Andrea se ne sta da solo, in questo pomeriggio di agosto. L’aria sembra sospesa in una bolla di calore. Il frinire delle cavallette amplifica la sensazione di desolazione. Si appoggia con il braccio presso un muro sbiadito con scritte oscene qua e là. Alberi secchi che dovrebbero essere fioriti, altro non sono che toelette per animali vaganti, non a quattro zampe. Con il caldo un forte odore di acido punge le narici di chi si sofferma lì a pensare al degrado che accompagna la vita cittadina. Siamo tutti soli, siamo isole deserte in un mare di malinconia. Non ci sono scialuppe che possano salvare il naufragio delle proprie esistenze ed allora è normale assistere all’amplesso animalesco di quei due giovani, un ragazzo alto e dinoccolato e una piccola brunetta dalle forme morbide e burrose, che incuranti di quell’uomo che ne rimane immobile come un palo di cemento vicino a quel muro contro cui lui ha sbattuto la donna. Dalla corta gonna strappa gli slip. Facendo forza contro il muto fresco lei avvinghia le gambe al bacino di lui. Con le mani armeggia all’altezza del cavallo del suo amante, fino a quando non trova ciò che desidera. Con un colpo di reni la penetra e inizia a martellarla con il membro. Il viso di lei è rosso di eccitazione. Ogni tanto si voltano verso Andrea, ma ciò comporta solo un aumento della velocità dell’amplesso. Come animali in calore emanano una sessualità bestiale. Allora lei rilassa le gambe e libera il pene di lui dalla presa del suo sesso. Si volta di schiena ed invita il compagno a penetrarla come una cagna in calore. Senza perdere tempo con il membro turgido che si allunga come la testa di un cobra dal suo bacino affonda i colpi nelle natiche di lei. Sono colpi che provocano sussurri di piacere. Lei allora, come se si fosse accorta che i gemiti di lui, altro non sono che l’estasi del piacere, si volta chinandosi verso quel bastone di carne che tanto piacere le sta donando e beve copiosamente tutto lo sperma che spruzza dal pene di lui. Strizza la punta del membro per non  perderne nemmeno una goccia.


Il giovane sospirando si volta verso Andrea: “ Vuoi partecipare anche tu? Tanto questa cagna scopa tutti!”


Andrea, allora terrorizzato, scappa via senza mai voltarsi indietro. Una risata di incredulità accompagna la sua fuga.


 

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Categorie: Etero Confessioni
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