Come tutti o almeno gran parte le prime scoperte del sesso avvengono con i compagni. Si certo si sentono i genitori scopare, si vedono a volte in casa non proprio coperti, le vere nozioni messe appena in pratica avvengono con i compagni. Non mi riferisco ai tempi attuali dove la figa te la sbattono in faccia, qualche decina di anni fa era tutto diverso. Nel nostro rione ne eravamo pochissimi di ragazzi, eravamo in tre pressapoco coetanei, il nostro posto dei giochi era il fondaco di una casa disabitata. le prime seghe, le prime sborrate, i racconti di quello che sentivamo fare dai nostri genitori, per la nostra età un modo di godere e di esaltarsi ai piaceri. Una ragazza che abitava poco distante dal nostro ritrovo, casualmente si è avvicinata, forse per vantarci comunque con una buona dose di incoscienza, abbiamo rivelato quello che facevamo nel sotterraneo. Si chiamava Teresa, e' entrata di diritto nel gruppo. Era lei a gestirci, ci faceva delle seghe meravigliose, per poi passare a dei pompini che ci lasciavano senza fiato, non sprecava una goccia di sborra. Davanti alla casa diroccata ,c'era una pianta di fichi, un paio abbastanza maturi erano  nel punto più alto della pianta. Teresa senza neanche avvisarci si è arrampicata sull'albero, sembrava una scimmia, la guardavamo da sotto noi tutti, ci siamo accorti che non portava le mutande. Sorpresa meravigliosa, la prima volta che abbiamo visto la figa, la prima di tante volte perché all'interno del fondaco facevamo di tutto restando nudi. Teresa ci faceva seghe e pompini,altro non ci era consentito. Ho perso la testa per Teresa, cercavo di stare sempre vicino a lei, seghe e pompini ce li faceva sempre, io però ero innamorato di lei forse per quello che faceva, mi piaceva vederla mentre succhiava i cazzi dei compagni, quando ingoiava la sborra mi mandava in estasi, anzi la baciavo quando aveva la bocca piena di sborra. Non ci poteva essere un epilogo diverso, io e Teresa stavamo sempre insieme con gli altri. Ci siamo sposati contro la volontà nei nostri genitori, eravamo troppo ragazzi secondo loro, poi si sono convinti. Matrimonio in fretta, senza festa, non era quello il nostro obiettivo, volevamo avere una casa tutta per noi e fare quello ci piaceva. Ho iniziato a lavorare, guadagnavo poco ma ci bastava, lei stava a casa, a proposito con me ha continuato a non portare mai le mutande, spesso venivano a trovarci i nostri due compagni, continuavamo come prima, ora non più seghe e pompini, è arrivata la pillola, quindi anche scopate in libertà, era in paradiso Teresa quando la scopavamo in tre, un cazzo nella figa, uno in bocca e l'altro in mano, che quasi sempre era il mio. Con l'avvento della minigonna, farla girare senza mutande mi eccitava ancora di più, meno si copriva e più mi piaceva, abbiamo conosciuto altri ragazzi, abbiamo vissuto la nostra gioventù basata sul cazzo, a lei piaceva riceverli a me piaceva guardarla. Sapevamo che prima o dopo avremmo dovuto cambiare, o almeno ridurre, Teresa voleva diventare madre, tutto come da programma, abbiamo cresciuto due meraviglie un maschio ed una femmina, dire che hanno preso tutto di noi non è irreale. Monica la figa la da veramente a tutti, Evo ha preso una figa di moglie, anche lei gira mezza nuda, la figa la offre volentieri mentre lui la guarda e gode. Non ci sentiamo di condannare nessuno, in fondo l'abbiamo vissuta prima noi quel tipo di vita.


 


 

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Categorie: Racconti Cuckold