Passai due giorni a pensare se presentarmi oppure no, il mercoledì mattina mi alzai con un'erezione pazzesca, appena i figli uscirono per recarsi a scuola, mentre facevo la doccia al solo pensare al suo pompino diventò duro e mi feci una sega, presi la decisione, mi ritrovai davanti al cancello della villa a suonare il campanello, senza neanche chiedere chi è mi fu aperto. Mi aspettava davanti alla porta aperta con una vestaglia corta di colore blu, come entrai mi abbracciò e mi baciò in bocca con la lingua, ovviamente ricambiai il bacio con passione. Finita l'accoglienza mi disse "caffè?" io dissi "no grazie già preso" lei "io ne prendo un'altro vieni" arrivati in cucina, mentre si versava il caffè e si siedeva al tavolo mi disse "ero sicura che saresti venuto" intanto mi accarezzava la mano, bevuto il caffè disse "dai mettiti comodo" io risposi "sono già comodo" lei ridendo e prendendomi per mano mi portò in salotto e sedendosi sul divano riprese a parlare "dai spogliati voglio vedere tutto anche se quello che mi interessa l'ho già visto" io capita l'antifona restai nudo, lei mi fece avvicinare e prendendomi il cazzo in mano disse "bene ora sei comodo" io "aspetta vorrei restituire il benvenuto di domenica" e senza aspettare risposta mi inchinai ed allargando le gambe vidi la figa ben curata aprirsi davanti a me, mi tuffai con la lingua a leccare quel ben di dio. Lei iniziò ad ansimare e a godere "fantastico lecchi bene e mi fai godere ancora di più" mi venne abbondantemente in bocca poi staccandomi la faccia disse "dai andiamo a letto" mi sdraiai ed iniziammo uno stupendo 69, quando fu pronta si mise sopra e dopo esserselo infilato dentro iniziò a montarmi, fantastico, essendo da molto che non scopavo me la godei, intanto toccavo il suo seno pizzicando i capezzoli, poi le dissi "girati mettiti a pecora" lei ubbidi immediatamente ed iniziai a montarla, mi facevo forza sui suoi fianchi, poi le presi i capelli e li usavo come fossero delle redini "dai troia godi fatti montare per quella vacca che sei" lei "si dai sbattimi" stavo per godere e la avvertimi, non ebbi risposta ed allora svuotai tutta la sborra che avevo nelle palle nella sua conchiglia, rimasi dentro finché non iniziò a perdere di consistenza, mi sfilai e crollai sul letto a riprendere fiato, lei si alzò e corse in bagno la sentii sciacquarsi ed andare in bagno, quando tornò io mi alzai per andarci io, lei disse "mi raccomando non ti lavare" quella mattina scopammo un altra volta. Ormai era ora di pranzo e quindi mi disse "dai andiamo a riprendere le forze perse" arrivati in cucina io andai in salotto per recuperare i boxer e lei disse "resta così, mangiamo così almeno se ci viene voglia non perdiamo tempo" ci sedemmo a mangiare ed io dissi "ho capito cosa servono tanti specchi" lei "vero è bello guardare le reazioni mentre uno scopa" io "posso permettermi di dirti una cosa non vorrei offenderti" lei "beh dopo quello che mi hai detto prima non penso" "sei proprio una grande troia" lei ridendo "per un cazzo come il tuo né vale la pena" intanto con la mano sotto il tavolo iniziava di nuovo a toccarmi, io per non essere da meno le allargai le cosce ed infilando la mano ebbi la sorpresa di trovarla bagnata e allora dissi "cazzo sei di nuovo pronta a scopare" lei si alzò e prendendomi per mano mi riportò in camera da letto, mi buttò sul letto e disse "ora prendo il digestivo ripulendoti il cazzo" e lo iniziò a succhiarle divenne duro, mentre eravamo che mi preparava per una nuova monta, mi parve di vedere un ombra riflessa negli specchi "sei sicura che siamo soli" lei senza smettere di succhiare emise un suono che era positivo, una volta che fui di nuovo duro si girò di schiena e mi scopò così, io però ero sempre convinto ci fosse qualcuno in casa, ma poi mi concentrai su quel culo che davanti a me si muoveva mentre mi scopava, le disse "girati di nuovo" lei senza parlare si mise a pecora, iniziai di nuovo a montarla, nel frattempo facevo colare della saliva sul suo ano, lei capito le mie intenzioni disse "fai piano" i nostri sguardi si incrociarono riflessi negli specchi e fu allora che tutti e due vedemmo la figlia più grande, che in mezzo la porta si godeva lo spettacolo, io mi fermai e lei disse "tesoro cosa fai a casa?" lei "buco di professori, se sapevo stavo fuori ancora un po'" "tranquilla ci stiamo divertendo" io intanto avevo iniziato di nuovo a scoparla, lei si spogliò e si avvicinò al letto, lei godendo "tesoro è fantastico" la figlia "vedo" intanto si toccava la fighetta, ora eccitato le tirai fuori e lo puntai al culo, lei "piano" io iniziai a fare entrare la cappella, poi piano lo infilai dentro, la figlia disse "mamma fa male" lei con la voce rotta "un pochino ma tra un pò mi farà godere" "mi posso infilare sotto per vedere meglio" allora io dissi "si così vedi come la sfondo a tua mamma" e la mamma "si così mi lecchi e mi fai godere di più" si mise in posizioni e guardando lo specchio vidi ma scena da film porno, io che la inculavo, la figlia sotto, con la mamma che le leccava la figa, la figlia che leccava la mamma ma intanto ogni tanto dava una leccata alle mie palle. La scena durò molto tanto che loro ebbero almeno due orgasmi, poi le sborrai dentro e lei disse "tesoro è fantastico mi sta riempiendo tutta", una volta arrivato al limite iniziai ad estrarlo piano, quando fu fuori la figlia velocemente se lo è preso in bocca, la mamma guardandola, "ti piace succhiare" lei non rispose ma mi stava leccando per bene, quando si accorse che ormai era molle lo lasciò andare. Intanto la mamma era andata a lavarsi, quando tornò mi trovo sdraiato con la figlia che mi guardava, si distese e mi disse "hai voluto quello che volevi" "io mi sembra che anche tu lo volevi" e ci guardiammo la figlia "mamma ti ha fatto male?" lei "certo hai visto com'è grosso ma per quello che mi ha fatto godere di più" intanto io guardavo i seni di mamma e figlia una quarta ed una seconda di prospettiva. Non parlammo per un po' poi dissi "forse è meglio che vada" lei "no dai aspetta" la figlia mi prese il cazzo in mano ed iniziò a segarlo io "non mi sembra il caso" nessuna delle due parlò, appena fu barzotto se lo infilò in bocca ed iniziò a leccarlo, la madre si mise sopra sulla mia bocca con la figa, iniziai a leccarla, ero di nuovo duro, quando fu pronto, staccò la bocca e tenendolo con la mano lo fece vedere alla mamma, lei si tolse e girandosi con i seni verso di me iniziò a scopare, io osservavo la scena, ma poi la figlia mi mise davanti alla bocca la sua fighetta bagnata ed io iniziai a stuzzicarla con la lingua, le due nel frattempo si accarezzavano i seni, godettero nello stesso momento, ma non misero, quando la madre sentì che stavo godere si tolse e fu come un segnale la figlia si piegò e prendendolo in bocca se lo infilò fino in gola proprio quando iniziai a godere, come la mamma ingoiò tutto, quando non uscì più niente lo porse alla mamma che gli diede un ultima leccata. Mi alzai e dissi "prima di andare posso fare una doccia?" lei "certo vai trovi anche l'asciugamano" una volta finito mi avvolsi l'asciugamano intorno alla vita e tornai dove c'erano i vestiti e passando davanti alla cucina le vidi sedute al tavolo che ridevano, mi disse "cosa ti copri ti vergogni?" io affacciandomi alla porta mi accorsi che erano nude, la figlia "ti vergogni" io risposi "insomma" iniziai a rivestirmi e venendo nel salotto lei disse "è stato fantastica come giornata mi hai soddisfatta per bene" io "meno male pensavo di non essere più capace" "lascia perdere col cazzo che hai è meglio che non dimentichi" poi avvicinandosi e toccandomi le palle e rivolgendosi alla figlia "vedi stamattina erano belle grosse e piene ora" la figlia si avvicina e le tocca riprendendo "quando sono così vuol dire che hai fatto un bel lavoro" le ho salutate e sono tornato a casa.
«Bel racconto!»