Alla fine della giornata eravamo stanchi, io e la Giusi. Avrei voluto guardarmi un po’ di televisione con calma, ma lei mi fa “questa sera Laura ci ha invitato al cinema, viene anche Alberto, andiamo ?”
Non avevo una gran voglia, ma lei avevo uno sguardo un po’ porcello e questo bastò a convincermi.
Giusi andò a prepararsi. Si infilò un perizoma giallo che le copriva appena la fica. Infatti dai lati uscivano le grandi labbra e dietro.. beh dietro il filo le entrava nella sottile linea che passava sul suo culo. Un bel culo depilato che profumava del bagno schiuma appena usato. Faceva caldo e così non mise il collant, ma direttamente delle scarpe aperte con una punta che le serrava le dita dei suoi piedini, piedini magri su cui avevo sborrato tante volte.
Arrivati al cinema scoprimmo che non c’era più posto, così ci spostammo in un locale vicino. Eravamo a parlare in piedi, quando mi accorsi che la gonna di Giusi si muoveva lentamente, con un ritmo continuo. Spostai la testa e mi accorsi che Alberto aveva infilato una mano sotto la sua gonna e le passava le dita lungo il filo del perizoma. Dopo un primo attimo di rabbia capii che la cosa non mi dispiaceva. Anzi mi accorsi che mi piaceva. Mi attizzava sapere che Giusi si stava eccitando. Immaginai le sue mutandine che si macchiavano dove la fica le toccava, dove la sua eccitazione la bagnava. I suoi umori le scivolavano lungo le cosce, all’interno. Alberto passò il dito lungo l'interno delle sue gambe leggermente divaricate e sulla fica e così lubrificato iniziò ad infilarlo nel culo di Giusi. Lei chiuse gli occhi. Sentendo che il dito la penetrava in fondo al culo mugolò di piacere. A quel punto si accorse che la guardavo eccitato e così mi sorrise, tirando fuori la lingua e passandosela sulle sue labbra rosse.
Cinzia sembrava non accorgersi di nulla. Fu a quel punto che Alberto, fingendo di ballare, passò dietro a Giulia e appoggiò sul suo culo il suo cazzo duro e turgido. Un cazzo notevole che Giusi sentiva pulsare vicino al suo buchino. Senza alcun pudore si infilò le mani nelle mutandine ed iniziò a masturbarsi, godendo della mia eccitazione e del palo che sentiva entrargli dentro. “Mi sento una grande troia questa sera. Voglio che il palo di Alberto entri tutto nel mio culo.” mi sussurrò.
Questo fu sufficiente a farmi eccitare ancora di più. Senza vergogna mi girai verso Cinzia e muovendomi come Alberto le piantai il mio cazzo ormai scappellato e umido sui leggings neri e stretti che ne esaltavano le belle gambe e che finivano in uno strabiliante paio di scarpe nere con tacco 12. All’inizio fu sorpresa dalla mia mossa, ma quando capì che la mia Giusi veniva impalata dal cazzo imperioso di Alberto allargò leggermente le gambe e mi permise di appoggiarmi alla sua fica calda. Sentii la mia cappella avvolta dalle labbra umide e calde della fica di Cinzia.
Il finale fu un’esplosione di sborra simultanea di Alberto e mia con le nostre mogli fracide di umori di fica. Ci mettemmo qualche minuto per riprencerci. Cinzia e Giusi, ridendo, si presero per mano e andarono al bagno insieme.