Gli avevo scritto per passeggiare un po' fuori, era una settimana che non lo vedevo, quanto mi mancava scopare.
Le mie giornate, alla fine, sono sempre uguali perché ho scelto di fare qualcosa, nella vita, e ho bisogno di una certa routine che non mi distragga dai miei obiettivi. Così, dopo aver terminato un dibattito dopo la proiezione di un film, gli scrivo, apro WhatsApp.
"Hey, ti va se ci vediamo tra poco? usciamo a fare due passi? così parliamo un po'", avevo scritto per non rendere troppo esplicita la cosa
"Sì certo, solo che sto studiando ora, ti va tra 20 minuti? così scendo e facciamo un giro in quartiere"
"Ok, a tra poco!", mentre andavo a prendere la bici e mettevo il casco per partire. Finalmente avrei colmato quel vuoto che costella le mie giornate. Alla fine è questo il sesso, no? Riempire momentaneamente un vuoto, come il bisogno continuo di masturbarmi, perché alla fine mi mancano degli amici. Quante volte ho pensato di farlo per soldi, dato che mi serve spesso e ho bisogno di soldi. Molto più facile di farsi degli amici, al giorno d'oggi.
Così, salutando gli anziani signori del cinema, comincio a pedalare sotto il buio delle stelle. Guardo la Luna e fischietto, illudendomi di avere delle sane relazioni che mi completano con cui esser felice condividendo pezzi di solitudine e illusione. Sono partita, in cuffia faccio partire la playlist delle mie canzone preferite, che sono solo 18 e non le cambio mai. 18 come gli anni miei, come il MIO numero. Lui ne ha 24, e penso proprio a Lui, tra le solite note. Inizia anche leggermente a piovere, e non potrebbe essere più romantico. Mi sembra di essere ancora di più in un film. Così, dopo aver superato il solito cavalcavia (abita a 5 minuti da me, nello stesso quartiere) gli scrivo ancora: "Hey, 3 minuti e ci sono" mentre salgo sul marciapiede e mi riparo sotto il tetto di un negozio dalla pioggia, con la camicetta un po' bagnata. Bagnata come sarà la mia fica tra poco.
"Ok", risponde dopo altri 3 minuti, "trovo le chiavi e ci sono, devo solo aprire la porta", dice nonostante la pioggia.
Eccolo aprire anche il cancello esterno, con i suoi tacchetti da cowboy. Ragazze, che stile, che classe! Così viene verso i miei orrendi jeans aderenti, che a confronto fanno veramente pena; indossa una maglietta a maniche corte attillata, gli si vedono i capezzoli e già posso sentire il suo meraviglioso profumo, misto al sudore dopo aver scopato. Penso sia la quarta volta che ci vediamo, l'ho conosciuto su Tinder. Il suo nome è Lorenzo, ed è francese.
Lorenzo, un ragazzo francese.
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Aggiunto: 6 mesi fa
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«Bello, ben scritto, promette bene.»