Mentre salivamo il sentiero sentii bisbigliare tante battute sexi su di me soprattutto da chi mi stava dietro il culo, sospettai da subito che salamelle alla brace non ne avrei mangiate molte se dalle parole passavano ai fatti., In fin dei conti ero partito in ghingheri, pulito e profumato con sotto intimo femminile per farmi scopare dai frati e quindi il mio destino non cambiava di molto. Mi rammaricai di non avere addosso la minigonna che aveva avuto tanto successo con i marocchini, ero timido ma se mi vedevo desiderato mi piaceva fare ancor più il frocetto. Davanti avevo il Beppe e Tony che confabulavano speravo di piacere a Tony, con lui in un lettone ci sarei stato per una notte intera, chissà se Beppe gli diceva che sapevo già fare pompini o che a lui lo avevo già succhiato..Non avevo proprio idea di cosa mi avrebbero fatto, i marocchini apprezzano i giovani frocetti e per loro un biondino con un bel culetto è una prelibatezza, invece di questo gruppo altrettanto numeroso dovevo eliminare i troppo vecchi, chi si sarebbe ubriacato e ahimè a chi non sarei piaciuto perche avevo il pisello, comunque contai circa 20 maschietti ed i maschiioni eccitati mi sembravano comunque numerosi, e considerato che erano per lo piu boscaioli e operai pensai davvero di divertirmi parecchio.La festicciola inizio subito con degli affettati da antipasto, tutti avevano una gran fame, avevo il compito di servire i piatti e anche se arrossivo facilmente ai complimenti se fatti in pubblico, sculettavovolentieri in leggins tra i maschi e lasciavo che i più audaci mi palpassero il culetto, non riuscivo ad essere spigliato come con i marocchini, nel senso che raramente toccavo io loro, là, mi erano tutti sconosciuti mentre qui almeno di vista sapevo chi erano, anche loro malgrado fossero potenzialmente tutti porcelli, penso che in presenza di conoscenti fossero un po' bloccati. All' infuori di uno, talmente antipatico e brutto, era un giovane ciccione veramente obeso lo chiamavano Mazinga, non si limitava a palparmi il culetto come gli altri, mi infilava le manone in modo rude tra le chiappe facendomi male e in modo sboccato faceva battute sconce su di me credendo di fare il simpatico, rendendosi solo odioso ai miei occhi. Ecco nel mio immaginario di frocetto infatuato per Toni avrei voluto vedere il bullo redarguito dal mio stallone e rimesso in riga, purtroppo Toni stava bevendo forse già troppo, in mio aiuto intervennelo un tipo piu piccolo ma altrettanto robusto, lo riconobbi, era un dei miei istruttori di nuoto in piscina , ero stato mandato a fare nuoto per irrubustire il fisico da femminuccia, come spesso si faceva con i frocetti con poco testosterone, per poi scoprire che nelle mani dei maschioni ci divertivamo a fare ancora più le femmine, ricordai di avergli toccato diverse volte il cazzo mentre a pelo d'acqua mi istruiva sul galleggiamento, ma poi in doccia anche se mi ero fatto vedere a culetto nudo non aveva fatto avance o non si era fatto vedere a sua volta a cazzo duro per provocarmi e quindi lo calcolavo fuori dalla mia orbita, ora vederlo qui a prendere le mie difese forse mi dava una speranza, infatti disse a Mazinga che se non la smetteva di fare lo scemo gli dava una sberla, per offendermi iò bullo aveva detto davanti a tutti che dovevo portarlo a pisciare senza che lui avesse da sporcarsi le mani, perché aveva ancora da finire di mangiare, in verità ragazzi io un compito così lo avrei fatto volentieri a tutti con pompino finale, ma era palese che cosi il tipo mi voleva solo umiliare. Lo ringrazia e mi fece l'occhiolino mentre Mazinga s'ammutoliva ed andava a far pipi da solo. Ormai ero in calore ed una gran voglia di cazzo, entravo e uscivo dalla cucina sperando che almeno qualcuno dei palpatori mi seguisse avevo voglia di succhiare cazzo, andai anche a fare pipì mi sedetti sul water come le femmine e lasciai la porta aperta sperando arrivasse qualcuno a metterlo in bocca, Il gabinetto odorava di piscio e se si guardava bene c'erano peli di cazzo dappertutto, era l'unico in tutta la baita, Ma non arrivava nessuno, li si sentiva cantare canti alpini, favorito dalla posizione da seduto mi feci un ditalino con un po' di sapone liquido per lubrificarmi e per igiene. cosi facendo aumento la voglia di cazzo anche nel culo, mi vergogno un po' a raccontarlo ma vidi lo scopino in uso per pulire il water e senza pensarci troppo me lo infilai nel culetto, così da andare più su del dito, Lo posiziona nel buco dove c'era l'acqua e nel risedermi sul water lo scopino mi lascio libere le mani e avendo ormai duro il pisello iziai a masturbarmi,lo avevo ancora piccolino ma diventava durissimo da farmi male a volte, Mi sarei succhiato anche il cazzo di Mazinga se fosse entrato per pisciare in quel momento, Non succede ma se succede, il ciccione era uno dei pochi che andava a birra invece che vino, e ritornò a pisciare in quel momento, " ops scusa pensavo fosse libero" non comprese subito che ero io e intimidito si scusava, "entra ho finito", riconobbe la voce entro e vedendomi abbasso la tuta le mutande gliele abbassai io, aveva un gran pancia davvero ma sotto si vedeva un bel salsicciotto, nessuna leccata lo presi in bocca con ancora la cappella coperta dalla pelle, era troppa la voglia, si eccito subito mi scappo di bocca e lo vidi scappellato,, perché non mi scappasse lo abbrancai per il culone flaccido e riusci ad ingoiarlo di nuovo tutto,muggeva come un vitello e mi soddisfo presto sborrandomi in gola, era troppa la voglia non me lo ero gustato appieno se non per la bevuta di sborra, mi disse" sei una gran puttana e ti piace il cazzo, troia succhia cazzi, comunque spompini bene" forse pensava di offendermi lo presi per un complimento, sicuro che si fosse svuotato le palle lo lasci a pisciare in pace, nell'alzarmi s'accorse che avevo il manico in plastica nel buchino, ingrifato mi disse "sei cosi frocio che adesso ti faccio bere il mio piscio" mi teneva per un polso e temevo il peggio, fortunatamente nella vicina cucina entrarono il quarantenne Toni e un gruppetto di suoi giovani coetanei, mi cercavano a gran voce e mazinga il bullo mi lascio, tolsi lo scopino lentamente, era in profondita, a buchino ancor aperto e voglioso andai da Toni. Era successo che mettendo un ceppo di legna sotto il pentolone della polenta Tony si era preso una scheggia nel pollice, vennero in cucina e sghignazzando dicevano che a Tony andava succhiato la scheggia da un dito, naturalmente prima con la punta di una forbice tolsi la scheggia poi lo succhiai stando al gioco, come fosse un piccolo cazzo, dalla ferita succhiai una goccia di sangue ma ormai di quel energumeno mi ero già innamorato, lo spettacolo era molto eccitante al punto che in due iniziarono a segarsi sfacciatamente mentre roteavo la lingua intorno ad un ipotetica cappella, uno mi era vicino e gli presi la verga in mano era dura e scottava, un altro palpandovi aveva trovatto il buchino aperto e ci era scivolato dentro risucchiato dalla mia gran voglia di fare un orgia. ero pronto e voglioso di inginocchiarmi per passare almeno dalla sega al pompino e finalmente farmi quel grosso bisonte di Toni e poi spompinare tutti gli altri, sentivo altre mani che mi tastavano vogliose il culo, avevano visto che ero con intimo da femmina ed erano eccitatissimi, toccai Toni tra le gambe entrando tra i bottoni del jeans e non mi sbagliavo era super dotato, dovevo solo superare le mutande perche fosse mio, ero stretto in piedi tra 5 maschi, mi avvevano spogliato il culo e gia sentivo un cazzo cercare il buco, forse gia la cappella bollente era entrata, .....ma interruppe tutto Beppe. Senza sapere cosa stavamo facendo. si lamentò brontolando delle pietanze ancora da preparare, era il proprietario della cascina e nessuno osò contraddirlo, li rimando fuori tutti perche le polente andavano mischiate ecc..rimasti soli volle farmi vedere la sua vecchia cascina rimodernata mi condusse presto sul piano superiore palpandomi il culetto mentre salivamo le scale, dove c'erano delle stanze, compresi che aveva tanta voglia e che mi voleva scopare, le stanze odorano di maschioni, spesso ci dormivano e raramente le pulivano come solo le femmine sanno fare, i letti erano sfatti, io memore della promessa fatta per il motorino sapevo di dovergli dare il culo e inebriato dall'odore dei maschioni o forse era odore di sborra ero pronto, Sull'entrata della più odorosa delle stanze, lasciai che scivolasse con la mano sotto il leggins, che spostasse la mutandina e trovato lìaffamato buchino vi entro con un dito, mentre io in estasi manco mi accorsi di averglielo preso in mano, mi disse che non ci dormiva più la notte per il pompino che gli avevo fatto di nascosto in officina, Confidai a Beppe di voler "giocare"con tutti e quella stanza con quel gran lettone andava bene, ne fu felice, in fin dei conti c'era chi portava il vino, chi le salamelle,gli spiedini le braciole io per la festicciola donavo il mio buchino......mi fermo sennò diventa lungo il racconto e diventa barboso, scrivero il seguito solo se vi è piaciuto, scrivetelo nei commenti, bacio a tutti
prime esperienze per un frocetto part.6
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Aggiunto: 6 mesi fa
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«Non vedo l'ora di leggere il prossimo racconto»