Voglio farvi partecipi di una giornata molto particolare vissuta nella nostra casa di campagna la scorsa estate.


Come famiglia, come ogni anno, come famiglia andiamo in vacanza ma con noi sono venuti anche la sorella minore di mia madre e suo marito.


Appena arrivati nella casa di campagna, dopo i convenevoli, ci siamo salutati ed ognuno ha preso possesso delle camere; i miei in una matrimoniale, gli zii nella loro  ed io nella mia cameretta. 


La vista sul parco era davvero bellissima anche perché in estate è davvero rigogliosa la vegetazione. Poco distante dalla casa c’è un laghetto ed alle spalle della cascina un fienile, un ricovero per gli animali ed  una grande aia. Subito dietro si inerpicano  dei sentieri, dapprima collinari per poi salire sempre più su verso delle alture boschive; un luogo molto romantico. 


Passano alcuni giorni e la routine era quella di, come i miei genitori e lo zio di alzarsi molto presto,  fare delle passeggiate sui sentieri mentre io andavo a pescare nel laghetto.


La zia restava in casa anche per preparare da mangiare; era un tipo con mille idee culinarie e sempre alla ricerca di nuovi piatti e sapori.


Una sera, dopo aver visto un film in tv, ci siamo augurati la buonanotte per poi andare ognuno nelle proprie camere. Intorno alle 23 sento, sotto voce, le voci dei miei zii ma non erano toni pacati, ma piuttosto di disappunto con  rimandi di colpe e cosi via.


Le stanze erano adiacenti e le pareti divisorie interne erano in legno e questo  mi  ha permesso di capire che l’argomento di cui discutevano era riferito, da parte di mia zia, ad una mancanza di attenzioni da parte del marito, e che non ne poteva più di questo atteggiamento nei suoi confronti.


A dire il vero quella notte non riuscii a chiudere occhi perché ragionavo tra me medesimo su quello che avevo sentito e nello stesso tempo mi sentivo eccitato. Come chiudevo gli occhi vedevo nella mia mente la zia, che per soddisfarsi da sola, si masturbava lentamente, inarcando ogni tanto le spalle e nel contempo stringere le cosce dal piacere. Fu una notte bellissima per me.


Il giorno dopo, come se niente fosse, i miei genitori e lo zio, dopo la colazione, si incamminarono per il solito giro tra i boschi mentre io, dopo aver preso la canna da pesca stavo per incamminarmi verso il laghetto. Non ho fatto in tempo a fare qualche decina di metri che mi sento chiamare: “Luigi, per favore torna qui che ho bisogno di te per spostare la cassapanca” Subito ritornai indietro. 


Giunti in cucina la zia mi disse che la cassapanca era su di sopra nella loro stanza. Lei si incamminò su per le scale di legno  e mentre saliva, avendo una gonna molto al di sopra delle ginocchia, non ho potuto fare a meno di guardare le sue mutandine bianche. Mi era già diventato duro al solo pensare. 


Giunti di sopra la zia apre la porta e mi indica la cassapanca da spostare sul lato opposto della parete, perché a suo dire le era più comoda per prendere la sua biancheria. Era davvero pesante allora lei disse: “svuotiamola e mettiamo tutto sul letto cosi peserà meno”. Mentre era china a togliere la sua biancheria, la zia,con calma la adagiava sul letto. 


Vi era di tutto: reggiseni, mutandine di diversi colori e forme e altro ancora. Dopo aver spostato la cassapanca mi invitò ad aiutarla a riporre il tutto. 


Improvvisamente mi disse: ”ti piacciono questi completini intimi?” Io risposi “”Si, sono davvero belli”. Vuoi vedere come mi stanno addosso e poi mi dai un consiglio su come mi stanno? Mi sembrava di sognare e sempre più imbarazzato acconsentii.


La zia iniziò a sfilarsi la camicetta e dopo essersi tolto il reggiseno vidi il suo seno; era davvero uno spettacolo. 


Due tette sode con i capezzoli inturgiditi. Non sapevo cosa dire e cercavo di volgere lo sguardo altrove ma la zia mi disse:” Sei imbarazzato?”. “No” (ma non era vero). 


Lei con noncuranza continuò a spogliarsi togliendosi anche le mutandine. La  guardavo e il mio cazzo ormai era davvero su tanto che la zia disse: “Lo so che ti stai eccitando, vedo il tuo cazzo giovane indurito che non riesci più a trattenerlo nei pantaloni”.


La sua figa era completamente rasa, pulita senza neanche un pelo con le sue labbra vaginali socchiuse; non avevo parole nel vedere tutto quel ben di Dio. 


Ero eccitato ma anche come paralizzato; ero confuso ma anche desideroso di farmi la zia; mi è sempre piaciuta. Io ho 18 anni e lei 32.


Mi si avvicinò e mi disse: “Hai mai baciato una ragazza? L’hai mai toccata, eccitata, accarezzata? Risposi:”No, mai”. 


Allora vieni che ti insegno e allungando le sue mani verso di me, dopo avermi accarezzato il collo, le sue mani scendevano sul mio petto fino a infilare una mano nelle mie mutande ed iniziò a palparmi le palle: Sentii il mio cuore battere a mille ma era una dolcissima sensazione. 


Avvicinò  le sue labbra sulle mie e con la sua lingua cercava la mia guadandomi sempre negli occhi sempre masturbandomi.


A quel punto si inginocchiò ed iniziò a leccarlo; tirò fuori la cappella per poi molto lentamente succhiarlo. Mentre lo faceva alzava gli occhi per vedere tutto il mio piacere mentre inarcavo la schiena. Con abilità tirava fuori la cappella del cazzo slinguando dolcemente ma ripetutamente; a volte dava colpetti con la lingua .


Ad un certo punto si alzò e disse: “vieni qui, mi sdraio sul letto, ti apro le cosce e tu mi lecchi la figa facendo attenzione a succhiare il mio clito come se stessi gustando un chupa chups”.


In quel momento toccai il cielo con un dito. Mentre la leccavo sentivo le sue cosce diventare come il marmo tanto erano tirate. Avevo la mia testa tra le cosce perché con la lingua la sgrillettavo iniziò a gemere, piccoli gridolini di piacere venivano su sempre più ansimanti e quando giunse all’apice dell’orgasmo la mia testa restò incastrata tra le gambe che si unirono fremanti e tremanti. Aveva avuto un orgasmo molto forte. Mi disse di alzarmi e di porgergli il cazzo in bocca. Lo succhiò fino a farmi venire e con mia grande sorpresa ingoiò il mio sperma. 


Fino a quel momento non avrei mai immaginato che desiderasse scopare con voluttà, avevo scoperto un lato maialesco della zia, era carica a mille e certamente ha influito il non scopare con lo zio. Lo zio, si lo zio era diventato un cornuto ma tutto sommato se l’era  meritato; non so il perché e quale sia stato il motivo del suo mancato desiderio ma francamente , senza volerlo, me l’ha donata. 


Mi strinse forte a se e mentre ero chino su di lei mi disse: Da questo momento in avanti lo faremo ogni volta che lo desideriamo, anche quando torniamo in città tanto lo zio è un vero cornuto e questo era quello che si merita. Quando torneremo in città avrò modo di insegnarti altre cose e su come far godere una donna.


 


PS - prossimamente il seguito del racconto de “il cornuto”2


Max

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Categorie: Tradimenti
Tag: Pompinare