Storia Vera


Lorna è la mia splendida amante albanese. Lei mi eccita moltissimo. È una donna arrapante e molto molto sensuale, erotica in ogni cosa che fa perché ci mette l’anima. Conosco lo spirito delle albanesi perché ho avuto modo di averne in passato alcune e sono forti e irriducibili. Hanno il fuoco e la passione dentro e sono tutte da possedere…. Conquistare una albanese ti mette il fuoco dentro per cui quando vi è la possibilità si deve assolutamente dare il massimo e spingere finché è possibile perché se vuoi dominare una donna albanese la devi sapere soggiogare….la devi sottomettere nel vero senso della parola. Fare sesso è una battaglia e il più delle volte anche una guerra. La Donna albanese la devi battere...vincere….distruggere….. Devi annientarla con la tua superiorità sessuale se ce la fai….se non hai potenza sessuale ….lascia perdere una donna albanese, perché puoi essere dolce, premuroso, affettuoso, ma lei ti punirà….ti tradirà appena sente la voglia di cazzo….l’odore buono di maschio. Con Lorna avevamo iniziato a dirci quello che Lorna voleva sentirsi dire: che l’Amore è tutto; non si poteva e non si doveva fare altro che pensare all’amore assoluto, anche se io pensavo che ciò rasentava la follia. Le avevo detto con il tempo che per me Amore è Sesso, Carne, Desiderio, Passione, non sogni irrealizzabili….l’Amore come lo voleva lei, secondo me non esisteva e non esiste ancora. Questo la aveva limitata, tanto che usciva sempre delusa da una serie di storie e si infilava in altre, sempre rimanendo delusa. Io, invece scopo come un diavolo per il piacere di godere ma soprattutto di far godere….. Me lo sono fatto nero, in tutti i modi e con ogni tipo di donna. Da quando mi sono scoperto un buon amante forte e resistente oltre che dotato, non ho perso un attimo e ho iniziato a donare il mio piacere a donne che eccitavano il mio orgoglio maschile. Mi è sempre piaciuto dare piacere, godere e soprattutto raccontare il piacere….Mi piace vedere la donna impazzire, diventare liquida, bagnata, e Lorna era perfetta per questo, lei era come è in grado di annientarsi nel tormento del piacere e nel godere, toccandosi, facendosi toccare, leccare. I nostri incontri sono sempre stati di fuoco, anche perché non viviamo nella stessa città. Anche in questo caso la distanza era significativa e allora avevamo deciso di incontrarci a metà strada. Abbiamo scelto una città ed io mi sono preoccupato di fissare l’albergo. Io ero eccitato e lo stesso poteva dirsi per lei. La città che avevamo scelto la conoscevamo. Ci eravamo dati appuntamento in un localino molto caratteristico che avevo spesso frequentato e mi chiedevo se a lei potesse piacere. La macchina sua era una utilitaria già parcheggiata. Mi affiancai, parcheggiai e scesi. Questa volta non volevamo la solita scopata in macchina o la solita sveltina. Occorreva darsi tutto, né avevamo bisogno anche se lei aveva il suo uomo ed io ho le mie ucraine. Le avevo portato un ramo di orchidee. Aveva fatto dei colpi di sole ai capelli, sapendo che a me piace bionda. Era determinata. Era scesa dalla macchina e io la abbracciai subito, mentre lei per farsi subito comprendere mi aveva baciato in bocca...gradiva la signora, si capiva benissimo. Era presa, rideva molto e mi fece toccare la figa. Era zuppa di umori caldi. I capelli corti...come piacciono a me e tinti di un bel biondo. Entrammo nel locale in legno, tipo baita e fui molto sorpreso, perché diverse cose erano cambiate dalla ultima volta che ero stato. Ci sedemmo al tavolo, ordinammo e ci guardammo negli occhi...Lorna sembrava perdersi nei miei occhi verdi e questo per me fu subito positivo. Mangiammo con una certa foga….lei mi sbranava con gli occhi, mi spolpava proprio come la coscia di pollo che stava addentando e tutta questa eccitazione immaginavo che si sarebbe riversata di lì a poco in un sesso sfrenato in camera. I nostri sguardi erano complici e pieni di voglia. Calai improvvisamente le mani sotto il tavolo e andai a cercare le sue parti intime, l’orario era un pochino tardo in sala non vi era pressoché nessuno. Cercai di convincerla ad alzarsi ma lei non voleva, un altro po’ è capii, si era bagnata all’inverosimile, avevo visto donne che squirtano...ne ho avute tante ma mai capaci di squirtare solo con il pensiero. Questo mi convinse che dovevo affrettare i tempi. Mentre Lorna prendeva il caffè io andai a pagare il conto e parlando del più e il proprietario del ristorante mi disse che avrebbe chiuso e ci avrebbe accompagnato alle camere. Mi avvicinai di nuovo al tavolo e Lorna aveva uno sguardo assassino. La voglia le si leggeva tutta e sorrideva maliziosa. Il vino che aveva bevuto si faceva sentire, mi sorrise e mi inviò uno sguardo che non aveva possibilità di essere frainteso. L’edificio in legno, era molto simile al ristorante. Lorna era da trattenere, mi guardava in continuazione e poco ci mancava che facesse capire al proprietario….che comunque aveva capito tutto. Non era difficile guardando Lorna che era pronta per dare orgasmi a valanga aveva proprio la faccia della porcona in calore e io non ero da meno….sentivo odore di sesso di femmina ed ero pazzo. Il proprietario guardava Lorna, poi le disse: albanese? Lorna lo guardava stupita e rispose si albanese! Lui si era sentito osservato e ad un certo punto sorridendo aveva detto: anche mia moglie è albanese, e mi guardò dritto negli occhi come per dirmi la sua soddisfazione sessuale. Finalmente entrammo in stanza. Si trattava di un ambiente largo, un letto matrimoniale, un bagno piccolo ma molto pulito, con una bella doccia e due poltroncine di fronte ad uno specchio e ad un tavolino. Il proprietario ci guardò e disse: bene vi lascio, avrete molte impegni...Sorridendo disse: per la prenotazione potrete passare giù in reception con calma, tanto vi è mia figlia o mia moglie a qualsiasi ora. Non avevo finito di salutare che Lorna mi aveva preso da dietro e aveva iniziato a leccarmi, spogliandomi la schiena ed il culo. Scese in particolare con la lingua dentro il buco anale e fece delle cose straordinarie. Il pene mi si rizzò, la presi in braccio e pensavo di scaraventarla per come era sul letto. Lei come una ventosa si attacco al mio corpo e senza perdere tempo si mise sopra a cavalcioni partendo in una rapidissima cavalcata. Sembrava di gomma, e leggerissima. Il mio pene entrava ed usciva in profondità ma con una rapidità e una potenza inaudita. Sapevo che le albanesi sono un fuoco. Le impartivo dei colpi molto forti, violenti e ben presto ebbi la meglio con lei che sebbene sopra iniziava ad essere passiva. Era zuppa, mi aveva fatto il cazzo bagnato in maniera indescrivibile, sembrava una fontana e di più fece quando io di peso la spostai salendole sopra e impostandola per un 69. La lavoravo facile era leggera, maneggevole, mentre io sono possente fisicamente. Lorna grugniva, come una porca, gemeva come una cagna e godeva senza limite….che grande maiala che sei le dissi. Lo sapevo che l’avrei fatta fiottare come una fontana….glielo avevo promesso che l’avrei fatta impazzire di godimento. Ero sicuro di questo e ora con la mia bocca a ventosa non davo scampo alla sua figa al suo clitoride, ciucciavo senza tregua e lei ansimava, urlava il suo desiderio per me….era impazzita come una maiala presa da orgasmi continui….era una porca senza limite...grugniva, leccava, succhiava tutto mentre io la facevo impazzire con la mia lingua, le mie labbra….non le davo riposo, non poteva averne, doveva essere massacrata di godimento, solo così l’avrei dominata e lei fiottava orgasmo in bocca e guaiva laida come una cagna posseduta. Adesso sapevo di averla totalmente in mio possesso. La parte dei preliminari era andata forte. Ora si trattava di possederla fisicamente. La manipolai nuovamente e ben presto le fui sopra quasi con il rischio di schiacciarla e lei si fece montare allargando le cosce con agilità. Ero con il mio cazzone enorme e duro dentro la figa e la pompavo a ritmo incredibile, lei girava la testa in tutte le direzioni sapeva di non avere scampo non poteva pensare ad altri che a me che la penetravo forte e duro saltandole dentro…..mentre lei cercava di resistere alla mia foga alla mia passione….bagnandomi….bagnandosi e facendo del nostro letto un mare di orgasmo. Mentre il cazzo pompava come uno stantuffo la mia bocca dominava la sua bocca, il collo, il seno, le orecchie, i lobi, le tette, i capezzoli, e Lorna era diventata oggetto del peccato bloccata come era sotto di me. Poteva solo ansimare, allargare le cosce e abbracciare le mie potenti spalle e il mio culo che entrava perfetto e a ritmo violento. La lingua slinguava quei capezzoli ed era fantastico sentirla gemere e chiedere ancora...ancora...ancora….mentre io ero solo impegnato a dominarla …..a massacrarla di baci, di carezze, di succhiate di leccate in ogni parte del corpo. Era una orgia di orgasmi la figa di Lorna…..più penetravo e più orgasmi venivano. Ho scoperto che quella magnifica Albanese era una preziosissima femmina multiorgasmica….ne finiva uno e ne iniziava un altro in una ripetizione straordinaria, solo con pochissime donne avevo potuto fare quello che stavo facendo con lei. Lorna era scatenata e più sentiva odore di sesso più si scatenava e io ero lo stesso, per cui cambiammo posizioni in continuazione con lei che godeva come una cagna e io che ero un maiale senza pace e andavo dentro sempre più forte e sempre più convinto. Ci stavamo massacrando di sesso senza risparmiare nulla, lei sopra, io sotto poi lei sotto e io sopra, il mio cazzo in figa, il mio cazzo in bocca, la mia lingua in figa, le mie dita nel suo culo, il suo culo nella mia bocca, a percorina, di fianco, di lato, a missionaria e a smorza candela, un kamasutra di tutte le posizioni, a culo alto, a culo basso a cosce alte a cosce basse a cosce larghe…..nel culo a percussione, a martello, a stantuffo…..una orgia e poi il gusto perverso e porco di infilare il mio cazzone in mezzo ai suoi due fantastici seni e farmi fare una magnifica spagnola con spremuta finale. Non era alta ma aggressiva e piena di voglie represse che con me poteva soddisfare. Ho goduto come un porco a farmi spompinare fino quasi ad orgasmare sentendo lei che tifava per il mio orgasmo ma lui non voleva uscire...non ne voleva sapere proprio di esplodere. E poi la sua voglia di non lasciarmi all’asciutto, quasi come un senso di colpa e il suo continuo donarsi e io prendevo...prendevo e prendevo ma non davo il mio orgasmo e per Lorna questa cosa era diventata quasi una battaglia, non poteva credere che io non venissi...ma ogni volta che provava a farmi venire lei si inondava e i gemiti di piacere si sentivano chiari e forti, mentre con il mio viso invadevo prima la sua figa, poi il suo culo leccando il buco e penetrandolo….. e poi le sue tettone. I capezzoli di Lorna erano fantastici e sapendoli eccitare con la lingua e le dita furono chiodi….. Sussurravo a Lorna la porca di godere mentre le stantuffavo continuamente la figa e lei diceva si, si, s si, si. Non capiva più nulla….erano solo si che usciva da quella bocca e tanto tanto orgasmo dalla sua figa zuppa. La costrinsi a prendermelo in mano con forza e lei lo fece, lo impugnò ma lo faceva con orgoglio di guerriera. Aveva iniziato a segarmi mentre io godevo delle sue tettone. Gli e lo dicevo che lei era una porca, una maiala, una troia una cagna e lei da guerriera sconfitta accettava il suo martirio, avevo vinto la mia battaglia e Lorna era il mio trofeo. Aveva capito che io ero forte e resistente e lei si comportava come doveva comportarsi…..meritando tutto il mio rispetto…..con onore. Rimisi le mani sulle tette a mungere….per il gusto di mungerla come una magnifica vaccona. Aveva capito e ora era lei che mi offriva le sue tette alla leccata, e io le facevo piene di saliva. Era fantastico succhiare e mordicchiare i suoi capezzoli. Lorna era ripartita lo aveva ripreso in bocca e fu un pompino meraviglioso. Lorna era la mia maiala. Gli e lo ficcavo tutto in bocca e poi con i colpi ero entrato in gola ed ero molto eccitato. Lorna sperava….voleva oramai il mio seme ….Si era fermata la femmina albanese e ora con sapienza aveva messo il mio cazzone fra le sue tette e le aveva strette intorno. Aveva iniziato una spagnola da favola e il mio cazzone era messo benissimo dentro quelle montagne burrose. Con il passare del tempo la lingua di Lorna si era fatta più insistente e io stavo venendo finalmente….lo volevo dire, volevo urlarlo e Lorna lo urlava…...godeva più di me del fatto che stavo esplodendo io…..e appena esploso lei era stata inondata da tantissima sborra…...tanta sborra che non finiva più e bagnava tutto il suo corpo e lei impazzita succhiava e leccava tutto…..Era diventata padrona con la bocca. Non avevo bisogno di molto ed ero prontissimo con Lorna su di giri e felice di essere stata riempita in bocca, e che ora voleva essere fottuta in figa. Era degna di me …..si era in grado di reggere il mio ritmo di fare sesso continuo. Dopo averla infilata in figa calda e bagnatissima, ero ripartito fortissimo con lei che godeva miagolante come una gattona. Mi chiedeva a gran voce: dai sborrami….sborra dentro, sborra la tua Lorna, sono la tua cagna...dai sono la tua porcellona, la tua vacca sborra...dammi il tuo seme. Lorna incitava il mio cazzone, mi chiamava porcone e intanto sficava orgasmi su orgasmi. La presi per i fianchi e continuavo a bombardarla di entra ed esci finché Lorna non preferì sistemarsi a pecorina e io continuai a pistonare. La pistonavo in fica, finché lei non propose una inficata e inculata contemporanea con il mio cazzo che entrava in figa poi usciva e entrava nel culo, in un ritmo che mano mano iniziava a prendere corpo tra le urla di Lorna e io scopavo con vigore mentre lei grugniva. La chiamavo maialona e lei confermava che era la mia maialona mentre continuavo a pomparla a stantuffo alla pecorina cercando di tenere un ritmo giusto e quando aumentarono i grugniti avevo capito che l’albanese stava venendo ancora di figa anche se io ero nel suo culo. Lorna fiottava e gemeva, godeva e incitava il mio cazzo a sfondarla e io sfondavo quel culo da aprire. Volevo entrare anche con le palle, volevo solo romperla nel desiderio di farla godere. Un grugnito e un nitrito e poi lei venne ancora mentre io entravo uscivo e al terzo ingresso svuotai le mie palle in un urlo sovrumano con sborrata finale. Il buco del culo era pieno di me….. di sborra, mia e Lorna felice era crollata sul letto ancora squassata dagli orgasmi. Le diedi due bei ceffoni sulle naticone e dopo averla baciata e coccolata abbiamo fatto una lunga doccia insieme. Ci siamo rivestiti abbiamo fatto la nostra comparsa nella Hall…..abbiamo dato le generalità e come una coppia complice abbiamo fatto una lunga passeggiata….la sera oramai in camera era stato un altro assalto che si era risolto con una inculata e doccia. Anche la cena era stata molto bella e romantica. A fine cena comunque il romanticismo era già finito. Ebbi un improvviso attacco di desiderio….Lorna mi guardava quasi sbranandomi e oramai metteva le mani in continuazione sul mio pacco. Non potevamo resistere sebbene al ristorante. Ci eravamo compresi dopo esserci guardati. Le feci segno di scendere verso i bagni e lei lo fece, poi scesi io e entrai dentro mentre lei mi guardava piena di desiderio. La misi con il viso verso lo specchio e le alzai la gonna, le sfilai con violenza le mutandine e iniziai a infilarle le mie dita dentro nel culo, gliele infilai nel buco del culo tante volte e poi venne la volta del signor cazzo e Lorna lo prese, con un sorriso. La situazione era eccitante e anche l’idea che qualcuno potesse entrare e vedere mi piaceva …..ma non è stata una sveltina. Io non sono svelto nel sesso….specie se inculo una donna. Lo faccio con molto scrupolo e anche questa volta sono stato molto meticoloso e per niente frettoloso…..dicevo a Lorna che inculare una donna è una cosa seria e ci vuole molta arte e infatti le mie inculate rimangono nella memoria di chi le ha godute fino alla sborrata che è arrivata e la ha riempita con gioia e felicità, visto che io mi sono svuotato nel suo intestino. Lorna era soddisfatta e sorrideva mentre mi diceva che finalmente l’avevo sfondata come voleva essere sfondata. Dopo esserci rassettati siamo saliti su….il padrone credo che abbia capito molto se non tutto. Tornammo nella nostra camera dove fu una notte sconvolgente. La svestii e in men che non si dica la mia lingua faceva venire gli orgasmi a Lorna…..Furono interminabili momenti in cui lei godette intensamente della mia lingua. Poi quando era totalmente impazzita, con dolcezza ma con forza e con sicurezza, come un uomo deve fare infilzai la sua figona come uno spiedo! Lorna emise un urlo, quindi ricominciai a pomparla con vigore…-Ahi…piano…piano….mi ha già rotta, mi hai spaccato così….ahi… mi urlava ma io dovevo andare forte e sapevo che lei così voleva essere presa, per cui non mi sono fermato e sono ricominciati i si…..si si amore si amore si amore prendimi spaccami riempimi …….godendo e orgasmando mentre io stantuffavo e lei faceva continui OH..OH…OH…OH…mentre io la riempivo. Ripresi mentre lei succhiava il mio corpo come una amante fa per troppo amore del suo padrone e io ricominciai a toccare. Le succhiai il seno visto che era salita sopra, ciucciai le tette, poi il collo, quindi la bocca con la lingua in gola. Poi la feci venire con la bocca sul cazzo e Lorna cominciò un bocchino. Non resistevo la volevo a pecorina e la posizionai infilando il nerchione nella figona. Furono gemiti e io pompai, e stantuffai e martellai e Lorna riprese ad impazzire mentre lei mi faceva segno che era pronta per prenderlo in culo e lo aveva preso…..in culo, di nuovo... È stato come un magnifico luna park. Abbiamo dormito poco ma ora so di avere una amazzone albanese in mio possesso.