Quel giorno andai diretta al sexy shop per regalarmi qualche accessorio con cui divertirmi; sapendo benissimo che sono posti dove mi sarei quasi sicuramente trovata al chiuso con un numero non precisato di uomini con una sola idea nella testa, il vestitino e le scarpe che indossavo di certo non li avrebbero distolti da quei pensieri. Entrata mi trovo subito squadrata e spogliata con gli occhi dal proprietario e da un ragazzo appoggiato al bancone che chiaccherava con lui; e quando mi chiese: signorina desidera qualcosa in particolare? un paio di clienti che erano in cerca di film tra gli scaffali si affacciano incuriositi.
All'improvviso quel posto senza finestre, e con la porta anch'essa senza vetri, in modo che chi è all'interno goda di totale privacy oltre al fatto che i clienti possono entrare e uscire solo con il pulsante premuto dal proprietario, mi sembrò diventare il luogo ideale per un'avventura trasgressiva. Ora non mi sentivo spogliata solo con gli occhi, ma anche il loro pensieri li sentivo infilarsi nel vestito e nelle mie mutandine lasciandomi completamente nuda.
Tornando alla domanda del proprietario, gli dissi che cercavo qualche gadget per fare giochi sessuali da usare in compagnia; a quel punto mi mostrò avvicinandosi, i giochini chiusi in una vetrinetta mentre anche il ragazzo si era avvicinato e stava dietro di me, consigliandomi anche lui, su cosa mi avrebbe reso più eccitante, e che genere di giochi sessuali avrei potuto fare. Subito mi stuzzico' l'idea dei bracciali da schiava con i moschettoni, così tolti dalla vetrina me li mostrò, dicendomi che sarebbe stato meglio se li provavo e se fosse quello che cercavo, così mi accettai di farmeli allacciare ai polsi. Iniziò a dimostrarmi le varie possibilità di uso, bloccandomi i polsi con i moschettoni davanti, e poi dietro mentre approfittava del momento appoggiandosi con il pene sui miei fianchi; nel frattempo i due clienti ora erano palesemente più interessanti ai miei acquisti che ai loro, perché capivo che senza volere ero protagonista di uno spettacolino a cui ormai eccitata dalla situazione volevo offrirmi sessualmente fino in fondo.
Quando mi legò i polsi sopra la testa agganciandomi e bloccandomi faccia al muro le braccia alla rastrelliera dei dvd, si avvicinò appoggiandomi nuovamente il pene sul mio sedere, e mettendo le sue mani sui miei fianchi, mi chiese se mi piaceva la posizione e se era quello che cercavo; dissi di si, e che cercavo qualcosa di più, e che non ero completamente sicura dato che con i vestiti addosso non mi era molto chiaro; allora lui prese subito la mia richiesta come un esplicito consenso per un po' di sano divertimento sessuale. Così rassicurata da lui che avrei goduto oltre della totale privacy dei presenti, di un piacere che mi sarei ricordata, e che non avrei potuto fare a meno.
Quindi esaudita nella mia richiesta, mi slacciano il vestitino che mi scivola ai piedi, e mi vengono sfilate le mutandine lentamente lungo i fianchi e dai glutei, poi lungo le cosce e gambe, e poi sfilate dai piedi insieme al vestito. Ora sento le loro mani che mi accarezzano e palpeggiano da per tutto; sono in un orgasmo fisico e mentale completo, quando mi sussurano all'orecchio che era tanto tempo che non gli capitava una che si prestasse a del sano gioco sessuale, e che avrei provato parecchi accessori prima che fossero soddisfatti. Ormai avevano tutti il pene fuori dai pantaloni e se lo segavano lentamente, strofinandolo a turno sui miei glutei; ora il ragazzo tira fuori un frustino dicendo agli altri se mi sarebbe piaciuto e di volermi fare assaggiare il piacere della frusta; a turno vengo sfustigata alla giusta intensità con la quale a ogni frustata non posso fare a meno di gemere di piacere, posso vedere la scena con la coda degli occhi attraverso un specchio infondo alla stanza, e vedere il mio corpo con i segni rossi, prima che indossati i preservativi si preparano a scoparmi. Prima però uno mi infila un vibratore per allargarmela per bene e facendolo vibrare alla massima velocità, mentre un altro mi mette delle mollette unite da una catenella sui miei capezzoli, e poi un collare con guinzaglio. A quel punto tolto il vibratore, mi viene rimpiazzato da primo dei loro cazzi che mi penetra senza problemi lentamente e fino in fondo nella fica da dietro, incominciando a stantuffare sempre piu velocemente e con colpi secchi che mi fanno sobbalzare; questo si ripete con altri due, mentre il quarto mi fa voltare per scoparmi dal davanti. Non ancora soddisfatti riprendendo a scoparmi ma questa volta con le mani appoggiate al bancone che è alto come una comune scrivania, sempre con i polsi legati questa volta a novanta gradi e anche con le cavigliere e che mi bloccano anche le gambe per essere scopata prima da dietro e poi davanti e ancora su un fianco; il primo si toglie il preservativo per sborrarmi sopra il culo e la fica; presa al guinzaglio e fatta inginocchire, anche gli altri tre si tolgono il preservativo per sborrarmi in faccia in bocca e sul seno.
Dopo essermi spalmata il loro sperma su tutto il corpo, mi tolgo i gaget e mi rivesto; e dicendogli che sarei ripassata per provare altre novità, gli lascio il mio numero.
«Bello…»
«Brava»