Avventura 28


Eccomi a Brescia. Un poco stanco ma molto eccitato dal pomeriggio trascorso con Giulia [avventura 27]. 


Polly come sempre viene a prendermi alla stazione. E’ sempre più una bella troietta quarantenne. Giulia avrà la freschezza dell’età ma Polly è sesso allo stato puro! 


Per chi non avesse letto le mie precedenti avventure, Polly e la sorella di Alice, la professoressa di Brescia conosciuta su meetic. Una puttana di dimensioni cosmiche! 


Con Polly, dopo un primo incontro intimo, ci siamo lasciati andare a giochi di scambio con una coppia, appunto Giulia e il suo fidanzato. Non avrei mai pensato di fare determinate cose con lei, anzi manco avrei creduto possibile portarmela a letto. Invece fortuna vuole che sia entrato nelle sue grazie e si sia rivelata una vera amante delle scopate fantasiose.


Baci e palpamenti in macchina mentre ci spostiamo verso un albergo a Brescia dove ho prenotato. La voglia è veramente tanta. Non arriviamo alla stanza neppure totalmente vestiti. Le ho già slacciato la camicetta e una tettina spunta dal reggiseno. Le mutandine le deve tirare su una volta scesa dall’ascensore. 


Non ci parliamo praticamente. Le nostre bocche cominciano a divorarsi. Le mani si muovono velocemente i vestiti spariscono. Non ricordo neppure di che colore fosse il suo intimo. La sua fica calda la sento appoggiata alla mia coscia. E’ bagnata. Le graffio la schiena, siamo animaleschi e aggrovigliati. “Ti amo” le dico. Non è vero e lei lo sa, però mi risponde “anche io”. Ormai è il nostro gioco. Forse tutti e due sfuggiamo a questa possibilità di avere una storia. Va bene così, amanti da letto. 


Scendo e comincio a succhiare il suo clitoride, allargando bene le sue labbra. Ci metto una certa dose di violenza in quel che faccio. Mi sembra di capire che sia quello che vuole. Geme forte e si muove con sensualità spingendo la sua fica verso la mia bocca. La mia lingua penetra i suoi buchini. Ora anche le dita, davanti e dietro. Polly non resiste. Si lascia andare ad un orgasmo piacevolissimo. Mi prende e mi dice “vieni qui. Stenditi accanto a me”. E’ sudata, deve stare tranquilla per un po’. 


La sua mano intanto gioca con il mio cazzo. Ha una mano molto dolce. Gioca con la cappella, la strizza e anche con le palline. Ci baciamo e cominciamo a parlare del più e del meno. Delle sue figlie delle mie (non vere). Mi va bene questo momento di relax. Ricordo che vengo da un pomeriggio di sesso con una diciannovenne. Il riposo è quanto mai gradito.


Finiamo con il parlare delle nostre famiglie. Lei mi racconta dei suoi fratelli e sorelle e finalmente mi parla di S. che preferisco chiamare Alice. Le chiedo come sono le sue sorelle, se sono come lei, audaci, sensuali. Mi dice che una è molto tranquilla, sposata, professionista e mamma. L’altra, quella che sta a Brescia [che sarebbe Alice] è invece molto vivace, molto più di lei. Sono curioso, le chiedo se sia sposata. No mi dice. Lo è stata. “Ha una relazione?”. “Una? Magari. Ho perso il conto. E’ molto bisognosa di relazioni fisiche”. Mi racconta che ha avuto esperienze piuttosto “puttanesche” e anche lesbiche e che ora sta con un compagno musicista, che non si sa quanto durerà. Però sembra essere una storia più seria. Ecco scoperto l’arcano. Non capivo perché non rispondesse e avesse cambiato il numero di cellulare. Mi balena un’idea. Devo riuscire a trovare il nuovo numero. Una scopata con la professoressa Alice me la rifarei volentieri! Appena possibile sbircio nel suo cellulare.


“Tua sorella ci starebbe a fare una cosa a tre?” le chiedo spudoratamente ridendo. “Lei probabilmente sì, non è nuova a queste cose, non credo con me però. Comunque io non lo farei con lei. E’ mia sorella, mi farebbe ridere”. “E lo faresti con un’altra? Giulia ci ha scritto una mail chiedendo se vogliamo fare sesso noi due con lei. Gli era piaciuto tantissimo quella volta che abbiamo fatto lo scambio di coppia. Vorrebbe di nuovo godere con te”. “Era piaciuto anche a me, ma mi sembra che a te piacesse un po’ troppo la ragazzina”. “Sei gelosa?”. “Non provocarmi. Si che sono gelosa. Ho visto come l’hai scopata”. “Anche tu hai scopato con Marco e direi di gusto. Ricordo il pompino che gli hai fatto. Comunque ti andrebbe di fare sesso con Giulia, noi tre. Soprattutto voi due, io starei a guardare”. “Ne parliamo”. “Quindi è un mezzo sì?”. “Sì, mezzo. Ne parliamo”. Ho capito che è fatta. La conosco ormai Paola. Quando si lascia andare è perché vuole farlo.


Ora si abbassa e mi dice “Taci”. La sua bocca avvolge il mio cazzo. Non la ricordavo così brava e neppure così bella. Solo a guardarla il mio cazzo sembra esplodere. “Cazzo, sei diventata bravissima”. “Mi sono esercitata in questi due mesi”. “Spiritosa”. Lo fa per farmi ingelosire. “Hai scopato con qualcuno in questi due mesi?”. “Sono cavoli miei. Fai silenzio e godi di questo pompino”. Il difficile è resistere. La sua bocca è veramente eccezionale. Ora ha iniziato a leccarmi le palle. “Succhiale”. Me le succhia e le aspira. E’ sempre più brava. Le spingo la lingua verso il culetto. In questo è sempre restia però me lo lecca un po’ ma torna subito sulla cappella. Lei ama proprio succhiarlo. 


La prendo, la volto, il suo culetto mi fa impazzire. E’ un culo di famiglia! Anche Alice ha un culo notevole! Le infilo il mio cazzo nella fica. E’ nuovamente bagnata. In questo sembra proprio una ragazzina. Ormai so cosa le piace. La afferro per i capelli e la scopo con forza...quelle poche forze che mi sono rimaste. Lei gode. 


“Sei la mia puttana!!” So che si eccita se glielo dico. “Si, sono la tua puttana da sempre”. “Masturbati puttana”. La scopo con forza e violenza. La sculaccio, la graffio sulla schiena e con un dito le apro il buchino del culo. “Lo vuoi dentro nel culo?”. “Si, ma con l’olio”. Sempre pronto, in tasca della giacca. Lo prendo e spremo parte del tubetto direttamente nel culo a mo di peretta e un po’ sul cazzo.


Accosto la cappella. Lei si ritrae un poco. L’afferro per i fianchi, poi con una mano allargo le chiappe e con l’altra infilo la prima parte del cazzo. Le fa male. Devo andare lentamente. Però non si ritrae. Devo ridarle la forma. Le ultime volte entrava come nel burro. Spingo un po’ di più. Si sblocca. Eccolo che entra. Ora affondo lentamente. Lei geme come una bimba, ma la faccia è quella di una porca infinta. “Scopami”. La prendo per i fianchi e comincio a sbattere il mio cazzo a fondo. Faccio fatica però, non mi tira più a mille, nonostante le pastigliette. Lo devo tirare fuori. Cerco di correggere il tiro tornando a leccarla. Lei mi dice di distendermi. Ha capito ma ci sa fare. 


Comincia a farmi una sega e un pompino. “Ho voglia che tu venga”, mi dice. “Scusami se non sono al massimo”. “Ti capisco dopo un viaggio così”. Mi sento persino un po’ in colpa ma va bene così. Certo dopo cena si tornerà a letto e lei vorrà scopare ancora. Una cosa alla volta. Mi godo un pompino magistrale, completo, compreso di ditino nel culo. “Vengo” gli grido e cerco di togliere il cazzo dalla bocca. Ma lei lo tiene in bocca e continua. Vengo con spasmi nella sua bocca e sento il mio liquido scendere nella sua gola. Mi ripulisce il cazzo così come lo aveva trovato e comincia a baciarmi. Che sapore strano la sua bocca...cazzo mica posso lamentarmi, sono cose mie. Torna ad adagiarsi al mio fianco, la sua testa reclinata sul mio petto, la sua mano che continua a giocare con il mio cazzo. 


“Ti è piaciuto?” mi chiede. “E’ ogni volta più bello e tu sei favolosa”. “Meglio di Giulia?”. “”Meglio di tutte!”. “Se vuoi possiamo trovarci con Giulia. Ma Marco è d’accordo?”. Mi dice con una vocina da bimba. “Marco non deve saperlo”. “Giulia lo fa di nascosto?”. “Si, come noi del resto” le dico con un tono complice. Non resisto dal chiederglielo: “Mi dici la verità? Hai scopato con qualcuno in questi due mesi?”. “Sì, due volte con un tipo con cui ho una mezza relazione e che sta all’estero”. “E ti è piaciuto molto scopare con lui?”. “No, non ho provato orgasmi particolari. Avrei potuto farlo anche nei giorni dopo ma non mi interessa più”. Dentro sento che sto morendo di gelosia. Cazzo! Ci mancava l’amico dall’estero. 


“Sei geloso?” mi chiede con i suoi occhi angelici? “Si! Sono geloso”. Mi scappa la frase con una certa rabbia. “Anche tu scopi in giro, non nasconderlo. Forse persino con tua moglie”. “No, io non ho scopato con nessuna in questi due mesi, tantomeno con mia moglie”. Un pezzo di verità l’ho detto. Con mia moglie non ho proprio scopato. 4 o 5 trombatine in giro non sono un grande peccato. “Però ti scoperesti ancora Giulia…” Questa volta colpisce basso. “Con Giulia lo farei solo se ci fossi anche tu. Mi piacerebbe vederti. Mi andrebbe bene anche tua sorella che non conosco e non ho mai visto. Mi eccita l’idea di due sorelle”. In realtà l’ho conosciuta...eccome!!! “Mia sorella non rientra nei miei programmi. Se ti va lo facciamo con Giulia. Però non essere geloso. Oppure dimostrami che sono l’unica”. Azz...qui si mette male. Questa parla di relazione e non ci penso proprio in questo momento. “Tu sei l’unica per me e mi sono veramente innamorato di te. Dammi tempo e vedrai che avrai tutte le prove”. Che cazzo potevo dirle? Lei ha continuato a giocare con il mio cazzo ma questa volta sentivo che le mani erano più nervose di prima. Si è voltata e mi ha baciato e così ha chiuso ogni discorso. “Andiamo a cena?” mi ha chiesto. “Certo amore”. 


Ci siamo fatti una doccia ed io, mentre si lavava, sono riuscito ad entrare nel suo cellulare (avevo sbirciato che codice digitava quando è entrata per vedere se c’erano chiamate) e a trovare il numero del cell. di Alice, la sua sorella. Il terzo numero che cambia Alice. Tornerò all’attacco!!! Le due sorelle me le voglio proprio scopare insieme. 


La serata è trascorsa in maniera simpatica. Ottima cenetta in centro a Brescia. Una bella bevuta, lei era quasi ubriaca, così la scopata notturna si è risolta in leccate, pompini e toccamenti. Il mio cazzo ormai distrutto non ha subito figuracce.


Ora non mi resta che organizzare l’incontro a tre con Giulia, arginare i danni collaterali di innamoramenti o storie di coppia e riconquistare la professoressa! Viva la gnocca!!! 


A presto!