
- Ho voglia di vederti…
- Ci vedremo da sole a casa mia e possiamo fare ciò che vogliamo.
- E mio figlio…mi sento in colpa…
- Mi dispiace ma lo lascio… basta…
- Capisco…
Ci abbracciamo e ci baciamo… Mi abbasso e le alzo la sottoveste. La lecco… si piega lecco il sedere ci bagniamo.
Improvvisamente si apre la porta è lui il porco…
- Ahhh ecco che puttane, dovevo capirlo….mamma mamma… siete delle cagne in calore…
- Finiscila di fare il perbenista del cavolo.
- Puttanella…guarda come la lecchi la milf del cazzo…
- Meglio di come faresti tu… egoista. Siediti sulla tazza e stai zitto… ti permettiamo di guardarci e segati.
Lui non fa un fiato, si siede e si prende l’uccello in mano. La donna carponi la lecco e la penetro con le spazzole…
- Senti come gode… idiota. Sei ridicolo con il coso in mano…ti seghi come un adolescente…
Mi faccio scopare da lei, alzo una gamba e lei da dietro mi scopa con il manico della scopa…
- Mmmm mamma sì… vedi coglione…. Non serve quel cosino che ti meni… Mamma si spingi… mmmm godo…..
L’uomo non resiste e si schizza sulla pancia….
Dolcemente afferro la testa della donna e la indirizzo sulle chiazze di crema…
- Dai mamma tesoro…. Bevi….
E alla fine tutta la famiglia...
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Aggiunto: 5 mesi fa
Utente:
«Grazie a te. Sempre carinissimo»
«sempre molto intenso il tuo modo di scrivere!
Bello!
Grazie di aver pubblicato.»
«Grazie»
«Ciao Stefy.... che dire....
Potresti tranquillamente fare la scrittrice!
Adoro le tue parole cariche di erotismo????
TOP»
«Potente»
«Grazie sempre Dekken e grazie a te Felix»
«Che fantasia. Scrivi divinamente. Sei la più brava. E anche una gran figa. Grazie Stefania»
«Comunque il fatto che non si scappella non ha nulla a che fare con la verginità maschile
Si chiama fimosi e si "cura" con pomate, se non bastano ci sono 2 interventi chirurgichi possibili»