Premessa, ciò che sto per raccontare è tutto vero, i nomi, gli avvenimenti eccetera.

Lavendetta è un piatto che va servito freddo anzi freddissimo.
Alle elementari ero bullizzato da due , Luca e Fabio. Mi prendevano in giro perchè ero di origine nordafricana anche se non si vede per nulla, poi sono nato nello stesso loro ospedate a qualche mese di distanza.
Gli anni passano, io cresco mi laureo, e vivo a Parigi, mentre loro sono diventati dei tossici che campano passando il tempo fare i manovali e a sperperare quel poco che guadagnagno alla SNAI.
Decido di vendicarmi. Mi scopo qualcuna a loro cara.
Luca la mamma, Fabio la sorella.
Trovo la mamma di Luca, Carla, su facebook chiaccheriamo sempre e dopo tanto tempo iniziamo a parlare pure di sesso, di argomenti spinti, mi mandava pure i suoi selfie davanti allo specchio dell'ascensore, ma niente nudes, io una volta ho provato a mandarle il mio pene in foto, ma non ha molto apprezzato dicendo che fossi volgare.
Alla prima occasione torno in Italia. La incontro a casa sua mentre Luca era fuori ed il babbo a lavorare al bar. Mi siedo sul divano mentre mi prepara un succo, ma io stavo già col mio bel cazzo in tiro.
Si siede di fianco a me ed io inizio a farle mille complimenti, lei è davvero una bella donna, alta, snella, mora con uno sguardo da bel troione.
Le dico:
- posso osare?
- cosa?
-carla, da quando ero che ho sempre desiderato una cosa, abbracciarti.
-ma certo!
Faccio per abbracciarla che la metto sopra di me, in smorza candela, ci guardiamo, e le infilo la lingua in bocca. Lei si ferma un attimo sbalordita, e mi rette la lingua in bocca.
La sdraglio sul divano, le tolgo i pantaloni e le mutande, lecco quella figa come se fosse miele e lei geme come una cagna in calore. La alzo di forza e mi tolgo i pantaloni davanti a lei, le abbasso la testa e mi fa un pompino, non uno dei migliori la verità, ma ho aprezzato l'impegno, gli sputi ed i giochi con la lingua.
La giro, le dico che non ho i preservativi, lei mi dice non fa niente tanto sono in menopausa ormai.
La scopo a pecora e lei che grida "cazzo, cazzo, vai... vai..., mi pia e tanto così, sei bravo come uomo".
La rimetto in missionaria perché volevo guardare in faccia la mamma del bullo mentre la trombo per vendetta.
Sto per sborrare e sborro nella figa che sgocciolante macchia il divano.
Lei sudata e tutta rossa, io contento come se avessi vinto la coppa del mondo.
Missione compiuta.
Mi rivesto ma prima di partire le chiedo di portarmi nella cameretta di Luca. Ora è un porcile puzzolente.
Entriamo, la sbatto contro il muro e la riscopo da dietro ma senza preliminari, penetrazione diretta e stavolta le sborro in faccia e sulle tette.
La saluto dicendole di salutarmi Luca.
Comunque ho capito che sicuramente non è la prima volta che tradisce suo marito.Già c'erano dei rumours che se la facesse con Luciano il bidello e con il maestro di musica Paolo.
Comunque la prima vendetta è fatta, ora manca quel bastardo di Fabio, l'altroche mi bullizzava, ma per questo farò una storia a parte.

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Categorie: Confessioni
Tag: Genovesi