Decine di anni fa, agli albori della preparazione all'attività lavorativa ho partecipato ad un concorso bandito da una compagnia telefonica del centro Italia, a quel tempo si chiamava Sip. Eravamo diverse centinaia, avevo valide speranze perché i posti da ricoprire erano tanti. Uno dei concorrenti, molto esile, biondiccio è capitato vicino alla mia postazione, naturalmente non si poteva parlare, ci guardavamo per cercare di trasmettere qualche indizio. Siamo usciti, abbiamo fatto il resoconto della prova, non ci sembrava di essere andati malaccio, con una leggera dose di euforia siamo andati a mangiare un panino. Abbiamo scoperto di abitare in due paesi confinanti,le nostre abitazioni distavano tra loro meno di venti chilometri, abbiamo fatto il viaggio di ritorno insieme. Allora non avevamo la macchina, prima del lavoro non c'era nessuna possibilità, quindi treni ed autobus erano i mezzi di locomozione. Siamo stati chiamati  per tre mesi di prova, subito ci hanno detto che era una pro forma, in pratica saremmo stati assunti. Il posto di lavoro era il capoluogo di provincia, sette chilometri da casa mia, ventisette da quella di Dario. Viaggiavamo sullo stesso autobus, che serviva i nostri paesi. Abbiamo stretto una forte amicizia, non avevamo la ragazza, forse i nostri caratteri eranto intrisi di timidezza, Dario non aveva genitori, viveva con la sorella e la nonna materna, io vivevo con mamma e papà. In pratica  stavamo sempre insieme, nei giorni lavorativi normali, nei festivi o veniva lui oppure andavo io. Un giorno mentre camminavamo per una passeggiata mi ha preso la mano, abbiamo camminato per diversi minuti mano nella mano, ogni tanto me la stringeva, ho fatto la stessa cosa, ci siamo seduti su una panchina guardandoci negli occhi, poi ha poggiato le labbra sulle mie. Magnifica sensazione, era quello che avrei fatto io se non mi avesse preceduto, i nostri cazzi pieni, gonfi di libidine, il posto non ci consentiva di fare altro. Dovevamo trovare una escamotage per stare insieme, Dario era d'accordo su tutte le mie iniziative, ho parlato con mamma e papà a farlo stare con noi in modo da evitare i  trasferimenti giornalieri, hanno risposto positivamente, però per questioni di spazio invece di mettere due lettini, abbiamo preso un due posti, in  pratica un matrimoniale. Finalmente vivevamo insieme e dormivamo nello stesso letto, finalmente i nostri corpi nudi si potevano toccare. La prima notte non abbiamo chiuso occhio, ogni parte del nostro corpo era stata esplorata, accarezzata, leccata succhiata, perfino morsa, un tripudio di sborra che abbiamo ingoiato con avidità. Naturalmente mamma e papà si sono accorti, hanno capito il nostro intento, non ci dovevamo più nascondere. Abbiamo acquistato la prima utilitaria firmando una miriade di cambiali, allora molto in uso per gli acquisti rateali. Ora potevamo spostarci, scoprire posti nuovi nell'ambito della nostra regione. I tempi erano diversi, nei luoghi pubblici effusioni tra ragazzi dello stesso sesso non erano tollerati per un fatto di pudore, ci potevamo scatenare nel chiuso della nostra camera oppure in luoghi isolati. Nei nostri spostamenti abbiamo trovato dei tratti di spiaggia incontaminati da persone, stavamo nudi, ci facevamo pompini a morsi. In uno di questi posti abbiamo conosciuto una ragazza, era nuda anche lei, ci ha fatto un pompino alternando la sua deliziosa bocca ora ad un cazzo ora all'altro. Da quella ragazza non ci siamo più distaccati, abbiamo lasciato la casa di mamma e papà, ne abbiamo aperta una solo per noi dove abbiamo vissuto io Dario e Rossana, lei sapeva perfettamente dei nostri rapporti, aveva sempre immaginato di vivere con due ragazzi, ora li aveva. Il sesso fra noi tre è stato travolgente, ore e ore passate a godere  in estasi totale. Io e Dario non ci saremmo mai separati, la stessa cosa sosteneva Rossana, pertanto io e Rossana ci siamo sposati dando una parvenza di regolarità alla  nostra convivenza.  E' stata lei a pretendere di diventare madre, pertanto con l'avallo di Dario il è stato cocepito da me e Rossana. Quando il pargolo è nato io sono stato il papà, Dario è stato lo zio. Ora il pargolo che si chiama Enrico come il mio papà ha ventitrè anni, si è appena laureato. Viviamo sempre insieme io Dario e Rossana. Enrico conosce la nostra situazione, ci separeremo solo da morti. Siamo in pensione in pensione io e Dario,economicamente stiamo benissimo. Ci si può chiedere se scopiamo ancora, certo per la soddisfazione prima di tutto ma anche per conservare in salute la prostata. La  frequenza si è dilatata.

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