Sono nato che mia sorella Laura aveva già diciotto anni, mi racconta lei che non ci sono stati salti di gioia, tutt’altro però ormai c’ero non mi potevano gettare nell’umido. Ricordo le discussioni o meglio le liti tra mamma e papà fin dalla prima infanzia. Mia sorella già grande mi avvisava che se le fosse  capitata la giusta occasione sarebbe andata via da casa. Laura  era il mio punto di riferimento, non avrei sopportato il tipo di  vita con miei genitori. Lei per me era molto di più di mamma.  C’era un antefatto a questa storia, i problemi erano causati da mamma che tradiva papà sfacciatamente, tanto che lui aveva messo in dubbio la paternità nonostante mi avesse dato il nome registrandomi all’anagrafe. Nel nostro paese c’era una rivendita di pezzi di ricambi per auto gestito da un tipo dal  nome strano, infatti si chiamava Sofocle,aveva una quarantina  d’anni, economicamente agiato, faceva il filo a Laura. Forse non era il tipo adatto a lei, però ha visto l’ancora di salvezza della sua vita si è fatta mettere incinta. Terremoto in casa di Sofocle che si è allontanato dalla sua famiglia aprendo casa con Laura, era felicissimo di diventare padre. Io sono rimasto con i miei nella sofferenza totale. Dopo sei mesi di gravidanza un aborto spontaneo ha messo fine alla vita del feto. Dopo il periodo di disperazione è stata Laura a proporre a Sofocle di farmi stare con loro. Ormai avevo dodici anni, finalmente ho trovato la serenità, serenità che è stata ritrovata anche dai miei genitori. Che strana la vita. Le raccomandazioni che mi faceva Laura era tutte rivolte a portare il massimo rispetto a Sofocle. Non  mi costava niente, era anche simpatico. Dopo la scuola tutto il tempo lo passavo insieme a Laura che ha deciso che doveva essere lei a lavarmi, a farmi la doccia, a decidere come dovevo vestire. Stavo crescendo, l’adolescenza rende irresponsabili gli ormoni, avevo delle erezioni quando Laura mi lavava, lei felice insisteva ed una volta mi ha fatto sborrare. Nelle volte successive faceva il bagno con me, poi mi portava in camera prendeva il mio cazzo in bocca e mi faceva sborrare, fino a farmi mettere il cazzo nella figa e mi faceva sborrare dentro. Era diventata dipendente dal mio cazzo, ora venivano i nodi al pettine, non ero figlio di papà ma di un tunisino che ha messo incinta mamma. Il cazzo era un dono di natura, era spropositato per la mia età. Non lo sapevo, non avevo mai avuto occasioni di fare paragoni, quando vivevo con mamma e papà mi ero isolato da tutti, non avevo compagni, Laura invece aveva capito quali erano le mie potenzialità sessuali e mi aveva cresciuto con la prospettiva di avere un cazzo con cui si poteva soddisfare, si perché lei era uguale a mamma, le piaceva il cazzo da morire, in assenza  di Sofocle il mio cazzo era quasi sempre nella sua figa. Scopava anche con lui tanto un cazzo in più uno in meno  per lei non faceva differenza, era importante solo il mio.  La scoperta del male che affliggeva Sofocle per certi versi non è stata una tragedia, Laura ha gestito il caso come un attrice provetta  coinvolgendo anche me. In poco tempo Sofocle ci ha lasciati,  lei ha ereditato l’attività e con la sua bellezza ha aumentato gli introiti. Mi sono innamorato di mia sorella. Il mio cazzo era  un totem da adorare, per me la sua figa non era da meno, è vero avevamo diciotto anni di differenza, questo per lei era la sicurezza di andare in pensione col mio cazzo nella figa. Abbiamo riallacciato con i genitori ormai anziani solo per qualche visita, sentivamo la necessità di stare soli, per noi esisteva un solo verbo scopare. Lo facevamo dappertutto in casa, in negozio, in macchina, per noi il sesso era una medicina da prendere molto spesso. Per certi versi siamo diventati un pochino esibizionisti, ci piaceva farci vedere, a lei piaceva mostrare la figa ed a me il cazzo,questo naturalmente avveniva nei luoghi possibili, spesso al mare e dopo aver eccitato qualcuno io e Laura ci esibivamo in una deliziosa scopata. Tutto ci piaceva di noi, da quando siamo rimasti soli il mio cazzo poteva essere solo suo, la sua figa idem era solo mia. Ci siamo anche dimenticati di essere fratello e sorella anche se di due padri diversi.


 


 

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Categorie: Incesti
Tag: sorella