Quel che più mi piaceva era sentirmi arrivare la spruzzata di sborra nel culetto, ed in bagno mi masturbai per l'eccitazione, loro, visto la bella giornata ne approfittarono per andare subito nel bosco per così recuperare il tempo perso, feci la doccia e dopo sistemai casa quasi completamente nudo, perchè poi volevo abbronzarmi al sole, approfittando della bella giornata estiva,  La bella notizia, dopo quella di avere un maschione di colore in baita fu che io e Tony ci prendemmo la stanza col lettone matrimoniale e il vecchio le cuccette col nuovo arrivato, il cambiamento nel far l'amore con Tony era solo che lo succhiavo di piu a 69 mentre lui mi infilava tutta la lingua nel buchino e poi dormivo senza averlo sempre appiccicato per il sudore. Incominciai per diverse mattine a succhiare il cazzo dello zio da sotto il tavolo mentre faceva colazione, a volte a caffè pronto, mi giravo e me lo trovavo in piedi che mi guardava il culetto, era sempre in canottiera e boxer che gli abbassavo velocemente per ingoiarmi la mia ormai banana mattutina, poi a volte andavo a svegliare Tony e trovandolo che ancora dormiva profondamente in posizione prona e nudo completamente, lo sbaciucchiavao tutto dalla schiena fino ai glutei e con la linguetta gli stuzzicavo il buchino, poi eccitato mi sdraiavo sopra di lui e gli facevo sentire il mio pisello duro, se si girava invece dell'asta, gli leccavo spesso le palle perche nei pompini fatti in fretta mi mancavano le slinguate ai 2 bignè. Capitava a volte che il vecchio zio non sborrava subito al pompino anche se lo succhiavo bene, e insisteva per volermi scopare di nuovo, anche a costo di violentarmi, col rischio che ci scoprisse Tony, "io lo succhio volentieri a tutti e due, ma non voglio litighiate per gelosia" gli dissi! allora lo zio mi disse che ci voleva parlare col nipote per mettere le cose in chiaro ed evitare fraintendimenti, la mattina che si parlarono io andai nelle camere per rifare i letti ma origliaii: zio disse a Tony che sospettava che il ragazzino fosse un po' frocetto e chiese anche a lui se ci " faceva" qualcosa visto che ci dormiva assieme, Tony gli disse che se ne era accorto anche lui, e che ogni tanto su mia insistenza o anche solo per il fatto che dormivamo assieme, mi dava il cazzo da succhiare, niente di più, allora lo zio aggiunse che un paio di pippe a settimana malgrado l'età doveva farsele anche lui e se al frocetto piaceva il cazzo, voleva darmelo anche lui in bocca, Tony non potendo fare altrimenti gli disse che per lui era uguale basta che almeno non inizi a fare pompini al nero- Bene,almeno ora ero più rilassato nel fare il pompino allo zio sessantenne e in più al mattino stavo ormai sempre a culetto nudo col solo grembiulino da cameriera per non scottarmi ai fornelli, mi piaceva sentirlo voglioso che a cazzo gia duro me lo appoggiava, credeva di avermi sverginato lui e me lo voleva rimettere nel culetto, ma sapeva bene che non potevamo scopare, anzi a volte per educazione smettevo il pompino se si alzava qualcuno e doveva andarsene nel bosco senza aver sborrato. Finito di pulire casa col sole alto nel cielo, annoiandomi, mi mettevo fuori sulla sdraio a prendere il sole, nudo col solo grembiulino pronto a coprirmi il pisello se arrivava qualcuno, sonnecchiavo e fantasticavo su come sarebbe stato bello avere zio e nipote nel lettone, con i due buchini pieni del loro cazzo ed il nero in stanza ad aspettare il suo turno, mi svegliai con la strana voglia di?.... banana, ne presi una da mangiare e una acerba da mettermi tutta dentro con la buccia, mi riassopii, sognando orge con tanti maschi in fila per farsi il mio culetto, scomparve il sole, o meglio un ombra mi fece svegliare, dalla sagoma non riconobbi subito chi fosse, ero supino e a gambe larghe con la banana per metà nel buchino, sperai che il grembiule avesse coperto il tutto. Era il vecchio, al mattino per colpa del pompino a metà se ne era andato voglioso, ed ora con una banale scusa era tornato, "dai puttanella succhiami il cazzo che poi te la do io la banana nel culo" mi disse deciso, si mise  in ginocchio e in modo brutale si mise la mia bocca sul cazzo, lo aveva d'acciaio, fu maldestro nel togliermi la banana dal culo, o forse scaldandosi si era rotta da sola, ne estrasse solo la buccia, mi prese in braccio per portarmi dentro casa, ero in calore, lo abbraiacciai anchio limonandolo nel tragitto, dopo pochi metri siccome lo aveva all'insù lo avevo gia un pò nel culo, ma raggiunse ugualmente la camera col soffice lettone e mi scopò come una donna non a pecora, il grembiule non gli fece vedere che lo avevo duro, mi ingravidò e se ne ando di fretta con il segno delle mie unghie sulle chiappe, volendo sborrare anchio, corsi in bagno e presi gli slip sporchi del nero e di Tony, mi segai e venni copiosamente annusandoli entrambi, volevo sentirne la differenza di odori, ma quelle del nero odoravano ed erano macchiati di sborra, l'amichetto si masturbava. Ora dovevo soltanto scoprirlo mentre si masturbava pensai, e prendeglielo in bocca, si sporcava le mutande quindi lo faceva a letto, dovevo sapere se era la mattina o la sera e sorprenderlo mentre se lo smanettava., Purtroppo però in casa Tony e suo zio mi tenevano d'occhio, e in più il nero o era stato minacciato da loro o temeva il licenziamento, spesso al mattino lo svegliavo e alzandosi scattante dal letto gli vedevo un bel gonfiore sotto gli slip, a volte gli dicevo non aver fretta di vestirti ma inutilmente, e poi, temevo anch'io i due taglialegna un pò razzisti che lo aspettavano in cucina. Un giorno andavo verso il bosco dove lavoravano per portargli un attrezzo che si erano dimenticati, sentivo ormai il rumore delle motoseghe, mi fermai a fare pipi tra gli alberi, faceva freschino nel bosco e il pisello era piccolino quasi tra i peli non lo si vedeva, mi notò il nero e sorpreso mi chiese perché facevo pipì accovacciato come le femmine, gli risposi che mi veniva naturale farlo così, da frocetto gli diedi le spalle mentre mi rivestivo e lui mi disse "sei bello, sei più femmina che maschio, mi piace tuo culo" fui lento nel vestirmi lasciando che mi palpasse il culo, sperando tirasse fuori il cazzo nero, mi piegai anche per farmi toccare il buchino, grazie gli dissi sei molto gentile. Dopo questo incontro casuale nel bosco, tutte le mattine nello spostare le coperte per alzarsi mi faceva vedere il cazzo, dormiva con gli slip ma di lato aveva sempre il cazzone nero che gli usciva, mentre prima non succedeva, molle o duro era sempre scappellato e pensai fosse circonciso come lo aveva anche qualche marocchino, erano piselli difficili da far sborrare col pompino e ti scopavano senza tanta delicatezza forse per la cappella meno sensibile. Mi cresceva la voglia di assaggiare il cazzo del nero, anche rischiando che mi scoprissero Tony o lo zio, Nello svegliarlo gli toccavo sempre un po' il cazzo e lui sceso dal letto mi toccava il culo, un mattino nel tirargli le coperte lo vidi potente ed eccitato, era enorme, mai visto cosi! intuito il pericolo feci per andarmene ma fu veloce mi fermo con un braccio alla gola, sentendolo duro tra le chiappe, mi fermai come fossi una cagnetta in calore, ero ormai certo di prenderlo nel culo, ma senza preparazione e soprattutto un po' di calma un cazzone così non potevo riceverlo, lasciami te lo succhio gli dissi, lo presi subito in bocca, era buono caldo e morbido malgrado l'eccitazione, non odorava di elefante come i marocchini mi dissero dei cazzi dei neri, non era sorpreso gli avevo gia detto diverse volte di volerglielo succhiare e lui a volte palpandomi veloce il culo mi diceva che voleva "farmelo", la succhiata fu veloce un assaggio anche se non volevo smettere, ne presi le misure infilandomelo in gola, Tony lo aveva piu lungo ma il mandingo forse piu grosso o forse era la cappella diversa, Tony un po a punta anche lo zio, questa tonda e grossa una spacca buchino che dopo non riesci piu a togliere. mi chiese se era il mio primo cazzo nero e gli dissi di "si, voglio la sborra", ma il tempo era tiranno non terminai il pompino. Nell'uscire per andare nel bosco gli dissi." torna qua con una scusa, che ti faccio bene il pompino e poi mi puoi fare anche il culetto" come ormai spesso faceva lo zio, infatti lui sapeva di trovarmi sempre disponibile, "vai mettiti a pecora che faccio in fretta mi diceva" avevo già pantaloncini e mutandine abbassate o il gonnellino con il solo perizoma da spostare dal buchino, in un attimo gli passavo del gel da spalmarsi su tutta la verga e mi ingravidava in poco tempo, mi trovava il buchino sempre molto stretto e lui come Tony pensava di essere il solo a farmi il culetto, lo feci credere anche al nero, "faccio pompini ma tu saresti il solo a fottermi il culetto". Quasi piangendo mi disse che per la stessa legge sulla sicurezza non poteva mai essere lasciato solo, mi chiese di andarlo a trovare al centro migranti il sabato pomeriggio che poi o in camporella nel parco li vicino o altro avremmo trovato. Ci pensai tutta mattina, il centro era pieno zeppo di africani affamati di fica e se scoperti, un frocetto come me sarebbe stato in pericolo.....Voi al mio posto cosa avreste fatto?

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