Dopo quella Domenica mattina, dove avevo fatto l'idraulico per le mie vicine e che ero stato ricompensato con un bel pompino, cercai di evitare di incontrarle, mi sentivo a disagio. Un pomeriggio esco e vedo la loro porta di casa aperta con uno scatolone davanti, cerco di rientrare ma l'altra sorella mi saluta ed io ricambio, apro la porta dell'ascensore e vedo che lei con molta fatica alza la scatola e l'appoggia nell'ascensore, io faccio per chiudere la porta dicendo "comincia pure a scendere" lei "no dai vieni che ci stiamo" io entro e scendiamo, io "pesante" lei "si tutta roba che io butterei ma mia sorella vuole mettere in cantina" arriviamo al piano terra ed io uscendo prendo lo scatolone non molto pesante, lei "lascia lo porto io" ed io "dai che ti do una mano" lei "grazie come hai fatto per il tubo rotto" io imbarazzato "quando vedo una donna in difficoltà non riesco a tirarmi indietro" lei mi precede verso la porta della cantina. Ora posso notare che ha un paio di pantaloncini e sotto si intravede un perizomi e sopra una canotta senza reggiseno, misure diverse da sua sorella più minuta. Scendiamo e percorriamo i corridoi arrivando davanti alla porta della loro cantina, la apre e mi fa segno di entrare, come la mia non è molto grossa, lei entra e poi accosta la porta per indicarmi dove mettere la scatola. La sistemo e girandomi chiedo "va bene così" lei "certo benissimo grazie" io "tranquilla una cazzata" noto i suoi capezzoli duri sotto la canotta, lei "come posso ringraziarti" io "basta un grazie" lei allungando la mano sulla mia patta mi dice "mia sorella mi ha detto come ti ha ringraziato" ed io "si ma come ho detto a lei potrei essere tuo padre" lei continuando a toccare e sollecitando "si ma non lo sei e mi ha parlato molto bene di lui" intanto io mi sto eccitando e lei "da come reagisce lui non disdegna" io "lascia stare" intanto lei si è accovacciata a gambe larghe davanti a me ed ha cominciato ad abbassare i pantaloni, io capisco che devo lasciarla fare, tocca il mio cazzo da sopra i boxer e dice "però" poi li abbassa e lui salta fuori abbastanza duro, lo guarda e dice "ha ragione mia sorella bello grosso e che cappella" poi inizia a leccarmi le palle, mentre con la mano destra lo impugna, sale ed arrivata sopra mette le labbra sulla cappella e poi lo accarezza con la lingua, non lo mette tutto in bocca si concentra sulla cappella e lavora di lingua, ci sa fare la ragazza, divento duro e le appoggio una mano sulla testa per spingerla a prenderlo tutto ma lei si oppone, con l'altra mano si sta sgrillettando la figa, io sto ricevendo il più bel pompino di sempre. Ad un certo punto toglie la bocca ed alzandosi e girandosi dice "dai scopami" ha già tirato giù pantaloncini e perizoma e si è appoggiata contro il muro a gambe larghe, io non me lo faccio ripetere la prendo per i fianchi e trovo subito la figa bagnata, entro come nel burro e lo infilo tutto dentro, poi inizio a scoparla, lei geme e dice "siiiiii bello siiii tutto dentro" la sbatto per bene poi le dico "sto per godere dove vuoi che sborro" lei "toglilo che finisco io" come mi sono tolto si gira e come prima prende solo la cappella in bocca e dopo due tocchi di lingua le godo in bocca. Ingoia tutto, con la mano lo spreme fino all'ultima goccia poi mi guarda e si tira su, io resto con il cazzo molliccio, mentre lei si tira su i pantaloncini, tiro su i boxer e poi i pantaloni mentre lei dice "però adesso che lo dico a mia sorella creperà di invidia" io "niente di eccezionale" lei "lo dici tu, se andiamo su lo voglio sentire anche nel culo" io sempre più imbarazzato rispondo "no io devo andare" intanto siamo risaliti dalla cantina e ci salutiamo. 

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Categorie: Confessioni
Tag: amica troia