Ho compiuto sessanta anni. Da giorni sentivo Ukra e la mia splendida cognatona Jana parlottare, e mi aspettavo qualche cosa di molto piacevole per il compleanno. Le ucraine sanno essere porche nell’anima, per cui pregustavo un compleanno indimenticabile. Con Ukra e mia cognata si è creata un’intesa sessuale, un desiderio carnale e una intensità di possesso unica, che supera il fatto che ormai viviamo insieme da tanti mesi. Avevo deciso di stare al gioco, la giornata era lavorativa, martedì, per cui dopo un breve risveglio mattutino ad opera di Ukra e un assaggio da parte di mia cognata per farmi gli auguri, le ho lasciate andare a lavoro…. Le due sorelle hanno continuato a ridacchiare complici ed io sorridevo soddisfatto guardandole… mentre si toccavano. Sono davvero due splendide porcone complici e io sono assai fortunato ad averle per me. Ukra era uscita per prima di casa, mentre mia cognata aveva perso tempo nel bagno e poi si era presentata da me che ero ancora a letto, aveva inserito con passione la sua lingua in bocca e sorridendo aveva sollevato la gonna, aveva scostato il perizoma e mi aveva invitato a infilare le mie dita, indice, medio e poi anulare in figa e in culo…. Aveva sorriso e mi aveva detto… questo mio profumo… se odori pensi me tutto il giorno. Abbassò la gonna, mi diede un altro bacio e mi disse mettendo le dita tra naso e bocca..odora…e senti il mio profumo di culo e figa bagnata. Quando anche mia cognata ebbe chiuso la porta, mi  sono alzato, ho fatto tutto ciò che si deve fare e poi una splendida doccia, quindi al computer ho iniziato a rispondere agli auguri. Sono entrato su Amaporn, ho guardato alcuni video, eccitandomi ancora di più al ritorno delle mie belle troione e ho fatto una rapida colazione. Aveva suonato il citofono e io non avevo dubbi, conoscendo la mia figliastra Ilenka, che arrivavano i primi auguri con regalo personale. Non mi diede il tempo neanche di abbracciarla… che già si era spogliata appena chiusa la porta, e la sua lingua famelica stava slinguando la mia. Mi aveva abbassato la tuta… e freneticamente mi aveva detto: sai che voglio essere la prima per questo bel cazzone turgido. Iniziò un pompino in ginocchio…la lasciai fare, ma era tanto famelica…che le chiesi nella foga se suo marito l’aveva scopata e lei mi disse che come al solito veniva subito… ma che lei aveva bisogno di un cazzo che la saziava… disse che era ingorda di cazzo… e allora io volli prendere l’iniziativa, e lei come al suo solito si accartocciò nel tentativo di resistere per cui l'avevo presa come un fruscello portandola in camera da letto. Lei sapeva cosa fare e come posizionarsi. Si mise al margine del letto alzando le gambe e poggiandole sulle mie spalle mentre io sceso quanto bastava iniziai il mio solito lavoro preliminare attivando tutto me stesso nel leccare la sua splendida figona che mi fa sempre impazzire. L’ho slinguata a lingua piena per parecchio tempo e gli esiti non si sono fatti attendere. Succhiavo e leccavo a più non posso tutti quei liquidi che la mia figliastra produceva in abbondanza, tuffando tutto il mio volto e riempiendomi di quel nettare, con lei che gemeva e nel godere mi incitava, trattenendo la mia nuca con le sue mani. Sapeva prendere quello che doveva prendere e lo prendeva con gusto. Io, invece, giocavo per arrivare a questo punto, davo il meglio di me stesso in questi preliminari per poi poterla avere in mio possesso totale, per poter fare di lei tutto quello che desideravo, per avere il dominio di lei. La lunghezza dei miei atti preliminari erano per sfiancarla al punto tale da poter disporre di lei per ogni mio capriccio, ogni mia voglia e desiderio per la gioia di sfondarla, sempre più con forza; lei era giovane, vogliosa e piena di desiderio. Ero felice di sentire la figa piena di liquido, di umori femminili e più succhiavo più colavano densi, vischiosi, con lei che gemeva, guaiva e faceva i suoi gridolini. La guardavo mentre era eccitata, mentre si scatenava e pensavo che era splendido possedere così la mia figliastra. Avevo preso sempre più possesso della situazione e la mia lingua a punta aveva iniziato rapidamente a dare colpetti sempre più insistenti e profondi sul clitoride. La mia figliastra ora godeva pienamente a cosce larghe ed era porca, tanto porca come sapeva essere solo lei. La stavo martellando con la lingua a punta quando sentimmo suonare il suo cellulare. Lei era intontita dall’eccitazione, io non avevo voglia di fermarmi per nessun motivo nel momento in cui stava per arrendersi a me. Avevo infilato tre dita nel solco perianale puntando facile al buco del culo, quando di nuovo e poi di nuovo e ancora di nuovo sentimmo il suono del telefono. Ero troppo occupato ma ora Ilenka diceva di dover rispondere, mentre io non volevo. Tenevo le tre dita dentro il buco del suo culo, e Ilenka visibilmente sconvolta e con la voce ansimante rispondeva a quel dannato cellulare, disse si, si,  compresi che era il marito e ancora la mia figliastra disse si, si, si, mentre io eccitato cercavo di metterla in difficoltà…lei sospendeva a tratti la comunicazione, e poi ripeteva con i  suoi si, si, va bene. Chiuse giusto in tempo la comunicazione lasciando il cellulare sul cuscino perché fu in preda ad un orgasmo improvviso che la fece sbattere e contorcersi per alcuni minuti. Quando si calmò sorrise…. Mi disse che lei aveva bisogno di scoparmi così e che aveva una voglia che le usciva dagli occhi. Io ero il suo paparino e con me doveva esserci un rapporto esclusivo…Il mio cazzo solo per lei finché ne aveva voglia Lei. Era tenera, io la baciai, la coccolai. Avevo ripreso a lavorarla con dita e lingua ditalini e quando la sentii calda e sugosa al punto giusto intensificai lo slinguamento succhiandola di ogni liquido che colava dalla figa. Iniziai a assediarle con le mie labbra e i miei denti il clitoride prima delicatamente, poi in maniera decisa e lei esplose in una serie di orgasmi multipli che mi fecero felice. Ero bagnato dei suoi umori in tutto il viso, sentivo tutti i suoi odori e lei mi incitava a penetrarla, a continuare e io continuai. Non la feci attendere oltre le aprii bene la vagina e inserii il cazzo in lei quasi con arroganza, come piaceva a lei, sempre a legittimare il mio possesso su di lei. Lei ansimava e parlava ma non capivo cosa intendesse dire, sapevo solo che il mio cazzo doveva sfondare la sua figa e questo era il mio unico impegno, che portavo avanti anche lavorando con le mie dita. Le diedi colpi su colpi, volevo farla impazzire di desiderio come al solito, renderla felice senza trascurare nulla del suo corpo che in quei momenti mi appariva fin troppo pieno di desideri. In alcuni aspetti mi ricordava sua madre Ukra e anche mia cognata e io pensavo che era una grande famiglia di porcone, tutte da montare. La sua figa iniziava a diventare, sempre più un fantastico buco magico caldo, succulento. La mia figliastra aveva allargato le cosce nel modo migliore e si era attaccata a me stringendo i suoi piedi attorno al mio culo, aveva affossato le sue unghie nella carne delle mie spalle e seguiva i miei movimenti dentro di lei, mentre io la possedevo in maniera selvaggia. Sentivo il mio cazzone possente che agiva a fondo e con la bocca avevo preso di mira in maniera famelica il suo seno con i capezzoloni che svettanti godevano delle mie succhiate e delle mie leccate, lucidi della mia saliva. Le infilavo di prepotenza le mie mani nel suo culo e quando Ilenka era esplosa per l’ennesima volta siamo venuti insieme con un urlo liberatorio e io l’ho inondata senza togliere il pene da quel magnifico figone. Non riuscivo a saziarmi di lei, non volevo che finisse mai e già dopo averla inondata nel primo canale pensavo a come riempirle con maggiore soddisfazione il secondo canale. Ci eravamo posseduti in maniera intensa e così la lasciai riposare finché non sentii la voglia di andarle dietro e adorarle il suo magnifico culetto. La mia figliastra sorrideva, ormai sapeva che mi attaccavo al suo di dietro e non l’avrei lasciata stare finché non mi avrebbe dato il suo culo, ma fu lei a dirmi: paparino, sei un vero porcone mio e io ti desidero tanto… Buon compleanno da tua figlia e io mi eccitai ancora di più…. Infilai le mie dita nel  buco del suo culo e poi iniziai a giocare con la lingua e le labbra in tutta la zona perianale, senza dimenticare la sua umida vagina, giocai a leccare vagina e ano in un continuo ritmo frenetico che a Ilenka sembrò irresistibile, stava perdendo ancora umori che fiottavano a cascata dalle pareti della figa e entrò subito in eccitazione, godeva e ansimava in maniera rumorosa. Gemeva, era pronta ancora una volta e seguiva i miei comandi in maniera perfetta, allargava le sue cosce e soprattutto accoglieva il mio viso bene fino a dentro. Con la mia lingua e il mio naso spadroneggiavo mentre le avevo portato la sua mano destra a titillarsi la parte superiore della vagina, con la sinistra che tratteneva la mia testa, in modo da non perdere nessuno dei miei fremiti. Mi chiese di chiavarla ma io volevo snervarla un altro po’. Continuavo ad entrare ed uscire con le mie dita dal suo culo, e dalla sua figa, era splendido e lei si stava finalmente abbandonando. Puntavo a svuotarla di tutte le sue forze, le sue energie. Si la sentii finalmente pronta e senza doverle dire nulla si mise alla pecorina, mentre io la baciavo e continuavo a lavorare sulla sua fessura fra i glutei. Il mio cazzo era duro lo infilai nel buco senza fatica. Lei mi disse di spaccare e io iniziai. Arrivavo ormai senza problemi a sbattere con i miei testicoli contro il suo culo con lei che incitava e mi caricava sempre più. La potenza dei miei colpi e il vigore del mio ritmo erano rafforzati dalla sua voce che in questi frangenti si faceva stridula e spingeva a farlo sempre più forte a ficcarglielo profondo, sempre più profondo, lo voleva sentire tutto e poi ansimava, gemeva e guaiva dicendo così, così, così, paparino, così vieni dentro ed io mi superavo. Si contorceva in maniera eccitantissima. Ero pronto a vomitarle dentro tutta la mia sborra. Pompavo sempre più a ritmo incalzante quel entra ed esci fantastico e quando uscivo dovevo subito riincularla per poi riuscire in un perverso e ossessivo tira e molla. Sentivo il godimento puntando a sformarle sempre più quel buco del culo che era mio, per i continui slanci che la mia figliastra aveva per me, per la disponibilità che mi dimostrava e soprattutto per la porcaggine di giovane vogliosa del mio cazzo. Ad un tratto delicatamente Ilenka mi chiese di fermarmi e io lo feci immaginando qualche cosa di piacevole nonostante fossi molto eccitato. Mi fermai per un attimo. Lei scese dal letto aprì la borsetta e ritornò trionfante con il vibratore che le avevo regalato la settimana prima e messolo in funzione lo affidò alle mie mani. Lo inserimmo nella sua vagina, fu bellissimo già dopo qualche minuto la mia figliastra andò in fibrillazione e fu un’orgia di godimento. Il suo incitamento non era solo a voce. Tutto il corpo si muoveva in maniera scomposta ma estremamente eccitante e io in quel culo la facevo sempre più mia, rispondendo alle sollecitazioni che provenivano dalla sua figa. La sbattevo sempre più decisamente ero fuori di me, arrapato in maniera straordinaria mentre lei godeva di questi intensi sfondamenti era finalmente piena, si sentiva piena e fece di tutto per dimostrarmi con i fatti e le parole che lei ormai era arrivata, il problema ero io, la mia voglia e il mio potere su di lei. Lei sentiva la mia nerchia ma voleva che andassimo a conclusione, senza tuttavia che io riuscissi a sborrarle tutto quello che desideravo infilarle. Provai in tutti i modi ma poi fu lei a condurmi all’apice del godimento, chiamandomi più volte papà, con un cambiamento di posizione e con lei che alzava le sue gambe su di me, mentre la sovrastavo analmente sodomizzandola. Lei mi infilò due dita nell’ano in maniera profonda, totale e questo fu liberatorio, una serie di colpi in sequenza violenti e duri e fu l’orgasmo massimo, con tutta la forza che avevo. Rimanemmo a lungo fermi io in lei mentre il vibratore sul letto impazziva facendo quel caratteristico rumorino ora così fastidioso che dovemmo chiuderlo. Ora era molto soddisfatta, mi leccò come una gattina per tutto il corpo e poi sazia come non mai mi accompagnò per la consueta doccia e anche in quel caso mi dimostro di essere soddisfatta, quindi si rivestì. Era totalmente rilassata e allegra. La ringraziai per il magnifico regalo inaspettato e lei sorridendo mi disse che non sapeva chi dei due aveva avuto il regalo più bello. Mi baciò di nuovo e ridacchiando e mi ricordò che a breve avrei dovuto essere io a ricambiarle il dono…perché il suo compleanno era vicino. Chiusi la porta felice dopo averla vista scendere le scale e mi sentii soddisfatto. Pensai che adesso potevo aspettare le mie due splendide sorrellone porcone, abbastanza rilassato. La prima a ritornare fu la mia cognatona Jana, che mi sorrise e vedendomi insolitamente tranquillo si avvicino e sorridendo mi disse: Chi è venuto? Tu hai scopato…Io non risposi, e non dissi nulla, mentre lei mi rimestava il cazzo che aveva fatto uscire dalle mutande…Aveva appena assaporato le mie palle e aveva iniziato a farmi un pompino, quando sorridendo disse: Ilenka… Io non risposi ma lei continuò dicendo Ilenka…Ilenka è venuta a farti gli auguri. Non dissi nulla ma il mio viso era evidentemente compiaciuto. Si ti ha fatto bello regalo e a quel punto io sorrisi…Jana mi baciò e io risposi a tutti i suoi baci. Era il mio compleanno e la guardavo compiaciuto mentre si spogliava. Fu un piacere per me quando mi offri il suo grosso seno maturo; mi piaceva succhiare i suoi capezzoli in maniera insistente senza la possibilità che lei potesse dire o fare nulla. Ero sopra di lei in breve, i capezzoli svettavano ancora e le mammelle erano gonfie. La succhiavo e la riempivo di saliva mentre i miei ditalini eccitavano la sua vagina. Jana si muoveva in maniera sinuosa nel letto. Il suo sorriso era soddisfatto, non aveva pudori con me, prese la mia nerchia in mano e mi fece segno di posizionarmi per un 69. Nulla vi era di meglio che succhiare e leccare quella figa già piena di umori caldi e iniziai a leccare anche il suo buco del culo; le feci di tutto mentre lei tra mano, poppe e lingua era riuscita a farmi quasi arrivare. Alternava slinguate, masturbazione e infilava il mio pene tra le sue tette che creavano in me un effetto straordinario. Mia cognata sapeva quanto mi piacevano le sue spagnole. Fu bellissimo anche questo, e fu godibilissimo per me che ad un tratto senza preavviso spruzzai sul suo viso e sulle sue tette una quantità incredibile di sborra con mia cognata che rimase sorpresa e che volle succhiare avidamente quanto mi era rimasto in canna, dopo che io le avevo ripulito il décolleté. La sua lingua aveva provveduto a raccogliere quello che era nei pressi delle labbra; la feci scendere dal letto, la portai in bagno la misi davanti allo specchio, purtroppo troppo piccolo per poterci vedere entrambi e impostatala bene sul lavandino dopo averle aperto le cosce e posizionatala come al solito a 90 gradi ,iniziai a farla mia di culo. Iniziai leggero ma poi vista la consistenza di Jana, i miei colpi furono sempre più incalzanti e poderosi. Io dettavo il tempo e la forza e lei ciondolava ad ogni mio entra ed esci chiedendomi quando arrivassi. Questo però io non lo sapevo prima per cui dovetti sbatterla con tanta forza per capire quando sarei stato vicino all’attimo in cui avrei riempito il suo magnifico buco del culo. Non fu facile come al solito, oramai ero abituato ad una maratona nel culo di mia cognata. Jana resisteva colpo su colpo anche se urlava e il piacere si faceva sentire. Ad un tratto tolsi il cazzone e girai Jana in modo da poterglielo mettere in bocca, facendola succhiare. So quanto a lei piaccia ciucciare il cazzo e quanto brava sia a farlo per cui la lasciai fare e solo quando avevo sentito che  ero pronto la ripresi per i fianchi le infilai il cazzo in culo e continuai a sbatterla, finché mia cognata seppure colossale si era piegata in due. Facemmo la doccia e poi aspettammo Ukra scherzando e coccolandoci. Quando Ukra arrivò mi chiese se avevo piacere di fare la doccia con lei e io feci la doccia anche con lei. Si inginocchiò mi fece un pompino famelico, facendo però molta attenzione a non farmi venire. Mi sorrise e mi disse che avremmo dovuto aspettare la sorpresa… mia cognata era entrata in bagno e si gustava tutta la scena. Ukra mi disse che aveva prenotato in ristorante per le 20.30. Ci vestimmo: Ukra aveva un top che faceva vedere la sua abbondanza di seno da bbw e pantaloni attillatissimi che sembravano non resistere alla straordinaria grandezza del suo culo, messo in primissimo piano; un afrodisiaco tremendo per me, mentre Jana la cognatona oltre ad essere un metro e ottanta con i tacchi faceva impressione, aveva un top che lasciava evidenziare le sue tette giganti e la gonna, da cui trasparivano due belle cosce e il suo magnifico culo. Andammo a piedi al ristorante e io rimasi leggermente dietro a guardare l’effetto che le mie due splendide Ucraine facevano per Roma. Chiunque passasse non staccava gli occhi di dosso a Ukra e Jana e lo stesso accadde quando entrammo nel locale. Jana e Ukra risero, scherzarono, molto e bevvero…Sapevano di essere al centro dell’attenzione ma sapevano come comportarsi. Durante la serata fui oggetto di piedini e di toccate e ciò mi gratificò. Le due sorelle giocavano a fare le gattone e fu tutto molto piacevole… al ritorno erano un po’ brille, mi abbracciarono e io in mezzo a loro mi sentii veramente bene. La passeggiata di ritorno a casa ci fece bene. Eravamo felici, e per ogni cosa loro scoppiavano a ridere. Io avevo una nuova imponente erezione, vedevo mia cognata eccitata e pensai alla notte che si preannunciava di fuoco. Mia cognata mi baciò, e qundi Ukra mi baciò anche, finalmente arrivammo al portone aprimmo e mentre aspettavamo l’ascensore Jana, la cognatona, mise le mani sul cazzo sorridendo. Entrammo in ascensore, Ukra mi toccava e leccava, aperta la porta, mi condussero sul divano; L’atmosfera era propizia. Iniziai subito a darmi da fare con mia cognata. Le feci toccare il cazzo e lei mi sorrise sapendo che le facevo tutto quell’effetto e allora lei mi spogliò con Ukra che ci guardava. Jana sorrise e Ukra si avvicinò. Ukra si spostò sedendosi tra me e Jana e senza dire niente mi aprì la lampo tolse il cazzo dagli slip e se lo ingoiò. Fece delle cose straordinarie sotto lo sguardo di Jana che si spogliò anche lei e spogliò Ukra, con calma, lentamente. Che tette che avevano le due sorellone ucraine, che bei capezzoloni e come spompava bene Ukra. Stavo solo godendo e malgrado tentassi di togliere il mio palo dal suo forno non potetti fare nulla. Ukra sapeva il fatto suo e non appena il mio cazzo fu ritto e duro chiamò Jana e il mio cazzo passo nella bocca di mia cognata, che ricomincio la pompa, mentre Ukra toglieva a Jana il perizoma e lasciò cadere il suo. Le due sorellone mi presero insieme e mi condussero verso il letto grande. Ukra non mi diede tempo, iniziò lei a sguanirare la lingua e mentre Jana mi lavorava il cazzo Ukra mi aveva disteso e mi era salita sopra con la figa bagnata in bocca. Puntai sulla mia specialità e diedi fondo con la mia lingua, le labbra e le dita ad un intenso lavorio sul suo clitoride e sulle sue labbra. L’esito fu fantastico, Ukra agiva da fantastica porcona. Dalla sua fregna gli umori uscivano ed erano per me un succo prelibato, un nettare unico e ora Ukra cercava di rallentare ma io iniziai a prendere l’iniziativa. Misi sotto Ukra e scesi a lavorarla senza tregua nella figa calda. Vedevo mia cognata che ora si masturbava, e io ora volevo il clitoride di Ukra, che ansimava e spingeva con tutta la sua pressione il mio volto nella figa spingendo la nuca. Io però facevo anche con lei quello che volevo e la mia lingua aveva preso d’assedio il suo clitoride. Chiesi a Jana di avvicinarsi e succhiai alternativamente la figa di mia cognata e quella di sua sorella. Ukra e Jana erano due vacche da monta fantastiche. Quando rivolgevo le mie attenzioni a Jana, Ukra subito si allertava e faceva di tutto per riprendermi. Continuammo così con le mie due magnifiche donne  che collaboravano rispettando il loro turno. Risalii e iniziai a possedere con la mia bocca e le mie mani il magnifico seno di Ukra una sesta tutta da succhiare da possedere intensamente. Gli scambi di baci e di slinguate erano furenti, ciucciavo come un lattante, del resto, le tettone mi hanno sempre fatto impazzire. Ero eccitato e lo stesso era per mia cognata che non ci stava a fare da seconda, e che anche lei voleva festeggiare il mio compleanno. A me interessava fotterle entrambe. Jana si impose, era famelica, aveva allargato le sue lunghe gambe e aveva preso il mio cazzo in mano sditalinando la sua vagina. Iniziò a titillarsi la vagina in modo frenetico richiamando la mia attenzione mentre Ukra godeva intensamente dei miei giochi. Fu mia cognata che iniziò a masturbarmi, e non potei fare a meno di dedicarle attenzione, scesi verso la sua figa e iniziai a farla gemere, tuttavia ora era Ukra a tentare di prendere una posizione favorevole, mentre io giocai con il clitoride di Jana e lei soddisfatta e ansimante. Leccavo e succhiavo le grandi labbra e i miei colpetti di lingua approfonditi al momento giusto la stavano facendo impazzire. Le donne stavano iniziando a capire io leccavo Jana e Jana onorava Ukra, si dimenavano dal piacere entrambe, si toccavano e si premiavano a vicenda. Stava prendendo una giusta piega il triangolo ma io decisi di impormi. Le feci stendere l’una di seguito all’altra e ricominciai a succhiare alternativamente la figa di Jana e poi di Ukra, spesso richiedendo la loro collaborazione nella realizzazione di ditalini, mi resi conto che Ukra sgrillettava molto bene sua sorella Jana mentre lo stesso non si poteva dire per Jana che era poco abituata a dare piacere ad un’altra donna, mentre io succhiavo tutto quello che le loro figone producevano. Ero in tiro in maniera pazzesca; il mio cazzone era duro e ritto, ma preferivo continuare a gestirle di bocca, causando loro orgasmi continui piuttosto che iniziare a fottere una delle due e lo stesso feci nel possedere il loro seno. Anche Jana aveva due bellissime tettone. Fu splendido quando entrambe si predisposero per la spagnola e così Ukra intrappolò il mio nerchione fra i suoi seni e spruzzò sopra un liquido oleoso che mi fece lubrificare e iniziare a possedere le sue poppone, mentre Jana da dietro mi aveva iniziato a slinguare l’ano, infilandomi le sue dita nel culo come se mi facesse un ditalino. Godevamo come matti, Ukra era splendida, aveva trovato una posizione per cui il mio pene passato il tunnel fra i due seni arrivava alle sue labbra e lei lo poteva sbocchinare aiutandosi con maestria e la mia nerchia la succhiava proprio bene. Era incredibile, mi confezionò una spagnola accessoriata, fu una fellatio che valse la pena subire con lei che godeva. Jana invece mi faceva godere a livello perianale e ora la sentivo leccare le mie natiche in maniera perfetta con la lingua dentro il buco del mio culo. Stavo per arrivare e lo urlai a Ukra che seguì le mie accelerazioni e lo stesso fece mia cognata. Io con le mie mani stringevo i fianchi enormi di Ukra e anche Jana voleva prendere la sua razione. Entrambe le sorellone mi incitavano con la voce arrochita dalla bestialità della scopata. Io dicevo che stavo arrivando in continuazione ma non esplodevo mai. Risoluta Ukra strinse le poppe e iniziò lei a contorcersi e allora ebbi l’eruzione di orgasmo sul magnifico seno della donna che non smetteva di godere mentre di figa squirtava in abbondanza. La leccai senza tregua e lo stesso fece Jana che voleva anche il mio orgasmo. Prese una posizione talmente insolita e eccitante sul corpo di Ukra che non mi fu difficile continuare a godere, mentre le due sorelle si leccavano e si toccavano soddisfatte. Fu ancora un gioco di lingua di Jana mentre Ukrariposava. Mia cognata mi aveva fatto ripartire. La festa non era finita diceva sorridendo e ben presto si sistemò alla pecorina, con me che iniziai ad assaltare il suo culo con violenza colpi possenti, duri che intervallavo con la penetrazione della sua figona grossa. Toccò a Ukra appena si riprese un po’ lavorare con le dita la vagina della sorella e mia cognata iniziò ad orgasmare in maniera così violenta e continua che iniziai ad avere paura sebbene Ukra mi diceva di continuare a prenderla di culo sempre più forte e io continuai nonostante i mugolii e i gemiti che uscivano dalla bocca di Jana e lo squirting continuo che bagnava il letto. Stavo per inondarle il retto e lo dissi provocando un incremento dei ditalini in fica da parte di Ukra con sua sorella che non resisteva più e io potei svuotare tutto nel suo secondo canale. Fu lunga la mia sborrata e ora eravamo un po’stanchi. Jana si coricò e dopo un primo momento di difficoltà trovò la sua giusta posizione a culo sporgente e li io non resistetti, chiesi scusa a Ukra e mi insinuai ancora una volta, con Jana che sorrideva. Entravo ed uscivo dal culo e dalla fica di mia cognata e anche in questo caso a Ukra toccò un ruolo di comprimaria. Era una cavallona, la vedevo masturbarsi ma non potevo fare altro che svaccare la mia cognatona vacca. Ero quasi obbligato il culo mi eccitava senza limite. Ho fottuto così bene il culo di mia cognata che Jana appena finimmo si era addormentata. Ero stanco ma quando vidi Ukra mettersi a pecorina con quel suo culo magnifico e quella figa enorme, morbida, dolce e calda nonché bagnatissima e piena di profumo di sesso ripartii senza pensare a nulla, fu poi la volta di un sessantanove strepitoso. Ukra prese d’assalto il mio pene e mi fece arrivare in tutte le posizioni possibili e immaginabili. Salì sopra volle fare uno smorza candela, si mise alla pecorina e lo prese in vagina, poi nel culo e ancora nel culo finché sfiniti ci addormentammo abbracciati. L’indomani mattino mi svegliai stranamente senza avere il cazzo turgido. Jana mi stava svegliando con un pompino, ignara del mio forcing sessuale che nella notte avevo avuto con Ukra. Mi volle dentro. Questa volta salì lei sopra e mi cavalcò. La sensazione era fortissima ogni movimento si moltiplicava e io la mungevo come una vacca, succhiandola e leccandola quei fantastici tettoni e quei capezzoloni a punta. Era scatenata la lavorai molto bene e il fatto di aver sborrato nella notte con sua sorella mi consentì di essere praticamente inesauribile. Jana provava tutte le posizioni e continuava a godere ma solo dopo averle martoriato in tutti i modi la vagina e il culo riuscii a farmi venire nuovamente. La baciai e la lasciai riposare. Ukra arrivò poco dopo, aveva preparato una colazione energica per tutti e tre, ci spostammo in soggiorno dove ci toccammo e assaporammo vicendevolmente, poi fu la volta della doccia che facemmo insieme e dove io non risparmiai nulla né a Ukra né a Jana e loro non risparmiarono nulla a me. Rimanemmo a casa a goderci il dopo compleanno ed ebbi la possibilità di ringraziarle per il regalo che mi avevano fatto. Un bellissimo compleanno ho passato dissi a tutte e due, mentre Ukra e Jana sorridevano…Io chiesi perché ridete ed  Ukra mi disse: in Ucraina quando si è in famiglia si festeggiano i compleanni con tutti. Domenica c'è la festa con le cugine...ne abbiamo due in Italia...anche loro vogliono farti il regalo.