Ormai da qualche anno vivo in Olanda, come sanno i mei lettori sono divorziata con due figli, sono psicologa e scrivo per un paio di riviste specializzate.
Ultimamente, non ho una intensa vita sociale. Una sera particolarmente stanca, compro alcune cose da mangiare, frutta e verdura e scappo a casa.
Mi spoglio e faccio una doccia. Metto un pochino di musica per rilassarmi. Non ho molta fame, tolgo l’accappatoio e mi sdraio sul letto. 
Ho voglia di dormire, ma la giornata è stata particolarmente pesante e mi sento irrequieta. Penso e nella mia testa i pensieri si accavallano. Prendo una crema e la spalmo sul corpo, Il collo, il seno e poi le gambe. Il massaggio ha indurito i miei capezzoli e già immagino come finirà la serata. Mi guardo allo specchio, tra poco dovrò nuovamente depilare la mia patata. 
Mi piace toccarmi allo specchio, allargo le gambe e mi accarezzo. Ultimamente mi masturbo frequentemente, del resto è una cosa che mi è sempre piaciuta. Le tette sono gonfie e dure, mi giro e ammiro allo specchio il culo, Ehh si ho proprio un gran culo. Sono già bagnata, ma pur avendo un paio di dita dentro ho bisogno di qualcosa che mi dia maggior soddisfazione. 
Ovviamente sono piena di giocattoli, la mia compagna quando viene in Olanda ne compra sempre di nuovi. Già la mia compagna ancora non vuole trasferirsi qui e vive a Roma.
Preferisco sempre cose naturali e casuali per soddisfarmi, quindi vado in cucina e prendo un paio di cose che ho comprato stasera. 
Di nuovo davanti allo specchio, afferro la banana e mi solletico il clitoride. La struscio tra le gambe e la bagno completamente. Mi sdraio, e lentamente la inserisco nella mia farfalla, spingo e facilmente entra completamente. La sento nella pancia e la muovo su e giù, ora il piacere aumenta e inizio a rilassarmi. 
La banana la compro grande e possibilmente curva il più possibile, ma dopo un pochino che la uso comincia a rovinarsi, specialmente quando inizio ad avere più orgasmi. Poi spesso se la tengo dietro si deteriora facilmente, perché godo e tendo a stringere lo sfintere. Quindi preferisco le zucchine, sono grosse e dure. Inizialmente infilo la banana dietro e la zucchina davanti mi metto a 90° e mi ammiro allo specchio. 
Riesco ad avere un paio di orgasmi, alternando la banana tra figa e piccoli colpi nel sedere con la zucchina. Gli oggetti li sento in pancia e mi piacciono, ma li devo muovere con le mani, che invece preferisco tenerle libere per accarezzarmi. Ma ho una soluzione anche per questo. Giro una sedia in terra e lentamente mi penetro con una gamba. Sempre a 90° e mi scopo con forza. Certo è meglio con una donna che ti scopa, ma questo è un ottimo compromesso. Un paio di volte da una mia amica ho provato la macchina con il fallo che si muove in automatico. È fantastica e non si stanca mai. Ho avuto numerosi orgasmi multipli.
Altro metodo naturale è il pomello in legno del letto. Non è altissimo, riesco a mettermi avanti e abbassando le gambe, lo faccio entrare. Lo uso quando sono già abbondantemente bagnata e aperta, perché nella parte bassa tende a diventare come una palla, tipo quelle del biliardo, quindi mi apre per bene.
Suona il cellulare… che palle è mia sorella.
-    Ciao…
-    Ohh ciao sorellina ti disturbo?
-    Uff sì…
-    Scusami, ma in fondo ci sentiamo poco e non ti rompo.
-    Dimmi che vuoi, quando mi chiami ti serve sempre qualcosa…
-    Stronza…in effetti volevo dire se da domani sera mi ospiti per qualche giorno a casa tua…
-    Lo sapevo… va bene a che ora vieni?
-    Nel pomeriggio
-    Va bene io arriverò in serata.
Mia sorella è più grande di me di un paio di anni, ma sembra più piccola. Ed è sposata con il mio ex ragazzo storico.
La sera dopo arrivo in casa apro la porta e comprendo che mia sorella è già arrivata. Vestiti sparsi, bottiglie di alcolici ovunque.
Vado in bagno e lei è nella vasca che si depila la patata.
-    Ciao… ma non puoi andare dall’estetista?
-    Ohh ciao….si hai ragione ma mi trovavo e quindi…
-    E quindi da donna sciatta lo fai nel mio bagno.
-    Dai… ho finito…piuttosto mi togli quei pochi peli che ho tra…
-    Si tra la figa e il sedere… che palle. Dai girati che lo faccio..
-    Ohhh ecco sei anche delicata… ti ricordi quando dormivamo a casa da mamma e papà?
-    Si si ricordo… è passata una vita, dimmi piuttosto perché sei in Olanda?
-    Perché voglio lasciare mio marito…
-    Uff…
-    Si mi ha stufata, è noioso senza fantasia.
-    Lo sapevi, ti raccontavo tutto. Basta pensare che la cosa più fantasiosa che faceva era mettermi un dito nel sedere, cosa che da sempre facevo da sola.
-    Si sì… hai ragione ma mi sono stancata. Per carità è ben dotato e resistente….ma per lui basta solo farmi sedere sull’uccello ed ha terminato.
-    Ti ripeto, sapevi tutto. Piuttosto ti conosco, da chi ti fai scopare?
-    Da due fratelli…
-    Accidenti due amanti? Fratelli… superi ogni fantasia. Che fai uno il lunedì e l’altro il martedì… e tuo marito il sabato?
-    A dire il vero… i fratelli insieme…
-    Accipicchia… ti sei emancipata… due uomini insieme…
-    Si sciocca… ma il problema è che sono fratelli… 
-    E che problema hai… religiosi? Sono adulti e vaccinati, e vogliono vivere la loro sessualità in questo modo. Certo scelta particolare e da studiare, ma se sono felici ed è una scelta consapevole… Del resto proprio tu non puoi fare questa osservazione… Lo sai benissimo.
-    Si si vero, ma non solo scopano me, ma lo fanno anche tra di loro… e lo fanno da sempre. Non dico che mi impressiona, ma vederli sì insomma mi imbarazza.
-    Ti ripeto, puoi scegliere di fare ciò che vuoi, e anche loro. Siete adulti. Ti scordi forse come mi sono masturbata la prima volta… E anche cosa hai fatto la sera prima di sposarti…
-    Ma ero ubriaca… e anche te. Poi da ragazze si fanno tante cose per il solo piacere di essere trasgressivi.
-    Si si certo… per poco non dovevi portarmi all’ospedale… Insomma, non comprendo il problema… scopali e al sabato davanti alla partita fai una sega a tuo marito. Ti disturba tanto che si scopano davanti a te?
-    Insomma, no anzi mi eccita e mi sento strana per questo. Solo a parlarne mi eccito… Ma hai tolto tutti i peli?
-    Si si tolti… Ti eccita vederli… ok va bene così. Ti ricordi il mio ex marito? Maschio vero, pronto sempre a scopare, fantasioso e poi…
-    Si si ricordo, ma te da sempre sei aperta di testa e non a caso sei psicologa, mi raccontavi… poi però…
-    Ma è leggermente diverso, io ho sempre saputo di essere bisessuale, con una predilezione  per il mio sesso. Lui ha capito dopo. Ti ricordi che al mare, l’avevo visto fare un pompino al marito di Roberta. Ma la sera stessa mi sfondava sul letto. Io facevo allusioni e lui negava. Avevo anche proposto di farlo a tre, come fosse una mia fantasia. Si eccitava, ma non faceva nulla.
-    Si si ricordo… ma non perfettamente, continua…
-    Va bene continuo, ma intanto fammi spogliare che voglio fare una doccia. Insomma, un giorno dovevo fare una gita in barca con Roberta e i nostri mariti invece dovevano fare trekking. La gita viene annullata per il maltempo e torno a casa. Sento rumori dalla camera da letto, mi preoccupo, pensando a tutto tranne che di vedere mio marito e quello di Roberta fare un 69. Non si accorgono che ero davanti alla porta, e sentivo i loro commenti sul sapore dei loro membri e come sarebbero state sorprese le mogli.
-    E te?
-    Mi siedo sulla poltrona davanti al letto e semplicemente commento che sapevo della sua passione per le mazze grosse.
-    E loro?
-    Cercano di ricomporsi, ma c’era poco da nascondere, Scuse, il fato, la noia ecc. Non mi fregava nulla. Se lui stava bene con l’uccello in bocca, cosa potevo fare. Andarmene o sperimentare come sempre ho fatto nella mia vita e continuo a fare. Ero seduta sulla poltrona li ho invitati a continuare ed ho chiesto se fossi di troppo. Mi rispondono di no, ma che Roberta non avrebbe dovuto sapere nulla. Era incinta di sei mesi. Ho detto che non avrei detto nulla. Mi sono sfilata il costume, ho aperto le gambe e mi masturbavo loro che giocavano. Mi ricordo anche che a quei tempi avevo un pelo foltissimo nero nero come la pece.
-    E loro?
-    Tranquilli, riprendono a leccarsi ed io la guardona perversa.
-    E quel giorno quanto è durata?
-    Fino a sera…
-    E te a guardare sempre?
-    Per lo più sì. Al limite gregaria…
-    Cioè? 
-    Mi guardavano masturbare, non commentavano se non loro stessi e solo quando sono venuti nelle reciproche bocche mi sono avvicinata. Mi sono limitata a pulire con la bocca i loro membri e mi sono sdraiata nel letto. Solo il marito di Roberta era curioso del mio corpo e mi toccava. Mio marito guardava. Ricordo perfettamente quando ha ricevuto la sua prima penetrazione anale. Mi leccava la figa e l’altro da dietro se lo faceva. Lo stesso poi lui all’altro, ho anche aitato ad inserire il fallo nei loro buchetti.
-    Come spesso capita a me… e poi…?
-    Ma la storia te l’ho raccontata tante volte, e smettila di toccarti la figa.
-    Ops non mi ero accorta…
-    Si va bene… ma se sei lucida… il clitoride… sembra un bottone di un cappotto antico.
-    Mmm sempre descrittiva, non mi sembra che ti sia mai scandalizzata.
-    Non mi scandalizzo, lo so cosa abbiamo fatto per anni. Credo lo sappia pure mamma. Cmq per finire il racconto, mentre ti masturbi…
-    Sciocca… non è vero… cmq hai sempre un fisico da paura. Forse anche più bella.
-    Grazie ma quanto sei ruffiana. Comunque, quel giorno, dopo tante volte che sono venuti, mi sono ritrovata, di spalle sopra mio marito che mi infilzava il sederino…e l’altro che sopra di me, fotteva la farfalla. A te faranno fare numerose doppie immagino…
-    Mmm si… e godo da maialina…
-    E infatti godevo, non contenti hanno infilato entrambi, il membro nella patatina. Due uccellini di 18 centimetri… mi hanno aperto come…lasciamo perdere. Avevo chiesto di venirmi in bocca, invece mi schizzano nella patata insieme. Dopo 9 mesi, è nato tuo nipote…
-    Quindi…
-    Si potrebbe essere figlio anche dell’altro, ma assomiglia al padre.
Mia sorella si avvicina e mi tocca le gambe, accarezza la pancia. Mi bacia il seno e con la lingua fa cerchi intorno al capezzolo.
-    Dai sorellina non possiamo ogni volta finire a fare le stesse cose…
-    Perché Stefania? Non facciamo male a nessuno.
-    Hai ragione, ma ho una compagna e..
-    Ma se scopi lo stesso con altre ed altri…?
-    Lo sai che lei non è gelosa dei maschi…ma di te da morire… Ogni volta finiamo a letto…
-    Ahahahah a dire il vero non solo a letto… come sei saporita, e sento che ti bagni
-    Certo che mi bagno, lo sai che per mia sorella ho un debole. Dormivamo in stanza insieme e spesso mi infilavo nel tuo letto.
-    Ahahahah si, poi quando pioveva eri terrorizzata. Ti ricordi quel tuono fortissimo, che hai urlato?
-    Si… ma ti scordi che avevi la bocca sulla mia patatina e l’urlo era anche per l’orgasmo…
-    Ahh si si vero…
-    Dormivamo abbracciate e ricordo sempre la prima volta delle tue mani su di me. Non lo trovavo sporco, ma naturale. 
-    Mi emozionava abbassarti i pantaloni del pigiama. Ti accarezzavo dolcemente e te fremevi, aprivi la bocca e cercavi la mia. Poi scendevo e ti leccavo.
-    Non solo, facevi attenzione quando mi masturbavi, e ho capito di amare le tue mani quando per la prima volta mi hai fatto mettere carponi e mi hai penetrato con il dito, e un altro l’hai messo nel buchetto. Credo di essermi fatta la pipì addosso e mi hai dovuto tappare la bocca per non farmi urlare…
Ci baciamo toccandoci, non voglio ma non resisto. La sto masturbando come sta facendo lei con me. I seni si strofinano.
-    Mmmm Stefania… che bello penso che come mi ecciti tu…le mani il tuo corpo… come posso andare con i maschietti dopo aver fatto l’amore con te… A te non mancano?
-    A dire il vero no, poi se ho voglia ne prendo uno e scopo. Del resto con loro l’unica cosa che mi piace è quando vengono. Amo il loro seme. Mille sapori diversi, caldi, bollenti. Mi piace il sapore, alcuni sono salati, altri quasi dolci. Odore divino. Ne ho assaporati tantissimi.
-    Sei un fiume in piena sorellina… vedi qualcuno? Considerando che Elena , la tua compagna è a Roma? 
-    Si, ma non spessissimo.
-    Uomo o donna ?
-    Una donna sposata…mmm sorellina così godo…
-    Mmm godi amore mio… e uomini?
-    Dopo due anni, uno il marito.
-    Che porcellina sorellina… te li fai insieme?
-    Solo una volta.
-    Raccontami chi è la donna e come vi siete conosciute?
-    Ero dal dottore per una visita ginecologica. Lei incinta al settimo mese.
-    Accidenti… mai cose semplici te… con una donna incinta.
-    Lo sai che mi piacciono le situazioni estreme. In realtà l’ho trovata simpatica da subito.
Una ragazza nera, avvocato. Si chiama Lorna
-    Un’ avvocatessa nera, incinta… solo te sorellina. Dai raccontami che trovo eccitante tutto quello che fai.
-    Sarà per questo che mi frughi tra le gambe…mmm 
Stringo le gambe e godo, lei mi sorride e mi fa inserire tre dita dentro di lei, mi bacia e mi inonda la coscia con il suo umore….
-    Mmm non resistevo più…dai raccontami. Intanto ti coccolo…
-    Mmmm si… abbiamo bagnato il letto… Si, insomma, l’accompagno a casa perché non riusciva a trovare un taxi. Poi mi fa salire su per offrirmi qualcosa da bere, ridevamo tanto. Lei si scusa subito, perché toglie le scarpe e si mette calzoncini e maglietta. Aveva caldo e non resisteva. La maglietta era rossa, senza le maniche, praticamente il seno strabordava.
-    Mmmm immagino come ti piaceva, e lei non sapeva che si metteva in bocca al lupo…
-    No no…anzi le avevo detto per motivi che non ricordo che ero bisessuale, anzi la cosa la incuriosiva, mi aveva chiesto anche particolari intimi. Sorellina se continui a leccare il mio bottoncino, credo di non venire solamente, ma ti schizzo in faccia…
-    Mmm fallo allora… mi è sempre piaciuta questa tua dote… continua a raccontare.
-    Lei classica nera bellissima, con labbra carnose e culetto grosso ma solo per la gravidanza. Parlavamo, ma le fissavo il corpo, soprattutto il seno, la maglietta mostrava i rigonfiamenti dei capezzoli. Mi sorrideva. Inizia a raccontarmi della gravidanza e di come in realtà non facesse sesso da mesi. Il marito aveva il timore di farle male e lei faceva solo tanti pompini. Neanche il seno le toccava. Poi mi confessa che le era cresciuto tantissimo e che era durissimo. Per convincermi mi fa appoggiare le mani. Ed io vado fuori di testa. La palpo e lei vedo che inizia a sudare, la guardo negli occhi e poi la bacio. Accoglie la lingua e mi tocca, mi alza la gonna e si sorprende che non porto biancheria. Le dico che solo con le mestruazioni le porto. Va subito al sodo, come se non aspettasse altro che quel momento. Mi tocca il sedere, la patata. Mi bagno subito e la guido nel masturbarmi. Poi lecco il seno, e la pancia bellissima, piena di vita. Poi la figa, enorme, pelosa e larghissima. Finiamo nel suo letto… facciamo l’amore. Godiamo, prendo una spazzola e con il manico ci penetriamo a turno. La metto carponi e la scopo, le faccio anche sentire come si può godere penetrando lo sfintere. Sorellina esplodo…tra poco.
-    Amore mio esplodi… ma continua e il marito quando te lo sei fatto?
-    Un paio di giorni dopo, mi telefona e mi dice se potevo andare da lei, aveva voglia di godere.
-    Ci ritroviamo nel letto e mentre mi lecca mi chiede se avevo qualche problema a far vedere cosa facevamo al marito. Rimango perplessa, ma le dico che la prossima volta potevamo farlo assistere. Lei, si scusa e mi dice che lui era nell’altra camera ma se non gradivo non sarebbe entrato. Le dico nessun problema. Lo chiama e lui entra. Vestito benissimo, anche lui nero ed avvocato. Continuiamo a leccarci e lui si spoglia. Atletico, bel fisico, alto. In un primo momento rimane con i boxer, poi vedendoci in uno strepitoso 69. Da che si strofinava la mano sul pacco, decide di togliere i boxer. Vedo che li abbassa, noto il bastone, ma la cappella non appariva mai. Finalmente cadono in terra, e mi rendo conto che il pisello, arrivava quasi al ginocchio. Rimango folgorata, ne ho visti pochissimi, così grossi. Credo fossero almeno 25 cm di carne. Si siede e si masturba. Sorellina un pisellino…
-    MMM che zoccoletta…pisellino…. Un mostro tra le gambe…hai anche un buchetto saporito…riesci a parlare lo stesso…?
-    Mmmm si…ma ti ho detto che esplodo tra poco…e sai cosa intendo quando dico che esplodo…
-    Si si tranquilla, basta che continui a masturbarmi…dai metti il quarto dito te…mmmm
-    Insomma, un pisello bellissimo, lungo e largo lucido senza peli. Bella cappella larga, la mano per segarsi faceva un percorso lunghissimo.
Ci penetriamo con le dita. Sono davanti a lei e la lecco, a pecorina, lui corre veloce sulla mazza e mi fissa il culo. Lo guardo e gli dico, che, se la moglie non ha problemi, può toccare. Lei risponde che va bene. Lui mi tocca e mi masturba toccandosi l’uccello. Sbatte la mazza sul mio fondoschiena come volesse sculacciarmi. Guardo lei negli occhi, e poi lui. Con le mani allargo i glutei, e lo invito a violarmi. È titubante, ma dopo l’orgasmo della moglie, rompe gli indugi, e la cappella entra nella patata. Lentamente mi spingo indietro e lo faccio entrare. Mi sbatte, e godo quasi subito. Gli dico di infilarlo tutto dentro. Sento le palle sul clitoride. Ho 25 centimetri di pisello in figa. Godo a raffica, mi mangio la moglie che gode anche lei continuamente. Lo sento ben dentro, la pancia, perfino nello sterno. Ora è violento nel penetrarmi, ci credo avesse paura di farle male. Mi sfonda e godo, non mi controllo e stringo le mani sul seno della donna. Riesco anche a far uscire degli schizzi di latte. Devo andare fino in fondo, e lo faccio sfilare dalla figa, ha delle macchie rosse, credo sia il sangue della mia patata. Gli dico di sodomizzarmi con forza, appoggia la cappella ed entra, sembra non finire mai, mi fa male da morire, ma lo voglio tutto dentro….mmm sorellina dove hai trovato il giocattolo?
-    Era nel cassetto, piccolo rispetto al pisello che hai preso….
-    Dai fottimi tesoro mio…
-    Siiii ma te finisci…
-    Ero impalata, ma finalmente dopo dieci minuti  era tutto nel sedere. Mi teneva e mi scopava il sedere. Non riuscivo a muovermi. Credo mi potesse sventolare con il suo manico come una bandiera. E godevo in continuazione, la moglie poi con quella pancia era di fronte a me a farsi leccare. Il culo bruciava, ma chiedevo di spingere sempre più forte. Sento la cappella diventare enorme, comprendo che è il momento. Lo sfilo e lo prendo in bocca, stavolta capisco che è ricoperto di sangue, mi ha rotto tutto. Inizia a venire nella mia bocca, sapore selvatico, denso, cremoso come fosse il ripieno di una pastarella. Non terminava di schizzare saranno stati più di 15 schizzi, che scivolavano giù lungo la mia gola. Assaporavo era buonissimo avrei continuato a bere.
-    Li vedrai ancora…?
-    Non lo so… ma finisci di scoparmi sorellina…sono esausta… Fammi sdraiare e prendi l’altro anche, alzo le gambe e mi fottii avanti e dietro… ma attenta al viso…
-    Sorellina lo sai che mi piace, ti attendo a bocca aperta…
-    Mmmm allora manca poco….uuuuuuuuuumhhhh vengo.
Partono degli schizzi a raffica, mia sorella beve, un pochino le bagno il viso, ma godo, come la mia amata sorella che toccandosi ha una serie infinita di orgasmi.
-    Sono stanchissima…ho sonno.
-    Ci credo, come sempre dopo che mi schizzi il tuo liquido. L’hai sempre fatto.
Ci addormentiamo, baciandoci.

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