Ci prendiamo un momento di relax, poi ci spostiamo in camera da letto.
Sono stremata ma mi piace essere oggetto del desiderio. Mi preparo sul letto, distesa, mentre aspetto di capire quale uomo mi prenderà per primo. L’attesa di per sé mi provoca una sensazione fisica ma indescrivibile...
 - Puoi fartela se vuoi. – dice Dario – Se non ti spiace scatto qualche foto, ok? –
Francesco non ne è entusiasta, ma accetta:
- Mi fido di voi – taglia corto – però dopo togliamo quelle dove si vede il viso! Devi capirmi, ho due figlie grandi, sono nonno... – sorride, intanto ora è nudo e coinvolto in una specie di orgia.
- Te la cavi bene, però, – rompo l’atmosfera stagnante – vieni, mettilo in bocca, voglio succhiartelo per gonfiarlo...–
Dario gode, mentre l’uomo non se lo fa ripetere. Si sposta sul lato destro del letto e inizia ad imboccarmi il suo membro, ormai floscio.
Mio marito riprende la scena; man mano vedo che anche lui si eccita di nuovo; il pene si ingrossa quasi contemporaneamente a quello di Francesco, lo sento riempirmi la bocca; lo succhio senza farlo uscire.
Quando Francesco è “pronto” prende l’iniziativa, mi sale addosso e mi introduce il cazzo, nel modo canonico. Quando si è piazzato. alzo le gambe e mi tengo le ginocchia con le mani. Mi godo la penetrazione completa... senza troppi spasimi: Francesco mi ricade semplicemente sopra, con tutto il membro; lo scroto mi batte sulle labbra. E’costante nel movimento, mi piace... né forte, né piano: scopa come non dovesse smettere mai. Dario scatta varie foto, immagino che in questa posizione, ciò che vede sia incredibile.
Il vecchio continua tranquillo, sembra farlo da sempre, penso che di certo scopa così con sua moglie.
Quando riesce mi strizza i seni tra le mani aperte.
Francesco mi dice parole forti, all’orecchio:
– Ti piace, ti piace la scopata? –
- Uhm... siiii, premi... – ho la voce spezzata dal piacere.
- Dopo la prima – dice l’uomo – duro tanto di più, vedrai! –
Quella confidenza intima, l’abbandono fisico e il ritmo costante mi portano lentamente all’orgasmo... lo comunico ai due, anzi, lo chiedo a Dario con voce spezzata:
- Posso... posso venire? -
Lui ne è felice; ora sussulto e roteo il bacino; il pene mi si rigira dentro come un birillo, voglio sentirmi piena. Non è grandissimo ma tiene duro, perfetto per resistere ai miei spasmi intrattenibili. Il mio amico arranca ma non molla. Ci sa fare, riesce a non uscire dalla figa e non si lascia “disarcionare”; vengo ancora e continuo a bagnarmi.
Sono in sollucchero e mi abbandono. Dario lo vede, e si masturba per tenersi pronto...
- Facci tu la ripresa – dice, dando la cam al nostro ospite.
Quando mi riprendo, si avvicina e mi gira, posizionandomi come una pecorella, le ginocchia sul letto e il bacino assai proteso. Lascio fare e aspetto, il suo pene è notevole: mi cerca il buco, comincia l’operazione.
Cambiare cazzo in così poco tempo fa sentire una donna assai puttana, a me capita così... e mi piace. Vorrei essere all’aperto, per strada... in una di quelle zone malfamate dove le prostitute la danno via per poco e in fretta.
Questo pensiero mi ha sempre sfiorata in questi frangenti, per fortuna la voglia poi mi passa, altrimenti potrei trovarmi davvero nei casini. Però adesso sono la puttana di quei due, e va bene così. Se Francesco mi pagasse non mi offenderei.
Dario mi tira per i fianchi, mi sfonda, forse vuole che Francesco veda in questi gesti il suo dominio; veda che io subisco una specie di punizione per aver goduto con l’altro... non so.
Francesco non vuole perdere l’erezione e desidera fottere ancora, me ne accorgo. Si stende sul letto, davanti a me: non mi scompongo. In attesa che mio marito si sfoghi, abbasso la testa e lo rendo felice con un altro pompino.
Siamo tutti al massimo!
Ogni botta di mio marito nelle natiche, corrisponde a una profonda penetrazione di Francesco, che scende fino in gola.
Dario non viene, però si calma; mi sfilo da lui e, voltandomi rapidamente, salgo cavalcioni su Francesco. Faccio tutto da sola, prima glielo tasto e poi me lo infilo.
Prima scendo a precipizio sul quel pene poi, dopo una serie di altalene, mi fermo e inizio a strusciarmi sopra. Amo quella posizione perchè, quando il pene è bello eretto, lo sento girare nella pancia.
Di lui non si vede più niente, è tutto dentro e lo sento mio.
Poco dopo, Dario si avvicina alle mie spalle! Avrei dovuto immaginarmelo. Promesse e accordi sono del tutto inutili; ogni cautela, ogni programma per procedere piano e con metodo, nel piacere va a farsi friggere.
Dario vuole fare tutto... porco insaziabile.
Prima temevo e aspettavo questo momento, adesso cerco il coraggio per non dire di no!
Mio marito abbassa la testa, mi lecca sotto, mi lecca dietro, però si spinge anche verso la vagina che sale e scende sul membro estraneo, lecca anche quello con tutto lo scroto... tutto, tra le natiche, diventa umido, bagnato...
Ecco che mi monta dietro... non vedo niente ma sento cosa succede. Francesco da sotto pure capisce, sono ferma, chino i seni gonfi sul suo viso. Cerco il massimo dell’eccitazione per trovare la forza, di subire e di godere del subire.
Lui bacia dolcemente i capezzoli e mi abbraccia i fianchi, quasi volesse confortarmi. Condivide il mio giacere, doloroso, durante la prima dilatazione.
Come al solito, sono convinta di essere preparata, ma poi mi manca il fiato, quando la testa dell’asta mi apre per la prima volta.
Francesco mi stringe, è immobile; anche Dario si ferma, dandomi il tempo di abituarmi a quella ...
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Categorie: Racconti Cuckold